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Appunti ed Esercizi di Fisica Tecnica e ... - Valentiniweb.com

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Cap.8 – La cogenerazione<br />

8.1. Introduzione<br />

Nei capp. 6 e 7 abbiamo visto che, in forza del secondo principio della termo<strong>di</strong>namica, la<br />

produzione <strong>di</strong> energia elettrica o meccanica da una fonte <strong>di</strong> calore (in genere, la <strong>com</strong>bustione)<br />

ha <strong>com</strong>e effetto indesiderato e inevitabile che una parte del calore prodotto non può essere<br />

convertito in energia meccanica, ma viene restituito <strong>com</strong>e “rifiuto” alla sorgente fr<strong>ed</strong>da. In<br />

alcuni casi il calore refluo viene scambiato a temperature vicine a quella ambiente (è il caso<br />

del condensatore degli impianti a vapore), mentre in altri (es. scarico dei motori a<br />

<strong>com</strong>bustione interna) ci si può trovare a temperature superiori a 500 °C. In quest’ultimo caso,<br />

non utilizzando il calore, si ha un rilevante spreco <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità.<br />

D’altra parte, in altre applicazioni (in genere per il riscaldamento <strong>di</strong> <strong>ed</strong>ifici) “sprechiamo”<br />

calore <strong>di</strong>sponibile ad alta temperatura (sempre originato da una <strong>com</strong>bustione, tipicamente a<br />

temperature superiori ai 1000 °C) per utilizzarlo a temperatura molto più bassa: questa<br />

proc<strong>ed</strong>ura, <strong>com</strong>e mostrato nell’esempio 6 del Cap.6, <strong>com</strong>porta una rilevante <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sponibilità.<br />

Una rilevante quota <strong>di</strong> industrie (es. industria cartaria, chimica, alimentare, petrolifera,<br />

siderurgica …) ha necessità <strong>di</strong> energia termica e/o vapore a temperature m<strong>ed</strong>io-basse (ovvero<br />

inferiori a 250°C) per i suoi processi. Il calore a bassa temperatura è inoltre necessario per il<br />

riscaldamento <strong>di</strong> <strong>ed</strong>ifici, e, accoppiato ad una macchina ad assorbimento (v. Cap.10) può<br />

essere utilizzato anche per il raffrescamento estivo degli stessi. Sembra quin<strong>di</strong> praticabile<br />

utilizzare per le applicazioni che necessitano <strong>di</strong> calore a temperatura m<strong>ed</strong>io-bassa il calore<br />

refluo proveniente dagli impianti <strong>di</strong> conversione dell’energia. Questa proc<strong>ed</strong>ura prende il<br />

nome <strong>di</strong> cogenerazione. La cogenerazione, se applicata correttamente, consente <strong>di</strong> realizzare<br />

notevoli risparmi energetici: pertanto la sua applicazione è incoraggiata <strong>ed</strong> incentivata<br />

economicamente da normative italiane <strong>ed</strong> europee.<br />

8.2. Bilancio termico e in<strong>di</strong>ci caratteristici<br />

Bilancio termico <strong>di</strong> un impianto cogenerativo<br />

Il flusso energetico in un motore termico può essere rappresentato in un <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong><br />

Sankey, Fig.8.1. La potenza termica G c H i , teoricamente ottenibile dalla <strong>com</strong>bustione con un<br />

processo <strong>di</strong> <strong>com</strong>bustione esterna (impianti a vapore) o interna (turbogas, motori alternativi)<br />

subisce la per<strong>di</strong>ta dovuta al ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> <strong>com</strong>bustione, con ren<strong>di</strong>mento η b : a <strong>com</strong>bustione<br />

avvenuta ritroviamo una quantità pari a (1-η b )G c H i , che rappresenta le per<strong>di</strong>te per in<strong>com</strong>busti<br />

o fumi al camino, e una potenza W tc = η b G c H i in ingresso alla macchina termica. Avremo<br />

quin<strong>di</strong> un ciclo termo<strong>di</strong>namico caratterizzato da un certo ren<strong>di</strong>mento reale η td : la quantità<br />

W '<br />

=η η G H<br />

(8.1)<br />

mu , td b c i<br />

si trasforma in potenza meccanica c<strong>ed</strong>uta dal fluido agli organi meccanici, mentre<br />

W = (1- η ) η G H<br />

(8.2)<br />

tf td b c i<br />

che non si è convertita, rappresenta la potenza termica allo scarico (detto anche calore refluo):<br />

quest’ultima si ritrova nei gas <strong>di</strong> scarico <strong>di</strong> una turbogas o <strong>di</strong> un motore alternativo, oppure<br />

nell’acqua <strong>di</strong> raffr<strong>ed</strong>damento del condensatore <strong>di</strong> un impianto a vapore.<br />

P.Di Marco – <strong>Appunti</strong> <strong>ed</strong> <strong>Esercizi</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> <strong>Tecnica</strong> e Macchine Termiche 8-2

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