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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Presentazione delle Oeuvres complètes <strong>di</strong> Bartolomeo Borghesi<br />

Nell’aprile del 1821 il Borghesi si trasferì a San Marino, da prima con l’intenzione <strong>di</strong> rimanervi<br />

solo <strong>al</strong>cuni mesi; ma poi, sotto la spinta degli eventi politici, decise <strong>di</strong> prendere stabile residenza nella<br />

Repubblica, dove rimase fino <strong>al</strong>la morte avvenuta il 16 aprile 1860, assolvendo a numerosi incarichi<br />

affidatigli d<strong>al</strong>le autorità dello Stato e ricoprendo vari uffici pubblici fino a quello <strong>di</strong> segretario <strong>di</strong> stato<br />

agli Affari Esteri.<br />

La decisione <strong>di</strong> stabilirsi definitivamente a San Marino e gli impegni pubblici nella sua nuova<br />

patria non <strong>di</strong>stolsero il Borghesi dagli stu<strong>di</strong> numismatici ed epigrafici, che anzi proprio nel 1821 ha inizio<br />

la pubblicazione sul Giorn<strong>al</strong>e arca<strong>di</strong>co <strong>di</strong> quelle Osservazioni numismatiche, note sotto il nome <strong>di</strong><br />

Deca<strong>di</strong>, che costituiscono, nonostante la loro frammentarietà e la <strong>di</strong>sparità degli argomenti trattati, la<br />

maggiore opera numismatica del Borghesi. All’attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si affianca ora un’attività epistolare<br />

vastissima e intensa, <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario interesse scientifico, dato che <strong>al</strong>cune lettere costituiscono veri e<br />

propri saggi sull’argomento trattato.<br />

Subito dopo la morte del Borghesi un gruppo <strong>di</strong> amici francesi dello stu<strong>di</strong>oso scomparso decisero la<br />

pubblicazione <strong>di</strong> tutte le opere del Borghesi, ivi comprese le lettere e gli scritti ine<strong>di</strong>ti. Per l’attuazione<br />

dell’iniziativa ottennero l’appoggio <strong>di</strong> Napoleone <strong>II</strong>I, che accettò <strong>di</strong> finanziare la pubblicazione, sostituito<br />

dopo il 1870 d<strong>al</strong> Ministero dell’istruzione Pubblica francese. Videro in t<strong>al</strong> modo la luce le Oeuvres complètes,<br />

in <strong>di</strong>eci <strong>vol</strong>umi e<strong>di</strong>ti d<strong>al</strong> 1862 <strong>al</strong> 1897, dei qu<strong>al</strong>i i primi due comprendono le opere numismatiche.<br />

Il primo lavoro numismatico <strong>di</strong> B. Borghesi è costituito da una Dissertazione su una medaglia ravignana<br />

dell’imperatore Eraclio stampata a Cesena nel 1792, quando il Borghesi aveva solo 11 anni, e<br />

de<strong>di</strong>cata <strong>al</strong> car<strong>di</strong>n<strong>al</strong>e legato <strong>di</strong> Romagna Nicolò Colonna. In essa il giovanissimo numismatico commentava<br />

una moneta <strong>di</strong> bronzo dell’imperatore Eraclio della zecca <strong>di</strong> Ravenna con un acume e una conoscenza<br />

della materia che ancora oggi destano meraviglia.<br />

Il secondo scritto <strong>di</strong> argomento numismatico fu pubblicato sul Giorn<strong>al</strong>e Numismatico <strong>di</strong> Napoli<br />

<strong>di</strong>retto da F.M. Avellino (anno IV, luglio 1808) sotto il titolo Do<strong>di</strong>ci sesterzi illustrati: il Borghesi vi<br />

commentava con ricche annotazioni eru<strong>di</strong>te do<strong>di</strong>ci rarissimi sesterzi repubblicani d’argento della sua<br />

collezione. Iniziano con questo stu<strong>di</strong>o i suoi lavori sulla monetazione romana repubblicana, che occuperanno<br />

la maggior parte della sua attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>oso delle monete e ai qu<strong>al</strong>i soprattutto sarà affidata la<br />

sua fama come numismatico.<br />

Segue nel 1817, pubblicato a Milano, il terzo scritto del Borghesi <strong>di</strong> carattere numismatico Della<br />

gente Arria e <strong>di</strong> un nuovo denario <strong>di</strong> M. Arrio Secondo, lungo stu<strong>di</strong>o accompagnato da una de<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />

Giovanni Labus a Vincenzo Monti, in cui il Labus presenta l’opera del Borghesi e il suo Autore e dà<br />

notizie per noi preziose sulla collezione numismatica borghesiana. In questo stu<strong>di</strong>o, che è una delle<br />

opere più note<strong>vol</strong>i del Borghesi numismatico, il nostro Autore prende lo spunto da un denario <strong>di</strong> M.<br />

Arrius Secundus, rinvenuto in un piccolo ripostiglio <strong>di</strong> monete repubblicane apparso nell’agro romano<br />

nel 1783, per tracciare la storia della gens Arria e identificare il monetario interpretandone i tipi e precisando<br />

la cronologia.<br />

Nel 1821 da San Marino il Borghesi inizia, come gia si è accennato, la pubblicazione delle <strong>di</strong>ciassette<br />

deca<strong>di</strong> <strong>di</strong> Osservazioni numismatiche, che continua fino <strong>al</strong> 1840. Si tratta complessivamente <strong>di</strong><br />

centosettanta articoli, <strong>al</strong>cuni <strong>di</strong> poche pagine soltanto, <strong>al</strong>tri più lunghi, che riguardano le più svariate<br />

questioni inerenti <strong>al</strong>la monetazione romana repubblicana (identificazione <strong>di</strong> magistrati monetari, cronologia<br />

delle emissioni, interpretazione dei tipi), affrontate d<strong>al</strong>l’Autore con l’acume a lui proprio e con<br />

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http://www.numismaticadellostato.it

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