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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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maggior parte degli archeologi sosterranno che lo scheletro sia stato<br />

sotterrato recentemente). Ma come viene osservato, le prove fornite in<br />

questo caso, come del resto in molti altri, non sono sufficienti a<br />

risolvere i dubbi. Tra i reperti anomali, la cui natura apparirebbe invece<br />

molto meno discutibile, troviamo teschi, orme, vertebre, mentre gli<br />

autori fanno solo un accenno a quelle che vengono definite "anomalie<br />

estreme".<br />

"E' davvero piuttosto curioso" - questo il commento di Cremo e<br />

Thompson - "che tanti ricercatori scientifici del diciannovesimo secolo<br />

e dell'inizio del ventesimo secolo abbiano riportato indipendentemente<br />

e ripetutamente di segni su ossa e conchiglie del Miocene, del Pliocene<br />

e del primo Pleistocene che indicano segno di interventi umani. [...]<br />

Tutti questi scienziati si sbagliavano? Forse. Ma i segni di tagli su ossa<br />

fossili sono un oggetto davvero strano su cui sbagliarsi, un soggetto ben<br />

poco romantico o ispirante". Se poi non si avrà ulteriore notizia di<br />

scoperte del genere, viene spiegato, non sarà perché non si siano<br />

presentati nuovamente episodi simili, ma semplicemente perché<br />

nessuno scienziato si azzarderà più a parlare di ritrovamenti "anomali":<br />

"Se si accetta l'esistenza di tali prove nel passato, viene da chiedersi<br />

come mai non se ne trovino più oggigiorno. La risposta, un'ottima<br />

risposta, è che nessuno le cerca. [...] Se un paleoantropologo è convinto<br />

che nel medio Pliocene non potevano esistere esseri umani capaci di<br />

fabbricare attrezzi, è assai poco probabile che rifletta sull'esatta natura<br />

dei segni che appaiono sulle ossa fossili di quel periodo".<br />

Gli interrogativi si fanno ancora più inquietanti quando gli autori,<br />

nella seconda parte del volume, passano ad analizzare le "prove" sulle<br />

quali l'archeologia ha invece fondato il proprio impianto teorico ed in<br />

particolare la teoria evolutiva ufficiale. Una teoria che per Cremo e<br />

Thompson presenterebbe molte ombre, anche per mancanza di prove<br />

definitive, e che viene giudicata inadeguata a spiegare troppi aspetti ed<br />

interrogativi, che tuttora non troverebbero risposta.<br />

A questo riguardo, alcune considerazioni ci sembrano comunque<br />

opportune. Attorno all'evoluzionismo, il dibattito oggi è quanto mai<br />

aperto, anche per la diffusione che in questi ultimi tempi stanno<br />

registrando le teorie creazioniste. Di certo fino a pochi anni fa sarebbe<br />

stata impensabile la notizia, accolta con comprensibile clamore dalla<br />

stampa, che in uno degli Stati Uniti si è arrivati a proibire<br />

l'insegnamento dell'Evoluzionismo nelle scuole. Insomma, siamo ben<br />

consapevoli di quanto sia difficile addentrarsi su tale terreno. Ma negli<br />

ultimi tempi anche all'interno del mondo scientifico molti scienziati<br />

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