N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte
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è completata da tre ometti, due intenti ad osservare, dal "drago volante",<br />
due dinosauri, attraverso tubi simili a telescopi, il terzo impegnato con<br />
uno strumento appuntito a ferire il dorso di uno dei due dinosauri.<br />
Il grande problema posto dalle pietre di Ica è come possano trovarsi su<br />
una stessa rappresentazione uomini e dinosauri. La paleontologia<br />
ufficiale ritiene che "uomini" siano comparsi sulla Terra (emergendo da<br />
un vuoto paleontologico) circa 4-5 milioni di anni fa. D'altro lato i<br />
dinosauri sarebbero scomparsi ben 65 milioni di anni fa. Cabrera opta<br />
per la straordinaria e incredibile presenza di una specie umana (il suo<br />
uomo "gliptolitico") antica di 65 milioni di anni. Gli autori del libro che<br />
sto recensendo, Petratu e Roidinger, e la presentatrice Luciana<br />
Petruccelli - tutti e tre umanisti - lo seguono su questa strada, mentre la<br />
scienza si ritrae scandalizzata. Una specie umana così remota non è<br />
concepibile!<br />
Due spiegazioni, meno "scandalose'', per questa sopravrapposizione<br />
uomo-dinosauri sono proponibili. L'una è che mostri o draghi siano<br />
creature fantastiche emergenti da un "inconscio collettivo", e siano state<br />
affiancate all'uomo, come in tante tradizioni babilonesi, cinesi o<br />
medievali. Nessuno ha mai preteso che il Drago di San Giorgio fosse un<br />
dinosauro sopravvissuto e la Chiesa ha addirittura derubricato il santo<br />
eroe dalle sue agiografie per lesa paleontologia. È notevole che i draghi<br />
di Ica abbiano una foglia o una fronda emergente dalle fauci, come i<br />
draghi cinesi, che esprimono così il loro potere generatore o<br />
demiurgico. Questa spiegazione è tuttavia poco compatibile con il vasto<br />
repertorio di dinosauri reperibile sulle pietro di Ica e con la fedeltà<br />
anatomica delle riproduzioni.<br />
Una seconda spiegazione è che gli uomini "gliptolitici" fossero<br />
paleontologi ante litteram. Cioè, che essi avessero ricostruito, da<br />
gigantesche ossa fossili per caso dissepolte, i grandi mostri<br />
antidiluviani. Bisognerebbe dar loro la patente di paleontologi dl vaglia,<br />
ma non sarebbe la professione più inarrivabile tra quelle che Cabrera<br />
attribuisce loro. Lo stesso studioso (che non prende neppure in<br />
considerazione l'idea di paleontologi preistorici), racconta questa<br />
leggenda degli indiani Zuni del Nuovo Messico: "Un tempo vivevano<br />
sulla Terra mostri enormi, muniti di orribili denti e artigli. Poi quelli del<br />
cielo dicono agli animali: 'Vi trasmuteremo in pietra, così che non<br />
possiate a fare più male agli uomini, ma invece rechiate loro<br />
giovamento'. Dopo di che la crosta terrestre si indurì e le bestie<br />
diventarono di pietra". Non è questa una descrizione della<br />
fossilizzazione?