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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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veniva guardato da più parti il suo doppio incarico (non mancando <strong>di</strong> esaltare in ogni<br />

relazione perio<strong>di</strong>ca la propria <strong>di</strong>sinteressata generosità e i risultati raggiunti dal<br />

Segretariato sotto la sua guida). Alla Camera del Lavoro venne consentito <strong>di</strong> lasciare<br />

alcuni suoi rappresentanti all’interno della Commissione permanente dell’Ufficio del<br />

Lavoro, che era «l’organismo regolatore» dell’Ufficio ed estendeva le sue competenze<br />

anche alle questioni migratorie; ma chiaramente il ruolo del sindacato non fu più<br />

propulsivo né centrale nel nuovo organismo.<br />

Per <strong>di</strong> più, dopo la ventata rivoluzionaria del biennio rosso la paura delle classi<br />

<strong>di</strong>rigenti aveva portato a guardare con un certo sospetto anche ai rappresentanti delle<br />

organizzazioni operaie che sedevano all’interno della Commissione permanente. Nel<br />

1921, nel formulare un progetto <strong>di</strong> ristrutturazione dell’intero apparato organizzativo<br />

dell’Ufficio del lavoro, veniva chiesto da parte degli estensori del progetto <strong>di</strong> aumentare<br />

il numero dei rappresentanti delle organizzazioni operaie, portandolo da tre a sette,<br />

ma <strong>di</strong> escludere al tempo stesso «quelle organizzazioni che abbiano carattere<br />

prettamente confessionale» 19 .<br />

Intanto, a partire dal 1919, i flussi <strong>di</strong> espatrio, lentamente ma con regolarità, si<br />

erano rimessi in moto e negli anni successivi ricominciarono a crescere in volume,<br />

anche se non raggiunsero più le cifre dell’imme<strong>di</strong>ato anteguerra. La composizione, la<br />

natura e le destinazioni <strong>di</strong> questi flussi erano, più o meno, le stesse <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni prima:<br />

per lo più minatori e filandaie <strong>di</strong>retti in Francia e braccianti <strong>di</strong>retti in America.<br />

L’Ufficio sembrava molto impegnato negli ambiti che precedentemente spettavano<br />

al Segretariato: assistenza nei contratti degli emigranti, recupero dei beni perduti<br />

all’estero durante il conflitto, tutela e assistenza per le questioni riguardanti il viaggio<br />

(per i lavoratori <strong>di</strong>retti in America). Nel 1920 la relazione stilata dai funzionari dell’Ufficio<br />

comunicava le attività svolte a favore degli emigranti: per gli espatri<br />

transoceanici si era dovuto intervenire «per sottrarre gli emigranti alle insi<strong>di</strong>e <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atori<br />

<strong>di</strong> imbarchi in porti stranieri». In sostanza si erano messi in guar<strong>di</strong>a i lavoratori<br />

che partivano servendosi <strong>di</strong> compagnie <strong>di</strong> navigazione non autorizzate che imbarcandosi<br />

in porti esteri avrebbero perso ogni tutela da parte delle autorità italiane. Ben più<br />

complesso era il compito che l’Ufficio era stato chiamato a svolgere nei confronti <strong>di</strong><br />

chi era <strong>di</strong>retto nelle miniere d’oltralpe:<br />

È notorio – si legge nella relazione – che il “Comitè de Forges et Mines” in accordo<br />

col Commissariato Generale dell’Emigrazione aveva stabilito un centro <strong>di</strong> arruolamento<br />

a Torino dove si facevano affluire gli operai per essere inviati alle <strong>di</strong>verse<br />

miniere con regolare contratto <strong>di</strong> lavoro; ed anche il nostro Ufficio, previ accor<strong>di</strong>,<br />

usò questo tramite pel collocamento <strong>di</strong> circa un centinaio <strong>di</strong> operai. Senonché il<br />

sistema <strong>di</strong> arruolamento collettivo, notevolmente ripugnante, per le esigenze <strong>di</strong>sci-<br />

______________________<br />

19 Asp, Amministrazione Provinciale, b. 1457, tit. VIII, “Ufficio <strong>provinciale</strong> del lavoro”, f. 1/3, Di un<br />

nuovo or<strong>di</strong>namento dell’Ufficio Provinciale del lavoro, 1921.

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