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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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Nonostante le <strong>di</strong>visioni interne il 1920 è un anno <strong>di</strong> grande fermento per i partiti<br />

popolari che in<strong>di</strong>rizzano la loro azione alla conquista dei comuni, azione contrastata<br />

dal Partito popolare 154 e, a Pesaro, dalla costituzione del blocco nazionale, l’Unione<br />

democratico sociale, il cui personaggio <strong>di</strong> maggior spicco è Ugo Tombesi. Le consultazioni<br />

dell’ottobre vedono un trionfo per il partito socialista che conquista 47 comuni<br />

su 74, 13 mandamenti su 14.<br />

Dall’aprile 1920 la carica <strong>di</strong> segretario propagan<strong>di</strong>sta viene assunta da Antonio<br />

Buozzi e la ricorrenza del 1° maggio è l’occasione per elencare le attività e le vittorie<br />

del dopoguerra 155 . Il 29 aprile si tiene il congresso camerale. La Commissione esecutiva<br />

è formata da Luigi Pandolfi (conta<strong>di</strong>no), Adolfo Gurini (falegname), Guerrino<br />

Marchionni (muratore), Umberto Rossi (metallurgico), Astorre Furlani (conta<strong>di</strong>no),<br />

Augusto Foschi (fornaciaio) tutti <strong>di</strong> Pesaro, Gianni Federici, conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Cagli, Francesco<br />

Ambrigiani, conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Schieti, Basilio Volpini, conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Fano Raimondo<br />

Santolini, conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Pietracuta. I sindaci erano Lorenzo Lorenzetti, Giuseppe Filippini<br />

e Domenico Gasparini.<br />

«Sul finire del 1920 la situazione appare però mutata. Le agitazioni e le riven<strong>di</strong>cazioni<br />

sociali, dopo aver toccato il punto più alto intorno a metà dell’anno, sono in forte calo,<br />

alle tensioni rivoluzionarie subentrano le piccole ma imprescin<strong>di</strong>bili necessità del quoti<strong>di</strong>ano<br />

e le <strong>di</strong>fficoltà della gestione degli enti locali. Di pari passo cresce lo spirito <strong>di</strong><br />

rivincita degli agrari che accolgono quasi con un sospiro <strong>di</strong> sollievo le prime manifestazioni<br />

della violenza squadrista espressione del fascismo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> matrice agraria» 156 .<br />

In questo clima <strong>di</strong> reazione e <strong>di</strong> crescenti violenze, il 12 febbraio 1922 avviene<br />

l’ultimo congresso annuale. La relazione morale del 1921 sottolineava un peggioramento<br />

delle con<strong>di</strong>zioni economiche. L’or<strong>di</strong>ne del giorno presentato da Spallacci, non<br />

trova l’unanimità:<br />

constatato che nonostante le enormi <strong>di</strong>fficoltà incontrate il movimento sindacale<br />

si è potuto mantenere compatto, dando così assicurazioni <strong>di</strong> assoluto risveglio<br />

per l’avvenire; constatato inoltre che l’opera sagace e serena della segreteria ha<br />

servito a far scomparire i <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong> esistenti fra le due organizzazioni sindacali del<br />

pesarese, con buona speranza per la fusione <strong>di</strong> tutte le forze proletarie sotto le<br />

<strong>di</strong>rettive della lotta <strong>di</strong> classe; delibera <strong>di</strong> approvare la relazione morale fatta dal<br />

segretario Buozzi, invitando la Nuova commissione esecutiva a perseverare in<br />

tale linea <strong>di</strong> condotta e ad intensificare l’azione della Cdl per il raggiungimento<br />

del fronte unico proletario 157 .<br />

______________________<br />

154 R. Druscovich, Il Partito popolare dal 1919 al 1921, in Pesaro-Urbino dalla Unità alla Resistenza, cit.<br />

155 Battaglie e vittorie della Camera confederale del lavoro, 29 aprile 1920.<br />

156 Giovannini, “Tutto da abbattere. Tutto da creare”, cit., p. 76. Cfr. inoltre M. Papini, Le Marche<br />

tra democrazia e fascismo (1918-1925), Il lavoro e<strong>di</strong>toriale, Ancona 2000.<br />

157 Il Congresso della Camera del lavoro riafferma la fiducia nelle <strong>di</strong>rettive confederali, «Il Progresso»,<br />

16-23 febbraio 1922.

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