09.06.2013 Views

N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

292<br />

E ancora, un'altra interessante notazione scelta tra tante: chi di noi non<br />

ha sentito parlare a scuola 2 del celebre Balilla, e della cacciata degli<br />

austriaci da Genova? Ecco come ci racconta l'accaduto il Giunciuglio<br />

(pp. 175-177):<br />

"1746 - Rivolta del Balilla - Rovina della Repubblica di Genova -<br />

Questa celebre rivolta, viene tutt'ora insegnata ai ragazzi delle scuole<br />

italiane, come nata spontanea, da un sasso lanciato da un ragazzino<br />

genovese a nome Giambattista Perasso. A parte il fatto che costui non è<br />

mai esistito, ma inventato e strumentalizzato dalla propaganda sabauda<br />

contro gli austriaci, invece abbiamo tuttora la prova evidente che la<br />

sommossa fu organizzata da una loggia misteriosa sita in via Balbi al<br />

civico 5, sede del collegio dei Gesuiti, ed ora sede dell'Università di<br />

Genova [...] la rivolta fu preparata all'insaputa del senato della<br />

Repubblica, il quale era anzi contrario! [...] A scuola ci hanno insegnato<br />

che ad iniziare la rivolta contro gli austriaci, fu un 'balilla' (in genovese<br />

significa ragazzino) a nome Giovan Battista Perasso e che la<br />

Repubblica di Genova gli donò, per riconoscenza, la licenza per aprire<br />

un fondaco da vino! La propaganda massone prima e fascista poi, ne<br />

esaltarono le gesta, additandolo a simbolo di tutti i ragazzi italiani [...] E<br />

pensare che questo ragazzo non è mai esistito... Tanto è vero che la<br />

Repubblica non gli dedicò proprio nulla! Ad inventare il nome di G.B.<br />

Perasso, fu il poeta Goffredo Mameli poichè, quando compose il suo<br />

famoso inno, gli occorreva un nome che facesse rima con 'fischia il<br />

sasso'! Doveroso dire che anche il Mameli, era stato studente<br />

all'università di via Balbi [...] ".<br />

Per finire con un'informazione curiosa, lo sapevate qual è l'origine dei<br />

diffusissimi blue jeans, e perché si chiamano così?<br />

"Lungo il fiume Olona, sorsero tanti opifici artigianali che tessevano un<br />

tessuto robusto a trama diagonale, la cui stoffa veniva tinta a Genova<br />

col tintoretto, dai francesi chiamato 'blu de genes', che poi divenne<br />

famosa, storpiata in inglese, come 'blue jeans' " (pp. 71-72).<br />

1 Si veda la recensione al libro di Italo Orbegiani pubblicata nel N. 2 di Episteme. La<br />

presenza di tanti ebrei e "cavalieri" che non avevano certo motivi di essere in buona<br />

armonia con la Santa Sede lascia presumere una ben diversa cornice interpretativa,<br />

alla quale il Giunciuglio va comunque assai vicino in moltissimi casi…

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!