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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Ricordo <strong>di</strong> Francesco Gnecchi<br />

afferma: “La Numismatica è l’archeologia delle monete, cioè la scienza che le contempla sotto gli aspetti<br />

artistico, iconografico ed epigrafico. L’aspetto economico appartiene invece ad un’<strong>al</strong>tra scienza affàtto<br />

<strong>di</strong>stinta, e cioè <strong>al</strong>la storia della moneta” (RIN 1919, p. 171 s.).<br />

Laffranchi così scrivendo <strong>di</strong>mostra egli stesso una visione angusta della numismatica, in quanto lo<br />

stu<strong>di</strong>o dell’aspetto economico fa parte <strong>di</strong> pieno <strong>di</strong>ritto della <strong>di</strong>sciplina e nessuno pensa ora a contestarlo<br />

come <strong>di</strong>mostrano i numerosi stu<strong>di</strong> sui sistemi ponder<strong>al</strong>i, sulla circolazione monetaria, sulla degradazione<br />

della lega met<strong>al</strong>lica, anche se ovviamente ciò non significa fare storia economica, che è una <strong>di</strong>sciplina<br />

molto complessa che si avv<strong>al</strong>e <strong>di</strong> numerosi strumenti <strong>di</strong> indagine.<br />

Che cosa rimane a sessant’anni d<strong>al</strong>la morte dell’opera <strong>di</strong> Francesco Gnecchi Rimane, a mio parere,<br />

una triplice ere<strong>di</strong>tà: un esempio straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione <strong>al</strong>la Numismatica <strong>di</strong>mostrata non solo con<br />

un’intensa opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione e propaganda, con l’attività pratica e organizzativa che portò <strong>al</strong>la<br />

nascita della Rivista It<strong>al</strong>iana <strong>di</strong> Numismatica e della Società Numismatica It<strong>al</strong>iana, ma anche con la<br />

pubblicazione continua e sollecita delle varianti e degli ine<strong>di</strong>ti della sua collezione o <strong>di</strong> qu<strong>al</strong>unque<br />

moneta egli ritenesse opportuno far conoscere, esempio <strong>di</strong> un impegno mor<strong>al</strong>e purtroppo ora ben poco<br />

seguito. Rimangono le sue numerose pubblicazioni, molte delle qu<strong>al</strong>i ancora v<strong>al</strong>ide, tra cui il Corpus dei<br />

medaglioni romani, opera tuttora fondament<strong>al</strong>e e punto <strong>di</strong> partenza per ogni stu<strong>di</strong>o sui medaglioni.<br />

Rimane infine la collezione <strong>di</strong> monete romane, d<strong>al</strong>l’aes grave ai soli<strong>di</strong> <strong>di</strong> Romolo Augusto, la più<br />

grande raccolta <strong>di</strong> questo genere messa insieme da un privato, riunita con amorosa cura e con ogni sforzo<br />

e comprendente tra le <strong>al</strong>tre serie quella ricchissima dei medaglioni, tra i qu<strong>al</strong>i il medaglione d’oro, o<br />

multiplo da tre soli<strong>di</strong>, <strong>di</strong> Teodorico, la gemma più preziosa della raccolta. La collezione, come è noto,<br />

dopo laboriose trattative fu acquistata nel 1923 d<strong>al</strong>lo Stato It<strong>al</strong>iano per il Museo Nazion<strong>al</strong>e Romano,<br />

dove tuttora si trova. A coloro che si adoperarono per l’acquisto della collezione, e in primo luogo <strong>al</strong>la<br />

professoressa S.L. Cesano, <strong>al</strong>lora <strong>di</strong>rettrice del Medagliere, va il merito gran<strong>di</strong>ssimo verso tutti gli stu<strong>di</strong>osi<br />

ed i Numismatici <strong>di</strong> aver impe<strong>di</strong>to la <strong>di</strong>spersione della raccolta, evitando in t<strong>al</strong> modo un danno<br />

irreparabile per le collezioni pubbliche e per gli stu<strong>di</strong>.<br />

Con l’acquisizione della collezione Gnecchi il Gabinetto Numismatico del Museo Nazion<strong>al</strong>e<br />

Romano raggiunse <strong>di</strong>mensioni internazion<strong>al</strong>i nel campo delle monete romane, <strong>di</strong>venendo meta <strong>di</strong> tutti<br />

gli stu<strong>di</strong>osi ed i numismatici che si interessano <strong>al</strong>le monete antiche <strong>di</strong> Roma. È questa, <strong>al</strong> <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni<br />

v<strong>al</strong>utazione scientifica della sua opera, la più grande ere<strong>di</strong>tà che ci ha lasciato Francesco Gnecchi.<br />

265<br />

http://www.numismaticadellostato.it

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