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Appunti ed Esercizi di Fisica Tecnica e ... - Valentiniweb.com

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Cap.14 –Principi <strong>di</strong> funzionamento delle macchine a fluido<br />

punto T, °C p, bar h, kJ/kg s, kJ/kg x<br />

K<br />

0 600 60 3658 7.1676 =<br />

2 45.8 0.1 2345 7.40 0.9<br />

Da cui, trascurando l’energia cinetica in ingresso, risulta un salto entalpico totale Δh tot <strong>di</strong> 1313<br />

kJ/kg. Per il salto entalpico smaltibile in uno sta<strong>di</strong>o a reazione, Δh st , assumiamo in m<strong>ed</strong>ia<br />

2<br />

Δ hst<br />

u<br />

= 2.4 → Δ h 2.4<br />

2 st<br />

= =75 kJ/kg<br />

u 2 2<br />

Per cui il numero <strong>di</strong> sta<strong>di</strong> è dato da<br />

Δhtot<br />

N = = 17.5, che viene arrotondato a 18<br />

Δh<br />

<br />

st<br />

Turbine multista<strong>di</strong>o a salti <strong>di</strong> velocità<br />

Le turbine ad azione offrono un ulteriore possibilità <strong>di</strong> ridurre la velocità periferica in<br />

presenza <strong>di</strong> un elevato salto entalpico, senza frazionarne l’espansione. Il vapore si espande<br />

<strong>com</strong>pletamente nel primo <strong>di</strong>stributore, utilizzando tutto il salto entalpico <strong>di</strong>sponibile <strong>ed</strong><br />

uscendone quin<strong>di</strong> a velocità notevolmente elevata. L’energia cinetica del vapore viene quin<strong>di</strong><br />

utilizzata in più ruote ad azione successive, inframmezzate da palettature fisse dette<br />

raddrizzatori che hanno il solo scopo <strong>di</strong> raccogliere il vapore allo scarico della ruota<br />

prec<strong>ed</strong>ente e rein<strong>di</strong>rizzarlo, con <strong>di</strong>rezione opportuna, alla ruota successiva. I triangoli <strong>di</strong><br />

velocità sono riportati in Fig. 14-16. E’ evidente che in questo caso si hanno elevate velocità<br />

<strong>di</strong> attraversamento nei primi sta<strong>di</strong>, con conseguente aumento delle per<strong>di</strong>te, per cui il numero<br />

<strong>di</strong> sta<strong>di</strong> che è possibile mettere in serie è limitato.<br />

c1<br />

u<br />

w1<br />

c3<br />

u<br />

w3<br />

c4<br />

u<br />

w4<br />

c2<br />

u<br />

w2<br />

Figura 14-16: Triangoli <strong>di</strong> velocità per una turbina ad azione a due sta<strong>di</strong> a salti <strong>di</strong> velocità.<br />

Questo sistema prende il nome <strong>di</strong> turbina multista<strong>di</strong>o a salti <strong>di</strong> velocità (o turbina Curtis) <strong>ed</strong> è<br />

ovviamente applicabile solo alle turbine ad azione. Il nome deriva dal fatto che, <strong>com</strong>e risulta<br />

dalla Fig. 14-16, la velocità decresce progressivamente via via che si attraversano successivi<br />

sta<strong>di</strong>. Come si è detto, la turbina a salti <strong>di</strong> velocità è caratterizzata da un basso ren<strong>di</strong>mento <strong>ed</strong><br />

il suo vantaggio principale consiste nel poter trattare elevati salti entalpici con modesti valori<br />

della velocità periferica, ridotto ingombro in senso assiale della macchina e una costruzione<br />

relativamente semplice (non essendovi cadute <strong>di</strong> pressione tra gli sta<strong>di</strong>, non sono necessarie<br />

tenute rotanti né sull’albero né sulle ruote all’interno della cassa).<br />

14-28

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