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Appunti ed Esercizi di Fisica Tecnica e ... - Valentiniweb.com

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Cap.7 - I cicli termici delle macchine motrici<br />

4. Il ciclo Joule/Brayton<br />

Gli impianti motori con turbina a gas sono caratterizzati da un basso rapporto peso/potenza e<br />

costo/potenza e dalla relativa facilità con cui possono far fronte a variazioni <strong>di</strong> carico. Per<br />

questo motivo essi sono largamente adottati nella propulsione aeronautica, ma anche in<br />

impianti fissi per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica e per l’azionamento <strong>di</strong> macchine<br />

operatrici, (es. centrali <strong>di</strong> pompaggio). I valori attuali del ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> primo principio sono<br />

però inferiori a quelli del ciclo Rankine. Lo schema del motore è riportato in Fig.16: il fluido<br />

<strong>di</strong> lavoro (aria), dopo la <strong>com</strong>pressione, entra nella camera <strong>di</strong> <strong>com</strong>bustione, dove viene<br />

immesso il <strong>com</strong>bustibile e avviene, a pressione approssimativamente costante, la reazione<br />

chimica <strong>di</strong> <strong>com</strong>bustione: i gas prodotti <strong>di</strong> reazione, ad elevata temperatura e pressione, si<br />

espandono nella turbina e vengono scaricati nell’atmosfera. In questa configurazione,<br />

l’impianto è a circuito aperto e <strong>com</strong>bustione interna. Lo stesso impianto (Fig.17) può<br />

funzionare a circuito chiuso: in questo caso il fluido (generalmente elio, o anidride carbonica)<br />

riceve calore isobaricamente in uno scambiatore ad alta temperatura (che può essere originato<br />

da una <strong>com</strong>bustione esterna o anche un reattore nucleare) e dopo l’espansione in turbina, c<strong>ed</strong>e<br />

il calore residuo all’ambiente in un secondo scambiatore a bassa temperatura.<br />

Nello stu<strong>di</strong>o dell’impianto a ciclo Brayton assumeremo le ipotesi semplificative seguenti, che<br />

consentono <strong>com</strong>unque una descrizione sod<strong>di</strong>sfacente del caso reale.<br />

• L’impianto è a circuito chiuso: la eventuale reazione <strong>di</strong> <strong>com</strong>bustione può essere sostituita<br />

dalla adduzione dall’esterno <strong>di</strong> una equivalente quantità <strong>di</strong> calore a pressione costante; lo<br />

scarico in atmosfera può essere sostituito da una cessione <strong>di</strong> calore isobara all’ambiente che<br />

riporta il fluido nelle con<strong>di</strong>zioni iniziali.<br />

• Il fluido <strong>di</strong> lavoro può essere considerato un gas ideale a calore specifico costante.<br />

• Turbina e <strong>com</strong>pressore sono a<strong>di</strong>abatici. Tutte le trasformazioni sono reversibili.<br />

<strong>com</strong>bustibile<br />

2 3<br />

|W'mp|<br />

camera <strong>di</strong> <strong>com</strong>bustione<br />

|W'mt|<br />

1<br />

<strong>com</strong>pressore<br />

turbina<br />

4<br />

G<br />

G<br />

Figura 16: Turbina a gas a circuito aperto.<br />

P.Di Marco – <strong>Appunti</strong> <strong>ed</strong> <strong>Esercizi</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>Tecnica</strong> e Macchine Termiche 7-23

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