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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Ispirazione classica nella medaglia it<strong>al</strong>iana del Rinascimento<br />

Per gli <strong>al</strong>tri casi <strong>di</strong> ispirazione <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta dell’antico si pongono <strong>al</strong>cuni problemi.<br />

Innanzi tutto l’imitazione o la semplice derivazione da un modello classico è dovuta a minor inventiva<br />

da parte dell’artista o in <strong>al</strong>cuni casi sono gli stessi committenti della medaglia che richiedono un<br />

determinato tipo a loro noto attraverso le collezioni che si erano andate formando Anche oggi l’artista<br />

in certi casi è vincolato <strong>al</strong>la scelta del tipo da chi gli ha or<strong>di</strong>nato la medaglia. Il quesito è <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />

soluzione, ma io credo che per <strong>al</strong>cune medaglie la seconda ipotesi non sia da escludere, specie quando i<br />

personaggi effigiati sono letterati o umanisti ai qu<strong>al</strong>i le monete, come si è visto, dovevano essere familiari.<br />

A sostegno <strong>di</strong> questa tesi si può notare che il medesimo artista per <strong>al</strong>cune medaglie pre<strong>di</strong>lige le<br />

forme ed i tipi del repertorio classico, per <strong>al</strong>tre se ne tiene lontano.<br />

D<strong>al</strong>l’esame delle medaglie che abbiamo passato in rassegna scaturisce un’<strong>al</strong>tra osservazione, cioè<br />

che le medaglie in cui l’influsso classico è evidente si accentrano intorno ad <strong>al</strong>cuni nomi <strong>di</strong> artisti e si<br />

<strong>di</strong>stribuiscono geograficamente intorno a poche città e precisamente a Venezia, Padova e a Mantova, cui<br />

si aggiunge Firenze. Veneti sono Boldù, Camelio, Gui<strong>di</strong>zani e Pomedelli; Cristoforo <strong>di</strong> Geremia e Bartolo<br />

T<strong>al</strong>pa erano mantovani; fiorentini sono Bertoldo <strong>di</strong> Giovanni, Niccolò Spinelli e Adriano Fiorentino.<br />

Il <strong>di</strong>scorso quin<strong>di</strong> si sposta dagli artisti ai centri della loro attività: troviamo così <strong>di</strong>ffuso un maggiore<br />

influsso classico in quei luoghi ove più viva è la tra<strong>di</strong>zione classica: Padova, Mantova, ove lavorava<br />

anche il Mantegna 31 .<br />

Firenze era uno dei centri del collezionismo <strong>di</strong> monete e non solo <strong>di</strong> monete ma anche <strong>di</strong> gemme<br />

antiche: Niccolò Niccoli aveva una famosa raccolta <strong>di</strong> gemme 32 . Monete e gemme quin<strong>di</strong> erano ben note<br />

e anche stu<strong>di</strong>ate nell’ambiente umanistico fiorentino ed era perciò natur<strong>al</strong>e che per esprimere <strong>al</strong>cuni<br />

concetti od es<strong>al</strong>tare <strong>al</strong>cuni atti si ricorresse <strong>al</strong> modello, noto, <strong>di</strong> monete o gemme. A Roma già ho detto<br />

che Paolo <strong>II</strong> era il maggior raccoglitore <strong>di</strong> monete e per le sue medaglie si può fondatamente fare l’ipotesi<br />

che la scelta dei tipi sia stata dettata da lui stesso.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che l’adozione <strong>di</strong> certi temi e <strong>di</strong> certi schemi iconografici da parte degli artisti non è<br />

casu<strong>al</strong>e, né generica, ma trova le sue ragioni in <strong>al</strong>cuni particolari ambienti.<br />

Ho <strong>vol</strong>uto in questa sede porre dei problemi, proporre delle soluzioni che d<strong>al</strong>l’esame comune e<br />

d<strong>al</strong>l’apporto <strong>di</strong> tutti gli speci<strong>al</strong>isti in questo particolare settore potranno trovare conferma o essere corrette.<br />

Ma d<strong>al</strong>lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tutta la questione mi sembra che risulti quanto è stato autore<strong>vol</strong>mente posto in<br />

rilievo l’<strong>al</strong>tro giorno da M.lle Jacquiot che la medaglia non è solo espressione artistica <strong>di</strong> uno stile, <strong>di</strong><br />

una person<strong>al</strong>ità, ma anche <strong>di</strong> un ambiente, <strong>di</strong> un’epoca, <strong>di</strong> una ment<strong>al</strong>ità.<br />

31<br />

Cfr. A.M. TAMASSIA, Visioni <strong>di</strong> antichità nell’opera del Mantegna, in RendPontAcc 1955-56, p. 213 ss.; IDEM, Iacopo Bellini e Francesco<br />

Squarcione: due cultori dell’antichità classica, in Il mondo antico nel Rinascimento, V Convegno Internazion<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> nel Rinascimento,<br />

Firenze 2-6 settembre 1956, Firenze 1958, p. 159 ss.<br />

32<br />

E. MUNTZ, Precursori e propugnatori, cit., p. 76 ss.<br />

207<br />

http://www.numismaticadellostato.it

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