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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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144<br />

1. Prologo storico<br />

L'universo intellegibile,<br />

ovvero la gravità descritta da Leibniz<br />

1.1 Nascita del Newtonianesimo<br />

(Alessandro Moretti)<br />

E' noto che all'inizio del XVII secolo Cartesio propugnò un nuovo<br />

modo di fare "Filosofia Naturale" postulando che le relazioni fisiche tra<br />

i vari corpi solidi non potessero essere descritte (e tantomeno spiegate)<br />

se non tramite modalità comprensibili all'intelletto umano. Questo<br />

segnò l'inizio di una scuola di pensiero che va sotto il nome di<br />

meccanicismo.<br />

Il primo testo significativo di questa corrente di pensiero fu,<br />

ovviamente, il famoso Principia Philosophiae, che vide la stampa nel<br />

1644. Ben presto l'intera comunità scientifica (o quasi) adottò il nuovo<br />

modo di fare scienza, che divenne velocemente dominante.<br />

In Inghilterra, al Trinity College, un giovane e promettente studente fu<br />

educato in un mondo pesantemente influenzato dal cartesianesimo.<br />

Newton mosse i suoi primi passi nella filosofia naturale, secondo la<br />

leggenda, durante la tragica peste del 1666; mentre si trovava in<br />

soggiorno nella sua città natale ebbe l'intuizione che la ragione per la<br />

quale una mela cade a terra e la Luna orbita attorno alla Terra è la<br />

medesima. Certamente egli non pensava ai vortici cartesiani per<br />

spiegare il fenomeno, anche se in vecchiaia sembrò tornare sui suoi<br />

passi (si veda ad esempio l'Optics). Se si leggono i primi scritti<br />

newtoniani, infatti, si deduce subito che era scettico nei confronti della<br />

teoria cartesiana dei vortici.<br />

Newton, dopo essere stato nominato professore lucasiano e membro<br />

della Royal Society, lavorò in sordina per circa un ventennio,<br />

applicandosi tanto alla matematica quanto alla filosofia naturale (e forse<br />

a molto altro che non ci è del tutto noto), pubblicando però la parte<br />

meno significativa, della sua produzione scientifica. Tutto questo<br />

originava forse da eccesso di modestia, o forse dai dissidi che si erano

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