09.06.2013 Views

N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sull'esistenza di tale meccanismo, che appare ancora più rilevante se si<br />

parte da una consapevolezza. E cioè che i presupposti e le certezze sulle<br />

quali si basa l'archeologia, ed in particolare il darwinismo, più di quanto<br />

non valga per altre discipline, costituiscono le fondamenta dell'impianto<br />

teorico dell'intera scienza e dell'attuale visione del mondo.<br />

In un articolo pubblicato ne Le Scienze 8 - in cui si rifletteva su quale<br />

fosse il pensiero che più di ogni altro ha finito per condizionare la<br />

visione del mondo che l'uomo si porta con sé nel terzo millennio - è<br />

stato ben evidenziato proprio come: "da Darwin (piuttosto che Einstein,<br />

Marx, Freud ndr) dipende in larga misura la moderna concezione del<br />

mondo".<br />

Si comprende allora quanto la difesa dell'ortodossia in questo campo<br />

assuma un'importanza che supera i confini della disciplina stessa e<br />

come accettare di rimettere in discussione anche solo alcuni aspetti,<br />

possa rappresentare un fatto ben più destabilizzante di quanto<br />

apparentemente si possa immaginare. E se un atteggiamento di chiusura<br />

può essere comprensibile quando ci si trova di fronte a teorie fantasiose<br />

e tutt'altro che basate su presupposti solidi, il rifiuto di discutere e<br />

confrontarsi su reperti o prove documentate, magari anche con il solo<br />

intento di confutare interpretazioni considerate prive di fondamento,<br />

non è accettabile. E gli interrogativi posti da Cremo e Thompson<br />

"perché ci si rifiuta di prendere in considerazione certe scoperte?";<br />

"perché non se ne discute?", ci sembrano interrogativi più che legittimi.<br />

1 Il sito sarà analizzato da quattro geologi. Per tre di loro i reperti risalivano<br />

all'ultimo periodo interglaciale e quindi potevano avere un'età compresa tra i 75 mila<br />

e i 125 mila anni. Nella dichiarazione congiunta tutti e quattro si accorderanno per<br />

un'età di minima di 30 mila anni. Per sconfessare tale conclusione sarà avanzata<br />

l'ipotesi di uno slittamento di fanghi, ritenuta però poco credibile.<br />

2 Titolo originale: The Hidden History of the Human Race, Bhaktivedanta Book<br />

Trust-International, 1996.<br />

3 Fossiles et Hommes Sauvages, 1884.<br />

4 Michael Cremo e Richard Thompson, come spiegano nell'introduzione,<br />

appartengono all'Associazione internazionale per la Coscienza di Krishna, che si<br />

occupa della relazione tra la scienza moderna e la visione del mondo che emerge<br />

dalla letteratura vedica, ed è in questa prospettiva che hanno iniziato la loro ricerca.<br />

285

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!