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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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Maryland in cerca di nuove possibilità. Nel 1640, poi, per incentivare<br />

l'immigrazione, venne introdotto lo stesso sistema usato in Virginia di<br />

concedere una certa estensione di terra ad ogni colono indipendente<br />

disposto ad emigrare con la propria famiglia. Aumentò così<br />

notevolmente il numero dei freeholders, liberi proprietari di<br />

appezzamenti di terreno, per lo più protestanti, che, facendo forza sul<br />

loro stesso numero e sul fatto che rappresentavano gli interessi della<br />

maggioranza della popolazione, cercarono di arginare i numerosi<br />

privilegi di cui godevano i Signori, ed entrarono in conflitto con il<br />

Consiglio della colonia, di cui facevano parte solo cattolici, alleati o<br />

parenti del Proprietario, rivendicando il diritto di potersi riunire in<br />

assemblea indipendentemente dal volere del governatore. Lo scoppio<br />

della guerra civile in Inghilterra tra Corona e Parlamento, favorì le<br />

richieste dei freeholders, che ottennero di poter costituire una specie di<br />

camera bassa attraverso la quale far sentire la loro voce a livello<br />

legislativo. Nel 1649, la situazione iniziale era talmente cambiata che<br />

l'Act Concerning Religion, con il quale Lord Baltimore proibiva<br />

qualsiasi forma di persecuzione religiosa tra cristiani, serviva ormai<br />

paradossalmente a proteggere i cattolici: quella che nelle sue intenzioni<br />

avrebbe dovuto essere una colonia tollerante e pacifica, basata sul<br />

rassicurante vecchio schema feudale, aveva cambiato il suo assetto<br />

economico-politico e si era tramutata in un groviglio di tensioni<br />

religiose e di fazioni in lotta per il potere.<br />

Nel 1660, anno della Restaurazione monarchica - che costituisce il<br />

limite cronologico di uno studio da me condotto su relazioni, sermoni,<br />

cronache, storie e resoconti di viaggio relativi alla colonizzazione<br />

inglese del Nuovo Mondo 20 - come conseguenza della guerra civile che<br />

aveva travagliato l'Inghilterra, tutte le colonie avevano in qualche modo<br />

tratto vantaggio dal fatto che la madre patria fosse stata impegnata per<br />

circa vent'anni a risolvere gravi problemi interni per affermare gli<br />

interessi locali e rafforzare la propria autonomia: la Virginia, che con lo<br />

scioglimento della compagnia omonima era passata fin dal 1624 sotto il<br />

controllo della Corona, fu contraria alla deposizione di Carlo I, ed<br />

accettò di riconoscere il governo di Cromwell solo a patto che<br />

l'Assemblea della colonia continuasse ad esercitare il potere legislativo<br />

e amministrativo ed ottenesse di nominare il governatore e i consiglieri;<br />

il New England, che aveva da sempre avuto un governo abbastanza<br />

autonomo, pur accogliendo con soddisfazione la notizia della vittoria<br />

dei Puritani, non per questo cedette alle pressioni provenienti<br />

dall'Inghilterra perché si esercitasse maggiore tolleranza nella colonia o<br />

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