Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...
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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />
Francesco Panvini Rosati<br />
Mancano quin<strong>di</strong> monografie moderne che considerino tutto il materi<strong>al</strong>e vastissimo che è nelle collezioni<br />
pubbliche in It<strong>al</strong>ia e <strong>al</strong>l’estero e che ci <strong>di</strong>ano lo stu<strong>di</strong>o della moneta in tutti i suoi elementi ponder<strong>al</strong>i,<br />
p<strong>al</strong>eografici, tipologici.<br />
Dopo questa breve ma necessaria premessa, passo quin<strong>di</strong> a trattare l’argomento della relazione.<br />
Tra il X<strong>II</strong> e il XIV secolo coniano in Toscana, con <strong>di</strong>versa intensità, otto zecche: Lucca, Siena,<br />
Pisa, Firenze, Arezzo, Volterra e, per breve tempo nella prima metà del XIV secolo, Chiusi e Massa<br />
Marittima 4 . Di queste zecche la più antica è Lucca: aperta nell’V<strong>II</strong>I secolo sotto i Longobar<strong>di</strong> aveva<br />
continuato ininterrottamente la sua attività con Carlo Magno e i suoi successori, <strong>di</strong>venendo da zecca<br />
longobarda zecca imperi<strong>al</strong>e. Lucca infatti è una delle zecche imperi<strong>al</strong>i, insieme a Pavia, Milano, Verona,<br />
Venezia, che battono moneta a nome dell’imperatore nell’It<strong>al</strong>ia centro-settentrion<strong>al</strong>e tra il IX e il X<strong>II</strong><br />
secolo, anzi Lucca con Pavia è certamente una delle più importanti. Le <strong>al</strong>tre zecche toscane eccetto<br />
Chiusi e Massa, iniziano la loro attività tra la metà del X<strong>II</strong> secolo e la metà del X<strong>II</strong>I secolo. È questo un<br />
periodo molto importante per la moneta it<strong>al</strong>iana e non solo it<strong>al</strong>iana, un periodo che vede un moto <strong>di</strong> trasformazione<br />
e <strong>di</strong> rinnovamento della moneta, che d<strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia si trasferisce a tutto l’Occidente e <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e<br />
le città, toscane, Firenze, Lucca, Pisa, Siena, portano un contributo essenzi<strong>al</strong>e, che oltrepassa i confini<br />
region<strong>al</strong>i e, nel caso <strong>di</strong> Firenze, anche nazion<strong>al</strong>i.<br />
Sarà opportuno, prima <strong>di</strong> soffermarsi più dettagliatamente sull’aspetto tipologico della monetazione<br />
del periodo in esame, trattare in breve sintesi gli aspetti più propriamente numismatici per dare il necessario<br />
inquadramento storico e cronologico <strong>al</strong>le monete che verremo esaminando e anche perché, <strong>al</strong>cuni<br />
dei fenomeni monetari cui accennerò hanno avuto inevitabilmente un’influenza sulla tipologia delle<br />
monete.<br />
In poco più <strong>di</strong> un secolo, tra la metà del X<strong>II</strong> e la metà del X<strong>II</strong>I secolo, noi assistiamo a una serie <strong>di</strong><br />
riforme e <strong>di</strong> fatti nuovi che mutano completamente la fisionomia della moneta it<strong>al</strong>iana: l’aprirsi <strong>di</strong><br />
numerose nuove zecche accanto a quelle già in attività intorno <strong>al</strong> Mille: l’apparizione accanto <strong>al</strong> vecchio<br />
denaro carolingio, <strong>di</strong> una nuova moneta d’argento, il “denaro grosso” più pesante e <strong>di</strong> buona lega; la<br />
comparsa <strong>di</strong> nuovi tipi che rompono la monotonia tipologica del periodo precedente; il ritorno della<br />
moneta d’oro con la coniazione del fiorino e del genovino.<br />
In questa serie <strong>di</strong> eventi occorre inquadrare le emissioni delle zecche toscane. Tra le prime a battere<br />
moneta, a parte Lucca, fu certamente Siena: secondo un <strong>di</strong>ploma pubblicato d<strong>al</strong> Muratori 5 , il privilegio<br />
<strong>di</strong> zecca le fu concesso nel 1186 da Enrico VI ma i suoi primi denari, che recano <strong>al</strong> dritto la grande S<br />
caratteristica della moneta senese e <strong>al</strong> rovescio una croce e una leggenda illeggibile, per il loro carattere<br />
<strong>di</strong> rozzezza, manifesto anche nella leggenda pseudo-epigrafica, sono stati coniati probabilmente anche<br />
4<br />
Le monete delle zecche toscane sono pubblicate nei <strong>vol</strong>l. XI (Milano 1929) e X<strong>II</strong> (Milano 1930) del Corpus Nummorum It<strong>al</strong>icorum<br />
(CNI), le monete delle zecche minori nel <strong>vol</strong>. XI, quelle <strong>di</strong> Firenze nel <strong>vol</strong>. X<strong>II</strong>. Ad essi rimando per la descrizione delle monete descritte nel<br />
testo. Stu<strong>di</strong> parzi<strong>al</strong>i saranno citati <strong>di</strong> <strong>vol</strong>ta in <strong>vol</strong>ta quando sarà trattato delle singole emissioni. Per uno sguardo gener<strong>al</strong>e <strong>al</strong>le vicende monetarie<br />
it<strong>al</strong>iane dei primi secoli del Me<strong>di</strong>oevo, cfr. C.M. CIPOLLA, Le avventure della lira, Milano 1958, cap. I; fondament<strong>al</strong>e d<strong>al</strong> punto <strong>di</strong> vista<br />
numismatico per il periodo in esame è l’articolo <strong>di</strong> D. HERLIHY, Pisan Coinage and the monetary development of Tuscany, 1150-1250, in<br />
Museum Notes of the American Numismatic Society VI, 1954, p. 143 ss. Un tentativo <strong>di</strong> sintesi della monetazione it<strong>al</strong>iana nel periodo comun<strong>al</strong>e<br />
è dato da F. PANVINI ROSATI, La monetazione comun<strong>al</strong>e in It<strong>al</strong>ia, in Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Bologna, Quaderni della Scuola <strong>di</strong> P<strong>al</strong>eografia e<br />
Archivistica, V, Bologna 1963.<br />
5<br />
L.A. MURATORI, Antiquitates It<strong>al</strong>iae, Dissertatio L; il <strong>di</strong>ploma è riportato anche da CARLI-RUBBI, Delle monete e della istituzione delle<br />
zecche d’It<strong>al</strong>ia, <strong>II</strong>, L’Aja 1757, p. 199 s.<br />
108<br />
http://www.numismaticadellostato.it