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L'OSSERVATORE ROMANO

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PAGINA<br />

4 .<br />

<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 22 Dicembre 2001<br />

«Ho appreso con piacere della vostra iniziativa... denominata “Mese<br />

della pace”, che vi apprestate a porre in atto durante il gennaio<br />

prossimo. Realizzatela con entusiasmo e generosità. Essa è come<br />

un invito alla pace che, fatto da voi, acquista la forza<br />

di una supplica convincente, perché la “misura nuova” del Regno<br />

di Dio si scorge pure nella “piccolezza” dei bambini. Il “Mese<br />

della Pace”, proponendo alle diverse realtà parrocchiali<br />

il vostro messaggio di pace, offrirà certamente ai credenti<br />

l’opportunità di riflettere ulteriormente su questo prezioso dono»<br />

UDIENZA Il discorso del Papa all'Azione Cattolica Ragazzi, al Coro della Montagna della «Società Alpinisti Tridentini», all'Associazione «Amici del presepio» di Torre del Greco<br />

La pace è frutto e opera della giustizia e dell'amore<br />

La pace è frutto e opera della giustizia e dell'amore.<br />

Lo ha detto Giovanni Paolo II al gruppo<br />

dell'Azione Cattolica Ragazzi ricevuto in udienza,<br />

nella mattina di venerdì 21 dicembre, nella Sala<br />

Clementina.<br />

All'incontro con il Santo Padre hanno partecipato<br />

il Coro della «Società Alpinisti Tridentini», e<br />

membri dell'Associazione «Amici del Presepio» da<br />

Torre del Greco.<br />

Ecco il testo del discorso del Santo Padre:<br />

Cari Bambini e cari Ragazzi!<br />

1.Vi saluto con tanto affetto.<br />

Sono lieto di accogliervi ancora una<br />

volta per questo incontro, che mi<br />

offre l’opportunità di prendere nuovamente<br />

contatto con l’importante<br />

realtà ecclesiale dell’Azione Cattolica<br />

Ragazzi, di cui voi fate parte.<br />

Ringrazio il vostro coetaneo per le<br />

parole che ha voluto rivolgermi, interpretando<br />

i vostri sentimenti. Sono<br />

molti i bambini e i ragazzi che,<br />

grazie alla vostra Associazione, hanno<br />

l’opportunità di conoscere più<br />

da vicino Gesù, e sono aiutati a vivere<br />

il Vangelo nella concretezza<br />

dell’esistenza quotidiana. Amare<br />

Gesù, sperimentare il suo grande<br />

amore sia sempre il desiderio più<br />

ardente del vostro cuore. Se Lo seguirete<br />

fedelmente potrete farLo conoscere<br />

e amare anche dai vostri<br />

coetanei e amici.<br />

Vedo che vi accompagnano la<br />

Presidente dell’Azione Cattolica Italiana,<br />

la Signora Paola Bignardi, e<br />

l’Assistente Generale, Mons. Francesco<br />

Lambiasi. Li saluto cordialmente<br />

e li ringrazio per la sollecitudine<br />

con cui si dedicano alla vostra educazione<br />

religiosa.<br />

2.Ho appreso con piacere della<br />

vostra iniziativa in favore della pace,<br />

denominata «Mese della pace»,<br />

che vi apprestate a porre in atto durante<br />

il gennaio prossimo. Realizzatela<br />

con entusiasmo e generosità.<br />

Essa è come un invito alla pace<br />

che, fatto da voi, acquista la forza<br />

di una supplica convincente, perché<br />

la «misura nuova» del Regno di Dio<br />

si scorge pure nella «piccolezza» dei<br />

bambini. Il «Mese della Pace», proponendo<br />

alle diverse realtà parrocchiali<br />

il vostro messaggio di pace,<br />

offrirà certamente ai credenti l’opportunità<br />

di riflettere ulteriormente<br />

su questo prezioso dono che, come<br />

ho scritto nel Messaggio per la Giornata<br />

Mondiale della pace del 2002,<br />

è frutto e opera della giustizia e dell’amore.<br />

Con questi sentimenti vi auguro<br />

un felice e santo Natale. Estendo i<br />

miei voti augurali alle vostre famiglie<br />

e all’intera Azione Cattolica,<br />

mentre per l’intercessione della Vergine<br />

Maria, di cuore tutti vi benedico.<br />

Il canto è una singolare<br />

via per innalzare<br />

al Creatore<br />

l'inno di lode<br />

3.Rivolgo ora un affettuoso<br />

pensiero di benvenuto ai componenti<br />

del coro «Società Alpinisti Tridentini»,<br />

accompagnati dall’Arcivescovo<br />

di Trento, Mons. Luigi Bressan, e<br />

venuti a Roma in occasione del settantacinquesimo<br />

anniversario di<br />

fondazione. Carissimi, mantenete<br />

La visita del Cardinale Edmund Casimir Szoka<br />

al Centro industriale della Città del Vaticano<br />

Il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha visitato,<br />

nella mattina di venerdì 21 dicembre, il Centro industriale. Il Cardinale si è recato in tutti i reparti e ha incontrato<br />

i dipendenti ai quali ha augurato un felice Natale ringraziandoli per il loro prezioso servizio.<br />

Il Cardinale Szoka era accompagnato dal Direttore Generale dei Servizi Tecnici, Massimo Stoppa; dal Capo<br />

Servizio dei laboratori ed impianti, Stefano Marino; e dal primo Capotecnico, Enzo Refe.<br />

vive le belle tradizioni canore, che<br />

caratterizzano la vostra terra. Il<br />

canto è una singolare via per innalzare<br />

al Creatore l’inno di lode e di<br />

ringraziamento per le meraviglie del<br />

suo amore.<br />

Promuovere<br />

la tradizionale<br />

rappresentazione<br />

della nascita di Cristo<br />

Saluto infine i membri dell’Associazione<br />

«Amici del presepio» prove-<br />

nienti da Torre del Greco, compiacendomi<br />

per il bel presepe che hanno<br />

realizzato in questa sala. Carissimi,<br />

vi incoraggio a proseguire nel<br />

vostro impegno di promuovere la<br />

tradizionale rappresentazione della<br />

nascita di Cristo, sulle orme di san<br />

Francesco.<br />

Formulo per tutti voi qui presenti<br />

e per i vostri cari i migliori auguri<br />

per le Feste Natalizie e per il nuovo<br />

Anno, e mentre assicuro il mio ricordo<br />

nella preghiera, volentieri imparto<br />

a tutti una speciale Benedizione<br />

Apostolica.<br />

L'indirizzo d'omaggio di una rappresentante dell'ACR<br />

All'inizio dell'udienza la dodicenne<br />

Valentina Battistelli, alunna<br />

di seconda media, dell'ACR della<br />

parrocchia di san Massimo all'Aquila,<br />

ha rivolto al Santo Padre un<br />

caloroso indirizzo d'omaggio a<br />

nome dei coetanei presenti. Eccone<br />

il testo:<br />

Caro Santo Padre,<br />

la prima cosa che vogliamo dir-<br />

Ti è che siamo molto contenti di<br />

stare qui oggi nella tua casa, per<br />

pregare insieme il Signore Gesù<br />

che viene e per chiederGli il<br />

grande dono della pace.<br />

I nostri educatori e i nostri Sacerdoti<br />

assistenti ci hanno detto<br />

che hai parlato di noi anche nella<br />

tua lettera a conclusione dell'Anno<br />

Santo, all'inizio del nuovo millennio:<br />

grazie, Padre Santo, della<br />

tua fiducia e del tuo amore che ci<br />

danno tanta gioia e ci impegnano<br />

molto a servizio della Chiesa.<br />

Siamo molto rattristati per tutta<br />

la violenza e la crudeltà che abbiamo<br />

visto in questi mesi di<br />

guerra e le tue forti parole sono<br />

state per noi motivo di vera speranza.<br />

Noi siamo ragazzi, ma dal profondo<br />

del nostro cuore anche noi<br />

sentiamo che Gesù, che è il principe<br />

della pace, ama tanto l'umanità<br />

intera e vuole la pace tra tutti<br />

gli uomini.<br />

La nostra piccolezza guarda<br />

con fiducia a Maria, la fanciulla di<br />

Nazareth, che ha accolto umilmente<br />

il Signore e, con la sua disponibilità<br />

e il suo amore, ha potuto<br />

cantare a gran voce le meraviglie<br />

che Gesù compie nella storia<br />

degli uomini.<br />

Maria, Madre del Signore e Madre<br />

nostra, guida il cammino di<br />

noi ragazzi dell'ACR, che vogliamo<br />

diventare costruttori di pace,<br />

nella storia, insieme ai nostri coetanei.<br />

Per questo vogliamo crescere,<br />

insieme alle nostre famiglie e ai<br />

nostri educatori e assistenti, imparando<br />

da Gesù e da Maria uno<br />

stile di vita autentico, disponibile,<br />

fiducioso e capace di trasformare<br />

il mondo dal di dentro, con la forza<br />

del Vangelo.<br />

Continuiamo così ad impegnarci<br />

per i nostri tanti coetanei che ci<br />

chiedono amicizia e con i quali<br />

vogliamo condividere situazioni di<br />

disagio, di sofferenza, di desiderio<br />

di pace. Nel mese della pace del<br />

prossimo gennaio 2002, noi vogliamo<br />

costruire un ponte di amicizia<br />

con bambini e ragazzi palestinesi<br />

e israeliani.<br />

Anche con loro, come con i nostri<br />

amici della Bosnia ed Erzegovina<br />

e della Sierra Leone, vogliamo<br />

progettare e costruire storie di<br />

pace.<br />

TRIBUNALE APOSTOLICO<br />

DELLA ROTA ROMANA<br />

Studio Rotale<br />

17 dicembre 2001<br />

Nella sessione autunnale hanno<br />

conseguito il diploma di Avvocato<br />

Rotale i seguenti candidati: Sig.na<br />

Borza Rita; Sig.na Bracconeri<br />

Giannubilo Ilaria; Sig.ra Izzi Claudia;<br />

Sig.ra Lubrano di Ricco Maria<br />

Candida.<br />

RAFFAELLO FUNGHINI<br />

Decano<br />

L'impegno a favore<br />

dei coetanei<br />

di Terra Santa<br />

GIANLUCA BICCINI<br />

Il tradizionale incontro natalizio tra il<br />

Papa e l'Azione Cattolica Ragazzi, che si<br />

rinnova dal lontano 1972, quest'anno ha<br />

avuto per tema l'impegno per la pace in<br />

Terra Santa. Il gruppo dell'ACR era<br />

composto da 24 ragazzi provenienti da<br />

dodici diocesi di differenti regioni italiane,<br />

con un educatore per ciascuna diocesi.<br />

Li guidavano la Presidente nazionale<br />

dell'Azione Cattolica Italiana, Paola<br />

Bignardi, e l'Assistente Ecclesiastico Generale,<br />

Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo<br />

di Anagni-Alatri; il responsabile<br />

nazionale dell'ACR, Giuseppe Notarstefano,<br />

e l'Assistente Ecclesiastico Centrale,<br />

Mons. Giuseppe Giuliano, insieme<br />

con i nove collaboratori dell'Ufficio Centrale<br />

ACR.<br />

L'incontro ha offerto ai ragazzi l'occasione<br />

di ridire al Santo Padre la loro volontà<br />

di crescere nella fede, attraverso<br />

l'esperienza di gruppo. Per questo, nel<br />

corso dell'udienza, hanno voluto consegnare<br />

idealmente a Giovanni Paolo II un<br />

messaggio nel quale illustrano le attività<br />

realizzate durante il 2001 ed il loro progetto<br />

per l'immediato futuro: il «Mese<br />

della pace» 2002, attraverso il quale costruire<br />

un ponte di amicizia con i coetanei<br />

palestinesi e israeliani della Terra<br />

Santa. Durante tutto il mese di gennaio<br />

i ragazzi italiani prepareranno cartoncini<br />

disegnati solo in parte, lo spazio restante<br />

verrà riempito dal lavoro dei coetanei<br />

di Terra Santa, ai quali saranno indirizzati<br />

i bigliettini colorati. Alcuni dei disegni<br />

verranno iniziati dai bambini di Betlemme:<br />

essi li consegneranno ad una<br />

delegazione dell'Azione Cattolica che<br />

trascorrerà il Natale con loro.<br />

Al termine dell'udienza i ragazzi hanno<br />

intonato l'inno di quest'anno, intitolato<br />

«la mia storia», che spiega il valore<br />

del loro cammino associativo nella parrocchia.<br />

Un canto — l'Adeste fideles — è stato<br />

eseguito anche dalla corale degli Alpini<br />

di Trento, che è in questi giorni a Roma<br />

per celebrare il 75° anniversario di fondazione.<br />

«La corale, nota in tutto il<br />

mondo, è nata nelle chiese», ha spiegato<br />

don Giuseppe Grosselli, incaricato della<br />

diocesi tridentina per la pastorale del turismo.<br />

«Il repertorio — ha aggiunto —<br />

unisce la musica sacra con la lirica ed i<br />

silenzi della montagna».<br />

Per tutto il tempo liturgico del Natale<br />

la Sala Clementina sarà abbellita dalla<br />

presenza di un artistico Presepe. Portato<br />

qui il 14 dicembre, vi resterà sino alla<br />

festa del Battesimo del Signore. Lo ha<br />

portato da Torre del Greco la sezione locale<br />

dell'«Associazione Amici del Presepe»,<br />

guidata dall'assistente spirituale<br />

Don Tommaso Rajola. «La struttura è in<br />

sughero e legno — ha detto l'architetto<br />

Aniello D'Antonio, che lo ha realizzato<br />

— i pastori hanno la testa di terracotta,<br />

mani e piedi di legno e abiti di seta».<br />

Milano: la «Croce di san Damiano»<br />

tra i giovani dell'Università Cattolica<br />

La «Croce di san Damiano» ha fatto<br />

tappa di recente all’Università Cattolica<br />

del Sacro Cuore, presso la Cappella della<br />

sede centrale di Milano in largo Agostino<br />

Gemelli.<br />

Si è trattato della prima tappa in<br />

Lombardia del pellegrinaggio nazionale,<br />

promosso dalla Conferenza Episcopale<br />

Italiana in collaborazione con i Frati Minori<br />

conventuali di Assisi, in vista della<br />

prossima Giornata Mondiale della Gioventù<br />

in programma a Toronto (Canada)<br />

nel mese di luglio 2002.<br />

La presenza della Croce di san Damiano<br />

è stata accompagnata da momenti<br />

di preghiera e meditazione, organizzati<br />

dal Centro Pastorale della Cattolica,<br />

guidati ciascuno da sacerdoti o religiosi<br />

ed animati da gruppi ecclesiali presenti<br />

nell’Ateneo.<br />

In particolare, nel momento dell’accoglienza<br />

della croce, don Ambrogio Pisoni<br />

ha presieduto la Celebrazione Eucaristica,<br />

curata in particolare dal Movimento<br />

di Comunione e Liberazione.<br />

Successivamente don Luigi Galli ha<br />

celebrato la Santa Messa per chiedere il<br />

dono della pace, la celebrazione delle<br />

Lodi ed il canto dei salmi della passione<br />

è stato curato dal Gruppo della Fuci.<br />

Sono seguiti, animati dal Gruppo Missionario,<br />

la recita delle preghiere del-<br />

Invieremo loro un disegno in<br />

parte incompleto, affinché essi<br />

possano finirlo di colorare: vogliamo<br />

iniziare a parlare insieme a<br />

loro di pace, sappiamo quanto è<br />

difficile, vogliamo provarci attraverso<br />

un linguaggio universale<br />

quale è il disegno.<br />

Vorremmo che nella terra di<br />

Gesù possa iniziare una nuova<br />

stagione di pace, vogliamo dirlo a<br />

voce alta come tu hai fatto e stai<br />

facendo: «Domandate pace per<br />

Gerusalemme» (Salmo 121).<br />

Siamo certi che i nostri coetanei<br />

lo desiderano e pensiamo così<br />

di dirlo insieme.<br />

Grazie ancora per la gioia di<br />

essere qui e per tutto ciò che fai<br />

perché ciascun bambino e ragazzo,<br />

ciascuna persona della terra<br />

possano incontrare il Signore Gesù<br />

e con molto affetto ti diciamo:<br />

Buon Natale, Padre Santo!<br />

l’Angelus e dell’ora media, presiedute<br />

da Padre Enzo Viscardi, e la Santa Messa<br />

per chiedere il dono dello Spirito<br />

Santo, che è stata celebrata da don<br />

Giorgio Basadonna.<br />

Subito dopo, nel corso di un incontro<br />

soprattutto per il personale tecnico ed<br />

amministrativo, don Giorgio Begni ha<br />

condotto una lectio sull’Apocalisse.<br />

I momenti di preghiera sono proseguiti,<br />

prima con una lectio, tenuta dalla<br />

dottoressa Sara Gaudio e curata dal<br />

Gruppo Biblico, sul tema: «Da Geremia<br />

a Cristo, una passione d’amore»; quindi<br />

con la celebrazione dei Vespri, animata<br />

dal Gruppo Tobia e guidata da suor<br />

Emanuela.<br />

Infine, la Santa Messa è stata presieduta<br />

dall’Assistente generale dell’Università<br />

Cattolica, Monsignor Gianni Ambrosio,<br />

ed animata dai Collegi della Cattolica.<br />

«Proprio la croce, la “croce gloriosa”<br />

di san Damiano — ha ricordato Mons.<br />

Ambrosio — introduce all’aspetto più intimo<br />

e più profondo di quel disegno di<br />

salvezza che non appartiene solo al passato<br />

ma coinvolge anche la cronaca<br />

quotidiana.<br />

«La sofferenza trasfigurata dall’amore<br />

— ha aggiunto l'Assistente generale della<br />

Cattolica — manifesta tutta l’intensità<br />

dell’amore di Dio come vittoria sulla<br />

morte, sul male, sull’effimero. Contemplando<br />

il Crocifisso di san Damiano, san<br />

Francesco d’Assisi ha udito l’invito: “Va’<br />

e ripara la mia Chiesa”».<br />

«Poco alla volta — ha detto ancora —<br />

Francesco ha compreso che non si trattava<br />

del semplice restauro della chiesetta<br />

ma della grande, stupenda opera di<br />

“ricostruzione” della Chiesa, “sale della<br />

terra e luce del mondo”».<br />

Al termine del rito, è avvenuta la consegna<br />

della croce e del messaggio ai pellegrini<br />

della «Giornata Mondiale della<br />

Gioventù» da parte del Papa. (a. m.)

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