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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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gravitazionali annullatisi all'interno della struttura (forze nucleari, forte<br />

se riferita alla particella centrale, debole se riferita ad una particella non<br />

singola); ed ha un campo gravitazionale pari alla somma di quelli delle<br />

particelle che sono sulla superficie esterna della struttura. Questa<br />

struttura è il NEUTRONE. Successivamente (il tempo necessario<br />

affinché un impulso dell'anomalia centrale passi attraverso tutte le<br />

possibili combinazioni interne una sola volta), dopo 926" se non vi sono<br />

influenze esterne, il positrone centrale, espandendosi, "allontana"<br />

l'elettrone più esterno, che si impande da solo. (Cioè, trovare la<br />

sicurezza porta al perdere la memoria ed a ricominciare; ma ciò che è<br />

successo in passato rimane).<br />

Nasce così l'Atomo di Idrogeno, o meglio, il PROTONE, che, avendo<br />

carica positiva e massa gravitazionale più alta di una singola particella,<br />

cerca di attirare un elettrone. Ma questi può già essere stato attirato da<br />

un altro protone, e quindi "fare da ponte" tra un protone e l'altro; si è<br />

costituito il DEUTONE, che, attirando un elettrone libero, forma il<br />

DEUTERIO, il "MATTONE" di base con cui si costruiscono tutti gli<br />

altri Elementi. Esso risulta formato da un neutrone chiuso da una parte<br />

da un protone e dall'altra da un elettrone: è quindi il "lato" geometrico<br />

lungo 2 neutroni della successiva forma di sviluppo della materia, che<br />

mantiene sulle punte le cariche elettro-magnetiche: una positiva ed una<br />

negativa che sono gli "agganci" per le punte degli altri lati con carica<br />

opposta.<br />

Passiamo quindi allo sviluppo della TAVOLA degli ELEMENTI di<br />

MENDELEEV.<br />

La tendenza della ricerca della stabilità porta la materia a cercare di<br />

non avere differenze di potenziale per limitare al minimo le influenze<br />

esterne: gli stadi successivi sono quindi segnati dalla successione<br />

logico-geometrica dei Gas Nobili. L'ELIO è quindi formato da due<br />

deuterii affiancati con le "punte" di carica opposta adiacenti. Facile è il<br />

capire l'isotopo 3 come un "lato corto" attaccato al centro di uno<br />

normale. Il TRIZIO è invece un lato con attaccato al centro un neutrone,<br />

instabile; deve quindi "decidere" da che parte stare. Il LITIO è un<br />

triangolo equilatero; al suo centro può dunque trovare spazio un<br />

neutrone che è stabilizzato dai deuterii che ha intorno. QUESTO<br />

RIEMPIMENTO DEGLI SPAZI INTERNI E' L'UNICO MODO DI<br />

FORMAZIONE DEGLI ISOTOPI DEI VARI ELEMENTI (e non solo).<br />

Il BERILLIO è un quadrato; ma, poiché la materia "ricorda" la forma<br />

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