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IN ITALIA<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
PAGINA<br />
MEDIO ORIENTE Sharon accusa Arafat di essere «direttamente» coinvolto negli attacchi terroristici<br />
Un nuovo attentato dinamitardo<br />
minaccia la ripresa del dialogo<br />
TEL AVIV, 30.<br />
Quattro persone sono morte e altre<br />
nove sono rimaste ferite ieri sera in un<br />
attentato su un autobus israeliano partito<br />
da Nazareth e diretto a Tel Aviv. Secondo<br />
le prime ricostruzioni, un «kamikaze»<br />
palestinese è salito sul mezzo pubblico<br />
ed ha fatto deflagrare l'esplosivo<br />
che portava con sé provocando la propria<br />
morte e quella di tre passeggeri.<br />
L’area dell’attentato è stata isolata dalla<br />
polizia che ha eretto numerosi posti di<br />
blocco. Il Ministro della difesa, Benyamin<br />
Ben Eliezer, ha immediatamente indetto<br />
una riunione urgente di ufficiali<br />
delle forze armate e dei servizi di sicurezza<br />
per coordinare le operazioni.<br />
Lo scoppio si è verificato a un incrocio<br />
stradale all’altezza di una stazione di<br />
benzina e a pochi metri dall’ingresso a<br />
una base militare vicino alla cittadina di<br />
Pardes Hana, a Nord-Est di Tel Aviv.<br />
L’esplosione ha scaraventato ad alcuni<br />
metri di distanza il tetto dell’autobus, la<br />
cui parte posteriore è stata ridotta a un<br />
ammasso di lamiere.<br />
Il Premier israeliano, Ariel Sharon, ha<br />
accusato il Presidente dell'Autorità Palestinese<br />
(Ap), Yasser Arafat, di essere «direttamente<br />
responsabile» dell’attentato.<br />
«Agiremo in modo da porre fine a tali<br />
atti terroristici», ha detto Sharon ai giornalisti<br />
all’aeroporto Ben Gurion di Tel<br />
Aviv, poco prima di partire alla volta degli<br />
Stati Uniti dove lunedì avrà un colloquio<br />
con il Presidente George W. Bush.<br />
«Da quando è cominciata la missione<br />
americana, tre giorni fa, sette persone<br />
Nepal: cruenti<br />
combattimenti<br />
tra l'esercito<br />
e i ribelli maoisti<br />
KATHMANDU, 30.<br />
Non meno di ottanta guerriglieri maoisti<br />
sarebbero stati uccisi nel corso di<br />
violenti combattimenti con le forze governative<br />
nelle regioni occidentali e sudoccidentali<br />
di questo Paese himalayano.<br />
Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano<br />
ufficiale «Grockapatra» citato dall'agenzia<br />
di stampa «Ansa», reparti dell'esercito<br />
hanno ucciso una settantina di<br />
ribelli che facevano parte di un gruppo<br />
sorpreso mentre piazzava mine nel distretto<br />
di Salyan, circa 250 chilometri ad<br />
Ovest di Kathmandu. Un’ altra dozzina<br />
di guerriglieri sono morti in scontri avvenuti<br />
nel distretto di Dang.<br />
Le forze regolari nepalesi hanno lanciato<br />
una massicce operazioni contro i<br />
ribelli maoisti dopo che questi ultimi,<br />
durante il passato fine settimana, avevano<br />
attaccato posizioni dell'esercito e della<br />
polizia, provocando oltre cento vittime.<br />
Per arginare l'offensiva della guerriglia,<br />
lunedì scorso il Re del Nepal Gyanendra<br />
ha proclamato lo stato d'emergenza<br />
su tutto il territorio nazionale. È<br />
la prima volta negli ultimi dieci anni che<br />
le autorità nepalesi fanno ricorso a questo<br />
provvedimento di eccezione, che sospende<br />
parzialmente i diritti civili e impone<br />
restrizioni agli organi di informazione<br />
di massa.<br />
I maoisti, che si ispirano al modello<br />
di guerriglia del gruppo peruviano «sentiero<br />
luminoso», sono attivi in 30 dei 75<br />
distretti in cui si divide il Paese. Nel luglio<br />
scorso avevano concluso con il Governo<br />
una tregua d'armi, primo passo in<br />
direzione di un accordo di pace.<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />
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L'Osservatore Romano in collaborazione con alcune primarie aziende italiane.<br />
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questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />
condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />
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<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 1 Dicembre 2001<br />
MEDIO ORIENTE Ennesimo attacco suicida in<br />
Israele. Un «kamikaze» palestinese ha fatto esplodere<br />
su un autobus di linea un ordigno che aveva indosso:<br />
quattro morti (compreso l'attentatore) e nove<br />
feriti. Intanto, il Premier israeliano, Ariel Sharon,<br />
giunge negli Stati Uniti in visita ufficiale.<br />
TERRORISMO Le dogane intensificano i controlli<br />
dei passeggeri e dei bagagli in arrivo negli<br />
Stati Uniti su aerei di compagnie straniere<br />
I resti dell'autobus distrutto dall'esplosione provocata da un terrorista palestinese<br />
sono rimaste uccise e oltre cinquanta<br />
sono state ferite», ha aggiunto Sharon<br />
riferendosi all'iniziativa diplomatica della<br />
Casa Bianca che ha inviato nella regione<br />
due mediatori per tentare di rilanciare il<br />
dialogo tra Israele e Ap. «Appoggiamo la<br />
positiva missione degli americani tesa a<br />
instaurare il cessate-il-fuoco», ha aggiunto<br />
il Premier, precisando però che<br />
«Israele non avvierà negoziati finché<br />
non sarà tornata la calma e Arafat non<br />
combatterà il terrorismo».<br />
Da parte sua Al Fatah, che fa riferi-<br />
RUSSIA Il Pentagono effettuerà un test missilistico<br />
Mosca: nessuna concessione<br />
sul Trattato «Abm»<br />
MOSCA, 30.<br />
Le Forze Armate russe hanno oggi avvertito<br />
gli Stati Uniti a non attendersi<br />
«alcuna concessione» sul Trattato «Abm»<br />
sui missili balistici intercontinentali. «La<br />
Russia non ha fatto e non farà nessuna<br />
concessione agli Stati Uniti sul Trattato<br />
“Abm“ e su quello “Start“», ha detto il<br />
vicecapo di stato maggiore russo, generale<br />
Iuri Baluyevski.<br />
La dichiarazione di Baluyevski, citato<br />
dall’agenzia di stampa russa «Interfax»,<br />
fa seguito alle notizie dagli Stati Uniti<br />
secondo cui il Pentagono riprenderà do-<br />
Csi: al Cremlino<br />
i leader discutono<br />
la situazione afghana<br />
MOSCA, 30.<br />
Si è aperto oggi a Mosca il vertice<br />
della Comunità di Stati indipendenti<br />
(dodici delle quindici Repubbliche<br />
che facevano parte dell'Urss)<br />
incentrato sulla lotta contro<br />
il terrorismo internazionale e<br />
l'intervento militare in Afghanistan.<br />
Accolti dal Presidente russo,<br />
Vladimir Putin, i leader dei Paesi<br />
membri della Csi dovrebbero firmare<br />
dopo una discussione una<br />
Dichiarazione sulla situazione in<br />
Afghanistan e sull'intenzione di<br />
partecipare attivamente al processo<br />
di pace nel Paese asiatico.<br />
mento direttamente ad Arafat, ha esortato<br />
in serata «tutti i palestinesi a rispettare<br />
pienamente il cessate-il-fuoco e a<br />
adoperarsi per il ritorno alla calma e per<br />
il successo degli sforzi internazionali tesi<br />
a porre fine all’occupazione, agli assassinii<br />
e alle incursioni». Il comunicato, citato<br />
dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese<br />
«Wafa», è stato diramato al termine<br />
di una riunione del Comitato centrale<br />
di Al Fatah presieduta da Arafat e<br />
svoltasi a Ramallah, in Cisgiordania.<br />
Intanto prosegue la missione america-<br />
mani i test per la realizzazione dell'iniziativa<br />
di difesa antimissile (il cosiddetto<br />
«scudo spaziale«. Il generale russo ha<br />
detto che se gli Stati Uniti abbandoneranno<br />
il Trattato «non sarà una tragedia»<br />
per la Russia che è però «pronta a<br />
compiere azioni di risposta», che fino ad<br />
oggi non sono state necessarie. Secondo<br />
il generale Baluyevski le motivazione addotte<br />
dagli Stati Uniti per abbandonare<br />
il Trattato «Abm» sono «inconsistenti».<br />
Durante il recente vertice negli Stati<br />
Uniti (il quarto quest'anno dopo quelli<br />
di Lubljana, Genova — a margine del<br />
«G-8» — e Shangai — a margine della<br />
riunione dell'Apec) fra i Presidente americano,<br />
George W. Bush, e russo, Vladimir<br />
Putin, le parti non avevano raggiunto<br />
alcun accordo sulla stabilità strategica,<br />
ma avevano evitato di rompere sul<br />
Trattato «Abm» avvicinando inoltre sensibilmente<br />
le proprie posizioni sulla riduzione<br />
degli armamenti nucleari offensivi.<br />
Putin era riuscito ad evitare un abbandono<br />
unilaterale americano del Trattato<br />
«Abm», firmato nel lontano 1972, e<br />
George W. Bush aveva ottenuto un implicito<br />
consenso a procedere con i test<br />
dell'iniziativa di difesa antimissile.<br />
Baluyevski ha detto che Mosca ha accolto<br />
con soddisfazione i piani di Washington<br />
di «limitare gli armamenti strategici<br />
offensivi a 1.700-2.200 testate» sottolineando<br />
tuttavia che restano gli interrogativi<br />
sul modo in cui l’eliminazione<br />
delle testate sarà fatta e come debba essere<br />
verificata (quest'ultimo interrogativo<br />
è stato recentemente sottolineato anche<br />
dalla dirigenza cinese).<br />
Usa: dodici persone morte<br />
per le bufere di neve<br />
in Texas e in Oklahoma<br />
WASHINGTON, 30.<br />
Le bufere di neve che investono dall’inizio<br />
della settimana gli Stati centrali<br />
degli Usa hanno già provocato la morte<br />
di almeno dodici persone, oltre a causare<br />
pesanti danni materiali e a bloccare a<br />
tratti i trasporti aerei e a rendere estremamente<br />
difficile il traffico automobilistico,<br />
facendo registrare numerosi incidenti<br />
sulle strade ghiacciate.<br />
Di vittime sicuramente attribuibili alle<br />
conseguenze del maltempo ce ne sono<br />
state cinque in Texas e sette in Oklahoma.<br />
Proprio in questi due Stati, considerata<br />
la stagione, le nevicate sono state<br />
insolitamente abbondanti. In alcune località<br />
sia dell’Oklahoma sia del Texas,<br />
sono caduti trenta centimetri di neve in<br />
una sola giornata, una quantità con pochi<br />
precedenti in novembre. In molte località<br />
del Texas e dell'Oklahoma, inoltre,<br />
sono rimasti chiusi sia le scuole sia<br />
gli uffici e gli esercizi commerciali, procurando<br />
disagi alla popolazione anche<br />
per quanto riguarda gli approvvigionamenti.<br />
Meglio attrezzati ad affrontare l'insolita<br />
qualità di neve novembrina si sono<br />
invece rivelati gli Stati più a Nord, soprattutto<br />
il Minnesota.<br />
che non forniscono in anticipo l'elenco delle persone<br />
a bordo.<br />
GRAN BRETAGNA-FRANCIA Vertice annuale franco-britannico<br />
a Londra. I colloqui tra il Premier Tony<br />
Blair e il Presidente Jacques Chirac sono stati incentrati<br />
sulla crisi afghana, che richiede un'azione<br />
globale sui versanti militare, politico e umanitario.<br />
NEPAL Violenti combattimenti nelle regioni Occi-<br />
na. L'assistente Segretario di Stato, William<br />
Burns, ha svolto un giro tra i Paesi<br />
della regione che lo ha portato anche al<br />
Cairo per un colloquio con il Presidente<br />
egiziano, Hosni Mubarak. L'altro negoziatore,<br />
il generale della riserva Anthony<br />
Zinni, sta invece lavorando sulla sicurezza<br />
e ha avuto una serie di incontri con<br />
le parti per stabilire la strategia da seguire<br />
per fermare le violenze.<br />
L'estrema delicatezza della situazione<br />
ha indotto il Segretario delle Nazioni<br />
Unite, Kofi Annan, a lanciare un appello<br />
alle parti per la fine immediata delle<br />
ostilità e per la ripresa del processo di<br />
pace che porti alla creazione di uno Stato<br />
palestinese. All’inizio del nuovo millennio<br />
«i palestinesi dovrebbero poter finalmente<br />
esercitare i loro diritti inalienabili,<br />
compreso quello di autodeterminazione»,<br />
ha sottolineato Annan prendendo<br />
la parola ieri al Palazzo di Vetro<br />
all’appuntamento annuale della Giornata<br />
di solidarietà internazionale con il popolo<br />
palestinese.<br />
Riprendendo il recente discorso di Bush<br />
all’Assemblea Generale delle Nazioni<br />
Unite, Annan ha detto di sperare che<br />
l’occupazione israeliana dei Territori finisca<br />
quanto prima e che «due Stati,<br />
Israele e Palestina, possano vivere presto<br />
l’uno accanto all’altro in pace, in sicurezza<br />
e nel rispetto reciproco». Perché<br />
ciò sia possibile, ha continuato, «devono<br />
immediatamente cessare l’espansione<br />
degli insediamenti, gli assassinii, gli atti<br />
di terrorismo, i blocchi economici e le<br />
incursioni nelle aree autonome».<br />
LONDRA, 30.<br />
Si sono incentrati sulla<br />
situazione in Afghanistan<br />
i lavori del 24º vertice<br />
annuale franco-britannico,<br />
aperti ieri sera a<br />
Londra da un colloquio<br />
tra il Primo Ministro britannico<br />
Tony Blair e il<br />
Presidente francese Jacques<br />
Chirac. Per quest'ultimo<br />
si è trattato di<br />
un compleanno di lavoro,<br />
dato che proprio ieri<br />
compiva 69 anni.<br />
L'incontro bilaterale,<br />
al quale hanno partecipato<br />
partecipano anche<br />
il Primo Ministro francese<br />
Lionel Jospin ed i ministri<br />
degli esteri, della<br />
difesa e degli affari euro-<br />
pei dei due Paesi, ha<br />
confermato, oltre che una solida alleanza<br />
tra i due Paesi nelle principali questioni<br />
interne dell'Unione Europea, la<br />
concordanza di vedute sulla necessità di<br />
attuare in proposito alla crisi afghana<br />
un’azione globale sui fronti militare, politico<br />
e umanitario.<br />
Sul piano interno, proprio ieri sera il<br />
Governo guidato da Blair ha incassato la<br />
sua prima sconfitta in un voto parlamentare<br />
dopo le elezioni politiche dello<br />
scorso giugno che hanno rafforzato la<br />
maggioranza labourista. Il voto in questione,<br />
tra l'altro, era legato proprio alle<br />
misure per rafforzare la sicurezza varate<br />
dal Governo dopo i terrificanti attacchi<br />
terroristici dell'11 settembre negli Stati<br />
Bangladesh: decine<br />
di vittime nel naufragio<br />
di un traghetto fluviale<br />
dentali e Sud-Occidentali del Nepal, dove reparti<br />
dell'esercito hanno ucciso non meno di 80 guerriglieri<br />
maoisti. Lunedì, nel Paese himalayano è entrato<br />
in vigore lo stato d'emergenza.<br />
BANGLADESH Un traghetto è colato a picco nel<br />
fiume Tetulia, nel Bangladesh meridionale, dopo essere<br />
entrato in collisione con un altro battello. Secondo<br />
un bilancio provvisorio fornito dalla polizia, le<br />
vittime della sciagura sarebbero circa settanta.<br />
TERRORISMO Dopo le stragi dell'11 settembre<br />
Ispezioni più intense<br />
alle dogane statunitensi<br />
WASHINGTON, 30.<br />
La dogana americana ha cominciato<br />
ieri ad intensificare le ispezioni dei passeggeri<br />
e dei bagagli in arrivo negli Stati<br />
Uniti sulle compagnie straniere che non<br />
forniscono in anticipo l’elenco delle persone<br />
a bordo. Le perquisizioni più frequenti<br />
e rigide sono cominciate ieri mattina<br />
con un aereo della «Saudi Arabian<br />
Airlines» atterrato all’aeroporto Kennedy<br />
di New York, ha annunciato un portavoce<br />
della dogana statunitense.<br />
Il responsabile della dogana, Robert<br />
Bonner, ha mandato la settimana scorsa<br />
una lettera a 58 compagnie in cui annunciava<br />
il giro di vite per quelle linee<br />
che non partecipano già su base volontaria<br />
al programma «Apis», il sistema attraverso<br />
il quale i dati dei passeggeri<br />
vengano forniti prima dell’arrivo dell’aereo<br />
alle autorità americane.<br />
Una nuova legge firmata il 19 novembre<br />
dal Presidente degli Stati Uniti,<br />
George W. Bush, dava 60 giorni (da<br />
quella data) di tempo alle compagnie<br />
per partecipare al programma ma la dogana<br />
ha deciso di cominciare le ispezioni<br />
più intense prima della scadenza di<br />
legge. L’«Apis» esiste dal 1988 ma su base<br />
volontaria. Circa 100 compagnie vi<br />
partecipano. Le lettere, che rendono la<br />
partecipazione obbligatoria, sono state<br />
spedite, oltre ad alcune compagnie americane<br />
(con servizio internazionale), canadesi,<br />
anche a linee dell’Africa, dell’Asia<br />
centrale, della Cina e della Russia.<br />
Intanto, l’ex Presidente statunitense,<br />
GRAN BRETAGNA-FRANCIA Il XXIV vertice<br />
Strategia comune<br />
nella crisi afghana<br />
DHAKA, 30.<br />
Il naufragio di un battello fluviale ha<br />
provocato oggi in Bangladesh molte decine<br />
di vittime. Un traghetto, lo «Jagangir»,<br />
a bordo del quale si trovavano circa<br />
130 passeggeri, è entrato in collisione<br />
con un altro battello mentre era in navigazione<br />
sul Tetulia, in un tratto non lontano<br />
dalla cittadina di Bhola, nella regione<br />
meridionale del Paese asiatico.<br />
Dopo la collisione, lo «Jagangir» è colato<br />
a picco in pochi minuti, adagiandosi su<br />
un fondale profondo una quindicina di<br />
metri. Secondo le prime informazioni<br />
della polizia locale, almeno una settantina<br />
di persone sono rimaste intrappolate<br />
all’interno del traghetto affondato. I soccorritori<br />
hanno recuperato finora il corpo<br />
di un uomo e quello di un bambino,<br />
mentre circa quaranta persone sono riuscite<br />
a salvarsi, raggiungendo la riva a<br />
nuoto.<br />
Secondo alcune informazioni, non ancora<br />
confermate da fonti ufficiali, le vittime<br />
del naufragio fluviale potrebbero<br />
essere addirittura oltre cento. Come<br />
spesso accade in tali zone, infatti, il battello<br />
potrebbe aver avuto a bordo un<br />
numero di persone superiore a quello<br />
per il quale era omologato.<br />
Chirac e Blair durante la conferenza stampa conclusiva<br />
Uniti e l'avvio della campagna mondiale<br />
di lotta al terrorismo. Alla Camera dei<br />
Lord è infatti passato con 149 voti favorevoli<br />
a 139 contrari un emendamento<br />
presentato dai conservatori alla legge<br />
contro il terrorismo presentata dal Governo.<br />
Il provvedimento prevedeva l’internamento<br />
temporaneo anche senza<br />
processo di stranieri sospettati di atti di<br />
terrorismo all’estero. L’emendamento<br />
approvato estende la norma anche agli<br />
stranieri sospettati di atti di terrorismo<br />
compiuti sul territorio britannico. Il Governo<br />
ha insistito che i reati commessi<br />
sul territorio nazionale sono già adeguatamente<br />
coperti dalle leggi vigenti, ma<br />
l’emendamento è comunque passato.<br />
Accordo tra Austria<br />
e Repubblica Ceca<br />
sulla centrale di Temelin<br />
BRUXELLES, 30.<br />
La Commissione europea ha annunciato<br />
ieri che l’Austria e la Repubblica<br />
Ceca hanno raggiunto un accordo sulla<br />
centrale nucleare ceca di Temelin, rimuovendo<br />
così un ostacolo sulla via dell’allargamento<br />
dell’Unione Europea.<br />
«Dopo quasi un anno di intensi sforzi,<br />
siamo riusciti ad appianare i contrasti»,<br />
ha dichiarato il Commissario europeo all’allargamento,<br />
Guenter Verheugen, al<br />
termine di una giornata di negoziati a<br />
Bruxelles tra il Cancelliere austriaco,<br />
Wolfgang Schuessel, e il Premier della<br />
Repubblica Ceca, Milos Zeman.<br />
L’accordo verte «sulle misure da adottare<br />
affinché la centrale nucleare di Temelin<br />
sia portata a un livello di sicurezza<br />
che, secondo il parere dell’Austria,<br />
corrisponda alle norme di sicurezza europee»,<br />
ha spiegato Commissario Ue.<br />
La centrale nucleare di Temelin è situata<br />
a soli 60 chilometri dal confine<br />
con l’Austria, il cui Governo è contrario<br />
all’uso di energia nucleare. Vienna ha ripetutamente<br />
minacciato di bloccare il<br />
capitolo «energia» dei negoziati di adesione<br />
di Praga all’Unione Europea qualora<br />
il Governo ceco non fornisse garanzie<br />
sulla sicurezza della centrale.<br />
George Bush, ha ieri reso onore, assieme<br />
alla Regina Elisabetta e al Primo Ministro,<br />
Tony Blair, alle vittime britanniche<br />
degli attacchi terroristici dell’11 settembre<br />
a New York e a Washington,<br />
partecipando a una cerimonia che ha<br />
avuto luogo all’Abbazia di Westminster.<br />
Circa 800 parenti e amici delle persone<br />
morte negli attacchi terroristici, si sono<br />
uniti, nel commemorare le vittime, a<br />
vari personaggi politici, tra cui diversi<br />
Ministri del Governo Blair, all’Ambasciatore<br />
statunitense a Londra, William Farish,<br />
a rappresentanti dei pompieri di<br />
New York e ad altri membri della Famiglia<br />
Reale, tra cui Filippo di Edimburgo<br />
e l’erede al trono Carlo.<br />
La cerimonia nell'Abbazia di Westminster<br />
si è aperta con gli inni nazionali<br />
britannico e americano. Blair ha poi letto<br />
un brano del Nuovo Testamento,<br />
mentre l’attrice Judy Dench ha recitato<br />
due poesie di Christina Rossetti. Dal<br />
canto suo, l'Arcivescovo di Canterbury<br />
ha detto che «non ci sono parole adeguate<br />
per descrivere i vergognosi e terribili<br />
eventi dell’11 settembre», aggiungendo<br />
che «cercare di trarre del bene dal<br />
male è parte del processo con il quale si<br />
affronta il dolore».<br />
Al termine della cerimonia la Regina<br />
Elisabetta ha depositato un mazzo di rose<br />
e lilium bianchi ai piedi del monumento<br />
in memoria delle vittime dell'11<br />
settembre. Dopo di lei i rappresentanti<br />
delle famiglie dei circa 80 britannici<br />
morti nel World Trade Center hanno<br />
portato una rosa bianca a testa.<br />
Carbonchio: riprende<br />
il servizio postale<br />
alla Casa Bianca<br />
WASHINGTON — Dopo la sospensione<br />
per i controlli seguiti all'emergenza<br />
carbonchio, la posta ha<br />
ripreso ad arrivare regolarmente<br />
da venerdì alla Casa Bianca. Nei<br />
giorni scorso anche il Congresso<br />
ha ricominciato a ricevere lettere<br />
e documenti, ad esclusione di un<br />
edificio del Senato rimasto chiuso<br />
perché infestato da spore di antrace.<br />
Il palazzo dovrebbe riaprire in<br />
dicembre, riportando alla normalità<br />
la vita del Congresso.<br />
Viêt Nam: ratificato<br />
l'accordo commerciale<br />
con gli Stati Uniti<br />
HÀ NÔI — È stato ratificato in Viêt<br />
Nam lo storico accordo che normalizza<br />
le relazioni commerciali con<br />
gli Stati Uniti e che dà al Paese<br />
asiatico accesso al mercato statunitense<br />
alle stesse condizioni di<br />
cui godono la maggior parte degli<br />
altri Paesi. L’Assemblea nazionale<br />
vietnamita giovedì si è pronunciata,<br />
con 278 voti a favore e 85 contrari,<br />
per la ratifica del patto che<br />
era già stato approvato il mese<br />
scorso dal Congresso degli Stati<br />
Uniti. Per il processo di ratifica sono<br />
stati necessari 16 mesi: l'accordo<br />
era stato infatti firmato nel luglio<br />
del 2000, dopo anni di negoziati.<br />
Il principale e più immediato<br />
vantaggio per Hà Nôi sarà l’abbattimento<br />
delle tariffe sulle sue<br />
esportazioni al 4 per cento circa<br />
dall’attuale 40.<br />
Slovacchia: primo voto<br />
per l'amministrazione<br />
degli enti locali<br />
BRATISLAVA — Le prime elezioni<br />
regionali mai indette in Slovacchia,<br />
che si svolgeranno questo sabato,<br />
trasferiranno notevoli poteri politici<br />
ed economici alle amministrazioni<br />
e ai Parlamenti regionali, le cui<br />
competenze sono state fissate dalla<br />
riforma varata il mese scorso.<br />
L’elettore potrà scegliere con voto<br />
maggioritario i 401 deputati e relativi<br />
Presidenti degli otto Parlamenti<br />
regionali previsti. I candidati per le<br />
otto presidenze sono 120.<br />
Spazio: rinviata<br />
la partenza<br />
dellanavettaEndeavour<br />
WASHINGTON — È stato rinviato<br />
venerdì per la seconda volta il lancio<br />
della navetta spaziale Endeavour.<br />
Lo Shuttle non partirà da Cape<br />
Canaveral fino a quando non<br />
sarà risolto il problema del cargo<br />
russo che mercoledì si è agganciato<br />
in modo difettoso alla Stazione<br />
spaziale internazionale (Iss). Endeavour<br />
deve portare sulla Iss un<br />
nuovo equipaggio formato da tre<br />
cosmonauti. Il lancio doveva originariamente<br />
avvenire giovedì, ma,<br />
quando mancavano poche ore all’«ora<br />
zero», è stato rinviato prima<br />
di un giorno e poi a tempo indeterminato.<br />
I responsabili della missione<br />
di Endeavour alla Nasa temono<br />
che l’arrivo dello Shuttle possa<br />
provocare il distaccamento del<br />
cargo russo e il danneggiamento<br />
rdella stazione orbitante.