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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Bartolomeo Borghesi<br />

Altri gruzzoli e<strong>di</strong>ti in quegli anni sono il ritrovamento <strong>di</strong> S. Nicolò <strong>di</strong> Villola, anch’esso pubblicato d<strong>al</strong>lo<br />

Schiassi e il ritrovamento <strong>di</strong> Fiesole, pubblicato da G.B. Zannoni 25 . Ma si tratta in ogni caso della<br />

descrizione delle monete, senza ulteriori approfon<strong>di</strong>menti.<br />

Scrive il Cavedoni 26 lamentando la scarsezza <strong>di</strong> dati cronologici nelle monete romane repubblicane:<br />

“Non vi ha forse via più sicura e spe<strong>di</strong>ta per supplire a cot<strong>al</strong>e <strong>di</strong>fetto quanto il notare <strong>di</strong>ligentemente<br />

le varie monete che si rinvengono adunate negli antichi ripostigli.... perché è manifesto come, fissato<br />

che siasi ad un <strong>di</strong>presso il tempo in che il t<strong>al</strong>e o il t<strong>al</strong> <strong>al</strong>tro deposito fu anticamente nascosto, ne consegue<br />

che le monete tutte che vi si trovano sono sicuramente da <strong>di</strong>rsi impresse prima e quante ne mancavano<br />

si vogliono reputare posteriori, qu<strong>al</strong> più qu<strong>al</strong> meno probabilmente in ragione del numero maggiore<br />

o minore delle ritrovate e secondo che ciascuna in particolare sia più o meno rara ovvero comune ...<br />

”. Il Cavedoni ci dà in questo passo già nel 1829 i criteri per lo stu<strong>di</strong>o dei ripostigli, criteri per<strong>al</strong>tro<br />

improntati a principi <strong>di</strong> prudente cautela ancora più riba<strong>di</strong>ti <strong>al</strong>la fine del Saggio 27 , ove scrive: “mi convinco<br />

poi che argomentare l’età delle medaglie solo d<strong>al</strong>l’esser desse mancate in un ripostiglio non è<br />

prova troppo sicura”, parole queste che andrebbero me<strong>di</strong>tate ancora oggi. Possiamo anche supporre che<br />

sui prudenti criteri metodologici, sopra enunciati, avesse influito l’insegnamento del Borghesi e<br />

l’attenta lettura dei suoi scritti.<br />

Venticinque anni dopo, nel 1854, Cavedoni pubblica il Ragguaglio storico archeologico de’ precipui<br />

ripostigli antichi <strong>di</strong> medaglie consolari e <strong>di</strong> famiglie romane d’argento (Modena 1854). L’opera è<br />

de<strong>di</strong>cata a B. Borghesi “che mi fu maestro precipuo <strong>di</strong> questi cari stu<strong>di</strong> con l’opere sue a stampa come<br />

con le cortesi e dotte lettere”. In quest’opera il debito del Cavedoni verso il Borghesi è ancora maggiore<br />

che nelle precedenti. Il Borghesi infatti gli comunicò l’elenco delle monete del ripostiglio scoperto a<br />

Montecodruzzo nel 1832 e composto <strong>di</strong> 4734 denari repubblicani e del ripostiglio <strong>di</strong> Roncofreddo presso<br />

Sogliano, rinvenuto nel 1756 e descritto d<strong>al</strong> padre Pietro, comprendente quasi 6000 denari. I due<br />

ripostigli, praticamente ine<strong>di</strong>ti, presentavano l’inestimabile pregio <strong>di</strong> essere stati recuperati integr<strong>al</strong>mente<br />

e quin<strong>di</strong> il loro apporto agli stu<strong>di</strong> era tanto più prezioso.<br />

Il Ragguaglio, tenuto conto dell’epoca in cui fu scritto, si può considerare ancora oggi un modello<br />

per lo stu<strong>di</strong>o dei ripostigli monetari, basato sul confronto <strong>di</strong> più gruzzoli (il Cavedoni ne elenca <strong>di</strong>eci) e<br />

sull’esame an<strong>al</strong>itico delle singole emissioni, per trarne tutte le possibili in<strong>di</strong>cazioni cronologiche 28 .<br />

L’impostazione gener<strong>al</strong>e è del Cavedoni, ma non minore è l’influenza del Borghesi sia da un punto <strong>di</strong><br />

vista metodologico, sia per il contributo specifico delle sue ricerche sulla monetazione romana repubblicana<br />

che affiora, si può <strong>di</strong>re, quasi ad ogni pagina, sia per aver fornito <strong>al</strong> Cavedoni il materi<strong>al</strong>e ine<strong>di</strong>to<br />

più importante.<br />

I rapporti tra il dotto <strong>di</strong> San Marino e il numismatico modenese non si limitano <strong>al</strong> campo della numismatica<br />

repubblicana. Quattro anni prima del Ragguaglio il Cavedoni pubblicava nella sua Numismatica<br />

biblica o sia <strong>di</strong>chiarazione delle monete antiche memorate nelle Sacre Scritture (Modena 1850) una lette­<br />

25<br />

ZANNONI, op. cit.<br />

26<br />

Saggio, cit., p. 15 s.<br />

27<br />

Saggio, cit., p. 113, nota 160.<br />

28<br />

A titolo puramente in<strong>di</strong>cativo riporto i titoli delle tre parti in cui si <strong>di</strong>vide il Ragguaglio: I. In<strong>di</strong>cazione dei princip<strong>al</strong>i ritrovamenti; <strong>II</strong>.<br />

Elenco comparativo delle monete che si rinvennero nei <strong>di</strong>eci ripostigli antichi; <strong>II</strong>I. Osservazioni storico-cronologiche sopra l’età <strong>di</strong> molte<br />

medaglie.<br />

241<br />

http://www.numismaticadellostato.it

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