cgil provinciale di pesaro e urbino - Biblioteca Archivio Vittorio ...
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analfabetismo, ma leggere e scrivere è un obiettivo a cui tendono quasi tutti i membri<br />
del nucleo familiare. È il capoccia, in particolare che alimenta il suo personale prestigio<br />
- riferito principalmente alle competenze lavorative e gestionali - con la conoscenza<br />
<strong>di</strong> detti popolari, a volte <strong>di</strong> elementari nozioni me<strong>di</strong>che connesse all’uso <strong>di</strong> rime<strong>di</strong><br />
naturali e soprattutto con alcune abilità elementari <strong>di</strong> tipo intellettuale (come appunto<br />
leggere e scrivere) che gli consentono <strong>di</strong> sostenere, così, una precisa immagine personale<br />
e quin<strong>di</strong> familiare e sociale.<br />
Il parlar sobrio, la modestia, il rispetto delle tra<strong>di</strong>zioni e dei rituali, una certa<br />
<strong>di</strong>ffidenza verso gli estranei e le novità, la solidarietà con i vicini, il rispetto e la salvaguar<strong>di</strong>a<br />
della roba, il rifiuto della violenza, il peculiare sentimento religioso, un ritmo<br />
<strong>di</strong> vita ricalcato sui cicli naturali dei giorni e delle stagioni, sono alcuni degli elementi<br />
che compongono la cultura conta<strong>di</strong>na che, in questo senso, si allarga a comprendere<br />
non soltanto i mezzadri - che pure nelle Marche sono la maggioranza dei lavoratori<br />
della terra - ma anche le altre figure del mondo agricolo: i piccoli proprietari coltivatori<br />
<strong>di</strong>retti, gli affittuari, i braccianti.<br />
Rispetto a queste ulteriori categorie professionali e ad una sud<strong>di</strong>visione territoriale<br />
che tenga conto anche della morfologia (non bisogna <strong>di</strong>menticare che nelle Marche,<br />
pur prevalendo la collina, vi sono estensioni non irrilevanti <strong>di</strong> territorio montuoso),<br />
occorre aggiungere che <strong>di</strong> fatto in tutte le province marchigiane - con una leggera<br />
accentuazione del fenomeno nelle province <strong>di</strong> Ascoli Piceno e <strong>di</strong> Pesaro - è dato<br />
riscontrare un numero abbastanza elevato <strong>di</strong> piccoli proprietari proprio in concomitanza<br />
con l’approssimarsi delle aree poste a ridosso dell’Appennino Umbro-Marchigiano.<br />
Siamo in presenza <strong>di</strong> una proprietà polverizzata e estremamente ridotta, che non riesce<br />
a volte ad assicurare neppure l’autosufficienza alimentare. Tanto che è qui molto<br />
<strong>di</strong>ffusa l’emigrazione stagionale (soprattutto in Toscana e nel Lazio). Prevalgono<br />
dunque con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sostanziale povertà. Le colture principali sono il grano (che<br />
però dà basse rese), il foraggio e la patata. Ma la risorsa principale è costituita dall’allevamento<br />
del bestiame, sia bovino che ovino. Nel corso degli anni Trenta, pur con un<br />
forte incremento dell’emigrazione e nonostante i <strong>di</strong>sagi provocati dall’asprezza del<br />
territorio, dalla mancanza <strong>di</strong> vie <strong>di</strong> comunicazione, dalla scarsa fertilità dei terreni (e<br />
quin<strong>di</strong> dalle basse rese agricole), la montagna marchigiana è ancora assai densamente<br />
abitata.<br />
I dati strutturali che delineano il quadro complessivo della campagna marchigiana<br />
nella prima metà del Novecento, dunque, richiederebbero probabilmente <strong>di</strong> essere ulteriormente<br />
verificati con lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> altri elementi <strong>di</strong> connotazione del mondo conta<strong>di</strong>no,<br />
indagando soprattutto quei fattori <strong>di</strong> natura culturale che, più <strong>di</strong>fficili da raggiungere,<br />
risultano però particolarmente utili per spiegare meglio determinati comportamenti<br />
e determinati eventi. Si intende far riferimento, ad esempio, al rapporto tra immaginario<br />
collettivo conta<strong>di</strong>no e scelte effettuate in concomitanza con avvenimenti<br />
importanti della vita conta<strong>di</strong>na, oppure all’in<strong>di</strong>viduazione e al peso <strong>di</strong> strutture psicosociali<br />
profonde e costitutive della mentalità, della cultura, del modo <strong>di</strong> essere del<br />
mondo conta<strong>di</strong>no. Elementi <strong>di</strong> connotazione che certo si intrecciano ed entrano in