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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
PAGINA<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />
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L'Osservatore Romano in collaborazione con alcune primarie aziende italiane.<br />
Lo sforzo del quotidiano della Santa Sede per diffondere la parola del Papa, soprattutto in<br />
questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />
condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />
Alcune aziende hanno scelto L'Osservatore Romano come mezzo privilegiato e qualificato<br />
per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />
sottoscrittrici di numerosi abbonamenti — a diffondere all'interno del proprio<br />
mondo di riferimento (sedi, clienti, collaboratori), questo giornale, questi valori.<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Giovedì 13 Dicembre 2001<br />
AFGHANISTAN Incontro a Londra tra il Premier<br />
britannico, Tony Blair, e il Segretario di<br />
Stato Usa, Colin Powell. Temi del colloquio l'invio<br />
di una forza di pace in Afghanistan e il proseguimento<br />
della lotta contro il terrorismo internazionale.<br />
CONSULTAZIONI L'aviazione Usa ha ripreso, dopo<br />
una sospensione di 16 ore, i bombardamenti sulla<br />
zona montagnosa di Tora Bora per costringere al-<br />
AFGHANISTAN Incontro a Londra tra il Premier Blair e il Segretario di Stato Usa Powell<br />
Nessuna decisione definitiva<br />
circa l’invio di una forza di pace<br />
Consultazioni<br />
per la resa<br />
dei Taleban<br />
a Tora Bora<br />
KABUL, 12.<br />
I colloqui tra mercenari di «Al<br />
Qaeda» e Forze anti Taleban sulla<br />
resa degli uomini di Osama bin<br />
Laden proseguono nelle montagne<br />
afghane di Spin Ghar. Un comandante<br />
anti Taleban, Mohammad<br />
Amin, ha detto all'agenzia «Reuters»<br />
con il satellitare che «l’incontro<br />
sta continuando (per discutere<br />
la resa)». Il comandante ha<br />
anche confermato che aerei americani<br />
hanno compiuto numerosi<br />
raid nella zona. Amin ha detto di<br />
non sapere quante persone partecipino<br />
ai negoziati sulla resa, che<br />
si svolgono a Melawa.<br />
Trascorso senza risultato l'ultimatum<br />
di 16 ore (scadeva alle<br />
4.30 italiane di questa notte) concesso<br />
dall'Alleanza del Nord ai<br />
combattenti di «Al Qaeda» per arrendersi,<br />
aerei americani hanno<br />
ripreso ad attaccare l'area di Tora<br />
Bora, non lontano da Jalalabad,<br />
nell'Afghanistan orientale. I generali<br />
americani restano prudenti:<br />
non sembra infatti che l'epilogo<br />
sia vicino, non sono certi che Osama<br />
bin Laden sia lì a portata di<br />
mano. «Il nostro obiettivo resta di<br />
distruggere i Taleban e “Al Qaeda“»<br />
ha detto il generale, Richard<br />
Myers, in una conferenza stampa<br />
al Pentagono. Anche se il regime<br />
dei Taleban è stato rovesciato, il<br />
movimento non è sbaragliato. La<br />
rete terroristica di «Al Qaeda» è<br />
stata colpita e scompaginata in Afghanistan,<br />
ma la struttura terroristica<br />
è ancora attiva altrove e resta<br />
in grado di colpire.<br />
L'amministrazione americana<br />
dunque considera che la campagna<br />
contro il terrorismo internazionale<br />
sarà lunga. Le milizie Taleban<br />
si arrendono, ma solo per<br />
sottrarsi all'accerchiamento, come<br />
è accaduto a Kandahar, o si ritirano,<br />
ma solo per sottrarsi al<br />
combattimento, come era già accaduto<br />
a Kabul, così da conservare<br />
uomini e armi.<br />
Intanto, aerei americani hanno<br />
paracadutato oggi 17.200 razioni<br />
di cibo su alcuni villaggi dell’Afghanistan<br />
meridionale per ringraziare<br />
i loro abitanti che avevano<br />
aiutato un gruppo di marines in<br />
difficoltà a guadare un fiume. Lo<br />
ha detto un portavoce militare<br />
nella base Usa di Camp Rhino in<br />
Afghanistan meridionale.<br />
Su richiesta dei marines, gli aerei<br />
da trasporto hanno paracadutato<br />
le «Razioni umanitarie giornaliere»<br />
— ciascuna equivalente a<br />
più di un pasto completo occidentale<br />
— sui villaggi nella zona del<br />
fiume Arghandab, nel Sud dell’Afghanistan.<br />
Sei giorni fa un reparto<br />
di marines si era trovato in difficoltà<br />
nel guadare il fiume Arghandab<br />
con un blindato in panne.<br />
Erano accorsi in loro aiuto numerosi<br />
abitanti di villaggi vicini, che<br />
avevano iniziato a portare grosse<br />
pietre e a gettarle in acqua fino a<br />
formare una specie di ponte su<br />
cui è stato possibile successivamente<br />
far passare il veicolo.<br />
LONDRA, 12.<br />
Nessuna decisione definitiva è stata<br />
presa circa l’invio di una forza di pace<br />
in Afghanistan, mentre il Presidente statunitense,<br />
George W. Bush, non ha ancora<br />
stabilito nulla riguardo alla prossima<br />
fase della lotta al terrorismo. Sono<br />
questi gli elementi di maggior interesse<br />
emersi ieri a Londra dal colloquio tra il<br />
Primo Ministro britannico, Tony Blair,<br />
ed il Segretario di Stato Usa, Colin Powell,<br />
che in precedenza aveva incontrato<br />
a Parigi il Presidente francese, Jacques<br />
Chirac, ed il Ministro degli esteri,<br />
Hubert Vedrine.<br />
Prima del colloquio, spalla a spalla,<br />
Tony Blair e Colin Powell hanno ricordato<br />
in raccoglimento davanti al numero<br />
10 di Downing Street i tre mesi dagli<br />
attentati terroristici dell’11 settembre.<br />
Blair, nel corso di una successiva conferenza<br />
stampa, ha ribadito che la Gran<br />
Bretagna è disponibile per un incarico<br />
di comando di una forza di pace che si<br />
schieri in Afghanistan su mandato delle<br />
Nazioni Unite. Tuttavia, ha aggiunto<br />
Blair, non è stata ancora presa alcuna<br />
decisione definitiva in quanto vi sono<br />
ancora moltissimi dettagli da mettere a<br />
punto e discussioni da affrontare. In<br />
mattinata il portavoce di Blair aveva ricordato<br />
la necessità di colloqui approfonditi<br />
con gli alleati, ma anche con le<br />
Nazioni Unite e con il Governo afghano<br />
ad interim che si insedierà il prossimo<br />
22 dicembre.<br />
Da parte sua Powell si è dimostrato<br />
prudente su possibili nuovi scenari della<br />
USA Formalizzata l'accusa a Zacharias Moussaoui<br />
Prima incriminazione<br />
per le stragi dell'11 settembre<br />
NEW YORK, 12.<br />
Tre mesi dopo i terrificanti attentati<br />
dell’11 settembre negli Usa, l’indagine<br />
sembra arrivata a una svolta. Un Gran<br />
giurì federale (l'organismo che autorizza<br />
a processare un accusato) ha incriminato<br />
Zacharias Moussaoui, un francese di<br />
origine marocchina, per aver partecipato<br />
attivamente alla preparazione degli<br />
attacchi dei dirottatori suicidi che mandarono<br />
quattro aerei di linea a schiantarsi<br />
contro le Torri Gemelle di New<br />
York, contro il Pentagono a Washington<br />
e in Pennsylvania. Il Segretario alla giustizia<br />
Usa John Ashcroft ha dichiarato<br />
che «al Qaeda», l'organizzazione terroristica<br />
guidata da Osama bin Laden e accusata<br />
della responsabilità nelle stragi<br />
dell'11 settembre, «andrà incontro adesso<br />
alla giustizia che aborre». Moussaoui<br />
è accusato di «aver cospirato con bin<br />
Laden e con al Qaeda per l’uccisione di<br />
migliaia di persone innocenti a New<br />
York, in Virginia e in Pennsylvania».<br />
Nelle 30 pagine dell’atto di accusa,<br />
pur senza incriminazioni formali, sono<br />
identificati come collegati alle stragi anche<br />
Osama bin Laden; il suo vice<br />
Ayman Zawahiri; i 19 terroristi suicidi<br />
dell'11 settembre, lo yemenita Ramsi Binhalshib,<br />
che l’Fbi ha identificato come<br />
ventesimo dirottatore, e Mustafa Ahmed<br />
al Hisawi, il banchiere di «al Qaeda».<br />
«Oggi, tre mesi dopo gli attacchi alla<br />
nostra patria, gli Stati Uniti hanno portato<br />
il peso della giustizia contro i terroristi<br />
che hanno brutalmente assassinato<br />
americani innocenti», ha detto Ashcroft<br />
definendo l’atto di accusa contro Moussaoui<br />
«una cronaca di malvagità».<br />
lotta al terrorismo. Ha detto chiaramente<br />
che il Presidente Bush non ha ancora<br />
deciso la fase successiva a quella attuale<br />
dell’Afghanistan, ma è stato estremamente<br />
determinato nel ribadire che la<br />
rete di «Al Qaeda» va distrutta ovunque<br />
si trovi, in qualsiasi Paese del mondo. E<br />
ha precisato che il lavoro avviato finirà<br />
solo quando tutte le cellule della rete del<br />
terrore saranno state distrutte. A questo<br />
riguardo Blair ha rilevato che ora i terroristi<br />
del mondo sanno che i Paesi civilizzati<br />
sono pronti ad agire e che quando<br />
agiscono colpiscono in modo determinato.<br />
Nella mattina di ieri Powell era<br />
stato a Parigi. La Francia ha annunciato<br />
che sta studiando le modalità di una<br />
partecipazione alla forza di stabilizzazione<br />
e che sta valutando il mandato, le<br />
missioni e l’organizzazione del contingente.<br />
Circa la formazione della forza<br />
multinazionale che sarà dispiegata in Afghanistan,<br />
l'inviato speciale dell'Onu,<br />
Brahimi, in visita a Kabul, ha ieri affermato<br />
che su un vasto arco di questioni<br />
— da quanti uomini e di quali Paesi sarà<br />
composta, quando verrà schierata e,<br />
soprattutto, quali saranno precisamente<br />
i suoi compiti — non è stato trovato ancora<br />
un accordo con i dirigenti del<br />
Fronte Unito (Alleanza del Nord), la<br />
coalizione che controlla la capitale. Il<br />
leader dell'Alleanza, Burhanuddin Rabbani,<br />
ha intanto oggi affermato che il<br />
nuovo Governo provvisorio in Afghanistan<br />
è stato imposto dalle potenze straniere.<br />
Ma Rabbani ha dichiarato anche<br />
che appoggerà il Premier designato, Hamid<br />
Karzai.<br />
Moussaoui non ha partecipato direttamente<br />
alle stragi: l’11 settembre era da<br />
settimane in carcere in Minnesota dove<br />
aveva suscitato sospetti negli istruttori di<br />
una scuola di volo chiedendo di imparare<br />
a tenere in aria grossi jet senza peraltro<br />
mostrare alcun interesse alle manovre<br />
di decollo e atterraggio. Secondo il<br />
Dipartimento della giustizia tuttavia, il<br />
giovane francese avrebbe seguito passo<br />
passo l’iter degli altri piloti suicidi di «al<br />
Qaeda» andando ad addestrarsi nei campi<br />
in Afghanistan, studiando pilotaggio<br />
negli Usa, ricevendo finanziamenti dal<br />
Medio Oriente e dalla Germania.<br />
Ashcroft ha definito Moussaoui un<br />
«attivo partecipante» negli attentati e ha<br />
detto che è accusato di aver ricevuto «lo<br />
stesso addestramento e gli stessi finanziamenti»<br />
e «manifestato lo stesso impegno<br />
ad uccidere americani» degli altri<br />
terroristi entrati in azione l'11 settembre.<br />
Nei confronti del presunto terrorista,<br />
su cui gli investigatori francesi avevano<br />
da tempo costruito un voluminoso<br />
dossier, sono stati formulati sei capi<br />
d’accusa, quattro dei quali comportano<br />
la pena di morte.<br />
L’udienza per la lettura delle imputazioni<br />
— cospirazione per commettere<br />
atti di terrorismo, per commettere dirottamenti,<br />
per distruggere aerei, per usare<br />
armi di distruzione di massa, omicidio e<br />
cospirazione per distruggere proprietà<br />
— è stata fissata per il 2 gennaio in Virginia,<br />
dove hanno sede diversi tribunali<br />
federali. In Virginia e non a New York<br />
perché gli attentati dell’11 settembre —<br />
ha detto Ashcroft — sono stati diretti<br />
«contro l’intera nazione, non una sola<br />
città».<br />
Tribunale dell'Aja: respinta<br />
la richiesta di processo unico<br />
per Slobodan Milosevic<br />
L’AJA, 12.<br />
Saranno due i processi per l’ex Presidente<br />
serbo e jugoslavo Slobodan Milosevic<br />
davanti al Tribunale penale internazionale<br />
(Tpi) dell'Aja per l'ex Jugoslavia:<br />
il primo, per i presunti crimini commessi<br />
in Kosovo, avrà inizio il 12 febbraio<br />
2002. È invece ancora da decidere<br />
la data del secondo, nel quale saranno<br />
riunite le incriminazioni relative alle<br />
guerre in Croazia e in Bosnia ed Erzegovina.<br />
La Corte ha respinto ieri la richiesta<br />
del Procuratore Carla Del Ponte di<br />
unificare i procedimenti. Non sembra,<br />
quindi, aver convinto i magistrati giudicanti<br />
la tesi dell'accusa che un unico<br />
progetto di «Grande Serbia», con Milosevic<br />
principale protagonista, sarebbe<br />
stato l'elemento scatenante dei conflitti<br />
nell'ex Jugoslavia negli anni Novanta.<br />
Milosevic, da parte sua, dopo aver seguito<br />
le argomentazioni legali dell’accusa<br />
e dei tre consulenti garanti nominati<br />
dalla Corte (l'ex Presidente jugoslavo<br />
non riconosce il Tribunale e non ha<br />
quindi nominato difensori), ha accusato<br />
la signora Del Ponte di voler mettere in<br />
secondo piano la vicenda del Kosovo<br />
per «coprire la cooperazione degli Usa<br />
con i terroristi in Kosovo, incluso — ha<br />
detto — Osama Bin Laden».<br />
la resa i combattenti di «Al Qaeda», la rete terroristica<br />
diretta da Osama bin Laden.<br />
USA La magistratura statunitense ha incriminato<br />
Zacharias Moussaoui, un francese di origini marocchine,<br />
per avere partecipato attivamente alla preparazione<br />
degli attacchi aerei dell'11 settembre scorso<br />
su New York e su Washington.<br />
MEDIO ORIENTE Raid di elicotteri israeliani nella<br />
Sri Lanka:<br />
sanguinosi attacchi<br />
delle «Tigri Tamil»<br />
Striscia di Gaza hanno provocato 4 morti e 17 feriti<br />
tra i palestinesi. Si è trattato di una rappresaglia al<br />
lancio di bombe contro insediamenti israeliani. L'inviato<br />
Usa Anthony Zinni e il rappresentante dell'Ue<br />
Javier Solana hanno intensificato i contatti con le<br />
parti belligeranti per stabilire una tregua d'armi.<br />
NATO Il Ministro degli esteri Serghiei Ivanov ha<br />
ribadito la contrarietà della Russia all'allargamento<br />
della Nato ad Est.<br />
MEDIO ORIENTE La proposta dell'inviato statunitense a israeliani e palestinesi<br />
Due giorni di tregua nei Territori<br />
per arrestare i terroristi islamici<br />
TEL AVIV, 12.<br />
L’inviato degli Stati<br />
Uniti in Medio Oriente,<br />
Anthony Zinni, ha chiesto<br />
ad Israele e Autorità<br />
Palestinese (Ap) di rispettare<br />
una tregua di<br />
quarantotto ore nei Territori<br />
per permettere<br />
l'arresto dei terroristi.<br />
La proposta, riferisce<br />
l'«Ansa», sarebbe stata<br />
accettata dalle parti durante<br />
la riunione della<br />
scorsa sera tra i responsabili<br />
della sicurezza. Gli<br />
esperti, che sono tornati<br />
a riunirsi alla presenza<br />
di Zinni dopo la contrastata<br />
seduta di domenica<br />
scorsa, non hanno rilasciato<br />
alcuna dichiara-<br />
zione. Tel Aviv si è inol-<br />
tre riservato la possibilità di compiere<br />
operazioni preventive volte a intercettare<br />
terroristi intenzionati a compiere attacchi<br />
suicidi contro la popolazione civile.<br />
Israele ha inoltre annunciato che<br />
continuerà ad intervenire militarmente<br />
se dovessero essere lanciati colpi di mortaio<br />
contro gli insediamenti ebraici.<br />
I palestinesi dal canto loro si sono impegnati<br />
a completare l’arresto dei terroristi<br />
ancora in libertà e a sottoporli ad<br />
interrogatori prima di processarli.<br />
Poche ore dopo la riunione alcune<br />
bombe sono cadute su diverse colonie<br />
NATO Lo ha detto il Ministro della difesa Ivanov<br />
La Russia resta contraria<br />
all'allargamento ad Est<br />
MOSCA, 12.<br />
La Russia rimane decisamente contraria<br />
all’allargamento ad Est della Nato,<br />
malgrado il recente avvicinamento fra<br />
Mosca e l’Alleanza. Lo ha detto ieri il<br />
Ministro della difesa, Serghiei Ivanov.<br />
L’Alleanza Atlantica sta promuovendo<br />
la trasformazione del Consiglio con la<br />
Russia dalla formula «19+1» alla formula<br />
«20», specialmente per quanto riguarda<br />
problemi come il terrorismo, la non<br />
proliferazione e le missioni di pace.<br />
«La Russia si è opposta in passato ai<br />
piani di allargamento della Nato e vi si<br />
Stati Uniti-Viêt Nam:<br />
operativo lo storico<br />
accordo commerciale<br />
WASHINGTON, 12.<br />
Secondo lo storico accordo<br />
commerciale tra Stati Uniti e Vietnam,<br />
firmato già nel luglio del<br />
2000, ma reso operativo soltanto<br />
ieri con l’incontro a Washington<br />
del Ministro del commercio vietnamita,<br />
Vu Khoan, e del rappresentante<br />
americano del commercio,<br />
Robert Zoellick, gli esportatori<br />
vietnamiti vedranno finalmente<br />
facilitato il loro accesso al mercato<br />
statunitense. Lo annuncia la<br />
rappresentanza del commercio degli<br />
Stati Uniti ad Hà Nôi.<br />
COLOMBO, 12.<br />
Almeno dodici persone sono state uccise<br />
in diversi attacchi lanciati contemporaneamente<br />
da guerriglieri delle «Tigri<br />
per la liberazione della patria Tamil»<br />
(Ltte) contro polizia ed esercito nello Sri<br />
Lanka, secondo quanto reso noto ieri da<br />
fonti ufficiali del Ministero della difesa a<br />
Colombo.<br />
Un portavoce ministeriale ha precisato<br />
che in un primo attacco i guerriglieri<br />
hanno sparato colpi di mortaio contro la<br />
base militare di Pahala Toppur, causando<br />
tre morti e 12 feriti tra i soldati. I<br />
militari hanno risposto al fuoco, uccidendo<br />
sei ribelli. Simultaneamente, un<br />
altro gruppo armato delle «Tigri Tamil»<br />
ha attaccato il commissariato di polizia<br />
di Valaccenai, provocando la morte di<br />
tre persone e il ferimento di altre undici<br />
tra il personale locale. Sempre il portavoce<br />
ministeriale ha aggiunto che in<br />
questo secondo attacco i guerriglieri<br />
hanno anche distrutto la centrale telefonica<br />
della località.<br />
Resta dunque estremamente tesa la situazione<br />
nello Sri Lanka dove proprio<br />
oggi il nuovo Primo Ministro Ranil Wickremesinghe,<br />
che ha prestato giuramento<br />
domenica scorsa, dovrebbe presentare<br />
il suo Governo.<br />
Un posto di controllo militare all'ingresso di un mercato a Tel Aviv<br />
nella Striscia di Gaza, causando danni<br />
materiali, e provocando conseguenti<br />
raid punitivi di elicotteri israeliani in cui<br />
quattro palestinesi sono stati uccisi e altri<br />
diciassette sono stati feriti.<br />
Anche l’Alto rappresentante dell’Unione<br />
Europea per la politica estera e per<br />
la sicurezza, Javier Solana, giunto nella<br />
regione da pochi giorni, ha intensificato<br />
i contatti con le due parti per arrivare<br />
ad una tregua. Solana si è recato a Ramallah,<br />
in Cisgiordania, dove ha incontrato<br />
il Presidente dell'Ap, Yasser Arafat.<br />
In mattinata l'emissario dei Quindici<br />
oppone ora», ha detto Ivanov, citato<br />
dall’agenzia «Interfax». «Anche se si allarga<br />
la portata delle relazioni fra la<br />
Russia e la Nato, questo difficilmente sarà<br />
sufficiente ad eliminare le contraddizioni»<br />
ancora esistenti, ha aggiunto Ivanov.<br />
«L’espansione della Nato come organizzazione<br />
militare non darà alcun<br />
contributo alla soluzione del problema<br />
della sicurezza politica» nel continente<br />
europeo, ha detto Ivanov ribadendo che<br />
Mosca non sta perseguendo l’obiettivo<br />
di una adesione all’Alleanza Atlantica.<br />
Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno<br />
invece perorato ieri la causa dell’allargamento<br />
della Nato ai Paesi Baltici, dopo<br />
un consulto al Dipartimento di Stato<br />
con esponenti di Estonia, Lettonia, Lituania.<br />
I Ministri degli esteri dei tre Paesi<br />
hanno incontrato il Sottosegretario di<br />
Stato, Richard Armitage, nell’ambito<br />
della quarta riunione annuale della<br />
Commissione per la partnership baltica.<br />
In una dichiarazione, il Dipartimento<br />
di Stato dice che Armitage «ha riaffermato<br />
l’attaccamento americano alla visione<br />
di una nuova fase di allargamento<br />
della Nato al vertice di Praga nel 2002».<br />
In visita in Europa nel giugno scorso,<br />
il Presidente degli Starti Uniti, George<br />
W. Bush, aveva detto, in un discorso a<br />
Varsavia, di credere all’adesione alla Nato<br />
di tutte le democrazie europee che<br />
vogliono condividere le responsabilità<br />
dell’Alleanza Atlantica. I Paesi Baltici sono<br />
fortemente interessati ad aderire alla<br />
Nato, anche per affermare la propria indipendenza<br />
dalla Russia. Mosca invece<br />
non vuole la Nato ai suoi confini.<br />
Trinidad e Tobago:<br />
nessun vincitore<br />
nelle elezioni politiche<br />
PORT OF SPAIN, 12.<br />
Non hanno avuto un vincitore le elezioni<br />
legislative anticipate svoltesi lunedì<br />
nell’arcipelago di Trinidad e Tobago. A<br />
scrutinio ultimato, si è infatti registrato<br />
un sorprendente risultato di perfetta parità<br />
fra il Congresso nazionale unito<br />
(Unc), il partito del Premier uscente Basdeo<br />
Panday, un bianco, e il Movimento<br />
nazionale del popolo (Pnm) guidato dal<br />
leader dell’opposizione Patrick Manning,<br />
un nero. L’arcipelago è abitato da bianchi<br />
discendenti da emigranti indiani, che<br />
votano quasi tutti per l’Unc, e da discendenti<br />
degli schiavi neri d’Africa,<br />
quasi tutti sostenitori del Pnm.<br />
Eletto l’anno scorso per un secondo<br />
mandato alla guida del governo di Trinidad<br />
e Tobago, Panday aveva deciso di<br />
sciogliere il Parlamento a causa di dissidi<br />
interni alla sua stessa formazione politica.<br />
Quando ormai erano al termine le<br />
operazioni di scrutinio, i dati forniti dall’ufficio<br />
elettorale assegnavano 18 seggi<br />
all’Unc e 18 al Pnm, sancendo le premesse<br />
di una delicata crisi costituzionale<br />
che dovrà risolvere il Presidente Arthur<br />
Robinson. Entrambi i candidati si sono<br />
detti certi che il Capo dello Stato non<br />
avrà dubbi nello sceglierli per formare il<br />
nuovo Governo.<br />
aveva avuto un colloquio<br />
con il Premier israeliano,<br />
Ariel Sharon.<br />
Sugli argomenti trattati<br />
durante l'incontro tra<br />
Sharon e Solana non sono<br />
state rilasciate dichiarazioni,<br />
ma appena concluso<br />
il colloquio un portavoce<br />
israeliano ha<br />
espresso «soddisfazione»<br />
per la presa di posizione<br />
dei Ministri degli Esteri<br />
dell’Ue, che domenica a<br />
Bruxelles hanno chiesto<br />
ad Arafat di «smantellare»<br />
le reti terroristiche<br />
dei fondamentalisti islamici<br />
armati di Hamas e<br />
della Jihad islamica. «Si<br />
tratta di un cambiamento<br />
nella posizione del-<br />
l’Ue. È la prima volta<br />
che l'Ue sollecita in modo così chiaro<br />
Arafat a lottare contro il terrorismo», ha<br />
continuato la fonte.<br />
«Dirò ad Arafat che deve continuare a<br />
combattere il terrorismo. In questo preciso<br />
momento, è il suo dovere.<br />
Avrà il sostegno necessario per farlo<br />
e, se avrà successo, sarà premiato», ha<br />
detto dal canto suo Solana, che ha poi<br />
fatto il punto della situazione con Zinni<br />
e con gli altri due diplomatici impegnati<br />
nella regione, l'inviato dell'Onu, Terje<br />
Larsen, e quello della Russia Andrei<br />
Vdovin.<br />
Guatemala: esplosione<br />
provoca otto morti<br />
CITTÀ DEL GUATEMALA — Una<br />
esplosione accidentale in una fabbrica<br />
di fuochi artificiali ha causato<br />
la morte di otto persone in Guatemala.<br />
Lo ha reso noto martedì la<br />
polizia locale precisando che tra le<br />
vittime figurano due bambini. Lo<br />
scoppio è avvenuto lunedì a Villa<br />
Nueva, venti chilometri a Sud della<br />
capitale, in un edificio che ufficialmente<br />
ospitava un ristorante, ma<br />
che in realtà era stato trasformato<br />
in una fabbrica illegale di fuochi<br />
d'artificio. Al momento della deflagrazione<br />
erano al lavoro almeno<br />
venti persone, fra le quali molti<br />
bambini.<br />
Gabon: vittime<br />
per epidemia di ebola<br />
LIBREVILLE — Il Governo del Gabon<br />
ha confermato martedì la comparsa<br />
in una provincia nel Nord-<br />
Est di un’epidemia di febbre emorragica<br />
causata dal virus Ebola.<br />
L'allarme era stato lanciato nei<br />
giorni scorsi dall'Organizzazione<br />
mondiale per la Sanità (Oms). «Dal<br />
28 ottobre 2001, dodici persone sono<br />
state colpite dalla malattia, dieci<br />
sono morti e un’undicesima versa<br />
in gravi condizioni», si legge in<br />
un comunicato del Ministero della<br />
ricerca gabonese.<br />
Malaysia: sale al trono<br />
TuankuSyedSirajuddin<br />
KUALA LUMPUR — Tuanku Syed<br />
Sirajuddin è stato incoronato Re<br />
della Malaysia. Lo ha annunciato<br />
mercoledì il Primo Ministro, Mahatir<br />
Mohamad. Il nuovo Sovrano,<br />
Raja dello Stato di Perlis, succede<br />
a Salahuddin Abdul Aziz Shah, deceduto<br />
il mese scorso a 75 anni.<br />
Tuanku Syed Sirajuddin, 58 anni, è<br />
il dodicesimo Re della Malaysia,<br />
che dall’indipendenza dalla Gran<br />
Bretagna nel 1957 ha adottato ha<br />
un sistema monarchico a rotazione<br />
fra i Raja di nove dei tredici Stati<br />
che compongono il Paese. Il Sovrano<br />
viene scelto a scrutinio segreto<br />
dalle famiglie reali di questi<br />
nove Stati e rimane sul trono per<br />
cinque anni.<br />
Spazio: prolungata<br />
lamissionedelloshuttle<br />
WASHINGTON — La missione dello<br />
shuttle «Endeavour» è stata prolungata<br />
di un giorno. Lo ha reso<br />
noto martedì la Nasa precisando<br />
che la navetta rimarrà attraccata<br />
alla stazione spaziale orbitante<br />
«Alpha» sino a sabato, e farà ritorno<br />
sulla Terra lunedì. La decisione<br />
è stata presa per consentire ai cosmonauti<br />
di avere il tempo necessario<br />
a riparare alcuni guasti minori<br />
all’interno della stazione internazionale.<br />
Traversata del Pacifico<br />
diunaereosenza pilota<br />
WELLINGTON — Il «Global Hawk»,<br />
prototipo di un aereo teleguidato<br />
senza pilota, partito dal deserto di<br />
Mojave in California ha attraversato<br />
l'Oceano Pacifico, atterrando ad<br />
Adelaide in Australia. Si è trattato<br />
di un volo senza scalo di 13.800<br />
km effettuato in 22 ore (t.f.).