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N. 3 - 21 aprile 2001 - Giano Bifronte

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ma è il preciso modo di allogare in illo tempore la sequela dei fatti<br />

narrati. Con le stesse procedure, con le quali le élites hanno "collocato"<br />

certi depositi dottrinari nel folklore, analoghe, ristrette comunità,<br />

utilizzando differenti e superiori livelli d'intervento, hanno "costruito",<br />

partendo da alcuni elementi storici (la cui, difficilmente valutabile,<br />

consistenza quantitativa può variare molto da caso a caso), la struttura<br />

scritturale e rituale delle forme religiose. Nel Cristianesimo, con questi<br />

intenti, un'evidente operazione teurgica è stata compiuta nel passaggio<br />

dal primitivo Giudeo-Cristianesimo alla costituzione della avvenuta sotto il titolo personale dell'.<br />

Personaggio sicuramente storico ma con il quale, dobbiamo immaginare<br />

all'opera altre collaborazioni: nei moderni riferimenti al mondo della<br />

tarda religiosità greco-romana, si trova con frequenza l'accenno al<br />

sincretismo, che sarebbe stato una diffusa caratteristica della vasta<br />

κοινε dell'Impero 30 e pertanto, con questo epiteto sviante, sono<br />

classificati anche quegli apporti, di diversa provenienza, formanti il<br />

Cristianesimo quale oggi conosciamo. Va da sé che l'intento, sotteso<br />

alla scelta del vocabolo, sia quello di far apparire l'opera in questione<br />

come un esercizio puramente umano, privo cioè di quel contributo<br />

intellettuale ovvero iniziatico pel quale entra in gioco il superamento<br />

della condizione individuale e l'accesso ad un dominio nettamente<br />

olimpico 31 . Nella precisa fattispecie del Cristianesimo, siamo invece in<br />

presenza non dell'arbitraria ed individualmente opportunistica mistione<br />

di elementi disparati provenienti da eterogenee confluenze 32 tradizionali<br />

ma della ponderata sintesi 33 di componenti ebraiche, giudeo-cristiane e<br />

classiche, per limitarsi ai soli contributi fondamentali.<br />

Quest'opera mitopoietica, non si è conclusa col momento "paolino" del<br />

Cristianesimo ma si è consolidata e strutturata con le decisioni prese dal<br />

Concilio di Nicea (+ 325) 34 ed è poi proseguita per tutto il medioevo,<br />

incorporando sia le tradizioni cui esso, successivamente, si è sostituito<br />

(soprattutto il Druidismo ma anche la tradizione nordico-germanica), sia<br />

quell'insieme di leggende e memorie arcaiche, spesso appartenenti al<br />

folklore, il quale 35 . Determinando così la nascita, all'interno del<br />

Cristianesimo, di una vera e propria 36 che<br />

un'attenta indagine è ancora in grado di rivelare. La successione delle<br />

feste e delle ricorrenze mostra una scansione in cicli 37 , definibili<br />

carnevaleschi, di quaranta giorni ognuno, così superando il comune<br />

concetto del confinamento di tale periodo al solo tempo precedente la<br />

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