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IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
La<br />
situazione<br />
politica<br />
Un Governo che va bene, una maggioranza<br />
coesa, un Paese che migliora,<br />
un Presidente del Consiglio che pensa<br />
solo a governare (e non a candidarsi al<br />
Quirinale): è il quadro che Silvio Berlusconi<br />
ha offerto ieri nella conferenza<br />
stampa di fine anno a Villa Madama.<br />
In cinquantaquattro pagine con foto a<br />
colori e note illustrative, il Premier ha<br />
presentato un bilancio scritto dei primi<br />
sei mesi del suo Esecutivo. Si tratta del<br />
primo rapporto sullo stato di attuazione<br />
del programma, che è stato distribuito<br />
ai giornalisti al termine dell'incontro.<br />
Berlusconi ha precisato che, stante la<br />
delicata situazione internazionale, il 70%<br />
dell'attività di Governo è stata dedicato<br />
alla politica estera e solo il 30% alla politica<br />
interna. Tuttavia le principali novità<br />
le ha annunciate sul terreno delle riforme<br />
istituzionali, esplicitando la proposta<br />
di riforma proporzionale con premio<br />
di maggioranza.<br />
E anche se la collocazione di queste<br />
riforme sembra un po' lontana nel tempo,<br />
verso il 2004 e quindi dopo che saranno<br />
stati affrontati i nodi della giustizia<br />
e della devoluzione, il Presidente del<br />
Consiglio ha certamente riaperto un capitolo<br />
che suscita forti passioni e posizioni<br />
non sempre convergenti nei due<br />
schieramenti.<br />
Tanto più che Berlusconi non ha risparmiato<br />
critiche all’opposizione, accusata<br />
di presentarsi divisa e senza leader<br />
al confronto con la maggioranza («sarebbe<br />
bello fare le riforme con l’opposizione<br />
ma non ci facciamo soverchie illusioni.<br />
Avete visto come si sono comportati<br />
in questi sei mesi. Non una proposta.<br />
Dicono nero quando noi diciamo<br />
bianco. Sono confusi, divisi, e non sappiamo<br />
chi sia il leader...»).<br />
Il centro sinistra però non sembra accettare<br />
il terreno di confronto proposto<br />
dal Capo del Governo. La considerazione<br />
prevalente è che Berlusconi ha fatto<br />
«un comizio», come ha detto Castagnetti<br />
del Ppi , anzi «uno spot» secondo il diessino<br />
Angius, per nascondere dietro ad<br />
una politica di annunci e di diffusione<br />
dell’ottimismo il fatto che «presto i nodi<br />
verranno al pettine e le tasse non diminuiranno»<br />
ma semmai, afferma ancora<br />
Castagnetti, saranno «spostate a livello<br />
locale e qui aumentate».<br />
All’accusa all'opposizione di essere divisa<br />
e senza leader, ha risposto Francesco<br />
Rutelli che, promettendo di essere<br />
«un osso duro» per la maggioranza, contrattacca<br />
dicendo di vedere agitarsi proprio<br />
nel centro destra molti candidati alla<br />
successione di Berlusconi.<br />
Unito nelle critiche a Berlusconi, l’Ulivo<br />
registra tuttavia differenze quando si<br />
parla di riforma elettorale. L'apertura al<br />
proporzionale fatta dal Presidente del<br />
Consiglio non piace a chi, come Angius<br />
(Ds) e Parisi dei Democratici la considera<br />
«una regressione» che metterebbe a<br />
rischio il bipolarismo, mentre è guardata<br />
con interesse da Pecoraro Scanio,<br />
presidente dei Verdi per il quale la riforma<br />
elettorale può essere un terreno di<br />
intesa, soprattutto se si prende ad esempio<br />
il sistema elettorale di Comuni e<br />
Province.<br />
Anche fra gli alleati l’apertura al proporzionale<br />
suscita dei «distinguo». Pienamente<br />
favorevole il ministro Buttiglione,<br />
secondo il quale con questa proposta si<br />
profila un equilibrio nel centro destra<br />
fra il progetto federalista della Lega,<br />
quello presidenzialista di An e quello<br />
proporzionalista del Cdu. Ma per ora la<br />
Lega guarda con sospetto al premio di<br />
maggioranza (preferirebbe un sistema<br />
proporzionale con sbarramento). An, invece,<br />
dichiara che non ci sono preclusioni<br />
di principio, tranne una: qualsiasi<br />
legge elettorale dovrà conservare il bipolarismo<br />
e prevedere l’obbligo di indicare<br />
prima del voto «la scelta del Premier,<br />
del programma e della coalizione».<br />
12 .<br />
in primo piano<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Domenica 23 Dicembre 2001<br />
UN BILANCIO DELL'ATTIVITA' DI GOVERNO Il<br />
Presidente del Consiglio ha presentato ieri un bilancio<br />
dei primi sei mesi del suo Governo ribadendo<br />
l'impegno, anche se non immediato, per le riforme<br />
istituzionali e annunciando per la legge elettorale la<br />
sua preferenza per il sistema proporzionale con premio<br />
di maggioranza.<br />
APPROVATA LA MANOVRA ECONOMICA 2002 Via<br />
libera dell’aula del Senato alla Finanziaria 2002.<br />
SENATO Superati i contrasti sulle aree demaniali<br />
Via libera definitivo<br />
alla legge Finanziaria<br />
ROMA, 22<br />
La Finanziaria è stata approvata oggi<br />
in via definita al Senato con 163 voti favorevoli<br />
e 72 contrari. Non ci sono state<br />
astensioni. La legge entrerà in vigore dal<br />
primo gennaio prossimo.<br />
Sempre oggi, il contrasto tra maggioranza<br />
e opposizione su quello che era<br />
stato definito come una sorta di condono<br />
edilizio in aree demaniali sembra essere<br />
stato superato. L'aula ha infatti approvato<br />
alcune modifiche all’ordine del<br />
giorno presentato dal relatore Ivo Tarolli<br />
(Lega Nord), per attenuare gli effetti<br />
dell’articolo 71 della manovra che, inserito<br />
dalla Camera, prevedeva una sanatoria<br />
edilizia su aree protette. Ed è stato<br />
approvato, insieme con l’articolo 71, anche<br />
un altro ordine del giorno sostanzialmente<br />
sulla stessa linea.<br />
All’ordine del giorno di Tarolli è stato<br />
aggiunto un punto integrativo che impegna<br />
il Governo «comunque ad intervenire<br />
con provvedimenti legislativi d’urgenza»<br />
sulla materia. È stata inoltre apportata<br />
una correzione: le parole «in sede<br />
di attuazione dell’articolo 71» sono state<br />
modificate «in sede di prima vigenza<br />
dell’articolo». Il sottosegretario Giuseppe<br />
Vegas ha riconosciuto la «chiara volontà<br />
di questo ramo del Parlamento: dobbiamo<br />
cancellare la norma ed evitare che<br />
vi sia una vigenza che provochi danni».<br />
Per questo ha annunciato l’intenzione di<br />
intervenire con un intervento legislativo<br />
urgente. Lamberto Dini, (Margherita),<br />
ha detto che il provvedimento «potrebbe<br />
essere preso in uno dei prossimi Consigli<br />
dei Ministri», ed ha aggiunto che da<br />
parte della maggioranza «non c’è stata<br />
malafede».<br />
Apparecchiature<br />
mediche donate<br />
e mai usate: Ausl<br />
citata in giudizio<br />
BARI, 22.<br />
Da un anno e mezzo macchinari del<br />
valore di 500 milioni di lire donati da<br />
una famiglia di imprenditori alla Ausl<br />
Bari 3 giacciono abbandonati presso l’ospedale<br />
di Altamura nella vana attesa di<br />
essere destinati al tante volte promesso,<br />
ma finora inesistente, centro di rianimazione<br />
del nosocomio cittadino. Stanchi<br />
di aspettarne l’attivazione, i donatori<br />
delle apparecchiature hanno citato in<br />
giudizio il direttore dell'Ausl, Giuseppe<br />
Loizzo, chiedendo al giudice di condannarlo<br />
alla restituzione dei circa 500 milioni<br />
spesi per l’acquisto e di accertare<br />
la sua responsabilità precontrattuale.<br />
La vicenda — riferita dall'Ansa — risale<br />
al 1999 quando una famiglia di imprenditori<br />
di Altamura, colpita da un<br />
grave lutto, per puro spirito filantropico<br />
decise di donare apparecchiature elettromedicali<br />
per costituire nell’ospedale<br />
della loro città un centro di rianimazione,<br />
evitando in questo modo la «fuga»<br />
degli ammalati verso il capoluogo pugliese.<br />
La notizia ebbe il «vivo piacere» e<br />
l'«apprezzamento» di Loizzo che si fece<br />
portatore «della gratitudine dell’intera<br />
collettività» dicendosi disponibile ad installare<br />
il centro di rianimazione e assicurando<br />
che la delibera di accettazione<br />
della donazione «sarebbe stata una mera<br />
formalità». Nell'atto di donazione si specificava<br />
che il centro di rianimazione sarebbe<br />
stato attivato entro i due mesi<br />
successivi al suo completamento, «pena<br />
la risoluzione della donazione stessa». Il<br />
centro fu realizzato, «con notevole<br />
esborso di denaro pubblico», ma la strumentazione<br />
per farlo funzionare giace<br />
da tempo in stato di abbandono.<br />
Legionella: secondo caso mortale nel Bergamasco<br />
BERGAMO — Seconda vittima della legionella in provincia di Bergamo nel<br />
giro di due settimane. Questa volta si tratta di un pensionato ultrasettantenne,<br />
morto, sabato, all’ospedale di Treviglio. Il primo caso era stato registrato<br />
con la morte di una donna di 35 anni di Zandobbio, deceduta all’ospedale<br />
di Seriate. All’ospedale trevigliese nei giorni scorsi era stato rilevato un<br />
ulteriore caso di legionella ma per quest’ultimo paziente le condizioni sono<br />
in miglioramento, anche se è ancora sotto controllo. Secondo quanto si è<br />
appreso, il caso mortale all’ospedale di Treviglio ha riguardato un paziente<br />
affetto da una forma tumorale al fegato, con deficitarie difese immunitarie.<br />
Atterraggio d'emergenza nell'aeroporto di Genova<br />
GENOVA — Atterraggio d’emergenza, sabato mattina, nell'aeroporto «Cristoforo<br />
Colombo» di Genova. Il pilota di un Piper, un piccolo aereo da turismo,<br />
in fase di decollo è stato costretto a chiedere alla torre di controllo<br />
l’autorizzazione per un atterraggio di emergenza. Il velivolo aveva il carrello<br />
in avaria. Sulla pista sono subito scattate le procedure d’emergenza, con<br />
l’intervento delle squadre di soccorso e dei vigili del fuoco. Non è stato segnalato<br />
alcun ferito, ma lo scalo è rimasto chiuso per quasi un’ora, con i<br />
conseguenti disagi per il normale traffico aereo.<br />
Traffico: rallentamenti in Toscana sull'A1<br />
FIRENZE — Il traffico nel tratto toscano della «A1», in direzione Sud, è intenso<br />
e sta subendo rallentamenti, ma nel complesso si svolge con regolarità.<br />
Lo ha precisato, sabato, la società Autostrade. La polizia stradale ha<br />
successivamente spiegato che ci sono diversi rallentamenti nel tratto tra<br />
Pian del Voglio e Monte san Savino, ma che la circolazione non è bloccata.<br />
Quattro persone sono rimaste, sabato, in seguito ad un tamponamento che<br />
ha visto coinvolte tre autovetture sull’autostrada A3, Salerno-Reggio Calabria.<br />
Gravi le ripercussioni per il traffico. L’incidente è avvenuto al km 9<br />
della corsia Sud tra il capoluogo e l’uscita di Pontecagnano. Sul posto sono<br />
intervenuti polizia stradale, vigili del fuoco e le ambulanze delle associazioni<br />
di volontariato, che hanno provveduto al trasporto dei feriti nell’ospedale<br />
San Leonardo. Si sono formate code per 5 chilometri sulla corsia Sud a<br />
partire da Fratte. Gravi conseguenze sulla viabilità anche per quanto concerne<br />
il raccordo Avellino-Salerno nel tratto Baronissi-Fratte e sulla tangenziale<br />
di Salerno in direzione Fratte.<br />
Ferrovie: sospesi<br />
gli aumenti tariffari<br />
previsti dal 2002<br />
ROMA, 22.<br />
Dopo la richiesta del ministro<br />
dell'Economia, Trenitalia ha sospeso<br />
gli aumenti tariffari che sarebbero<br />
dovuti entrare in vigore<br />
dal primo gennaio 2002.<br />
Lo ha annunciato una nota delle<br />
Ferrovie che precisa come la<br />
sospensione riguardi gli aumenti<br />
per il trasporto ferroviario a media<br />
e lunga percorrenza già autorizzati<br />
dal ministero delle Infrastrutture,<br />
con decreto pubblicato<br />
sulla Gazzetta Ufficiale. Fino a<br />
nuova data, che sarà stabilita dal<br />
Governo, restano quindi in vigore<br />
le tariffe attuali.<br />
L'intervento del Governo —<br />
motivato col fatto che i rincari devono<br />
«tenere conto degli incrementi<br />
di produttività e dei miglioramenti<br />
della qualità e dei servizi»<br />
— è stato giudicato da più parti<br />
opportuno di fronte ad aumenti<br />
ritenuti ingiustificati se non addirittura<br />
assurdi dopo un lungo periodo<br />
punteggiato da ripetuti incidenti,<br />
frequenti disservizi e gravi<br />
disagi per i passeggeri.<br />
L’assemblea di Palazzo Madama ha approvato il ddl<br />
in terza e ultima lettura, concludendo così nei tempi<br />
previsti l’iter parlamentare. La legge entrerà in vigore<br />
dal primo gennaio prossimo.<br />
STRAGE DI BOLOGNA: SENTENZA RIBALTATA<br />
Assoluzione per i due imputati al processo sui depistaggi<br />
delle indagini sulla strage di Bologna del 2<br />
agosto 1980. La Corte d'appello ha ribaltato così la<br />
sentenza di primo grado. Bolognesi, presidente del-<br />
Infrastrutture al Sud<br />
e «Mose» a Venezia<br />
nel piano<br />
delle grandi opere<br />
varato dal Cipe ROMA, 22.<br />
Il progetto per il fabbisogno idrico nel<br />
Mezzogiorno, i tre grandi valichi del<br />
Frejus, del Sempione e del Brennero, il<br />
«Mose» di Venezia, i sistemi integrati di<br />
Roma, Napoli e Bari, una serie di assi<br />
stradali e ferroviari: non c'è solo il ponte<br />
sullo stretto di Messina nell’elenco<br />
delle 19 grandi opere strategiche varate<br />
ieri dal Cipe. Il primo programma nazionale<br />
delle infrastrutture strategiche<br />
prevede investimenti per 243.695 miliardi<br />
di lire in dieci anni: il 45% è destinato<br />
ad infrastrutture nel Sud (109.792<br />
miliardi), con una previsione nel triennio<br />
di 21.700 miliardi per le regioni meridionali.<br />
Nel complesso gli effetti occupazionali<br />
diretti e indiretti attesi dal programma<br />
sono pari a 1.210.000 nuove unità di lavoro<br />
nel triennio 2002-2004.<br />
L’intervento per l’emergenza idrica<br />
nel Mezzogiorno comporterà investimenti<br />
per oltre 8.800 miliardi, dei quali<br />
404 nel 2002. Di tale fetta 378,6 miliardi<br />
andranno per la realizzazione dei lavori<br />
nei prossimi dodici mesi; nel 2003 la cifra<br />
complessiva salirà a 1.600 miliardi e<br />
a oltre 2.500 nel 2004. Per la salvaguardia<br />
della laguna di Venezia (progetto<br />
«Mose») la spesa sarà invece di 8.000<br />
miliardi, di cui 80 già nel 2002 e 300 nel<br />
2003.<br />
Il Cipe prevede il ricorso al «general<br />
contractor» in condizioni di competitività<br />
per assicurare adeguato spazio alle<br />
imprese piccole e medie e alle loro possibili<br />
aggregazioni.<br />
GIUSTIZIA Snellite alcune fasi del processo civile<br />
Giudici di pace: dal 2002<br />
competenze anche penali<br />
ROMA, 22.<br />
Il Consiglio dei Ministri ha approvato<br />
la riforma che assegna ai giudici di pace<br />
competenza anche in materia penale<br />
stabilendo che l'applicazione delle nuove<br />
norme avverrà dal 2 gennaio, senza la<br />
proroga di sei mesi che era parsa profilarsi.<br />
Sempre in materia giudiziaria il<br />
Consiglio dei Ministri ha anche varato<br />
l'atteso disegno di legge finalizzato a<br />
snellire alcune fasi del processo civile.<br />
L'estensione fin dal 2 gennaio della<br />
competenza penale per i giudici di pace<br />
è stata definita «una decisione coraggiosa»<br />
dal Guardasigilli Castelli, il quale ha<br />
aggiunto: «Ci sono alcuni rischi e ne siamo<br />
consapevoli ma anche molti vantaggi<br />
e crediamo che la decisione presa aiuterà<br />
a migliorare lo stato della giustizia<br />
in Italia». Soddisfazione è stata espressa<br />
anche dai diretti interessati attraverso la<br />
loro associazione, l'Unione nazionale<br />
giudici di pace (Ungp): «Dal 2 gennaio i<br />
giudici di pace — si sottolinea in una<br />
nota — potranno applicare «nuovi e<br />
importanti istituti quali la mediazione e<br />
la conciliazione penale, la sostituzione<br />
della pena detentiva, di fatto non eseguita<br />
per i reati minori, con pene non sospendibili<br />
di natura interdittiva (pecuniarie,<br />
di permanenza domiciliare e di lavori<br />
di pubblica utilità) e il ricorso diretto<br />
della persona offesa dal reato, che alleggerisce<br />
l'indagine della Polizia e l'attività<br />
dei pm.<br />
La legge di riforma consente di dare<br />
una risposta positiva alla domanda di<br />
giustizia dei cittadini nel settore dei reati<br />
minori spesso abbandonati alla prescri-<br />
Ex funzionario regionale<br />
siciliano condannato<br />
all'ergastolo per tre delitti<br />
PALERMO, 22.<br />
Per i delitti di due funzionari della Regione<br />
siciliana e di un legale la corte<br />
d’assise di Palermo, presieduta da Giancarlo<br />
Trizzino, ha condannato, ieri, all'ergastolo,<br />
quale mandante, l’ex funzionario<br />
regionale Nino Velio Sprio. Il carcere<br />
a vita è stato inflitto anche ad uno<br />
dei due coimputati: Pietro Guida. Diciannove<br />
anni, la pena decisa per Ignazio<br />
Giliberti. Quest’ ultimo ora collabora<br />
con la giustizia. Tre, gli omicidi di cui<br />
Sprio sarebbe stato il mandante e Giliberti<br />
e Guida gli esecutori materiali:<br />
quello dell’avvocato Giuseppe Ramirez,<br />
ucciso nel 1989 a Palermo e quelli dei<br />
due funzionari della Regione Giovanni<br />
Bonsignore e Filippo Basile, assassinati,<br />
rispettivamente, nel ’90 e nel ’99 sempre<br />
a Palermo. Il processo prese le mosse<br />
da un’ inchiesta condotta dal pm Maurizio<br />
De Lucia dopo l’arresto dei fratelli<br />
Salvatore e Ignazio Giliberti. I due finirono<br />
in manette a Firenze nell’ambito di<br />
un’indagine su un episodio di estorsione.<br />
A poche ore dall’arresto, però, i Giliberti<br />
indicarono Sprio come la mente<br />
dei tre omicidi, per anni rimasti irrisolti.<br />
L’atto di accusa fece luce anche sui moventi<br />
dei delitti.<br />
zione o a ritardi intollerabili e di alleggerire<br />
anche il lavoro dei giudici togati.<br />
La figura del giudice di pace è presente<br />
anche nel disegno di legge finalizzato<br />
a snellire alcune fasi del processo civile.<br />
Infatti con tali nome l'istituto viene potenziato<br />
attraverso l'aumento della<br />
«competenza per valore» e viene anche<br />
snellita la fase iniziale del processo di<br />
cognizione, consentendo alle parti di<br />
evitare il doppio passaggio udienza di<br />
prima cognizione-udienza di trattazione.<br />
È prevista anche una più semplice procedura<br />
di notifica.<br />
Barista uccisa<br />
per rapina nel Bresciano:<br />
un ergastolo<br />
BRESCIA, 22.<br />
La Corte d'Assise di Brescia ha<br />
condannato all'ergastolo il giovane<br />
marocchino Nor Abderrahim<br />
di 21 anni, accusato di aver assassinato<br />
per rapina, il 3 gennaio<br />
scorso, a Vobarno (Brescia), la<br />
barista Caterina Ferrari di 52 anni.<br />
Il giovane marocchino fu trovato<br />
ancora all'interno del locale<br />
dai Carabinieri giunti poco dopo il<br />
crimine, chiamati dai vicino che<br />
avevano sentito le grida delle vittima.<br />
«Oggi riprendiamo a credere<br />
nella giustizia» ha dichiarato il<br />
fratello dell'uccisa.<br />
«Doping» al Giro<br />
d'Italia: indagati ciclisti<br />
e addetti ai lavori<br />
BOLOGNA, 22.<br />
I carabinieri del Nas di Firenze hanno<br />
notificato, ieri, alcune decine di avvisi a<br />
comparire a ciclisti e addetti ai lavori<br />
nell’ambito dell’inchiesta del Pm di Firenze<br />
Luigi Bocciolini scaturita dal blitz<br />
del Giro d’Italia del 7 giugno scorso a<br />
Sanremo. Gli avvisi riguardano tutti persone<br />
che erano già state raggiunte nei<br />
mesi passati da avvisi di garanzia per<br />
violazione della legge antidoping e frode<br />
sportiva. Gli interrogatori ci saranno a<br />
partire da gennaio. Alcuni degli avvisi<br />
notificati hanno riguardato, tra i corridori<br />
italiani — riferisce l'Ansa —, Dario<br />
Andriotto, Ermanno Brignoli, Matteo<br />
Carrara, Daniele De Paoli, Giuseppe Di<br />
Grande, Alberto Elli, Giuliano Figueras,<br />
Paolo Lanfranchi, Giovanni Lombardi,<br />
Marco Magnani, Renzo Mazzoleni, Gabriele<br />
Missaglia, Giampaolo Mondini,<br />
Rinaldo Nocentini, Andrea Peron, Mariano<br />
Piccoli, Domenico Romano, Marcello<br />
Siboni, Antonio Varriale, Marco<br />
Velo, Marco Villa, Stefano Zanini. Tra<br />
gli stranieri: Josè Luis Arrieta, Vincente<br />
Belda, Francosco Josè Fernandez, Jolanda<br />
Fuentes Rodriguez, Zurbano Galilea,<br />
Jesus Hojos, Izana Varte, David Latasa<br />
Lasa, PabloGarciaLastras,David Navas,<br />
Jon Odriozola, Unai Osa, Cesar Solaun.<br />
l’associazione familiari delle vittime della strage, ha<br />
commentato: «Il depistaggio ha colpito ancora».<br />
TANGENTI ALLE MOLINETTE Sono nove gli avvisi<br />
di garanzia per corruzione nell'ambito dell'inchiesta<br />
che ha portato all'arresto del direttore generale dell'ospedale<br />
«Molinette» di Torino, Luigi Odasso e dell'imprenditrice<br />
Renata Prati. Una vicenda di depravazione<br />
e di sfruttamento di malati.<br />
STRAGE BOLOGNA Ribaltata la sentenza di 1° grado<br />
Depistaggi: assolti<br />
in appello i due imputati<br />
BOLOGNA, 22.<br />
Assoluzione per Massimo Carminati,<br />
ex capo della banda della Magliana, e<br />
per Federigo Mannucci Benincasa, ex<br />
direttore del centro Sismi di Firenze, al<br />
processo sui depistaggi delle indagini<br />
sulla strage alla stazione di Bologna del<br />
2 agosto 1980. La Corte d'assise d'appello<br />
ha ribaltato ieri la sentenza di primo<br />
grado (giugno 2000) quando Carminati<br />
era stato condannato a 9 anni di reclusione<br />
e Mannucci Benincasa a 4 anni e<br />
mezzo. Il pg aveva chiesto l’assoluzione<br />
Mortale agguato<br />
di camorra tra la folla<br />
nel centro di Napoli<br />
NAPOLI, 22.<br />
I sicari della camorra hanno<br />
agito tra la folla: uno è sceso dal<br />
motorino ed ha fatto fuoco una<br />
decina di volte contro la vittima,<br />
Pasquale Cappuccio, 50 anni, assassinato<br />
davanti al portone di casa,<br />
dal quale era appena uscito,<br />
sotto gli occhi terrorizzati di decine<br />
di persone. È accaduto ieri sera<br />
a Napoli, in via Tribunali, strada<br />
del centro storico affollatissima<br />
per lo shopping prenatalizio. I killer<br />
sono poi fuggiti indisturbati.<br />
per il primo e la conferma della condanna<br />
per il secondo.<br />
Carminati è stato assolto perché il fatto<br />
non sussiste dall’accusa di calunnia<br />
(stessa formula per Mannucci Benincasa)<br />
e per prescrizione dal reato di detenzioni<br />
d’armi.<br />
In primo grado c’era anche un terzo<br />
imputato, Ivano Bongiovanni, pregiudicato<br />
per reati comuni, che venne condannato<br />
a 4 anni e mezzo: il suo appello<br />
però non era stato dichiarato ammissibile<br />
nella fase predibattimentale.<br />
«È un processo in cui l’enormità del<br />
tempo trascorso tra i fatti e l’accertamento<br />
giudiziale — ha commentato<br />
Paolo Trombetti, uno dei legali di parte<br />
civile — ha provocato inesorabilmente<br />
questa conclusione. Ciò dimostra ancora<br />
una volta che il problema più pressante<br />
è quello dei tempi della giustizia: invece<br />
di litigare sarebbe più opportuno lavorarci<br />
sopra per migliorare questa situazione».<br />
Ancora più duro il commento<br />
dell’avvocato di parte civile Pino Giampaolo:<br />
«Gli imbroglioni sono riusciti a<br />
truffare anche la Corte. Non era stato<br />
così in primo grado. Ci vedremo in Cassazione».<br />
Sulla sentenza è intervenuto anche<br />
Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione<br />
familiari delle vittime della strage:<br />
«La tecnica del depistaggio ha colpito<br />
ancora — ha detto — non possiamo dimenticare<br />
che anche qui il segreto di<br />
Stato ha avuto un peso notevole perché<br />
ha privato la Corte di accertamenti necessari.<br />
La battaglia dell’associazione<br />
continua».<br />
TANGENTI Resta in carcere il direttore Luigi Odasso<br />
Ospedale Molinette:<br />
9 gli avvisi di garanzia<br />
TORINO, 22.<br />
Sono nove gli avvisi di garanzia notificati<br />
ieri dalla Guardia di Finanza per il<br />
reato di corruzione nell'ambito dell'inchiesta<br />
su tangenti che hanno portato<br />
all'arresto del direttore generale dell'ospedale<br />
«Molinette» di Torino Luigi<br />
Odasso e dell'imprenditrice Renata Prati.<br />
Oltre all'ing. Aldo Rosso, funzionario<br />
dell'Asl (di cui abbiamo riferito ieri) risultano<br />
indagati per corruzione Giovanni<br />
Sorte, direttore della filiale torinese<br />
della «Gemeaz Cousin» di Milano; Gaetano<br />
Martino, titolare dell'impresa di ristorazione<br />
«Ristomatik»; Lucio Otochian,<br />
della ditta di consulenze informatiche<br />
«Inside» di Milano; Lorenzo Brovida<br />
della Gp (Gruppo Progettazione Torino);<br />
Cecilia Governale delle «Icz Web»;<br />
Andrea e Alessio Paneray, rispettivamente<br />
marito e figlio di Renata Prati, l'imprenditrice<br />
arrestata nell'ufficio di Odasso<br />
subito dopo il pagamento di una tangente<br />
di 15 milioni; Giovanni Brasso, titolare<br />
della «Transpark» di Torino.<br />
Diversa è la posizione del colonnello<br />
dei Carabinieri Costantino Colella, indagato<br />
per rivelazione di segreti d'ufficio.<br />
Intanto, il gip di Torino Fabrizia Pironti<br />
ha respinto stamane la richiesta di<br />
scarcerazione presentato per il loro assistito<br />
dai legali di Luigi Odasso e ha accolto<br />
invece la richiesta contraria del<br />
pm Giuseppe Ferrando.<br />
Resta quindi in carcere Luigi Odasso<br />
il quale — afferma il gip — «ha violato i<br />
suoi doveri di imparzialità» favorendo<br />
Bomba esplode in auto:<br />
morto un pregiudicato<br />
nel Cagliaritano<br />
CAGLIARI, 22.<br />
È morto dilaniato dall’esplosione di<br />
una bomba scoppiata mentre era in auto.<br />
La vittima è Giovanni Loddi, un pregiudicato<br />
di 50 anni di Assemini (Cagliari).<br />
Il fatto è accaduto, ieri sera, nel<br />
centro del paese. L’uomo, che aveva<br />
precedenti penali per rapina, per detenzione<br />
di armi, ma soprattutto per traffico<br />
di stupefacenti, stava percorrendo a<br />
bordo di un'autovettura viale Europa,<br />
una delle strade principali di Assemini.<br />
Alcuni testimoni hanno raccontanto di<br />
aver sentito un boato e di aver visto<br />
l’auto guidata dall'uomo saltare in aria<br />
in mille pezzi.<br />
Da una prima ricostruzione degli investigatori,<br />
sembra che la bomba sia<br />
scoppiata sotto il sedile del conducente.<br />
Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato<br />
di un regolamento di conti tra opposte<br />
bande di spacciatori per il controllo della<br />
droga nel Cagliaritano.<br />
Ma non escludono che Loddi stesse<br />
trasportando l’ ordigno in un luogo sicuro<br />
per utilizzarlo in qualche azione criminale<br />
(rapina o assalto a portavalori) o<br />
per compiere un attentato contro avversari<br />
della malavita locale.<br />
alcuni imprenditori nel pagamento delle<br />
commesse e la sua scarcerazione comporterebbe<br />
il rischio dell'inquinamento<br />
delle prove.<br />
Il comportamento del principale indagato<br />
ha suscitato disgusto nell'opinione<br />
pubblica soprattutto per il suo ruolo di<br />
dirigente di un'azienda ospedaliera. Come<br />
tale, egli avrebbe dovuto curare anzitutto<br />
i propri ammalati e non loschi<br />
affari. Ma colpisce dolorosamente anche<br />
un altro aspetto della vicenda: sembra<br />
che non ci si meravigli più di comportamenti<br />
tanto riprovevoli.<br />
Concussione:<br />
tre anni di reclusione<br />
ad un primario radiologo<br />
PAVIA, 22.<br />
Il tribunale di Pavia ha condannato<br />
a 3 anni e 4 mesi di reclusione<br />
e all'interdizione perpetua dai<br />
pubblici uffici il prof. Rodolfo<br />
Campani, ex direttore dell'istituto<br />
di radiologia dell'Università di Pavia,<br />
accusato di concussione.<br />
L'imputato era accusato di aver<br />
richiesto e intascato la somma di<br />
10 milioni da un medico che gli<br />
chiedeva di poter entrare nella<br />
scuola di specialità in radiologia.<br />
Campani è stato anche condannato<br />
a risarcire le parti civili.<br />
Il tragico rogo<br />
a San Gregorio Magno:<br />
sviluppi dell'inchiesta<br />
SALERNO, 22.<br />
Oltre ai reati di incendio ed omicidio<br />
plurimo colposo, per due dei sei indagati<br />
per la tragedia di San Gregorio Magno<br />
(Salerno), il prefabbricato che ospitava<br />
disabili psichici, sarebbero anche<br />
ipotizzati dalla magistratura salernitana i<br />
reati di falsità ideologica e truffa.<br />
Si tratta — riferisce l'Ansa — del consulente<br />
tecnico incaricato dalla direzione<br />
dell’ASL Salerno 2 per verificare la sicurezza<br />
antincendio, Luigi Panariello e del<br />
dirigente del servizio tecnico e manutenzione<br />
dell’ASL Salerno 2, Giuseppe Pisacreta.<br />
Si è anche appreso, sempre secondo<br />
l'Ansa — che ieri nel corso dell’udienza<br />
tenuta dal Pm Maria Carmela<br />
Polito, per il conferimento degli incarichi<br />
peritali ai tre consulenti tecnici d’ufficio,<br />
alla quale hanno partecipato i legali<br />
dei sei indagati e anche alcuni legali<br />
di parte civile, l’avvocato Massimo Preziosi,<br />
difensore dell’ex direttore dell’ASL<br />
Salerno 2 Antonio Lariccia, si è riservato<br />
di chiedere un incidente probatorio.<br />
Ma il pm ha ugualmente conferito l’incarico<br />
ai tre periti che hanno successivamente<br />
effettuato un primo sopralluogo<br />
tra le macerie della struttura di contrada<br />
Murgi. I tre periti avranno 60 giorni<br />
di tempo per presentare le relazioni.