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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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> L'arte del costruire era preciso appannaggio del terzo stato con<br />

"sforamenti" nel secondo (cfr. la denominazione di Ars Regia). C'era un<br />

deposito dottrinario fatto di simboli e di nozioni tecniche ed i<br />

collegamenti culturali avvenivano nell'ambito ermetico; risultando<br />

pertanto vasti, profondi e tali da integrare la relativa organizzazione di<br />

mestiere con tutte le forme similari (iniziatiche) della Cristianità. La<br />

struttura organizzata e corporativa era quindi una necessità inerente alla<br />

natura stessa della Massoneria.<br />

- Berrau afferma che nella "massoneria professionale" " i collegamenti<br />

culturali avvenivano nell'ambito ermetico": non mi risulta che questo<br />

sia vero, mi risulta invece che la massoneria si "ermetizza" dopo la sua<br />

trasformazione in "speculativa". Tuttavia potrei avere una scarsa<br />

documentazione su questo punto.<br />

Ma, in ogni caso, mi rendo conto di non essere stato chiaro. Io non ho<br />

mai contestato l'esistenza reale di una "massoneria professionale" che<br />

esiste "ab immemorabili", con le sue strutture proprie, i suoi riti e le sue<br />

tradizioni. Dunque, quando Berrau mi ricorda che c'è tutta una<br />

documentazione che testimonia ciò, sfonda una porta aperta. Io mi sono<br />

permesso di dubitare della spiegazione comunemente ammessa per il<br />

passaggio da "massoneria professionale" a "massoneria speculativa". La<br />

"massoneria professionale" ha una lunghissima storia in cui resta<br />

sempre più o meno quella che è: nonostante le meraviglie<br />

architettoniche che ha prodotto non fa mai un boom sociale. Anzi, alla<br />

fine del seicento è ormai un'istituzione languente e vagamente<br />

anacronistica. Poi, in un breve volger d'anni conosce un boom<br />

incredibile tra persone che non hanno niente a che vedere con quel tipo<br />

di professione. Ora, la spiegazione tradizionale di questo passaggio è di<br />

tipo evoluzionistico-continuista. Io mi permetto di dubitarne perché<br />

questo tipo di spiegazione non spiega il boom. In questa prospettiva<br />

sarebbe più logico aspettarsi che la "massoneria professionale" evolva<br />

in "speculativa" senza boom cultural-sociale: la spiegazione<br />

tradizionale è insufficiente, ed è questo che lo storico della massoneria<br />

ha il dovere di chiarire. Con tutto il rispetto non mi risulta che Berrau,<br />

nel suo "Mysteria Latomorum", lo abbia fatto: ma posso non aver<br />

capito.<br />

> Il problema, posto invece dal Baldini, del transfert di un "qualcosa" di<br />

nascosto - una custodia insomma - dalla maschera delle pastorellerie a<br />

quella muratoria, non si pone, per la semplice ragione che l'universo

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