Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...
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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />
Francesco Panvini Rosati<br />
Un segno <strong>di</strong> questo nuovo interesse degli stu<strong>di</strong>osi e del pubblico verso le raccolte numismatiche<br />
<strong>di</strong>venute ormai patrimonio della città si può notare anche nella pubblicazione tra la fine del ‘600 e la<br />
prima metà del ‘700 <strong>di</strong> cat<strong>al</strong>oghi <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> collezioni stat<strong>al</strong>i, t<strong>al</strong>ora ad iniziativa <strong>di</strong> privati citta<strong>di</strong>ni 61 .<br />
Nell’ ‘800 continua il processo <strong>di</strong> incremento delle collezioni numismatiche pubbliche delle città it<strong>al</strong>iane.<br />
Sorgono in varie città nuove collezioni: a Milano la Raccolta <strong>di</strong> Brera nasce uffici<strong>al</strong>mente nel 1803<br />
con le monete dei vecchi fon<strong>di</strong> della zecca sottratte <strong>al</strong>la fusione; nel 1822 sorge la seconda raccolta milanese,<br />
quella comun<strong>al</strong>e 62 . A Venezia, oltre la collezione della Libreria <strong>di</strong> San Marco, da cui avranno origine<br />
le attu<strong>al</strong>i raccolte <strong>di</strong> medaglie della Ca’ d’Oro e <strong>di</strong> monete del Museo Archeologico, si costituisce nel<br />
1830 il Museo Correr, lasciato <strong>al</strong>la città d<strong>al</strong> nobile Teodoro Correr e comprendente una ricchissima collezione<br />
<strong>di</strong> monete soprattutto veneziane, che si viene ad aggiungere a quella donata a Venezia nel 1813 da<br />
Girolamo Ascanio Molin. Ad esse si unirà in questo secolo la collezione <strong>di</strong> monete it<strong>al</strong>iane lasciata per<br />
testamento <strong>al</strong>la città <strong>di</strong> Venezia nel 1922 d<strong>al</strong> principi Papadopoli Aldobran<strong>di</strong>ni 63 . Sempre nel Veneto a<br />
Padova nel 1865 avviene la fondazione del Museo Bottacin donato <strong>al</strong>la città da Nicola Bottacin e ricco <strong>di</strong><br />
più <strong>di</strong> 40.000 monete medaglie, sigilli, etc. 64 . Nella prima metà dell’ ‘800 si forma a U<strong>di</strong>ne una raccolta<br />
numismatica con le collezioni Tartagna, Cigoi e <strong>al</strong>tre; la raccolta avrà un grande incremento in questo<br />
secolo con i doni delle collezioni Bran<strong>di</strong>s e Colloredo Mels 65 . A Torino note<strong>vol</strong>e importanza acquista la<br />
collezione formata dai Savoia con l’acquisto nel 1843 della raccolti Arrigoni <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 20.000 esemplari 66 .<br />
A Bologna, come a Venezia e a Milano, nasce una seconda collezione con l’acquisto delle raccolte <strong>di</strong><br />
Pelagio P<strong>al</strong>agi effettuato nel 1861 d<strong>al</strong> Comune; le due collezioni bolognesi, quella Universitaria <strong>di</strong> proprietà<br />
stat<strong>al</strong>e e quella comun<strong>al</strong>e, saranno poi riunite nel 1871 nel Medagliere del Museo Civico 67 .<br />
In <strong>al</strong>tre città vengono ricostituite collezioni <strong>di</strong>sperse nel periodo napoleonico come quella della<br />
Biblioteca Estense a Modena, della qu<strong>al</strong>e ho già parlato. Altre già formate vedono aumentare grandemente<br />
la loro consistenza per il confluire <strong>di</strong> <strong>al</strong>tre collezioni: a Napoli 68 nel 1817 viene acquistata la collezione<br />
formata d<strong>al</strong> card. Stefano Borgia <strong>di</strong> Velletri, già offerta in ven<strong>di</strong>ta nel 1814 d<strong>al</strong> nipote Stefano Borgia a<br />
Gioacchino Murat 69 ; nel 1827 vengono immesse nel Medagliere napoletano la collezione Carelli e quella<br />
universitaria, nel 1834 le collezioni Ar<strong>di</strong>ti, Poli, Forcella e inoltre sono riunite <strong>al</strong> Medagliere la vecchia<br />
raccolta Farnese e le monete provenienti dagli scavi <strong>di</strong> Pompei; nel 1861 il Comune <strong>di</strong> Napoli acquista la<br />
collezione Santangelo che viene depositata presso il Gabinetto Numismatico del Museo Nazion<strong>al</strong>e.<br />
61<br />
Ricor<strong>di</strong>amo per es. il cat<strong>al</strong>ogo delle monete del Museo Farnesiano ad opera del gesuita P. PEDRUSI e pubblicato a Parma in 10 <strong>vol</strong>umi<br />
in folio tra il 1694 e il 1727. Cfr. anche ANTON FRANCESCO GORI, Musei fiorentini antiqua numismata, Florentiae 1740-1742 (in tre <strong>vol</strong>umi).<br />
L’opera faceva parte <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> <strong>vol</strong>umi <strong>vol</strong>ta ad illustrare i capolavori della G<strong>al</strong>leria <strong>di</strong> Firenze e pubblicata da una società <strong>di</strong> nobili<br />
fiorentini.<br />
62<br />
E. A. ARSLAN, Il Gabinetto Numismatico dei Civici Musei <strong>di</strong> Milano, in Commission Internation<strong>al</strong>e de Numismatique, Compte-Rendu<br />
22, 1975, p. 39 ss.<br />
63<br />
G. GORINI, in Monete e Medaglie a Venezia, cit., p. 12.<br />
64<br />
G. GORINI, Monete antiche a Padova, cit., p. 30 con bibliografia.<br />
65<br />
V. MASUTTI, Le collezioni numismatiche del Museo Civico <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, in U<strong>di</strong>ne. Bollettino delle civiche istituzioni cultur<strong>al</strong>i 6-7, 1967<br />
68, p. 39 ss.<br />
66<br />
E. BABELON, op. cit., col. 242.<br />
67<br />
Sulla collezione P<strong>al</strong>agi, si veda il cat<strong>al</strong>ogo della Mostra: Pelagio P<strong>al</strong>agi artista e collezionista, Bologna 1976, in particolare F. PANVI<br />
NI ROSATI, La collezione numismatica, p. 345 ss.<br />
68<br />
E. POZZI PAOLINI, loc. cit.<br />
69<br />
L’inventario delle monete della collezione Borgia è riprodotto in Documenti ine<strong>di</strong>ti, cit., I, p. 413 ss.<br />
276<br />
http://www.numismaticadellostato.it