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cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...

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cono così alcune forme <strong>di</strong> risparmio, che in certi casi servono a coprire i debiti contratti<br />

con il padrone, ma più spesso restano accantonati per gli eventi familiari più importanti<br />

come i matrimoni e soprattutto le secessioni.<br />

Di frequente i rapporti tra mezzadro e proprietario sono me<strong>di</strong>ati dalla presenza<br />

del fattore il quale è incaricato dal proprietario stesso dell’amministrazione del podere.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una figura <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>ario che, pur non avendo in molti casi elevate doti<br />

manageriali o tecniche, riesce però ad ottenere un buon tornaconto personale dalla<br />

propria attività <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>atore, facendo la cresta sulle operazioni <strong>di</strong> sua competenza<br />

a danno <strong>di</strong> entrambe le parti. Anche per questo motivo, oltre che per certe sue pretese<br />

o certe sue imposizioni, il fattore non è generalmente ben visto dai mezzadri.<br />

Il grano, assieme al foraggio, all’uva e alle olive sono i prodotti principali della<br />

mezzadria marchigiana. Accanto ad essi si colloca l’allevamento <strong>di</strong> bestiame bovino,<br />

suino e a volte ovino, dai quali si ricavano, oltre ad eventuali quote <strong>di</strong> denaro, la farina,<br />

gli insaccati, il lardo, il vino, l’olio. Cioè gli elementi basilari dell’alimentazione della<br />

famiglia mezzadrile.<br />

Questa, nei tratti essenziali, la configurazione del mondo agricolo marchigiano<br />

<strong>di</strong>segnata da Sergio Anselmi e da tutti gli stu<strong>di</strong>osi che più o meno <strong>di</strong>rettamente si<br />

ricollegano a tale linea interpretativa. Una descrizione senz’altro convincente, ma che<br />

tuttavia sembra opportuno - alla luce delle più recenti suggestioni delineatesi in altri<br />

settori <strong>di</strong> ricerca - continuare a precisare. Verificando ulteriormente tale modello, ad<br />

esempio, anche a partire da quegli aspetti sovrastrutturali che oggi la storiografia riconosce<br />

ormai come settori integranti da indagare ai fini <strong>di</strong> una più precisa identificazione<br />

<strong>di</strong> determinati contesti. Sembra lecito avanzare una simile ipotesi perché le spiegazioni<br />

basate sulle determinanti economiche e produttive non risultano del tutto esaustive<br />

rispetto a un quadro - quello appunto della società rurale marchigiana nella prima metà<br />

del Novecento - che presenta aspetti ancora da chiarire e in<strong>di</strong>cazioni variegate, se non<br />

contrad<strong>di</strong>ttorie. Ad esempio: secondo il modello del “sistema sociale della mezzadria”<br />

(basato sui dati della ricerca socio-economica), il conta<strong>di</strong>no marchigiano vive una<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> relativo benessere rispetto ad altre categorie <strong>di</strong> lavoratori della terra e<br />

questo lo induce ad accontentarsi e a ricercare un sostanziale mantenimento dello status<br />

quo, ad essere un conservatore sia in politica che, più in generale, in ogni aspetto della<br />

vita culturale. Il mezzadro, in altri termini, ha una rappresentazione del suo stato sociale<br />

e personale tutto sommato sod<strong>di</strong>sfacente. Secondo altri stu<strong>di</strong>, tuttavia (basati su<br />

dati <strong>di</strong> natura sanitaria, giu<strong>di</strong>ziaria e culturale) non sarebbe possibile stabilire in modo<br />

così univoco che il mezzadro marchigiano elabori questa autorappresentazione, connotata<br />

da sostanziale sod<strong>di</strong>sfazione e intenzionalità <strong>di</strong> conservazione. In tempi recenti,<br />

grazie anche all’uso che si va allargando <strong>di</strong> nuovi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine, questo tipo <strong>di</strong><br />

problematiche è emerso sempre più chiaramente. E le in<strong>di</strong>cazioni che ne provengono,<br />

sembrano proporre una maggior complessità del mondo conta<strong>di</strong>no, tale da non consentire<br />

<strong>di</strong> ricondurre la completezza del quadro descrittivo ed interpretativo al puro<br />

dato economico Sono state, ad esempio, anche le testimonianze <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> coloro che<br />

hanno vissuto tale con<strong>di</strong>zione lavorativa ed esistenziale a suggerire limature alle tesi

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