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Supplemento al n. 37 vol. II - MONETE E MEDAGLIE. Scritti di ...

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BdN suppl. <strong>al</strong> n. <strong>37</strong>.2 (2004)<br />

Il Corpus Nummorum It<strong>al</strong>icorum e il suo completamento<br />

tu<strong>al</strong>i nuove e<strong>di</strong>zioni, un <strong>vol</strong>ume <strong>di</strong> note critiche sostituisce tutto. Infine gli in<strong>di</strong>ci: insisto sugli in<strong>di</strong>ci<br />

perché sono il completamento in<strong>di</strong>spensabile ad un’opera come il Corpus e intendo oltre agli in<strong>di</strong>ci<br />

gener<strong>al</strong>i delle zecche e delle autorità che coniano, soprattutto gli in<strong>di</strong>ci delle leggende, dei tipi, dei<br />

simboli e dei monogrammi.<br />

Se io oggi voglio sapere, ad esempio, su qu<strong>al</strong>i monete è raffigurato un santo (e mi è capitato), mi<br />

devo sfogliare 20 <strong>vol</strong>umi o quasi. Un’opera come il Corpus senza in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>rei che vede ridotta <strong>di</strong> buona<br />

parte la sua utilità. Oggi gli in<strong>di</strong>ci sono un completamento in<strong>di</strong>spensabile; basta vedere gli in<strong>di</strong>ci dei<br />

cat<strong>al</strong>oghi delle monete romane del British Museum. Voi forse mi <strong>di</strong>rete che fare gli in<strong>di</strong>ci del CNI è più<br />

<strong>di</strong>fficile; lo so, forse è più <strong>di</strong>fficile, ma visto che non sono stati fatti <strong>vol</strong>ume per <strong>vol</strong>ume, questi in<strong>di</strong>ci<br />

bisogna farli adesso.<br />

Complessivamente dunque occorrono 5 o 6 <strong>vol</strong>umi.<br />

Vengo ora <strong>al</strong>l’aspetto pratico della questione, perché è facile <strong>di</strong>re: si completa il Corpus; ma come e<br />

da chi In primo luogo, come attuare il completamento del Corpus. Si possono seguire due criteri: fare il<br />

cat<strong>al</strong>ogo della collezione per quelle parti che ho sopra in<strong>di</strong>cato come mancanti, oppure seguire il metodo<br />

<strong>di</strong> Vittorio Emanuele. Il primo criterio, scartato a suo tempo d<strong>al</strong>lo stesso Vittorio Emanuele, è limitativo,<br />

come ho già detto, e limitativo lo riteneva anche il Re, e si <strong>al</strong>lontanerebbe troppo d<strong>al</strong> metodo seguito d<strong>al</strong><br />

Re. L’<strong>al</strong>tro criterio richiederebbe un lavoro molto gravoso e tempi molto lunghi, che renderebbero praticamente<br />

inattuabile la re<strong>al</strong>izzazione del lavoro <strong>di</strong> completamento, se noi dovessimo, cioè seguire il criterio<br />

del Re. Abbiamo sentito d<strong>al</strong>la Prof.ssa Cocchi, solo per la zecca <strong>di</strong> Ferrara, da quanti anni sta lavorando:<br />

se noi dovessimo seguire lo stesso criterio per i completamenti e per i <strong>vol</strong>umi mancanti passerebbero<br />

decenni. Vi è però a mio parere una terza via, una via <strong>di</strong> compromesso, che mi sembra l’unica<br />

attuabile, benché anch’essa con <strong>di</strong>fficoltà (i compromessi non sono mai belli ma certe <strong>vol</strong>te sono necessari):<br />

prendere a base dei <strong>vol</strong>umi <strong>di</strong> completamento del Corpus la collezione re<strong>al</strong>e, integrandola con i<br />

dati forniti d<strong>al</strong>le princip<strong>al</strong>i raccolte it<strong>al</strong>iane e straniere e d<strong>al</strong>le più importanti pubblicazioni in materia.<br />

Rimarrebbero fuori tante cose, d’accordo, ma qui si tratta <strong>di</strong> un lavoro da fare in una maniera possibile<br />

per non entrare nell’utopia e così non fare niente. Vi <strong>di</strong>rò, tanto per fare un esempio pratico, che l’opera<br />

del Muntoni, Le monete dei Papi e degli Stati pontifici potrebbe fornire materi<strong>al</strong>e utile per la zecca <strong>di</strong><br />

Avignone; così come per le zecche siciliane le opere dello Spahr potrebbero fornire una base <strong>di</strong> ricerca<br />

molto utile. Riportata in questi termini, cioè <strong>al</strong>l’esame solamente dei più importanti nuclei <strong>di</strong> monete,<br />

l’opera <strong>di</strong> completamento del Corpus sarebbe forse attuabile, anche se non vi nascondo che persisterebbero<br />

sempre non poche <strong>di</strong>fficoltà consistenti soprattutto nella necessità <strong>di</strong> person<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato e <strong>di</strong><br />

adeguati finanziamenti. Ho qui toccato <strong>al</strong>tri due punti dolenti della questione: person<strong>al</strong>e speci<strong>al</strong>izzato e<br />

fon<strong>di</strong>. Il secondo punto è molto più dolente del primo, perché giovani preparati che sotto un’adeguata<br />

<strong>di</strong>rezione potrebbero compiere il lavoro necessario <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> schedatura ve ne sono, anche se non<br />

sono numerosi; e d’<strong>al</strong>tra parte potremmo sempre chiedere la collaborazione <strong>di</strong> quegli stu<strong>di</strong>osi speci<strong>al</strong>isti<br />

<strong>di</strong> una determinata zecca o <strong>di</strong> un determinato periodo, e ce ne sono <strong>di</strong> v<strong>al</strong>i<strong>di</strong>ssimi. Circa il finanziamento<br />

necessario non posso fare cifre perché non sono competente in materia; ma bisognerebbe tenere conto<br />

sia delle spese e<strong>di</strong>tori<strong>al</strong>i vere e proprie, sia delle spese <strong>di</strong> redazione (compenso per coloro che lavorano<br />

<strong>al</strong>la schedatura) e spese anche <strong>di</strong> missioni per le inevitabili e necessarie verifiche nelle princip<strong>al</strong>i raccolte<br />

pubbliche. Qui non c’è niente da fare: le monete bisogna andarsele a vedere <strong>di</strong> persona, s<strong>al</strong>vo rarissimi<br />

casi, se uno vuole essere sicuro. Per le raccolte private occorrerebbe fare appello ai collezionisti, perché<br />

liber<strong>al</strong>mente comunicassero le monete ine<strong>di</strong>te delle loro collezioni, assicurando ovviamente ai pro­<br />

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http://www.numismaticadellostato.it

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