N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte
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trasferita "nel catalogo buffo degli extraterrestri e del paranormale" (si<br />
possono in effetti trovare ampie notizie sulla vicenda delle fenomenali<br />
pietre in riviste il cui contenuto oscilla sovente tra l'invenzione<br />
leggendaria, il sensazionalismo dei mitomani, e il resoconto affidabile,<br />
quali per esempio: Hera, N. 10, ottobre 2000, "Nuova luce sulle pietre<br />
di Ica"; Nexus, NN. 4 e 5, <strong>aprile</strong> e giugno 1996, "Perù 61 - Storie di<br />
pietra").<br />
Sembra potersi onestamente affermare che pervenire a una<br />
conclusione affidabile con le informazioni che si hanno adesso a<br />
disposizione non è poi così agevole, tra numerose rappresentazioni più<br />
o meno deformate della realtà, a partire da quelli che dovrebbero essere<br />
invece i "dati" più semplici. Cabrera è un odontoiatra, ciò che afferma<br />
nel seguito Randi, o un medico-chirurgo dell'ospedale regionale di Ica,<br />
come scrive la Petruccelli? (Randi lo descrive addirittura quale persona<br />
che produce alcuni falsi da sé, in pochi minuti, usando appunto un<br />
trapano da dentista; ipotesi molto poco credibile, tanto più che<br />
successivamente lo stesso autore parla di espedienti per simulare<br />
l'antichità dei manufatti). E' del tutto uno sprovveduto in campo<br />
archeologico e paleontologico, secondo talune sue descrizioni, o no?<br />
Chi scrive queste righe lo ha conosciuto di persona, e per quanto la<br />
memoria sia affidabile, lo ricorda uno studioso che svolgeva anche<br />
funzioni di insegnamento universitario. Rammento per certo infatti di<br />
aver visto, tramite lui, delle foto che lo ritraevano durante escursioni<br />
"sul campo" assieme a suoi giovani allievi, e tra tali immagini alcune<br />
pareti rocciose nelle Ande, in cui uova di dinosauro erano<br />
inequivocabilmente al di sopra dei resti di rovine (mura etc.) di<br />
manifesta origine umana.<br />
Se un'accorta prudenza è doverosa nell'affrontare una questione dai<br />
risvolti così importanti, l'atteggiamento di coloro che cercano<br />
frettolosamente ("Within an hour"!) di negare tutto appare invero<br />
costruito sulla base di indizi molto fragili, quali quelli riferiti da Randi,<br />
e soprattutto di "preconcetto"; non può dirsi quindi accettabile senza<br />
che vengano effettuate ulteriori approfondite indagini, e ne siano<br />
divulgati in modo esauriente i risultati. Che sia fiorito a un certo punto<br />
un "mercato" delle imitazioni delle pietre è facilmente concepibile, ma<br />
il dubbio se ce ne sia qualcuna autentica ovviamente rimane (anche i<br />
detrattori riferiscono di almeno due pietre rinvenute da "esperti" al di<br />
fuori di ogni dubbio di raggiro, ma non ci informano se questi<br />
particolari oggetti presentino raffigurazioni del tipo giudicato<br />
"impossibile", o no).