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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Francesco Panvini Rosati<br />

credo <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> poter precisare ulteriormente l’epoca in cui la moneta fu emessa ma, se mi è consentito<br />

azzardare ancora un’ipotesi, vorrei proporre la seconda metà del XIV secolo nei decenni precedenti la<br />

signoria <strong>di</strong> Rin<strong>al</strong>do Orsini. Questi con l’emissione <strong>di</strong> bolognini a suo nome e con il busto e la leggenda <strong>di</strong><br />

S. Giovanni vescovo <strong>di</strong> Spoleto forse troncò la monetazione iniziata d<strong>al</strong> Comune.<br />

Il cambiamento fu tot<strong>al</strong>e, non solo nel tipo e nella leggenda, ma anche nel Santo celebrato. La<br />

morte dell’Orsini e la conseguente caduta della sua signoria, se posero fine <strong>al</strong>la monetazione a suo<br />

nome, non v<strong>al</strong>sero a ripristinare la monetazione comun<strong>al</strong>e. Nel secolo successivo la riaffermata autorità<br />

del governo pontificio portò <strong>al</strong>l’emissione <strong>di</strong> moneta a nome dei Papi, che ora esamineremo.<br />

Deve passare, più <strong>di</strong> mezzo secolo prima che incontriamo un’<strong>al</strong>tra emissione della zecca spoletina e<br />

precisamente dobbiamo arrivare <strong>al</strong> papa Pio <strong>II</strong> Piccolomini (1458-1464). Proprio per questo papa le<br />

nostre conoscenze sulla monetazione <strong>di</strong> Spoleto si sono fortunatamente arricchite con la scoperta <strong>di</strong> due<br />

nuove monete, un ducato d’oro e un grosso <strong>di</strong> argento, finora ine<strong>di</strong>te, mancanti sia nella collezione già<br />

<strong>di</strong> Vittorio Emanuele sia in quella Vaticana e, per quanto io sappia, uniche. Ebbi modo <strong>di</strong> identificarle<br />

nel 1967 esaminando la collezione numismatica Gelli, presso il Museo Civico <strong>di</strong> Pistoia 21 .<br />

Le monete sono le seguenti:<br />

D/ • PIVS • PAPA • • SECVNDVS<br />

Stemma Piccolomini sormontato da chiavi decussate e tiara<br />

R/ • S • PETRVS • • DVC • SPOL • S • Pietro stante <strong>di</strong> fronte con chiavi e libro<br />

ducato (Fig. 2).<br />

D/ • PIVS<br />

˚ PAPA •• ••SECVNDVS <br />

Stemma simile <strong>al</strong> precedente <br />

••<br />

R/ • DVC • (in esergo) SPOL • S •• PETRVS • S • PAVLVS<br />

I Santi Pietro e Paolo stanti; tra loro<br />

grosso (Fig. 3 a).<br />

Da notare che finora l’unica moneta d’oro che si conosceva <strong>di</strong> Spoleto era un ducato <strong>di</strong> Paolo <strong>II</strong>,<br />

che poi esamineremo. Con questa nuova moneta la coniazione d’oro spoletina viene anticipata a Pio <strong>II</strong>.<br />

Circa la data e l’occasione in cui sono state coniate queste monete non possiamo <strong>di</strong>re molto. Altre<br />

monete d’argento <strong>di</strong> Pio <strong>II</strong> per Spoleto <strong>di</strong> v<strong>al</strong>ori minori, recano la data dell’anno quarto <strong>di</strong> pontificato;<br />

possiamo quin<strong>di</strong> porle tra l’agosto 1461 e l’agosto 1462; si può avanzare l’ipotesi che anche il ducato e<br />

il grosso siano stati coniati nello stesso anno. Altra ipotesi che possiamo avanzare, anche più suggestiva,<br />

ci è suggerita d<strong>al</strong> viaggio che il papa compì nei primi del 1459 per recarsi a Mantova: il 22 gennaio <strong>di</strong><br />

quell’anno il papa partì per Perugia, poi si recò a Siena da dove si portò a Firenze per poi proseguire per<br />

21<br />

La collezione, che fu lasciata nel 1917 d<strong>al</strong>l’avv. Tommaso Gelli <strong>al</strong> Comune <strong>di</strong> Pistoia, comprende una buona raccolta <strong>di</strong> monete toscane<br />

e soprattutto pap<strong>al</strong>i. Un cat<strong>al</strong>ogo a stampa fu pubblicato probabilmente a cura dello stesso autore <strong>al</strong>la fine del secolo scorso: Cat<strong>al</strong>ogo delle<br />

monete e medaglie componenti la collezione dell’Avvocato Cav. Tommaso Gelli <strong>di</strong> Pistoia, Pistoia, Tipografia Cacciolli e C., 1899. Le monete<br />

<strong>di</strong> cui trattasi sono elencate ai nn. 115 e 118. Il Cat<strong>al</strong>ogo però rimase quasi del tutto ignorato, per cui le monete possono considerarsi quasi ine<strong>di</strong>te.<br />

Una abbondante scelta dei pezzi princip<strong>al</strong>i fu esposta nel luglio-settembre 1967 presso il Museo Civico <strong>di</strong> Pistoia e in quell’occasione fu<br />

pubblicato un breve cat<strong>al</strong>ogo dei pezzi esposti, purtroppo senza ta<strong>vol</strong>e: Città <strong>di</strong> Pistoia, Esposizione del Medagliere Gelli, Cat<strong>al</strong>ogo a cura <strong>di</strong> F.<br />

PANVINI ROSATI, Pistoia 1967. Le monete <strong>di</strong> Spoleto sono descritte ai numeri 182-183. Le fotografie che qui si pubblicano e che debbo <strong>al</strong>la cortesia<br />

dei prof. Vasco Melani, <strong>di</strong>rettore dei Museo Civico <strong>di</strong> Pistoia, riproducono per la prima <strong>vol</strong>ta le due rarissime monete spoletine.<br />

78<br />

http://www.numismaticadellostato.it

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