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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

LA MONETAZIONE DEI GONZAGA DAL 1328 AL 1707<br />

NOTE DI CARATTERE GENERALE *<br />

La monetazione dei Gonzaga inizia intorno <strong>al</strong>la metà del XIV secolo, dopo che i Gonzaga si<br />

erano impadroniti del potere, con Aloigi (1328-1360) e Guido Gonzaga (1360-1369), i primi capitani<br />

del popolo, i qu<strong>al</strong>i emettono piccole monete d’argento, tirolini, aquilini, grossetti, che presentano<br />

sul <strong>di</strong>ritto un’aquila ad <strong>al</strong>i spiegate e lo scudetto dei Gonzaga. Sono caratterizzate queste monete<br />

d<strong>al</strong>la leggenda sul <strong>di</strong>ritto Virgilius, chiaro riferimento <strong>al</strong> poeta Virgilio, nativo <strong>di</strong> Mantova: su <strong>al</strong>cuni<br />

grossetti attribuiti a Guido appare anche il busto front<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Virgilio. La città coniava però da circa<br />

due secoli. Le prime emissioni mantovane infatti possono ris<strong>al</strong>ire <strong>al</strong>la metà circa del X<strong>II</strong> secolo e<br />

sono emissioni vescovili, cui succedono le emissioni comun<strong>al</strong>i, tutte contrad<strong>di</strong>stinte d<strong>al</strong> nome <strong>di</strong> Virgilio<br />

che sostituisce la figura e il nome del santo patrono, come troviamo nelle <strong>al</strong>tre città, unico<br />

esempio <strong>di</strong> un poeta e concitta<strong>di</strong>no posto a emblema della città stessa. Nella monetazione comun<strong>al</strong>e<br />

la figura <strong>di</strong> Virgilio è rappresentata front<strong>al</strong>mente, seduta in trono sui grossi <strong>di</strong> tipo veneziano, fatto<br />

ancora più sorprendente perché qui il poeta è scelto in luogo della figura del S<strong>al</strong>vatore. Questa<br />

immagine non è che l’inizio <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> riferimenti a Virgilio che ritorneranno sulle monete dei<br />

primi signori <strong>di</strong> Mantova. Su un testone <strong>di</strong> Francesco <strong>II</strong>I (1540-1550) ve<strong>di</strong>amo Omero che, col<br />

ginocchio piegato, affida la lira a Virgilio e intorno la leggenda TE NUNC HABET ISTA SECUN­<br />

DUM, una scritta che accompagna una scena già <strong>di</strong> per sé significativa della fama <strong>di</strong> cui Virgilio<br />

godeva presso i mantovani.<br />

La figura <strong>di</strong> Virgilio fa parte della tipologia gonzaghesca, ricca <strong>di</strong> riferimenti classici e religiosi e <strong>di</strong><br />

tipi <strong>al</strong>lusivi ad avvenimenti contemporanei. Si può affermare senza tema <strong>di</strong> smentite che la corte dei<br />

Gonzaga fu per cultura e arte una delle più splen<strong>di</strong>de del Rinascimento it<strong>al</strong>iano e il suo prestigio in<br />

campo artistico fu senza dubbio superiore <strong>al</strong> suo peso politico, non paragonabile ad esempio a quello<br />

che potevano avere i Visconti e gli Sforza a Milano o città come Firenze o Venezia, che tuttavia per<br />

ragioni commerci<strong>al</strong>i e politiche ebbero, Firenze fino <strong>al</strong> ducato me<strong>di</strong>ceo e Venezia per tutta la sua storia,<br />

una tipologia piuttosto uniforme e senza il ritratto signorile. Le monete <strong>di</strong> Mantova si <strong>di</strong>stinguono sia<br />

per la ricchezza e l’origin<strong>al</strong>ità sia per la varietà dei tipi, che fanno della monetazione mantovana una<br />

delle più caratteristiche e interessanti nel vasto panorama della monetazione it<strong>al</strong>iana rinasciment<strong>al</strong>e, pur<br />

ricca <strong>di</strong> tipi <strong>di</strong> <strong>al</strong>to v<strong>al</strong>ore artistico con soggetti <strong>di</strong> carattere sacro, mitologico, e <strong>di</strong> riferimenti ad avvenimenti<br />

contemporanei.<br />

*<br />

Da: I Gonzaga. Moneta Arte e Storia, Milano 1995, pp. 135-1<strong>37</strong>.<br />

157<br />

http://www.numismaticadellostato.it

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