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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
PAGINA<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />
Redazione:<br />
via del Pellegrino<br />
00120 Città del Vaticano<br />
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de «L'Osservatore Romano»<br />
a cura di Arturo Mari<br />
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sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />
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.<br />
2 .<br />
MEDIO ORIENTE Ventisei morti e oltre duecento feriti nelle esplosioni<br />
Stato di massima allerta<br />
decretato in Israele dopo le stragi<br />
CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 1<br />
mento di gran parte dei Territori. L’esercito<br />
ha immediatamente imposto il<br />
divieto di transito in numerose arterie<br />
della Cisgiordania, limitando così gli<br />
spostamenti dei potenziali terroristi.<br />
Gli ultimi episodi confermano che<br />
«qualcuno in Medio Oriente non vuole<br />
la pace», ha detto dopo l'incontro con<br />
Sharon il Presidente Bush, che ha incontrato<br />
il Premier un giorno prima del<br />
previsto per permettergli di fare ritorno<br />
immediatamente in Patria. Il Capo della<br />
Casa Bianca ha insistito sulla necessità<br />
che Arafat intervenga con forza, intimandogli<br />
di fare «quanto è in suo potere»<br />
per fermare l'ondata di violenza che<br />
ha colpito Israele nel delicato momento<br />
di un nuovo impegno americano per risolvere<br />
la crisi.<br />
Le stragi hanno infatti coinciso, oltre<br />
che con il viaggio di Sharon negli Usa,<br />
con la missione nella regione dell’inviato<br />
statunitense Anthony Zinni, che sta faticosamente<br />
tentando di riportare le parti<br />
al tavolo delle trattative. La maggior<br />
parte degli osservatori, negli Stati Uniti<br />
come in Israele, hanno interpretato gli<br />
attentati delle ultime ore come un atto<br />
di aperta ostilità all’iniziativa degli Usa.<br />
Dopo le nuove violenze le posizioni si<br />
sono in effetti molto irrigidite. Prima degli<br />
attentati era previsto che Bush chiedesse<br />
a Sharon di abbandonare la linea<br />
dura, rivedendo la sua richiesta di sette<br />
giorni di tregua assoluta prima di tornare<br />
al dialogo con i palestinesi. Ma gli ultimi<br />
episodi hanno alterato questo scenario<br />
e ora Washington difficilmente potrà<br />
opporsi alla prevedibile rappresaglia<br />
israeliana.<br />
Da parte sua Sharon ha anticipato<br />
che Israele «tratterà i terroristi nello<br />
stesso modo con cui l’America tratta<br />
Osama bin Laden». In quella che è stata<br />
la sua terza visita alla Casa Bianca, il<br />
Premier ha ribadito che a suo avviso<br />
Arafat, lungi dall’essere un vero partner<br />
nel processo di pace, è un leader che<br />
accoglie e fornisce protezione a terroristi<br />
allo stesso modo dei Taleban.<br />
Rientrato stamane in Israele, Sharon<br />
ha immediatamente avviato le consultazioni<br />
con responsabili delle forze armate<br />
e dei servizi di sicurezza. Questa sera alle<br />
ore 20 locali (le 19 in Italia) terrà un<br />
discorso alla Nazione al termine del<br />
quale presiederà una riunione straordinaria<br />
del Governo. L'atteggiamento del<br />
Premier, criticato nei mesi scorsi dalla<br />
Casa Bianca che lo invitava a favorire<br />
maggiormente il dialogo, trova ora maggiori<br />
sostenitori in America. Per la prima<br />
volta ieri membri dell’Amministrazione<br />
Bush hanno pubblicamente manifestato<br />
dubbi sul ruolo svolto da Arafat<br />
nel negoziato. «Non è un leader particolarmente<br />
forte», ha detto il Capo del<br />
Pentagono, Donald Rumsfeld, mentre il<br />
Segretario di Stato, Colin Powell, ha sottolineato<br />
che le stragi di Gerusalemme e<br />
di Haifa sono «attentati anche contro<br />
Arafat», in quanto manifestazione indiretta<br />
della sua debolezza.<br />
Da parte sua l'Ap ha assunto una serie<br />
di misure speciali per affrontare la<br />
difficile situazione. Nel corso di una riunione<br />
straordinaria svoltasi in serata a<br />
Gaza, il Consiglio superiore di sicurezza<br />
palestinese ha disposto il divieto di porto<br />
d’armi per tutti i cittadini dei Territori.<br />
Uniche eccezioni saranno rappresentate<br />
dagli agenti dell'Ap e da persone in<br />
possesso di una speciale autorizzazione.<br />
«Ogni contravventore sarà severamente<br />
punito», ha detto un alto responsabile<br />
della sicurezza in un'intervista rilasciata<br />
all'agenzia di stampa francese «Afp». Il<br />
Consiglio superiore, ha precisato ancora<br />
la fonte, ha inoltre vietato le manifestazioni,<br />
gli inviti a dimostrare rivolti ad<br />
alunni e studenti, l’utilizzazione delle<br />
moschee a fini di propaganda e l’utilizzazione<br />
degli altoparlanti per campagne<br />
politiche. Tali misure, ha precisato il responsabile,<br />
intendono «servire l’interesse<br />
nazionale e prevenire i disordini, al fine<br />
di favorire il cammino dei palestinesi<br />
verso l’obiettivo di stabilire uno Stato»<br />
autonomo.<br />
In precedenza, la direzione palestinese,<br />
composta dai membri del gabinetto<br />
dell’Ap e del Comitato esecutivo dell’Organizzazione<br />
per la liberazione della Palestina<br />
(Ceolp), aveva annunciato di aver<br />
decretato, con effetto immediato, «lo<br />
stato di emergenza in tutti i Territori palestinesi»<br />
e «incaricato l’apparato di sicurezza<br />
di perseguire e arrestare coloro<br />
che hanno pianificato ed eseguito questi<br />
attacchi, affinché possano essere giudicati».<br />
In un comunicato, la direzione palestinese<br />
affermava di considerare «illegale<br />
qualsiasi gruppo o organizzazione<br />
che non obbedisse alla sue decisioni, in<br />
particolare quelli che rivendicano attacchi<br />
e attentati contro civili in Israele».<br />
L'Ap ha inoltre avviato una campagna<br />
di repressione che ha portato finora all'arresto<br />
di 75 appartenenti ad Hamas e<br />
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<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Lunedì-Martedì 3-4 Dicembre 2001<br />
Chieste azioni tempestive per arrestare i responsabili<br />
Unanime la condanna<br />
della comunità internazionale<br />
TEL AVIV, 3.<br />
L’ultima serie di attentati in Israele<br />
ha suscitato un’ondata di sdegno e di riprovazione<br />
in tutto il mondo.<br />
Il Presidente degli Stati Uniti, George<br />
W. Bush, ha definito gli attacchi «atti<br />
orrendi», mentre il portavoce della Casa<br />
Bianca ha sottolineato che gli Usa «esigono<br />
azioni decise contro organizzazioni<br />
come Hamas e Jihad». Anche Mosca ha<br />
condannato con fermezza gli attentati. Il<br />
portavoce del Ministero degli esteri russo,<br />
Aleksandr Yakovenko, ha invitato<br />
israeliani e palestinesi a fare «passi convergenti<br />
per rompere il circolo vizioso<br />
della violenza».<br />
Il Segretario generale delle Nazioni<br />
Unite, Kofi Annan, ha chiesto al Presidente<br />
dell'Autorità Palestinese (Ap), Yasser<br />
Arafat, di agire in modo «tempestivo<br />
e rapido» per assicurare alla giustizia i<br />
responsabili degli attentati. Annan ha<br />
sottolineato l'esigenza di adottare «provvedimenti<br />
immediati» e ha chiesto che i<br />
responsabili siano arrestati e consegnati<br />
alla giustizia. «Nessuna causa e nessun<br />
motivo possono mai giustificare il deliberato<br />
assassinio di civili innocenti», ha<br />
aggiunto Annan osservando che «questi<br />
orrendi atti di terrorismo danneggiano il<br />
lavoro di quanti stanno lavorando per la<br />
pace e per la giustizia».<br />
Ferma e unanime è stata anche la<br />
condanna da parte delle istituzioni dell'Unione<br />
Europea (Ue). Il Presidente della<br />
Commissione, Romano Prodi, in un<br />
messaggio di condoglianze inviato al<br />
Premier israeliano Ariel Sharon, ha definito<br />
«odiosi» gli attentati terroristici.<br />
«Una volta di più, la Commissione europea<br />
intende manifestare chiaramente il<br />
CITTÀ DEL CAPO — In occasione della<br />
Giornata mondiale contro l'Aids, l’ex Presidente<br />
sudafricano Nelson Mandela ha<br />
lanciato sabato scorso un appello affinché<br />
i malati possano avere accesso alle cure<br />
e ai farmaci. «Dobbiamo assicurare ai sieropositivi<br />
un trattamento medico adeguato<br />
e medicine che li aiutino a resistere alla<br />
malattia», ha detto l’ex Presidente nel corso<br />
di una visita a una casa che ospita<br />
bambini malati di Aids nella bidonville di<br />
Crossroads a Città del Capo.<br />
alla Jihad islamica. Tra gli arrestati figurano<br />
due dirigenti di Hamas, Ismail Abu<br />
Shannab e Ismail Haniyah. Secondo la<br />
radio militare israeliana, inoltre, l'Ap<br />
avrebbe imposto gli arresti domiciliari al<br />
leader dell'organizzazione, lo sceicco<br />
Ahmed Yassin.<br />
I gruppi fondamentalisti islamici armati<br />
hanno comunque annunciato nuovi<br />
attacchi nei prossimi giorni. Il capo dell’ufficio<br />
politico di Hamas, Khaled Meshaal,<br />
ha detto che l'organizzazione ha<br />
a disposizione «per altri venti anni» numerosi<br />
militanti pronti a immolarsi. «Il<br />
nostro obiettivo è quello di rendere il<br />
costo dell’occupazione troppo caro per<br />
l’occupante», ha aggiunto. Hamas ha<br />
inoltre denunciato l'ostilità agli attentati<br />
da parte dell'Ap, che minerebbe la causa<br />
palestinese «attraverso la cooperazione<br />
con Israele». Hamas «saprà superare<br />
le pressioni» dell’Ap, ha aggiunto Meshaal.<br />
Intanto proseguono le violenze sul<br />
terreno. Nelle ultime ore cinque palestinesi<br />
sono stati uccisi da militari israeliani.<br />
L'ultima vittima è Yehya Abu Abed,<br />
un contadino di trentacinque anni. Secondo<br />
fonti palestinesi, l'uomo si stava<br />
recando al lavoro in auto quando una<br />
pattuglia di militari israeliani gli ha intimato<br />
di accostare al lato della strada.<br />
Spaventato, il palestinese non si sarebbe<br />
fermato al posto di blocco provocando<br />
la reazione dei soldati che hanno sparato<br />
uccidendolo.<br />
suo rigetto totale di tutti gli atti di terrorismo<br />
e sottolinea l’urgenza di una ripresa<br />
del dialogo per instaurare la pace»,<br />
ha detto Prodi.<br />
Da parte sua l’Alto rappresentante per<br />
la politica estera e la sicurezza dell'Ue,<br />
Javier Solana, ha espresso «shock ed orrore»<br />
per quanto accaduto e ha lanciato<br />
un appello all’Autorità Palestinese affinché<br />
faccia il possibile «per prevenire<br />
analoghe azioni future» e lavori «per<br />
una effettiva cooperazione sulla sicurezza».<br />
«Israeliani e palestinesi — ha detto<br />
Solana — non dovrebbero cedere alla<br />
pressione dei nemici della pace né di<br />
quanti vogliono sabotare gli sforzi verso<br />
questa soluzione».<br />
Anche la Presidente dell’Europarlamento,<br />
Nicole Fontaine, si è detta «particolarmente<br />
indignata» per l'accaduto.<br />
«È indispensabile che l’Ap faccia tutto<br />
quanto è in suo potere per neutralizzare<br />
i gruppi responsabili di questi mostruosi<br />
attentati», ha sottolineato. Al tempo<br />
stesso, ha aggiunto, «Israele deve evitare<br />
di ricorrere al ciclo attentati-rappresaglie».<br />
«Anche se in questi momenti<br />
drammatici il dialogo sembra impensabile,<br />
resta comunque la sola via d'uscita»,<br />
ha aggiunto ancora.<br />
La presidenza belga di turno dell’Ue<br />
ha inoltre espresso la «sua più grande<br />
repulsione» e condanna degli attentati. I<br />
Quindici hanno lanciato un appello all’Ap<br />
affinché tutto il possibile venga fatto<br />
«per fermare e consegnare alla giustizia<br />
gli autori di questi ignobili atti e per<br />
prevenirne altri». Ad entrambe le parti è<br />
stato chiesto infine un impegno «risoluto<br />
per una ripresa di una effettiva cooperazione<br />
di sicurezza per bloccare il ciclo<br />
delle violenze».<br />
I singoli Paesi europei hanno inoltre<br />
espresso direttamente la propria condanna.<br />
Il Ministro degli esteri della Gran<br />
Bretagna, Jack Straw, ha invitato i dirigenti<br />
palestinesi a «fare l’impossibile»<br />
per neutralizzare i responsabili delle<br />
stragi, mentre il Presidente francese,<br />
Jacques Chirac, si è appellato agli «uomini<br />
di buona volontà» invitandoli «a<br />
dare fondo alle loro energie per assicurare<br />
una ripresa del dialogo». Il Cancelliere<br />
tedesco Gerhard Schroeder si è<br />
detto «sconvolto» ed ha chiesto all’Ap di<br />
«individuare e punire i responsabili»,<br />
mentre il Presidente Consiglio dei Ministri<br />
italiano, Silvio Berlusconi, ha espresso<br />
in un messaggio a Sharon «solidarietà»<br />
per questa «nuova inaudita e raccapricciante<br />
manifestazione di violenza».<br />
Ferme le reazioni anche dal mondo<br />
arabo. Il Capo dello Stato egiziano, Hosni<br />
Mubarak, ha condannato gli attentati<br />
e si appellato alle parti affinché fermino<br />
tutte le azioni di rappresaglia «per<br />
evitare spargimenti di sangue». Il Ministro<br />
degli esteri giordano, Abdel Hah<br />
Khatib, ha detto che Amman «condanna<br />
gli attacchi contro civili e si rammarica<br />
per il gran numero di perdite umane<br />
che si registrano da 14 mesi».<br />
Egitto e Giordania ricoprono un ruolo<br />
chiave nel processo di pace in Medio<br />
Oriente, avendo firmato una pace separata<br />
con Israele. Al fine di trovare una<br />
via d'uscita dalla spirale della violenza il<br />
Presidente Mubarak e il Re di Giordania,<br />
Abdullah II bin Hussein, si incontreranno<br />
questa sera al Cairo per un<br />
vertice straordinario.<br />
Sud Africa: appello di Mandela per la lotta all'Aids<br />
Successivamente, rispondendo alle domande<br />
dei bambini di una scuola della<br />
zona, ha ribadito l’impegno ad assistere<br />
in tutti i modi i malati che nel Paese rappresentano<br />
la nona parte della popolazione,<br />
pari quasi a cinque milioni di persone.<br />
In Sud Africa — riferisce l'agenzia di<br />
stampa italiana «Ansa» — i movimenti per<br />
la difesa dei malati hanno combattuto e<br />
Intervento della Santa Sede al II Comitato dell'Assemblea Generale dell'Onu<br />
Ambiente e sviluppo sostenibile richiedono<br />
conoscenza, responsabilità e prudenza<br />
Mercoledì 28 novembre 2001 S.E.<br />
Mons. Renato Raffaele Martino, Osservatore<br />
Permanente presso le Nazioni<br />
Unite a New York, ha preso la parola<br />
dinanzi al II Comitato dell’Assemblea<br />
Generale dell’ONU sul punto 98f dell’Agenda,<br />
«Ambiente e sviluppo sostenibile:<br />
la protezione del clima globale per l’attuale<br />
generazione e per quelle future».<br />
Pubblichiamo qui di seguito il testo dell’intervento:<br />
Mr. Chairman:<br />
At the end of the last century,<br />
mankind looked back at its achievements<br />
of the last one hundred years<br />
and felt justifiably proud. It had unlocked<br />
the secrets of the atom and had<br />
split the nucleus to unleash its energy,<br />
it had discovered that the universe is<br />
expanding, that life’s architecture is<br />
based on a beautifully simple double<br />
helix of DNA and it had traveled to the<br />
moon not to conquer but to learn. We<br />
are entitled to a moment of reflection<br />
on God’s gift of the human intellect.<br />
However, then came the realization<br />
that the same mankind that had understood<br />
the forces of nature had left out<br />
one of them: mankind itself had become<br />
a force of nature, so powerful as<br />
to be potentially capable of changing<br />
our world for centuries to come.<br />
This force has brought about the<br />
greenhouse effect and the scientific<br />
community at large is now in broad<br />
agreement as to the implications of this<br />
Indonesia: cristiani<br />
in fuga a Sulawesi<br />
per le violenze<br />
di bande islamiche<br />
JAKARTA, 3.<br />
Migliaia di cristiani indonesiani<br />
— riferisce l'agenzia di stampa<br />
«Ansa» — sono in fuga dai loro<br />
villaggi nel centro dell’isola di Sulawesi<br />
in seguito a sanguinosi attacchi<br />
di miliziani fondamentalisti<br />
islamici. Le violenze sono in corso<br />
da una settimana nella regione di<br />
Poso e — secondo un bilancio<br />
provvisorio — hanno provocato<br />
non meno di sette morti e numerosi<br />
feriti tra la popolazione cristiana.<br />
Gli estremisti islamici, che indossano<br />
divise militari, hanno raso<br />
al suolo con i bulldozer e dato<br />
alla fiamme alcuni villaggi. Per<br />
scampare alla furia degli aggressori,<br />
gli abitanti sono fuggiti in zone<br />
risparmiate dagli attacchi o si sono<br />
internati nelle foreste. Al momento<br />
degli attacchi, i villaggi<br />
non erano sufficientemente protetti<br />
dalle forze dell'ordine. Successivamente,<br />
le autorità hanno<br />
inviato a Poso 500 uomini per rinforzare<br />
le unità di polizia e le<br />
guarnigioni militari.<br />
L'Indonesia ha una popolazione<br />
di oltre 210 milioni di abitanti, a<br />
stragrande maggioranza di religione<br />
musulmana. I cristiani sono<br />
meno del dieci per cento. Da tre<br />
anni a questa parte, in diverse regioni<br />
dell'arcipelago le comunità<br />
cristiane sono oggetto di attacchi<br />
da parte di estremisti islamici.<br />
man-enhanced phenomenon. Indeed,<br />
“there is a new and stronger evidence<br />
that most of the warming observed over<br />
the last fifty years is attributed to human<br />
activities” and that coming<br />
changes will affects all aspects of the<br />
environment and societal well-being,<br />
especially for the poor, the vulnerable<br />
and the generations yet unborn. (IPCC;<br />
“Climate Change 2001, The Scientific<br />
Basis”, 2001)<br />
Mr. Chairman:<br />
The history of humanity has been<br />
punctuated by various sorts of revolutions.<br />
The first revolution occurred<br />
thousands of years ago, at the end of<br />
the last ice age, when mankind used<br />
“knowledge” to sow seeds and found a<br />
more stable and predictable source of<br />
food. The second revolution began almost<br />
three hundred years ago with the<br />
industrial revolution when “knowledge”<br />
was used to obtain energy, no longer<br />
from animals or the wind but from<br />
coal and steam. That engineering feat<br />
unleashed the build-up of greenhouse<br />
gases into the atmosphere. More than<br />
one hundred years ago, the Swedish<br />
chemist S. Arrhenius warned that a<br />
doubling of carbon dioxide gas may<br />
have dire consequences for humankind<br />
and now that phenomenon has been<br />
recognized in its full dimension.<br />
Nature required one million years to<br />
produce the amount of fossil fuel that<br />
humanity burns in only one year. The<br />
activities of twenty-five percent of the<br />
world’s population are responsible for<br />
almost seventy-five percent of the global<br />
emission of greenhouse gases.<br />
Global warming, as it is popularly<br />
called, is global in scale. It recognizes<br />
no boundaries, no nationalities, no cultural<br />
divides. It is the great equalizer<br />
with unpleasant consequences.<br />
Responses to such a phenomenon<br />
should reflect our interdependence and<br />
common responsibility for the present<br />
and the future of our planet, taking into<br />
account the important role that the<br />
virtue of prudence could play in addressing<br />
climate change. Prudence is<br />
intelligence applied to our actions<br />
through knowledge and wisdom and it<br />
is not merely a careful and safe approach<br />
to decisions, but rather a<br />
thoughtful and reasoned basis for taking<br />
or eluding action to attain a moral<br />
good and promote the achievement of<br />
common good. (United States Catholic<br />
Bishops: Global Climate Change: A Plea<br />
for Dialogue, Prudence and the Common<br />
Good, June 2001)<br />
Mr. Chairman,<br />
Perhaps we need a “third revolution”<br />
in which we use our knowledge once<br />
again. Knowledge is a public good, one<br />
we can share with others without losing<br />
it. Knowledge will help us move<br />
from a model that is resource intensive<br />
to one that is knowledge intensive.<br />
Knowledge is an unlimited natural resource.<br />
Instead of burning coal and wood,<br />
we must begin to burn knowledge so<br />
that finally the people of the world will<br />
count for more than they produce, that<br />
the human person will truly be the center<br />
of our concerns for sustainable development.<br />
We should not become a<br />
civilization that knows the price of everything<br />
and the value of nothing.<br />
Mr. Chairman,<br />
After his Angelus Message, on the eve<br />
of the Rio Conference on Environment<br />
and Development, Pope John Paul II<br />
shared thoughts that are as relevant<br />
Taiwan: dopo 50 anni il Kuomintang<br />
perde la maggioranza in Parlamento<br />
TAIPEH, 3.<br />
Sconfitta storica per i nazionalisti del<br />
Kuomintang (Kmt) nelle elezioni politiche<br />
ed amministrative che si sono tenute<br />
sabato nell’isola di Taiwan. Dopo 50<br />
anni hanno infatti perso la maggioranza<br />
assoluta del Parlamento, ottenendo solo<br />
67 dei 225 seggi disponibili (nel 1998 ne<br />
avevano ottenuti 110), mentre i loro<br />
principali avversari, il Partito democratico<br />
progressista (Dpp) del Presidente<br />
Chen Shui-Bian, ne hanno ottenuti 87,<br />
divenendo la prima formazione politica.<br />
Al terzo posto, secondo i dati ufficiali<br />
forniti dalla Commissione Elettorale, si è<br />
piazzato il Primo partito del popolo<br />
(Pfp), che ha più che raddoppiato il numero<br />
dei seggi, da 20 a 46. La formazione<br />
nata dalla scissione del Kuomintang,<br />
l’Unione per la solidarietà (Tsu), sostenuta<br />
dall’ex Presidente Lee Teng-hui, ha<br />
guadagnato 13 seggi. Un solo seggio per<br />
il Nuovo Partito (Np) e dieci per i candidati<br />
indipendenti.<br />
Oltre ai 184 seggi aggiudicati con la<br />
consultazione di sabato, ne devono essere<br />
assegnati altri 41 con il sistema proporzionale<br />
a rappresentanti di minoranze<br />
etniche e di residenti all’estero. Non<br />
avendo nessuno dei principali partiti ot-<br />
vinto una importante battaglia contro le<br />
case farmaceutiche che difendevano i brevetti<br />
dei medicinali antiaids. Le stesse associazioni<br />
impegnate nella tutela dei malati<br />
— informa l'agenzia citata — rimproverano<br />
alle autorità sudafricane di non fare<br />
abbastanza nel campo della prevenzione.<br />
«I Capi di Stato e di Governo e le first<br />
ladies devono essere in prima linea nella<br />
battaglia», ha affermato al riguardo Man-<br />
tenuto la maggioranza assoluta, sarà necessaria<br />
la formazione di un Governo di<br />
coalizione. «Il voto dovrebbe contrassegnare<br />
l’inizio della cooperazione tra i<br />
Partiti di Governo e l’opposizione», ha<br />
detto il Presidente Chen in un comunicato.<br />
«Durante la campagna elettorale,<br />
ci può essere competizione tra i Partiti e<br />
tra le persone, ma la stabilità, la sicurezza<br />
e la prosperità del Paese sono la lingua<br />
comune di 23 milioni di persone e<br />
la loro comune speranza». Secondo alcuni<br />
accreditati analisti l’esito delle elezioni<br />
è dipeso dal fallimentare approccio<br />
ai problemi da parte del Kuomintang.<br />
«Hanno imparato molto poco — hanno<br />
sostenuto — dalla sconfitta alle elezioni<br />
presidenziali. Non hanno esaminato a<br />
fondo cosa era andato storto e hanno<br />
continuato ad attuare la politica del confronto<br />
e tattiche ostruzionistiche in Parlamento».<br />
Mentre si è compiuta questa<br />
svolta storica, Taiwan, da sempre abituata<br />
alla crescita economica e alla piena<br />
occupazione, è alle prese con la peggiore<br />
recessione della sua storia, con la<br />
borsa che ha perso la metà del suo valore<br />
e con un alto — per i suoi standard<br />
— tasso di disoccupazione (5,33 per<br />
cento in ottobre).<br />
dela, che ha citato come modelli i leader<br />
politici del Botswana, dell'Uganda e del<br />
Senegal, che si sono frequentemente fatti<br />
ritrarre da televisioni e giornali mentre<br />
abbracciavano bambini colpiti dalla terribile<br />
malattia.<br />
Intanto, nella Giornata mondiale contro<br />
l'Aids, una importante società farmaceutica<br />
ha annunciato che ridurrà del 20 per<br />
cento, per i pazienti del settore privato in<br />
Sud Africa, i prezzi di due medicine chiave<br />
nella lotta al virus.<br />
even today and appropriate as we prepare<br />
for the World Summit on Sustainable<br />
Development, to be held in Johannesburg<br />
in September, 2002.<br />
“This important meeting — he said<br />
— sets out to examine in depth the relationship<br />
between protection of the environment<br />
and the development of peoples.<br />
These are problems which have<br />
at their roots a profound ethical dimension,<br />
and which involve, therefore,<br />
the human person, the centre of creation,<br />
with those rights of freedom<br />
which derive from his dignity of being<br />
made in the image of God and with the<br />
duties which every person has towards<br />
the future generations.”<br />
“I invite all to pray — he continued<br />
— with me that the high representatives<br />
of the various nations of the<br />
world, ... , will be farseeing in their deliberations<br />
and will know how to orientate<br />
humanity along the path of solidarity<br />
with humankind and of responsibility<br />
in the common commitment to<br />
the protection of the earth which God<br />
has given us.” (Pope John Paul II, Message<br />
before the Angelus, St. Peter’s<br />
Square, 31 May 1992.)<br />
Knowledge is the only true inexhaustible<br />
resource that assures a sustainable<br />
environment and development<br />
and, Mr. Chairman, only knowledge,<br />
together with an ethical sense of our<br />
relationship with the environment, can<br />
help to guide our efforts today and for<br />
future generations.<br />
Somalia:combattimenti<br />
a Sud di Mogadiscio<br />
MOGADISCIO — Non meno di 15<br />
morti e 20 feriti, alcuni dei quali<br />
gravi: è il bilancio, ancora provvisorio,<br />
di una vera e propria battaglia<br />
esplosa sabato pomeriggio e<br />
continuata nella notte a Tobonka<br />
Bondo, un villaggio a 35 km a Sud<br />
di Mogadiscio. Lo hanno riferito<br />
domenica testimoni oculari, e lo ha<br />
anche confermato il Ministro della<br />
scienza e tecnologia del Governo<br />
di transizione nazionale somalo,<br />
Abdulkadir Mohamed Mahahey. La<br />
battaglia è infuriata tra due sottoclan,<br />
gli Abgal ed i Garre, che finora<br />
avevano convissuto abbastanza<br />
pacificamente. All’origine dello<br />
scontro un contenzioso relativo ai<br />
diritti su alcune terre.<br />
Russia: agguato<br />
dei ribelli in Cecenia<br />
MOSCA — Il vice Procuratore militare<br />
russo per la Cecenia, Roman<br />
Grigorian, è stato ucciso sabato<br />
sera in un agguato nella cittadina<br />
di Argun, a quindici chilometri da<br />
Grozny. L’ufficiale è stato affrontato<br />
da sconosciuti, che gli hanno teso<br />
un’imboscata, mentre viaggiava<br />
sulla sua macchina, ha riferito domenica<br />
l’agenzia «Interfax» citando<br />
il comando delle Forze russe<br />
schierate nel Caucaso. Grigorian è<br />
morto sul luogo dell’agguato, l’autista<br />
è rimasto gravemente ferito.<br />
Svizzera: respinta<br />
l'abolizionedell'esercito<br />
GINEVRA — Neutrale sì, ma con<br />
l’esercito. Chiamati alle urne questo<br />
fine settimana, gli svizzeri hanno<br />
bocciato con oltre il 78,3 per<br />
cento di voti contrari e il 21,7 per<br />
cento di voti a favore un’iniziativa<br />
degli antimilitaristi che chiedeva<br />
l’abolizione dell’esercito. Il contesto<br />
internazionale ha probabilmente<br />
influenzato il voto: i timori suscitati<br />
dalla minaccia del terrorismo<br />
hanno verosimilmente spinto molti<br />
svizzeri a pronunciarsi in favore<br />
delle Forze Armate. Senza esitazioni,<br />
gli elvetici hanno inoltre bocciato<br />
gli altri tre referendum in votazione<br />
ed in particolare quello<br />
sull’introduzione di un’imposta sui<br />
guadagni in Borsa. Approvata la<br />
proposta del Governo di costituire<br />
un meccanismo per porre fine all’indebitamento<br />
dello Stato.<br />
Spagna: l'Eta rivendica<br />
due attentati<br />
MADRID — L’Eta ha rivendicato<br />
domenica la responsabilità di due<br />
attacchi contro la Ertzaintza (polizia<br />
basca) commessi negli ultimi<br />
due mesi, in un comunicato nel<br />
quale avverte la polizia autonoma<br />
che continuerà con i suoi attentati<br />
contro i «servi della Spagna» che<br />
«difendono con le armi un progetto<br />
politico imposto al popolo basco».<br />
Nel comunicato, pubblicato dal<br />
giornale basco «Gara», il gruppo<br />
armato separatista rivendica l’attacco<br />
contro due agenti della Ertzaintza<br />
a Bilbao lo scorso 20 novembre<br />
e l’omicidio a sangue freddo<br />
di altri due agenti, fra i quali<br />
una donna, commesso due giorni<br />
dopo. L’Eta avverte la polizia basca<br />
che «in futuro il prezzo che<br />
dovrà pagare sarà in funzione del<br />
suo sforzo di repressione ed oppressione»<br />
contro «chi lotta per<br />
Euskal Herria (patria basca, ndr)».