Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...
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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />
LE ZECCHE MINORI TOSCANE NEL PERIODO COMUNALE *<br />
Fine del presente lavoro 1 è quello <strong>di</strong> esaminare la monetazione toscana nel periodo comun<strong>al</strong>e, cioè<br />
nel periodo in cui più abbondante e più ricca <strong>di</strong> innovazioni è stata la produzione delle zecche toscane.<br />
Prima <strong>di</strong> entrare nel vivo dell’argomento mi sembra però opportuno fare <strong>al</strong>cune necessarie premesse:<br />
mancano, come ben sanno coloro che si occupano <strong>di</strong> numismatica me<strong>di</strong>oev<strong>al</strong>e it<strong>al</strong>iana, stu<strong>di</strong> critici<br />
moderni sulle singole zecche, sulla cronologia delle emissioni, sui problemi ponder<strong>al</strong>i ed economici etc.<br />
Per attenerci solo <strong>al</strong>la Toscana, i vecchi lavori del Cordero <strong>di</strong> San Quintino e del Massagli sulle monete<br />
lucchesi, <strong>di</strong> Domenico Promis su quelle <strong>di</strong> Siena, del Fabroni sulle monete <strong>di</strong> Arezzo sono ormai insufficienti;<br />
sempre insostituibile per ogni stu<strong>di</strong>o sulle monete it<strong>al</strong>iane è il Corpus Nummorum It<strong>al</strong>icorum<br />
che costituisce la più vasta raccolta <strong>di</strong> materi<strong>al</strong>e esistente, però t<strong>al</strong>ora or<strong>di</strong>nato con scarsa an<strong>al</strong>isi critica e<br />
con cronologie spesso da rivedere 2 . Del tutto trascurato è il fattore ponder<strong>al</strong>e: non solo mancano stu<strong>di</strong><br />
particolari sull’argomento, ma, escluse <strong>al</strong>cune eccezioni come il Corpus e qu<strong>al</strong>che cat<strong>al</strong>ogo veramente<br />
benemerito - un esempio per tutti il cat<strong>al</strong>ogo della collezione Papadopoli redatto d<strong>al</strong> Castellani - i cat<strong>al</strong>oghi<br />
delle collezioni anche maggiori non danno quasi mai il peso delle monete limitandosi a notare, e<br />
non sempre, solo il peso delle monete d’oro. Cosicché le conclusioni che possiamo trarre sui v<strong>al</strong>ori ponder<strong>al</strong>i,<br />
soprattutto per le serie argentee, sono basati <strong>di</strong> necessità quasi sempre sugli elementi che dà il<br />
Corpus o su ricerche person<strong>al</strong>i, che - come sanno tutti coloro che le fanno - sono spesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />
attuazione. Certe <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> peso, che si notano t<strong>al</strong>ora in <strong>al</strong>cune serie, assumerebbero forse una <strong>di</strong>versa<br />
fisionomia se potessimo <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una maggiore abbondanza <strong>di</strong> dati. Del tutto trascurata è l’an<strong>al</strong>isi<br />
*<br />
Da RIN XXI, Serie V, LXXV, 1973, pp.197-208.<br />
1<br />
Il presente stu<strong>di</strong>o costituì originariamente una relazione <strong>al</strong> Congresso sulle “Zecche Minori in Toscana d<strong>al</strong>le origini <strong>al</strong> XIV secolo”<br />
promosso a Pistoia nel 1967 d<strong>al</strong>l’Ente Provinci<strong>al</strong>e del Turismo. Poiché la pubblicazione degli Atti dopo sei anni, per ragioni in<strong>di</strong>pendenti d<strong>al</strong>la<br />
mia <strong>vol</strong>ontà, non ha avuto ancora luogo, ho ritenuto opportuno pubblicare la relazione stessa sulla “RIN”. Ho lasciato il testo invariato come<br />
era stato letto <strong>al</strong> Congresso, apportando solo lievi mo<strong>di</strong>fiche <strong>al</strong>la forma e nell’apparato critico.<br />
2<br />
Le monete delle zecche minori toscane sono descritte nel <strong>vol</strong>. XI del Corpus Nummorum It<strong>al</strong>icorum, Milano 1929. Ad esso rinvio per<br />
la descrizione particolareggiata dei pezzi citati nel testo, facilmente identificabili nelle ta<strong>vol</strong>e del <strong>vol</strong>ume. Stu<strong>di</strong> monografici su singole zecche,<br />
quasi tutti del secolo scorso, sono i seguenti: G. CORDERO DI SAN QUINTINO, Della zecca e delle monete <strong>di</strong> Lucca nei secoli <strong>di</strong> mezzo, Lucca<br />
1844; ID., Discorsi sopra la zecca e le monete <strong>di</strong> Lucca, in Memorie e Documenti per servire <strong>al</strong>la storia <strong>di</strong> Lucca, Tomo XI, p. <strong>II</strong>, Lucca 1860;<br />
D. MASSAGLI, Introduzione <strong>al</strong>la storia della zecca e delle monete lucchesi, in Memorie e documenti per servire <strong>al</strong>la storia <strong>di</strong> Lucca, Tomo XI,<br />
p. <strong>II</strong>, Lucca 1870; D. PROMIS, Monete della Repubblica <strong>di</strong> Siena, Torino 1868; A. FABRONI, Delle monete <strong>di</strong> Arezzo, in Atti dell’Accademia<br />
Aretina, 1, 1844; A. LISINI, Le monete e le zecche <strong>di</strong> Volterra, Montieri, Berignone e Casole, in RIN 1909, p. 253 ss. Per uno sguardo gener<strong>al</strong>e<br />
<strong>al</strong>le vicende monetarie it<strong>al</strong>iane dei primi secoli del Me<strong>di</strong>o Evo, cfr. C.M. CIPOLLA, Le avventure della lira, Milano 1958, cap. I. Fondament<strong>al</strong>e<br />
per il periodo che ci interessa è l’articolo <strong>di</strong> D. HERLIHY, Pisan Coinage and the monetary development of Tuscany, 1150-1250, in MN VI,<br />
1954, p. 143 ss. Sulla monetazione del periodo comun<strong>al</strong>e in gener<strong>al</strong>e si veda anche F. PANVINI ROSATI, La monetazione comun<strong>al</strong>e in It<strong>al</strong>ia, in<br />
Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Bologna, Quaderni della Scuola <strong>di</strong> P<strong>al</strong>eografia ed Archivistica, V, Bologna 1963.<br />
95<br />
http://www.numismaticadellostato.it