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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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eccessiva franchezza un uso razionale della forza per vincere le<br />

resistenze ed ottenere la sottomissione dei "selvaggi". Eppure il ritratto<br />

della società indiana lasciatoci da Smith 29 , pur non appartenendo alla<br />

tradizione della benevolenza, nasceva dall'osservazione di dati reali e<br />

dal presupposto di una sostanziale parità umana che riconosceva<br />

all''altro' caratteristiche proprie e gli conferiva dignità di effettiva<br />

controparte, di fattore da non sottovalutare per il successo dell'impresa.<br />

Il rapporto sostanzialmente non realistico che gli Inglesi preferirono<br />

adottare verso gli Indiani, continuando ad ignorare la loro vera identità,<br />

li portò a subire un massacro nel 1622 a seguito del quale, però, si<br />

sentirono legittimati a dipingerli senza mezzi termini quali "ignobili<br />

selvaggi", giustificando in tal modo la vendetta e l'espropriazione dei<br />

loro territori 30 .<br />

Le relazioni sul New England, viceversa, sono improntate dal dibattito<br />

ideologico di cui furono protagonisti i Puritani, i quali si erano<br />

allontanati dalla "corrotta" madrepatria europea per fondare la nuova<br />

società "santa e giusta". In esse si colgono già tematiche attinenti<br />

all'identità della futura nazione americana, ai valori etici della società<br />

progettuale che la caratterizzerà: il sogno della città sulla collina, la<br />

missione nel mondo, la lotta al male. La convinzione di essere chiamati<br />

da Dio a svolgere un compito particolare, se da un lato conteneva<br />

elementi propulsivi in grado di dar vita e alimentare con la sua stessa<br />

forza l'esperimento nella wilderness concepito come un nuovo inizio,<br />

un distacco da vecchi moduli comportamentali per far leva sul senso<br />

della responsabilità morale dell'individuo nei confronti della collettività,<br />

dall'altro implicava più che mai la visione di un mondo in cui male e<br />

bene erano drammaticamente contrapposti e l'uomo dipendeva<br />

interamente da Dio per la sua salvezza. Il senso di superiorità, o meglio<br />

di unicità, di cui si sentivano depositari i "Santi" del New England, rese<br />

ad essi ideologicamente impossibile qualunque apertura verso coloro<br />

che non facevano parte del gruppo. L'intolleranza di cui dettero prova<br />

nei confronti degli stessi connazionali che osarono dissentire dalle loro<br />

opinioni testimonia della tendenza alla chiusura che ne caratterizza<br />

l'orientamento ideologico e l'adesione ad una prospettiva che rifiuta il<br />

concetto di conoscenza come espansione nell'area della nonconoscenza,<br />

per concepirla invece come trionfo della verità sulla<br />

menzogna. Le conseguenze che un tale atteggiamento produsse sul<br />

piano della percezione puritana dell'Indiano sono facilmente deducibili.<br />

Se il mondo è un testo su cui leggere la volontà di Dio ed il suo<br />

intervento nella storia, l'attenzione non sarà rivolta tanto al contenuto,

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