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Appunti ed Esercizi di Fisica Tecnica e ... - Valentiniweb.com

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Cap.7 - I cicli termici delle macchine motrici<br />

reazioni <strong>di</strong> corrosione o delle infiltrazioni dall’esterno) che inevitabilmente tendono ad<br />

accumularsi nel condensatore stesso.<br />

Gli impianti aperti, privi <strong>di</strong> condensatore, che scaricano il vapore saturo nell’atmosfera<br />

a pressione <strong>di</strong> circa 1 bar, hanno una temperatura m<strong>ed</strong>ia inferiore <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> 100 °C<br />

e subiscono quin<strong>di</strong> una forte penalizzazione <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento. Per tale motivo, oltre che<br />

per riciclare l’acqua <strong>di</strong> processo, il condensatore è sempre presente negli impianti fissi.<br />

• Aumentare la temperatura <strong>di</strong> ammissione in turbina: attualmente, <strong>com</strong>e detto in<br />

prec<strong>ed</strong>enza, il limite tecnologico è attualmente <strong>di</strong> circa 620 °C, <strong>ed</strong> è imposto<br />

principalmente dalla resistenza alle sollecitazioni termomeccaniche delle tubazioni del<br />

surriscaldatore; molti impianti ENEL lavorano a 538 °C.<br />

• Aumentare la pressione <strong>di</strong> esercizio della caldaia: questa azione aumenta la T mC , ma,<br />

<strong>com</strong>e ci si può facilmente rendere conto per mezzo del <strong>di</strong>agramma T-s, ha <strong>com</strong>e<br />

conseguenza indesiderata (a parità <strong>di</strong> temperatura <strong>di</strong> ammissione in turbina) una riduzione<br />

del titolo in uscita dalla turbina. Sono quin<strong>di</strong> necessari uno o più risurriscaldamenti, <strong>com</strong>e<br />

esposto in seguito. Inoltre, aumentano le sollecitazioni meccaniche sui fasci tubieri della<br />

caldaia. In alcuni impianti (impianti ipercritici, tipo la centrale termoelettrica <strong>di</strong> La<br />

Spezia) la pressione in caldaia supera la pressione critica dell’acqua, che vale 22.09 MPa.<br />

Negli impianti termoelettrici a vapore, la pressione <strong>di</strong> esercizio è salita negli anni da 70<br />

bar agli attuali 170 bar. L’impianto ipercritico <strong>di</strong> La Spezia ha una pressione <strong>di</strong><br />

ammissione in turbina <strong>di</strong> circa 250 bar. Negli impianti <strong>di</strong> prossima generazione, detti ultra<br />

super critici, si prev<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> arrivare a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ammissione in turbina <strong>di</strong> 620 °C e 300<br />

bar.<br />

• Risurriscaldare il vapore: si fraziona l’espansione, rinviando il vapore in caldaia tra<br />

un’espansione e l’altra. Questa tecnica è illustrata in dettaglio in un paragrafo successivo.<br />

• Preriscaldare l’acqua <strong>di</strong> alimento della caldaia sfruttando piccole quantità <strong>di</strong> vapore<br />

prelevato (spillato) dalla turbina. Dall’esame del ciclo <strong>di</strong> Rankine, Fig.2, si nota che il<br />

riscaldamento dell’acqua dalla temperatura <strong>di</strong> uscita della pompa ( T2 ≅ T1<br />

) a quella <strong>di</strong><br />

saturazione T 2’ , <strong>com</strong>porta un notevole abbassamento della T mC . Con lo spillamento, il<br />

riscaldamento dell’acqua a bassa temperatura viene effettuato a spese <strong>di</strong> uno scambio <strong>di</strong><br />

energia interno al ciclo: la prima parte della trasformazione 2-2’ è pertanto a<strong>di</strong>abatica<br />

rispetto all’esterno, e <strong>di</strong> conseguenza non deve essere tenuta in conto nel calcolo della<br />

temperatura m<strong>ed</strong>ia superiore <strong>di</strong> scambio. L’effetto <strong>com</strong>plessivo è quin<strong>di</strong> un aumento della<br />

T mC , e quin<strong>di</strong> del ren<strong>di</strong>mento. Tale tecnica, detta degli spillamenti, o rigenerazione, è<br />

largamente adottata in pratica e viene <strong>di</strong>scussa in dettaglio in un paragrafo successivo.<br />

Il ciclo Rankine con risurriscaldamento<br />

Lo schema a blocchi <strong>di</strong> questo impianto è riportato in Fig.9 <strong>ed</strong> il relativo <strong>di</strong>agramma T-s in<br />

Fig.10. Dopo una prima espansione in turbina, fino alla pressione interm<strong>ed</strong>ia p i , il vapore<br />

viene riportato in caldaia, dove viene nuovamente surriscaldato fino alla massima temperatura<br />

del ciclo in un apposito fascio tubiero, detto appunto risurriscaldatore, e nuovamente inviato<br />

agli sta<strong>di</strong> a m<strong>ed</strong>ia e bassa pressione della turbina.<br />

La potenza meccanica erogata è la somma delle aliquote relative alle due turbine<br />

( h − h ) + G ( h − h )<br />

W ' mt<br />

= G<br />

(7.17)<br />

3<br />

4<br />

5<br />

D’altra parte, anche la potenza termica da fornire è la somma <strong>di</strong> due aliquote<br />

6<br />

P.Di Marco – <strong>Appunti</strong> <strong>ed</strong> <strong>Esercizi</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>Tecnica</strong> e Macchine Termiche 7-14

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