Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...
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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />
Bartolomeo Borghesi<br />
quasi quarant’anni fino <strong>al</strong> giorno della sua morte e da dove non si <strong>al</strong>lontanò che poche <strong>vol</strong>te per portare a<br />
termine le missioni <strong>di</strong>plomatiche affidategli d<strong>al</strong>la repubblica. Iscritto fin d<strong>al</strong> 1818 nel patriziato <strong>di</strong> San Marino,<br />
veniva chiamato il 21 luglio 1829 nel Consiglio Principe e un anno dopo, nella seduta del 18 luglio 1830,<br />
era eletto segretario agli Affari Esteri. Ma già negli anni precedenti il Borghesi si era reso benemerito della<br />
piccola repubblica sostenendo in più occasioni, e anche in ambascerie a Roma e in <strong>al</strong>tri centri dello stato<br />
pontificio, i <strong>di</strong>ritti sovrani dello stato <strong>di</strong> San Marino e <strong>di</strong>fendendo i suoi interessi economici e commerci<strong>al</strong>i.<br />
Osservava il Delfico, lo storico più sopra ricordato, che a <strong>vol</strong>er esporre minutamente tutto quello<br />
che il Borghesi aveva fatto per la sua seconda patria “e come consigliere e come segretario converrebbe<br />
tessere la storia politica della repubblica nei quarant’anni che corsero d<strong>al</strong> 1821 <strong>al</strong> 1860, poiché non vi è<br />
stato nostro pubblico atto in cui egli non abbia avuto princip<strong>al</strong>issima parte”.<br />
Dopo i moti del 1831 il Borghesi si dette con infaticabile zelo a proteggere i moltissimi patrioti<br />
rifugiatisi a San Marino e in più <strong>di</strong> una occasione riuscì ad<strong>di</strong>rittura a s<strong>al</strong>vare persone già arrestate perché<br />
gravemente compromesse nelle vicende politiche. Sempre operò per la s<strong>al</strong>vaguar<strong>di</strong>a dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> San<br />
Marino e per il riconoscimento delle sue prerogative sovrane pur curando <strong>di</strong> mantenere i buoni rapporti<br />
con la Santa Sede. E in questa sua azione, v<strong>al</strong>endosi anche dell’amicizia con i dotti più famosi <strong>di</strong> ogni<br />
paese e dell’<strong>al</strong>ta considerazione in cui era tenuto in ogni nazione, riuscì a tenere <strong>al</strong>to il prestigio <strong>di</strong> San<br />
Marino ottenendo che la Repubblica fosse presente in varie manifestazioni uffici<strong>al</strong>i della maggiore<br />
importanza a Roma, a Parigi, a Milano.<br />
In tanta attività <strong>di</strong>plomatica e politica il Borghesi però non <strong>di</strong>menticava i suoi stu<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>letti. Anzi<br />
si può <strong>di</strong>re che il periodo sammarinese è il periodo più fecondo e più ricco <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bartolomeo Borghesi.<br />
Egli intrattiene d<strong>al</strong> suo rifugio una fitta corrispondenza con le più antiche e celebri Accademie d’<br />
Europa e con i dotti più famosi. Numerosissimi gli stu<strong>di</strong>osi che si recano a visitarlo per rendergli omaggio<br />
e chiedergli consiglio: basti ricordare tra questi il Kellerman, l’Henzen, il Rocchi, il Desjar<strong>di</strong>ns, il<br />
Braun, il Mommsen. Quest’ultimo s<strong>al</strong>ì a San Marino due <strong>vol</strong>te, nel 1845 e nel 1847, prima della stampa<br />
delle Inscriptiones Regni Neapolitani per sottoporre <strong>al</strong> Borghesi il piano dell’opera, u<strong>di</strong>re il suo consiglio,<br />
il suo elevato parere. Quest’opera il Mommsen <strong>vol</strong>le de<strong>di</strong>care <strong>al</strong> Borghesi, chiamandolo “magistro,<br />
patrono, amico” in una de<strong>di</strong>ca ripetuta parecchi anni più tar<strong>di</strong> nel X <strong>vol</strong>ume del Corpus Inscriptionum<br />
Latinarum e nella qu<strong>al</strong>e il Mommsen riconosceva nel Borghesi il suo maestro. Si può affermare che il<br />
lavoro coloss<strong>al</strong>e del Corpus si iniziava sotto gli auspici del Borghesi e attraverso i suoi ammaestramenti.<br />
Di quest’opera il Borghesi era sempre stato tenace assertore e mai aveva mancato <strong>di</strong> spronare e <strong>di</strong><br />
aiutare in ogni modo chiunque egli ritenesse capace <strong>di</strong> poter arrecare <strong>al</strong>l’impresa, che tanto gli stava a<br />
cuore, un efficace contributo. È questo un <strong>al</strong>tro tratto caratteristico della person<strong>al</strong>ità <strong>di</strong> Bartolomeo Borghesi:<br />
quando scopriva un giovane stu<strong>di</strong>oso preparato e desideroso <strong>di</strong> lavorare era lui stesso che si faceva<br />
avanti per primo e con grande generosità gli offriva tutto il suo aiuto, il suo consiglio, la sua collaborazione<br />
sempre preziosi. Sicché nella sua casa, che il Mommsen stesso nella de<strong>di</strong>ca premessa <strong>al</strong>le citate<br />
Inscriptiones Regni Neapolitani aveva definito un sacrario della scienza, si <strong>al</strong>ternavano i dotti più illustri<br />
e i giovani stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> ogni paese, gli uni e gli <strong>al</strong>tri per ascoltare d<strong>al</strong> Borghesi un’esortazione, un consiglio<br />
o la parola chiarificatrice <strong>di</strong> qu<strong>al</strong>che questione storica o numismatica.<br />
A ciò si aggiungono le numerose lettere, che a lui pervenivano da ogni parte e <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i egli non<br />
trascurava mai <strong>di</strong> rispondere. E ogni risposta era me<strong>di</strong>tata e attentamente ponderata, tanto da costituire<br />
molte <strong>vol</strong>te una vera e propria monografia sull’argomento. Segno anche questo della grande generosità<br />
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