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L'OSSERVATORE ROMANO

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<strong>L'OSSERVATORE</strong><strong>ROMANO</strong><br />

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di Redazione 0669883461/0669884442 - fax 0669883675<br />

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - ROMA<br />

CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />

GIORNALE QUOTIDIANO<br />

UNICUIQUE SUUM<br />

POLITICO RELIGIOSO<br />

NON PRAEVALEBUNT<br />

ABBONAMENTI 2 Anni Annuo Semestre<br />

VATICANO E ITALIA<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . L. 726.000 - : 374,95 L. 372.000 - : 192,12 L. 186.000 - : 96,06<br />

L'Osservatore della Domenica . — L. 87.000 - : 44,93 L. 43.500 - : 22,47<br />

Cumulativo . . . . . . . . . — L. 441.000 - : 227,76 L. 220.500 - : 113,88<br />

ESTERO (VIA ORDINARIA)<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . — $ 366 —<br />

L'Osservatore della Domenica . — $ 81 —<br />

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Europa zona euro L. 4.000 - ; 2,07<br />

Europa Extra euro L. 4.000 - US$ 3,00<br />

Extra Europa L. 6.000 - US$ 4,00<br />

Anno CXLI - N. 291 (42.929) CITTÀ DEL VATICANO Giovedì 20 Dicembre 2001<br />

ALL'UDIENZA GENERALE NEI GIORNI DELLA NOVENA DI NATALE<br />

GIOVANNI PAOLO II ESORTA TUTTI I CRISTIANI AD «AFFRETTARE I PASSI VERSO BETLEMME»<br />

Dobbiamo convertirci alla pace<br />

«Dobbiamo convertirci alla pace; dobbiamo convertirci a Cristo,<br />

nostra pace, certi che il suo amore disarmante nel presepe vince<br />

ogni cupa minaccia e progetto di violenza». Lo ha sottolineato il Papa<br />

all'udienza generale svoltasi mercoledì mattina, 19 dicembre, nell'Aula<br />

Paolo VI. Ai numerosi fedeli presenti il Santo Padre ha anche<br />

ricordato la speciale giornata di digiuno e di preghiera dello scorso<br />

14 dicembre ed ha rivolto gli auguri per le imminenti festività natalizie.<br />

Questi sono i punti nodali della catechesi del Santo Padre:<br />

» «La nostra attesa si fa voce delle speranze dell’intera umanità e<br />

si esprime in una serie di suggestive invocazioni, che troviamo nella<br />

Celebrazione Eucaristica prima del Vangelo e nella recita dei Vespri<br />

prima del cantico del Magnificat. Sono le cosiddette antifone<br />

“O”, nelle quali la Chiesa si rivolge a Colui che sta per venire con<br />

titoli altamente poetici, che ben manifestano il bisogno di pace e di<br />

salvezza dei popoli, bisogno che solamente nel Dio fatto uomo trova<br />

appagamento pieno e definitivo»;<br />

» «In quest’itinerario di preparazione all’incontro con Cristo, che<br />

nel Natale viene incontro all’umanità, si è inserita la speciale giornata<br />

di digiuno e di preghiera che venerdì scorso abbiamo celebrato,<br />

al fine di chiedere a Dio il dono della riconciliazione e della pace.<br />

È stato un momento forte dell’Avvento, un’occasione per approfondire<br />

le cause della guerra e le ragioni della pace»;<br />

» Di fronte alle tensioni e alle violenze che, purtroppo, funestano<br />

anche in questi giorni varie parti della terra, compresa la Terra<br />

Santa, testimone singolare del mistero della Nascita di Gesù, occorre<br />

che noi cristiani facciamo risuonare ancora più forte il messaggio<br />

di pace che proviene dalla grotta di Betlemme»;<br />

» «Più intensa e corale si faccia in questa settimana la nostra preghiera.<br />

“Christus est pax nostra - Cristo è la nostra pace”. La sua<br />

pace rinnovi ogni ambito del nostro vivere quotidiano. Riempia i<br />

cuori, perché si aprano all’azione della sua grazia trasformante;<br />

permei le famiglie, perché davanti al presepe o raccolte attorno all’albero<br />

di Natale rinsaldino la loro fedele comunione; regni nelle<br />

città, nelle nazioni e nella comunità internazionale e si diffonda in<br />

ogni angolo del mondo».<br />

MEDIO ORIENTE Arafat chiude alcuni uffici di Hamas nella Striscia di Gaza<br />

Appello di Powell ad israeliani e palestinesi<br />

per una pronta ripresa del dialogo di pace<br />

WASHINGTON, 19.<br />

Il Segretario di Stato Usa, Colin Powell,<br />

ha lanciato un appello al Presidente<br />

dell'Autorità Palestinese (Ap), Yasser<br />

Arafat, e al Primo Ministro israeliano,<br />

Ariel Sharon, affinché si adoperino per<br />

la ripresa del dialogo. In colloqui telefonici<br />

avuti con i due leader, Powell ha<br />

sollecitato Arafat «a portare a termine le<br />

azioni positive avviate contro i terroristi»<br />

e Sharon a cominciare a «preparare<br />

una risposta positiva».<br />

Lo ha reso noto ieri il portavoce del<br />

Dipartimento di Stato, Richard Boucher,<br />

precisando che Powell ha chiesto<br />

al Presidente dell'Ap di «agire con maggiore<br />

determinazione per porre fine alla<br />

violenza». Da parte sua, ha aggiunto<br />

Boucher, «Israele deve essere pronto a<br />

fare la sua parte per creare un ambiente<br />

in cui i palestinesi possano sostenersi».<br />

In questo senso, ha continuato, «è importante<br />

che gli israeliani allentino le<br />

pressioni sul popolo palestinese, soprattutto<br />

le restrizioni che provocano gravi<br />

disagi».<br />

I primi risultati dell'iniziativa del Dipartimento<br />

di Stato si sono registrati in<br />

mattinata, quando Sharon ha autorizzato<br />

Avi Richter, il capo del servizio segreto<br />

interno Shin Bet, ad avviare colloqui<br />

con i capi della sicurezza palestinese allo<br />

scopo di prevenire nuovi attacchi terroristici<br />

contro i civili. Il Governo israeliano<br />

aveva deciso il 13 dicembre scorso<br />

di rompere ogni rapporto con Arafat,<br />

definendolo «fuori gioco» dopo l’ennesimo<br />

attentato che aveva provocato la<br />

morte di dieci israeliani il giorno prima<br />

in Cisgiordania. Gli ultimi sviluppi, e le<br />

forti pressioni statunitensi, potrebbero<br />

convincere Sharon a ritornare sulla decisione,<br />

criticata dal suo stesso Capo della<br />

diplomazia Shimon Peres.<br />

Al tempo stesso, però, il Ministro<br />

israeliano del turismo, Benyamin Elon,<br />

ha minacciato di espellere i palestinesi<br />

dai Territori. «Un popolo che ci dichiara<br />

guerra deve capire che se perderà dovrà<br />

pagare, e il prezzo sarà l’espulsione», ha<br />

detto Elon, aggiungendo che «l’irrilevante»<br />

Arafat sta portando il suo popolo alla<br />

catastrofe. L'ufficio di Sharon non ha<br />

Atlante geopolitico<br />

Atlante geopolitico<br />

Médecins<br />

Sans Frontières:<br />

30 anni di aiuti<br />

nel mondo<br />

di GIUSEPPE M. PETRONE<br />

Pagina 2<br />

Pagine 4 e 5<br />

voluto commentare le dichiarazioni del<br />

Ministro, leader del partito di estrema<br />

destra «Moledet» (Madrepatria).<br />

Intanto Powell ha ricevuto ieri il primo<br />

aggiornamento telefonico sulla situazione<br />

da parte dell'inviato americano in<br />

Medio Oriente, Anthony Zinni. Il generale<br />

dei marine in pensione è tornato<br />

negli Usa domenica scorsa dopo due settimane<br />

di infruttuosi sforzi per mediare<br />

una tregua nella regione. Zinni, che si<br />

recato nella sua casa di Williamsburg, in<br />

Virginia, dovrebbe arrivare alla Casa<br />

Bianca nelle prossime ore per riferire di<br />

persona a Powell e al Presidente George<br />

W. Bush.<br />

Intanto è giunta a Washington una<br />

delegazione dell’Unione Europea (Ue) di<br />

alto livello per discutere i termini della<br />

crisi con Powell e con il Consigliere per<br />

la sicurezza nazionale, Condoleezza Rice.<br />

Anche Zinni potrebbe partecipare ai<br />

colloqui. Della delegazione fanno parte<br />

il Primo Ministro belga, Guy Verhofstadt<br />

Presidente di turno dell’Unione<br />

Europea (Ue), e l'Alto Commissario dei<br />

Quindici per la politica estera e per la sicurezza,<br />

Javier Solana. I due sono arrivati<br />

negli Usa da Ottawa, dove nel corso<br />

Gabon: focolaio<br />

di virus Ebola<br />

nel Nord-Est<br />

LIBREVILLE, 19.<br />

Sedici casi di Ebola, dodici dei quali<br />

con esito mortale, sono stati accertati<br />

nel Nord-Est del Gabon al confine con<br />

la Repubblica del Congo (Brazzaville),<br />

dove si sono registrati tre casi di contagio.<br />

L'epidemia è scoppiata alla fine di<br />

novembre in una zona remota nel cuore<br />

della foresta equatoriale e per ora non si<br />

è diffusa in altre aree.<br />

Le autorità sanitarie dei due Paesi —<br />

riferisce l'agenzia di stampa «Ansa» —<br />

affermano che la situazione è «sotto<br />

controllo». Della stessa opinione rassicurante<br />

è il rappresentante in Gabon dell'Organizzazione<br />

mondiale della sanità<br />

(Oms), Alain Brun.<br />

L'ultima vittima è una fanciulla di 14<br />

anni deceduta a Mekambo, circa 600<br />

chilometri ad Est della capitale gabonese<br />

Libreville. Era figlia di una infermiera<br />

del posto morta per le febbri emorragiche<br />

dopo essere stata in contatto con alcuni<br />

malati di Ebola.<br />

In una conferenza stampa tenuta ieri<br />

a Libreville, il Ministro della sanità gabonese,<br />

Faustin Boukoubi, ha confermato<br />

le cifre di dodici morti su sedici casi<br />

accertati.<br />

L'incoraggiamento del Papa all'amata Nazione Argentina<br />

Parole di incoraggiamento e di<br />

speranza per l'«amata Nazione Argentina»<br />

sono state affidate da Giovanni<br />

Paolo II ai numerosi pellegrini<br />

giunti dal Paese latinoamericano e<br />

presenti all'udienza generale. «Per<br />

intercessione della Santissima Vergine<br />

di Luján — ha detto il Santo<br />

del vertice tra Canada e Ue le parti hanno<br />

concordato di esercitare pressioni su<br />

Israele e sull’Autorità Palestinese affinché<br />

pongano fine alla violenza e tornino<br />

al tavolo dei negoziati.<br />

La situazione sul terreno è però ancora<br />

molto tesa. L’Ap ha annunciato che<br />

eserciterà la massima fermezza contro i<br />

gruppi che «minacciano gli interessi nazionali»,<br />

anche se questo significherà arrivare<br />

allo scontro con i gruppi fondamentalisti<br />

islamici che non intendono<br />

sospendere la lotta armata contro Israele.<br />

«Il discorso del Presidente Yasser<br />

Arafat è stato chiaro: abbiamo una sola<br />

Autorità e i palestinesi devono capire<br />

che la distruzione dell’Ap è proprio ciò<br />

che Israele si propone», ha detto ieri il<br />

capo della sicurezza palestinese in Cisgiordania,<br />

Jibril Rajub. A rafforzare il<br />

senso di queste parole è giunta la chiusura<br />

a Gaza di sei uffici del movimento<br />

fondamentalista islamico Hamas, che assieme<br />

alla Jihad islamica ha annunciato<br />

nuovi attentati suicidi. Tra le sedi confiscate<br />

figurano una stamperia dove si<br />

producevano volantini ostili a Arafat,<br />

magazzini, e un ufficio del comitato<br />

femminile dell'organizzazione.<br />

INDIA-PAKISTAN Tensione sempre più aspra<br />

Sparatoria alla frontiera<br />

fra truppe dei due Paesi<br />

NUOVA DELHI, 19.<br />

Minaccia di esplodere sanguinosamente<br />

e con conseguenze difficilmente prevedibili<br />

la tensione di nuovo crescente<br />

tra India e Pakistan, dopo che il Governo<br />

di Nuova Delhi ha accusato quello di<br />

Islamabad di proteggere i secessionisti<br />

islamici armati del Kashmir responsabili<br />

dell'attacco suicida condotto giovedì<br />

scorso contro il Parlamento indiano.<br />

Questa mattina, un portavoce militare<br />

indiano, citato dalle agenzie di stampa<br />

internazionali, ha riferito che in nottata<br />

c'è stata alla frontiera una sparatoria fra<br />

le truppe dei due Paesi.<br />

Da parte sua, il Primo Ministro indiano<br />

Atal Behari Vajpayee ha detto oggi,<br />

durante un dibattito parlamentare sulla<br />

risposta da dare dopo l’attacco di giovedì,<br />

che «tutte le opzioni sono aperte»,<br />

anche se ha specificato che «l’India privilegia<br />

le azioni diplomatiche e non cerca<br />

la guerra con il Pakistan». In precedenza,<br />

tuttavia, il generale Padnabhan,<br />

capo di stato maggiore dell’esercito indiano,<br />

aveva dichiarato che il Pakistan<br />

sta ammassando truppe lungo la frontiera<br />

e che l’India sta reagendo in modo<br />

«appropriato». «Dall’altra parte stanno<br />

HAITI L'opposizione denuncia ritorsioni dei governativi<br />

Disordini dopo il fallito golpe<br />

PORT-AU-PRINCE, 19.<br />

È ancora molto tesa la situazione ad<br />

Haiti, dopo il tentativo di colpo di Stato<br />

messo in atto lunedì da un commando<br />

di sconosciuti. Secondo le prime ricostruzioni,<br />

i ribelli hanno tentato di fare<br />

irruzione nel Palazzo presidenziale, ma<br />

sono stati respinti dalla guardia presidenziale.<br />

Fonti ufficiali hanno reso noto oggi<br />

che i golpisti sarebbero stati agli ordini<br />

di un ex comandante della polizia haitiana,<br />

degradato ed espulso lo scorso anno<br />

insieme con altri sei commilitoni in<br />

quanto sospettato di volere rovesciare il<br />

Governo con la forza. Un componente<br />

del gruppo ribelle, ha riferito un portavoce<br />

del Presidente Jean Bertrand Aristide,<br />

è stato ucciso durante gli scontri che<br />

sono seguiti all'attacco al Palazzo. Altri<br />

componenti del commando, ha aggiunto,<br />

«hanno probabilmente oltrepassato la<br />

frontiera della Repubblica Dominicana»,<br />

dove l'esercito si è schierato a difesa<br />

della rappresentanza diplomatica haitiana<br />

a Santo Domingo e dei Consolati di<br />

Barahona e Dajabon.<br />

Intanto nella capitale Port-au-Prince e<br />

nel resto del Paese la situazione rimane<br />

ancora molto confusa. Episodi di violen-<br />

Padre — chiedo al Signore che gli<br />

argentini dotati di magnanimità e<br />

generosità trovino, in questi momenti<br />

di difficoltà, cammini di riconciliazione<br />

e di mutua comprensione per<br />

costruire, con l'aiuto di Dio e con la<br />

collaborazione e il contributo di tutti,<br />

un futuro di pace e prosperità».<br />

za si sono registrati in molte zone. Sette<br />

persone sono morte in circostanze ancora<br />

in corso di accertamento nei violenti<br />

disordini che sono seguiti al tentativo di<br />

colpo di Stato.<br />

Fonti dell’opposizione hanno denunciato<br />

pesanti ritorsioni da parte di bande<br />

di filogovernative armate. La popolazione<br />

haitiana, continuano, sta vivendo in<br />

condizioni di «totale insicurezza». Secondo<br />

Jermine Asselme, il portavoce<br />

della coalizione che raggruppa i quattro<br />

principali partiti che si contrappongono<br />

al Presidente Aristide, alcune bande armate<br />

«stanno distruggendo i locali» dei<br />

partiti di opposizione. Se non vi sarà un<br />

intervento internazionale temiamo il<br />

peggio», ha aggiunto Asselme in un’intervista<br />

rilasciata ieri alla radio statale<br />

dominicana.<br />

La notte scorsa Aristide ha rivolto un<br />

messaggio di ringraziamento ai propri<br />

sostenitori «per aver saputo respingere il<br />

tentativo di golpe» e li ha invitati «ad organizzare<br />

una vigilanza patriottica per<br />

proteggere la pace». Fonti presidenziali<br />

hanno aggiunto che il Capo di Stato non<br />

si è mai trovato in pericolo in quanto al<br />

momento dell'assalto era nella sua residenza<br />

privata.<br />

‘‘<br />

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‘‘<br />

‘‘<br />

In quest’itinerario di preparazione<br />

all’incontro con Cristo, che nel Natale<br />

viene incontro all’umanità, si è inserita<br />

la speciale giornata di digiuno e di preghiera<br />

che venerdì scorso abbiamo celebrato,<br />

al fine di chiedere a Dio<br />

il dono della riconciliazione e della pace.<br />

È stato un momento forte dell’Avvento,<br />

un’occasione per approfondire<br />

le cause della guerra e le ragioni della pace.<br />

Di fronte alle tensioni<br />

e alle violenze che, purtroppo, funestano<br />

anche in questi giorni varie parti della terra,<br />

compresa la Terra Santa, testimone singolare<br />

del mistero della Nascita di Gesù,<br />

occorre che noi cristiani facciamo risuonare<br />

ancora più forte il messaggio di pace<br />

che proviene dalla grotta di Betlemme<br />

(Giovanni Paolo II, Udienza generale del 19 dicembre)<br />

ammassando truppe. Certe truppe che<br />

avrebbero dovuto arretrare non lo hanno<br />

fatto», ha detto il generale, che alla<br />

domanda se anche l’India stesse spostando<br />

truppe ha risposto: «ho agito nel<br />

modo per me più consono». «Abbiamo<br />

un esercito molto affidabile — ha aggiunto<br />

il generale —. Conosciamo la nostra<br />

forza e i nostri obiettivi. Sappiamo<br />

con esattezza cosa vogliamo fare e siamo<br />

perfettamente in grado di assolvere<br />

a tutti questi compiti».<br />

Alle dichiarazioni del generale Padnabhan<br />

ha dato smentita il Governo del<br />

Pakistan, che ha negato di stare ammassando<br />

truppe alla frontiera, così come<br />

nei giorni scorsi aveva negato ogni coinvolgimento<br />

nell'attacco di giovedì al Parlamento<br />

indiano. Come noto, in tale attacco<br />

morirono dodici persone, sei guardie,<br />

un giardiniere e i cinque assalitori. I<br />

secessionisti islamici, anche in questo<br />

caso secondo l'India protetti dal Pakistan,<br />

erano stati responsabili anche dell'attacco<br />

(ancora più cruento dato che<br />

provocò 38 morti) condotto all'inizio di<br />

ottobre contro il Parlamento statale di<br />

Srinagar, la capitale estiva dello Jammu<br />

e Kashmir, l'unico Stato indiano di popolazione<br />

in maggioranza musulmana.<br />

NOSTRE<br />

INFORMAZIONI<br />

Il Santo Padre ha ricevuto oggi,<br />

19 dicembre, insieme con Sua<br />

Eminenza Reverendissima il Signor<br />

Cardinale Camillo Ruini,<br />

suo Vicario Generale per la Diocesi<br />

di Roma: i Reverendi Monsignori<br />

Enzo Leuzzi, Direttore dell'Ufficio<br />

per la Pastorale Universitaria<br />

del Vicariato di Roma, e<br />

Sergio Lanza, Preside dell'Istituto<br />

Pastorale «Redemptor Hominis»<br />

della Pontificia Università Lateranense;<br />

i Reverendi Don Massimiliano<br />

Palombella, SDB, Direttore<br />

del Coro Interuniversitario; Don<br />

Francesco Pesce, Coordinatore<br />

della Pastorale Universitaria, nel<br />

Settore Sud della Diocesi di Roma;<br />

Padre Giangiacomo Rotelli,<br />

S.I., Cappellano dell'Università di<br />

Roma «La Sapienza»; e Don Victor<br />

Tambone, Cappellano della<br />

Libera Università «Campus Biomedico».<br />

’’<br />

’’<br />

’’<br />

Monografie<br />

La Vergine di Guadalupe<br />

del Messico<br />

e l'indio Juan Diego:<br />

mito, simbolo o storia<br />

di FIDEL<br />

GONZÁLEZ-FERNÁNDEZ, mccj<br />

Pagine 6 e 7<br />

Provviste di Chiese<br />

Il Santo Padre ha nominato<br />

Vescovo di Governador Valadares<br />

(Brasile) Sua Eccellenza Reverendissima<br />

Monsignor Werner<br />

Franz Siebenbrock, S.V.D., finora<br />

Vescovo di Nova Iguaçu.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha nominato<br />

Ausiliare della Diocesi di Santo<br />

André (Brasile) il Reverendo Sacerdote<br />

Airton José dos Santos,<br />

Parroco della Cattedrale di Santo<br />

André, assegnandogli la sede titolare<br />

vescovile di Felbes.<br />

. .<br />

Nomina<br />

di Vescovo Coadiutore<br />

Il Santo Padre ha nominato<br />

Vescovo Coadiutore di Paranavaí<br />

(Brasile) il Reverendo Sacerdote<br />

Elizeu de Morais Pimentel, Rettore<br />

e Professore del Seminario<br />

maggiore della Diocesi di Jacarezinho.

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