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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Le collezioni numismatiche<br />

Tutte le collezioni che noi conosciamo avevano un carattere privato, non solo, come è ovvio, quelle<br />

possedute da semplici citta<strong>di</strong>ni, anche se nobili, ma anche quelle formate da principi regnanti e conservate<br />

d<strong>al</strong>la loro famiglia, sebbene tutte fossero accessibili ai dotti it<strong>al</strong>iani e stranieri, che frequentemente<br />

le visitavano, e i loro proprietari e i conservatori fossero in corrispondenza tra loro e con gli stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong><br />

tutta Europa. Non era ancora nato, né per le collezioni numismatiche né per le <strong>al</strong>tre raccolte, il concetto<br />

<strong>di</strong> Museo come proprietà pubblica e aperto <strong>al</strong> pubblico per la go<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> tutti 42 , concetto che nasce in<br />

It<strong>al</strong>ia e in vari stati d’Europa solo nel ‘700 e la cui attuazione riceverà un forte impulso con la ri<strong>vol</strong>uzione<br />

francese e in epoca napoleonica.<br />

Anche nel campo numismatico il sec. XV<strong>II</strong>I segna l’inizio <strong>di</strong> molte collezioni pubbliche, aggregate<br />

a musei o a biblioteche o in <strong>al</strong>cuni casi a istituti universitari come in<strong>di</strong>spensabile sussi<strong>di</strong>o <strong>al</strong>l’insegnamento<br />

dell’antichità. Il concetto <strong>di</strong> Gabinetto Numismatico, complemento <strong>di</strong> una Biblioteca piuttosto<br />

che <strong>di</strong> un Museo <strong>di</strong> Archeologia o <strong>di</strong> Arte, è molto antico e permane tutt’oggi fuori d’It<strong>al</strong>ia, a Parigi e a<br />

Bruxelles, e nel Medagliere Vaticano. Accanto <strong>al</strong>le raccolte numismatiche pubbliche continuarono a<br />

giocare un ruolo importante le raccolte private molte delle qu<strong>al</strong>i confluirono poi o per acquisto o per<br />

dono, integr<strong>al</strong>mente o in parte, nelle raccolte stat<strong>al</strong>i andando a incrementare fortemente il patrimonio<br />

numismatico dei Musei. E un ruolo <strong>di</strong> primaria importanza, assolto, soprattutto nel secoli XV<strong>II</strong> e XIX,<br />

d<strong>al</strong> grande collezionismo privato, quello <strong>di</strong> raccogliere e conservare materi<strong>al</strong>e che <strong>al</strong>trimenti sarebbe<br />

stato <strong>di</strong>sperso in mille ri<strong>vol</strong>i e sarebbe rimasto inutilizzato per gli stu<strong>di</strong>.<br />

Ci soffermeremo in particolare sull’origine e sullo sviluppo <strong>di</strong> <strong>al</strong>cune tra le più importanti collezioni<br />

numismatiche pubbliche it<strong>al</strong>iane, tenendo presente che spesso l’origine <strong>di</strong> una raccolta non coincide<br />

col momento della sua trasformazione in raccolta pubblica, ma lo precede. Occorre notare anche che<br />

<strong>al</strong>la formazione delle prime raccolte pubbliche corrisponde da parte <strong>di</strong> <strong>al</strong>cuni stati it<strong>al</strong>iani, come il granducato<br />

<strong>di</strong> Toscana già nel 1750 43 una maggior attenzione <strong>al</strong> rinvenimento <strong>di</strong> ripostigli <strong>di</strong> monete, per i<br />

qu<strong>al</strong>i vengono ora introdotte norme legislative <strong>di</strong> protezione, che potremo definire moderne, come per i<br />

monumenti, le statue, le pitture, etc.<br />

A Venezia la prima raccolta pubblica <strong>di</strong> monete ris<strong>al</strong>e già <strong>al</strong>la fine del XV<strong>II</strong> secolo, precisamente <strong>al</strong><br />

1683 quando il sen. Pietro Morosini morendo lasciò la sua collezione <strong>di</strong> monete ricca <strong>di</strong> circa 3.400<br />

pezzi <strong>al</strong>la Repubblica 44 . Il mobile con le monete fu collocato nella S<strong>al</strong>a d’Armi <strong>di</strong> P<strong>al</strong>azzo Duc<strong>al</strong>e e il<br />

Senato incaricò il numismatico francese Charles Patin <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere il cat<strong>al</strong>ogo della collezione 45 . E questo<br />

il primo nucleo della collezione della Libreria <strong>di</strong> San Marco, nella qu<strong>al</strong>e confluirono più tar<strong>di</strong> <strong>al</strong>tre raccolte<br />

e che <strong>al</strong>l’inizio <strong>di</strong> questo secolo fu <strong>di</strong>visa tra il Museo Archeologico e la Ca’ d’Oro. A Padova<br />

presso l’Università nel 1734 veniva fondato il Gabinetto <strong>di</strong> Numismatica ed Antiquaria 46 , ma purtroppo<br />

la collezione <strong>di</strong> monete andò in seguito perduta.<br />

Dopo il trasferimento a Napoli delle raccolte farnesiane or<strong>di</strong>nato da Carlo <strong>II</strong>I si ricostituiscono a<br />

Parma il Museo e il Medagliere con i ritrovamenti provenienti dagli scavi <strong>di</strong> Velleia iniziati intorno <strong>al</strong><br />

42<br />

L. SALERNO, Enciclope<strong>di</strong>a Univers<strong>al</strong>e dell’Arte, s.v. Musei e collezioni, <strong>vol</strong>. IX, col. 751. Uniche eccezioni forse il Museo Capitolino<br />

a Roma, i cui inizi ris<strong>al</strong>gono a Sisto IV, e la collezione Grimani a Venezia <strong>di</strong>venuta <strong>di</strong> proprietà pubblica già nel 1523.<br />

43<br />

A. EMILIANI, Beni artistici e cultur<strong>al</strong>i negli antichi stati it<strong>al</strong>iani 1571-1860, Bologna 1978, p. 47, 51 s.<br />

44<br />

G. GORINI, Storia delle collezioni numismatiche veneziane in Monete e medaglie a Venezia. Cat<strong>al</strong>ogo della Mostra, Venezia 1977, p. 9 ss.<br />

45<br />

CH. PATIN, Thesaurus Numismatum antiquorum et recentiorum ex auro, argento et aere a Petro Mauroceno senatore veneto serenissimae<br />

Reipublicae legato, Venetiis 1683.<br />

46<br />

G. GORINI, Monete antiche a Padova, cit., p. 28 s.<br />

273<br />

http://www.numismaticadellostato.it

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