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DAL MONDO<br />
PAGINA<br />
2 .<br />
in primo piano<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Domenica 23 Dicembre 2001<br />
MEDIO ORIENTE C'è scetticismo tra le autorità<br />
israeliane sull'annuncio di Hamas di interrompere<br />
gli attacchi con i mortai e gli attentati suicidi. Nel<br />
frattempo, il Presidente dell'Autorità palestinese<br />
Yasser Arafat ha imposto il coprifuoco nei territori.<br />
BULGARIA Una ressa prodottasi all'entrata di una<br />
discoteca nella capitale bulgara Sofia ha provocato<br />
una tragedia. Sette ragazzi di età compresa tra i dodici<br />
e i diciotto anni sono rimasti uccisi.<br />
MEDIO ORIENTE Nei Territori Arafat impone il cessate-il-fuoco con la forza<br />
Scetticismo di Israele<br />
sulla tregua palestinese<br />
TEL AVIV, 22.<br />
«Non scorgiamo ancora fra i dirigenti<br />
palestinesi la volontà di ripudiare l’arma<br />
del terrorismo e di tornare al tavolo dei<br />
negoziati». A poche ore dall'annuncio di<br />
Hamas di sospendere gli attacchi con i<br />
mortai e gli attentati suicidi in Israele, il<br />
Capo di stato maggiore, Shaul Mofaz,<br />
resta scettico sulla tenuta della tregua.<br />
Gli eventi sembra stiano prendendo il<br />
corso auspicato dal mediatore statunitense<br />
Anthony Zinni che, da Washington,<br />
attende di conoscere da Israele e<br />
Autorità Palestinese (Ap) se abbia senso<br />
per lui tornare nella regione per lavorare<br />
ad un cessate-il-fuoco duraturo. Negli<br />
ultimi tre giorni in Cisgiordania e a Gaza<br />
gli attacchi anti-israeliani sono molto<br />
diminuiti. Il Presidente dell'Ap, Yasser<br />
Arafat, dopo gli arresti di decine di<br />
estremisti e la chiusura di varie istituzioni<br />
radicali, ha ordinato alla sua polizia<br />
di sparare contro quanti non rispettino<br />
il cessate-il-fuoco.<br />
Ma Mofaz rimane pessimista. Secondo<br />
i servizi di intelligence israeliani Hamas<br />
starebbe progettando attentati di<br />
vasta portata. Da parte palestinese, ha<br />
detto ieri il Capo di stato maggiore in<br />
una conferenza a Tel Aviv, manca l’opera<br />
di prevenzione. Per Israele, l’annuncio<br />
di Hamas non significa la fine delle<br />
violenze. Gli islamici minacciano infatti<br />
di continuare la lotta nei Territori contro<br />
l’occupazione.<br />
La Casa Bianca insiste però perché gli<br />
attacchi si fermino «dovunque», e pur<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />
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L'Osservatore Romano in collaborazione con alcune primarie aziende italiane.<br />
Lo sforzo del quotidiano della Santa Sede per diffondere la parola del Papa, soprattutto in<br />
questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />
condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />
Alcune aziende hanno scelto L'Osservatore Romano come mezzo privilegiato e qualificato<br />
per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />
sottoscrittrici di numerosi abbonamenti — a diffondere all'interno del proprio<br />
mondo di riferimento (sedi, clienti, collaboratori), questo giornale, questi valori.<br />
AFGHANISTAN Si è insediato a Kabul il nuovo<br />
Governo ad interim guidato da Hamid Karzai. Di tale<br />
Esecutivo fanno parte anche due donne, compresa<br />
la vice Premier Sima Samar. Durante la cerimonia<br />
di insediamento, l'inviato speciale delle Nazioni Unite<br />
Lakhdar Brahimi ha ribadito l'impegno della comunità<br />
internazionale per la ricostruzione. Nel frattempo,<br />
però, le operazioni militari sono tutt'altro che<br />
concluse e, anzi, dopo tre giorni di interruzione, sono<br />
ripresi i bombardamenti nelle regioni orientali.<br />
AFGHANISTAN L'inviato speciale delle Nazioni Unite ribadisce l'impegno della comunità internazionale per la ricostruzione<br />
Insediato a Kabul il nuovo Governo provvisorio<br />
Dell'Esecutivo guidato da Hamid Karzai fanno parte anche due donne tra le quali la vice Premier<br />
Ripresi i bombardamenti<br />
dopo tre giorni di sosta<br />
KABUL. 22.<br />
Sono ripresi ieri, dopo tre giorni di<br />
pausa, i bombardamenti sull’Afghanistan<br />
orientale mentre, sul terreno,<br />
prosegue la ricerca delle forze afghane<br />
con l’appoggio dei reparti speciali<br />
Usa nella rete di cunicoli e di cave<br />
sotterranee nella regione di Tora Bora.<br />
Frattanto dai covi dell’organizzazione<br />
terroristica di «Al Qaeda»<br />
emergono prove che sembrerebbero<br />
confermare l’obiettivo prioritario di<br />
Osama bin Laden: mettere le mani<br />
su qualche tipo di arma di distruzione<br />
di massa.<br />
Secondo fonti dell’amministrazione<br />
Bush, citate da agenzie di stampa,<br />
documenti, video e computer trovati<br />
in varie località dell’Afghanistan dalle<br />
forze speciali statunitensi dimostrano<br />
che bin Laden stava cercando di procurarsi<br />
armi nucleari, chimiche e<br />
batteriologiche. Il Presidente Usa,<br />
George W. Bush, ha ribadito ieri che<br />
«prima a poi troveremo bin Laden» e<br />
in un messaggio ha assicurato che gli<br />
Stati uniti «sono più sicuri oggi di<br />
quanto non fossero prima dell’11 settembre».<br />
Da parte sua, il Segretario<br />
alla difesa Donald Rumsfeld ha riportato<br />
l’attenzione dei suoi concittadini<br />
sul fronte dell’attività militare comu-<br />
riconoscendo che Arafat «ha compiuto<br />
passi positivi», sottolinea che il leader<br />
palestinese «deve fare di più». Il Premier<br />
israeliano, Ariel Sharon, sembra deciso<br />
a mantenere la pressione su Arafat, confinato<br />
nei Territori dopo il bombardamento<br />
del suo eliporto e dell'aeroporto<br />
di Gaza.<br />
Il Presidente dell'Ap sta comunque facendo<br />
rispettare la tregua dichiarata in<br />
un discorso televisivo. La decisione ha<br />
provocato sanguinosi scontri interpalestinesi<br />
tra radicali e agenti dell'Ap. Sei<br />
persone sono morte e oltre cinquanta<br />
Bulgaria: 7 giovani uccisi nella ressa<br />
in una discoteca nel centro di Sofia<br />
SOFIA, 22.<br />
Sette ragazzi di età compresa tra i dodici e i diciotto anni sono rimasti uccisi<br />
ieri nella ressa in una discoteca nel centro di Sofia. Secondo la ricostruzione<br />
fornita da fonti della polizia — e ripresa dall'agenzia «Associated Press»<br />
— le vittime sono scivolate su una scalinata ghiacciata all'ingresso della discoteca<br />
e sono state poi calpestate da altre centinaia di ragazzi che hanno comunque<br />
cercato di entrare nel locale. Dozzine di persone sono rimaste ferite,<br />
dieci delle quali in maniera considerata grave. Al momento non sembrano essere<br />
emerse responsabilità da parte dei titolari della discoteca, abituale metà<br />
di migliaia di giovani di Sofia. Le autorità hanno comunque disposto l'apertura<br />
di un'inchiesta. Il Presidente della Repubblica, Petar Stoyanov, si è recato<br />
sul luogo della tragedia. Inizialmente era stata diffusa una ricostruzione dell'accaduto,<br />
poi rivelatasi prova di fondamento, in base alle quale la sciagura<br />
era avvenuta per il crollo della scalinata di ingresso.<br />
nicando che «le operazioni militari<br />
americane in Afghanistan continuano<br />
senza soste».<br />
Rumsfeld ha anche detto che ieri è<br />
stato attaccato un convoglio: «abbiamo<br />
fatto molte vittime», ha detto. Il<br />
vice Capo di stato maggiore interarmi,<br />
generale Peter Pace, ha poi spiegato<br />
che il convoglio centrato dalle<br />
bombe era un convoglio nemico, secondo<br />
quanto gli hanno riferito fonti<br />
dell’intelligence. Poco prima, il sotto<br />
Segretario alla difesa, Edward Aldridge,<br />
aveva annunciato che gli Stati<br />
Uniti si apprestano a inviare in Afghanistan<br />
una nuova bomba «antitunnel»,<br />
che potrebbe essere utilizzata,<br />
se ce ne sarà ancora bisogno,<br />
contro i nascondigli della rete terroristica<br />
di «Al Qaeda». La nuova bomba<br />
«termobarica», a guida laser, recentemente<br />
sperimentata nel Nevada, è<br />
considerata «molto utile» in Afghanistan,<br />
ha detto Aldridge, ad esempio<br />
per snidare dai cunicoli di Tora Bora<br />
eventuali terroristi. Un segnale di<br />
moderazione è giunto frattanto dal<br />
Segretario di Stato, Colin Powell, che<br />
— come segnala l'«Ansa» — si è mostrato<br />
molto cauto sulla possibilità e<br />
sull’opportunità di aprire un secondo<br />
fronte della lotta contro il terrorismo<br />
internazionale.<br />
sono rimaste ferite nel campo profughi<br />
di Jabalya (Gaza). I disordini sono scoppiati<br />
dopo che un militante di Hamas<br />
era stato ucciso a Gaza mentre stava<br />
per tirare colpi di mortaio contro una<br />
scuola ebraica. Al termine delle preghiere<br />
del venerdì e dopo i funerali della vittima,<br />
militanti della Jihad islamica sono<br />
sfilati attraverso Jabalya. Simpatizzanti<br />
della Jihad, che ha prima annunciato e<br />
poi smentito la sospensione degli attentati<br />
suicidi, hanno anche cercato di dare<br />
l’assalto ad un caserma dove erano reclusi<br />
alcuni militanti del gruppo.<br />
KABUL, 22.<br />
La pace e la stabilità<br />
saranno raggiunte in Afghanistan<br />
solo se «saremo<br />
tutti uniti come un<br />
solo cuore». Lo ha oggi<br />
affermato il Primo Ministro,<br />
Hamid Karzai, nel<br />
discorso pronunciato durante<br />
la cerimonia di insediamento<br />
del nuovo<br />
Governo provvisorio.<br />
Il compito è arduo, ha<br />
detto Karzai che ha parlato<br />
in pashtun, ma<br />
«prometto che manterrò<br />
l’impegno» anche se è<br />
un «pesante fardello»<br />
che necessita dell’aiuto<br />
di tutta la comunità internazionale.<br />
Durante la<br />
cerimonia, svoltasi a Kabul<br />
nella sede del mini-<br />
stero della difesa, il nuo-<br />
vo Premier ha ribadito l’omaggio, in<br />
precedenza fatto dal Presidente uscente,<br />
Burhanuddin Rabbani, ai mujaheddin e<br />
al comandante Ahmed Shah Massud, il<br />
sacrificio dei quali «non può essere descritto».<br />
«Siamo felici che il sole sorga di<br />
nuovo sul nostro Paese e porti pace e<br />
unità», ha aggiunto Karzai che ha ricordato<br />
la necessità di un esercito nazionale<br />
per la sicurezza nel Paese, l'importanza<br />
del ruolo delle donne e l'urgenza dell’educazione<br />
per la ricostruzione. Il Premier<br />
ha anche ribadito l’impegno nella<br />
la lotta al terrorismo. Dopo il giuramento<br />
collettivo della nuova compagine afghana,<br />
Karzai ha stretto le mani a tutti i<br />
Un convoglio di marines Usa diretti all'aeroporto di Kandahar<br />
29 componenti dell’Esecutivo, a cominciare<br />
dalla vice Premier, Sima Samar,<br />
una delle due donne entrate nel nuovo<br />
Governo provvisorio scaturito dagli accordi<br />
di Bonn. L’insediamento del nuovo<br />
Esecutivo è stato preceduto da un indirizzo<br />
di saluto del Presidente uscente,<br />
Burhanuddin Rabbani. «Dopo tanti morti<br />
e distruzioni siamo impegnati a costruire<br />
una nuova era di civiltà» in Afghanistan,<br />
ha detto Rabbani, il quale ha<br />
pure ribadito la volontà di cooperare<br />
con la comunità internazionale. La cerimonia,<br />
in una Kabul fredda e nuvolosa,<br />
è stata conclusa da un breve saluto del<br />
Ministro dell’interno, Yunus Qanuni,<br />
India-Pakistan: s'intensificano<br />
i movimenti di truppe alla frontiera<br />
ISLAMABAD, 23.<br />
Movimenti di truppe sempre più massicci<br />
vengono segnalati alla frontiera tra<br />
India e Pakistan lungo la cosiddetta «linea<br />
di controllo» in Kashmir. «Le truppe<br />
indiane sono avanzate dalle loro posizioni<br />
occupate in tempo di pace, verso<br />
postazioni avanzate lungo la linea di<br />
controllo e della frontiera internazionale<br />
tra i due Paesi», hanno dichiarato fonti<br />
militari pakistane citate anonimamente<br />
dalle agenzie di stampa internazionali,<br />
aggiungendo di aver da parte loro «rafforzate<br />
le linee di difesa». Già ieri, un<br />
comunicato del Ministero degli esteri del<br />
Pakistan aveva espresso «viva inquietudine»<br />
per i movimenti delle truppe indiane<br />
che fanno seguito a «comunicati provocatori<br />
e minacciosi» e aveva annunciato<br />
l’adozione di «contromisure adeguate».<br />
La tensione tra India e Pakistan si è<br />
inasprita dopo l’attentato suicida del 13<br />
dicembre contro il Parlamento di Nuova<br />
Delhi. Secondo il Governo indiano, responsabile<br />
dell'attacco, che ha prodotto<br />
12 morti compresi i cinque attentatori<br />
suicidi, è Lashkar-i-Taiba, un gruppo secessionista<br />
islamico del Kashmir con basi<br />
in Pakistan e sostenuto, sempre secondo<br />
le autorità di Nuova Delhi, dai<br />
servizi pakistani. Lashkar-i-Taiba è uno<br />
degli ultimi due indicati giovedì dal Governo<br />
di Washington nel novero di quelli<br />
terroristi, insieme all'organizzazione<br />
pakistana Ummah Tamir-i-Nau (Utn). Di<br />
quest'ultima, accusata di aver fornito informazioni<br />
per costruire ordigni nucleari<br />
ad «Al Qaeda», la struttura terrorista internazionale<br />
guidata da Osama bin Laden,<br />
proprio ieri il Governo del Pakistan<br />
ha annunciato il congelamento dei beni,<br />
adeguandosi all'analoga misura decisa<br />
dagli Usa. Nel comunicarlo, un portavoce<br />
governativo ha aggiunto che nessuna<br />
decisione è stata invece presa riguardo<br />
al Lashkar-i-Taiba, ma che ciò potrebbe<br />
accadere nelle prossime ore.<br />
Sempre ieri, intanto, Ehtishamuddin<br />
Haider, fratello del Ministro dell’interno<br />
pachistano Moinuddin Haider, è stato<br />
assassinato nella città meridionale di Karachi<br />
da uomini armati che gli hanno<br />
sparato da una moto. Fonti Secondo il<br />
vicecapo della polizia di Karachi, la vittima,<br />
che non aveva alcun incarico politico,<br />
«è stato preso di mira a causa di<br />
suo fratello». Fonti ministeriali, da parte<br />
loro, hanno precisato che l'assassinio<br />
sembra collegato alle recenti e molto<br />
dure dichiarazioni fatta dal Ministro sulle<br />
connivenze delle quali il terrorismo<br />
gode in Pakistan.<br />
Gran Bretagna e Russia<br />
rafforzano la cooperazione<br />
contro il terrorismo<br />
INDIA-PAKISTAN C'è tensione sempre crescente<br />
tra India e Pakistan. Il Governo di Islamabad denuncia<br />
movimenti di truppe indiane sempre più massicci<br />
lungo la cosiddetta «linea di controllo» in Kashmir,<br />
alla frontiera tra i due Paesi, e annuncia<br />
«contromisure adeguate».<br />
TERRORISMO Gran Bretagna e Russia hanno<br />
creato un gruppo di lavoro per rafforzare la cooperazione<br />
bilaterale nella lotta contro il terrorismo.<br />
Intervento della Delegazione della Santa Sede al II Congresso Mondiale<br />
contro lo sfruttamento sessuale commerciale dei bambini<br />
I bambini, speranza e futuro della società<br />
In occasione del Congresso mondiale<br />
contro lo sfruttamento sessuale commerciale<br />
dei bambini, svoltosi a Yokohama<br />
(Giappone), dal 17 al 21 dicembre<br />
2001, la Sig.ra Janne Haaland Matlary,<br />
Capo della Delegazione della Santa Sede,<br />
ha pronunciato l'intervento che pubblichiamo<br />
qui di seguito. La Delegazione<br />
della Santa Sede era integrata dal<br />
Rev.mo Mons. Dominique Rézeau, Consigliere<br />
di Nunziatura in servizio presso<br />
la Sezione per i rapporti con gli Stati<br />
della Segreteria di Stato; dal Rev.do<br />
Mons. Andrew Thanya-Anan Vissanu,<br />
Segretario della Nunziatura Apostolica<br />
in Giappone e dalla Rev.da Suor Jiemjit<br />
Thamphicai, Direttrice del Fountain of<br />
Life Center di Chonbui (Thailandia).<br />
Mr Chairman,<br />
Children have a right to an innocent<br />
childhood. Children are by nature lovely,<br />
innocent, and trusting of adults, yet<br />
some of them are today increasingly<br />
robbed of their very childhood. They<br />
are preyed upon by media, market<br />
forces, and people who exploit them<br />
sexually. But children are the very<br />
hope and future of society, and must<br />
be protected and helped in every respect.<br />
Sexual exploitation of children is a<br />
crime so heinous that one is at a loss<br />
to express his or her reactions and feelings.<br />
Both trafficking in women and<br />
children, sex tourism, and child<br />
pornography on the internet have increased<br />
enormously since the first conference<br />
on the commercial exploitation<br />
of children in Stockholm in 1996. The<br />
combination of an amoral free market<br />
and sexual decadence, and poverty and<br />
weak family structures explain this<br />
shocking truth.<br />
Mr. Chairman, in the view of the<br />
Holy See, there can be no tolerance of<br />
commercial exploitation of children, either<br />
in the name of free expression or<br />
free choice. Children are never consenting<br />
sexual partners; they are always<br />
victims. The Convention on the Rights<br />
of the Child underlines this fact: the<br />
best interest of the child is always the<br />
key. We must be attentive to any attempt<br />
to relativize the crimes here committed.<br />
Sexual abuse is evil, a criminal<br />
act, and punishable. We must gather<br />
much more political will to combat<br />
these crimes against our weakest, and<br />
we must strengthen both international<br />
law, instruments of extradition and extra-territoriality.<br />
As a mother of four children between<br />
ten and sixteen I am daily concerned<br />
about the threats posed by media, internet,<br />
and the general sexual decadence<br />
of our society. The ’sexualization’<br />
of childhood, driven by market<br />
forces, contributes to robbing children<br />
of their natural innocence. The presentation<br />
of sex as something normal at<br />
an ever earlier age, also leads to a ‘sexualization’<br />
of childhood which in turn<br />
invites abusers and may even allow<br />
them to seek ‘normalization’ and legitimacy<br />
of their crimes.<br />
Mr. Chairman, the combination of<br />
esponente dell'Alleanza<br />
del Nord. Prima del giuramento<br />
avevano parlato<br />
anche l'inviato speciale<br />
dell’Onu per l'Afghanistan,<br />
Lakhdar Brahimi,<br />
il Ministro degli esteri<br />
iraniano, Karrazi, e il<br />
Ministro degli esteri belga<br />
Louis Michel, in rappresentanza<br />
della presidenza<br />
dell’Unione Europea,<br />
dal quale era giunto<br />
un appello all’«unità» di<br />
tutti i popoli dell’Afghanistan<br />
per «ridare prosperità»<br />
al Paese. Brahimi,<br />
al cui inteso sforzo<br />
diplomatico si devono gli<br />
accordi di Bonn, ha ribadito<br />
l’impegno internazionale<br />
per la costruzione<br />
della pace e della<br />
stabilità in Afghanistan.<br />
«Faremo tutto il possibile per garantire<br />
l’applicazione dell’accordo e sostenere il<br />
Governo», ha affermato. «Ogni afghano<br />
è stato toccato dalla tragedia della guerra<br />
— ha dichiarato l'inviato speciale delle<br />
Nazioni Unite — . Le preghiere del<br />
popolo afghano si levano da ogni vallata<br />
e montagna per la pace in questo antico<br />
Paese». Brahimi ha ricordato i milioni di<br />
morti, di donne private dei loro diritti, e<br />
di profughi. La sicurezza è stata garantita,<br />
tra gli altri, da 250 marines britannici<br />
che costituiscono l'avanguardia del contingente<br />
di pace che verrà preso inviato<br />
nel Paese dopo aver ottenuto l'avvallo<br />
del Consiglio di sicurezza dell'Onu.<br />
LONDRA, 22.<br />
Gran Bretagna e Russia hanno creato<br />
un gruppo di lavoro per combattere il<br />
terrorismo che sarà attivato «prima possibile».<br />
Lo ha comunicato ieri sera il Primo<br />
Ministro britannico Tony Blair dopo<br />
un incontro in una base aerea vicino a<br />
Londra con il Presidente russo Vladimir<br />
Putin, arrivato ieri per due giorni di colloqui<br />
informali con lo stesso Blair. Putin<br />
e sua moglie Lyudmila sono ospiti del<br />
Primo Ministro britannico e di sua moglie<br />
ai Chequers, nella residenza di campagna<br />
di Blair ad Ovest di Londra.<br />
Secondo Blair, la formazione del<br />
gruppo di lavoro riflette l’ottimo stato<br />
delle relazioni fra i due Paesi e permetterà<br />
loro di migliorare ulteriormente<br />
l'attuale cooperazione, già a livelli «senza<br />
precedenti» nella lotta per sconfiggere<br />
«l’attacco contro il mondo civilizzato».<br />
Putin, da parte sua, ha detto che<br />
«non solo abbiamo capito la minaccia<br />
comune che il terrorismo rappresenta<br />
per noi tutti, ma abbiamo anche compreso<br />
che dobbiamo combatterla insieme».<br />
I due leader, al nono incontro in<br />
meno di due anni, hanno discusso inoltre<br />
di questioni bilaterali, della situazione<br />
in Afghanistan e delle relazioni della<br />
Russia con la Nato.<br />
poverty and weak family relations often<br />
explains why children are involved in<br />
‘sex tourism’ or become the victims of<br />
trafficking. Poverty must and can be<br />
combatted through more development<br />
aid. Here both international organizations<br />
and local communities must have<br />
a say. The shameful sex tourism in<br />
many developing countries must be<br />
combatted on the supply side as well as<br />
on the demand side. The poor family in<br />
the developing world can and must be<br />
helped, and the clients-exploiters can<br />
and must be detected and punished effectively<br />
through international legal cooperation.<br />
Here promising developments<br />
involving extra-territorial legality<br />
are important. Both sex tourism and<br />
internet child pornography are global<br />
phenomena, and must be combatted<br />
with truly global political weapons.<br />
But above all the main strategy to<br />
fight commercial sex abuse of children<br />
is to strengthen the family. As Pope<br />
John Paul II recently underlined, “the<br />
family is under threat from widespread<br />
offences against human dignity, such as<br />
the sexual exploitation of women and<br />
children” (17th November 2001). Although<br />
sexual abuse of children sadly<br />
also happens in the family context, as<br />
a main rule it is in the family that the<br />
child is taught what a natural motherfather-child<br />
relationship is. Only in the<br />
family can the child have the necessary<br />
protection against a predatory society<br />
that does not have the best interest of<br />
the child in mind. We must now face<br />
up to the fact that not only are poor<br />
children from failed or poor nations<br />
abused, but also children from the very<br />
heart of Western society, with its affluence<br />
and consumer richness. There is a<br />
major moral crisis at hand. The regional<br />
meetings at Rabat and Bangkok have<br />
clearly pointed out, in their final statements,<br />
that child sexual exploitation is<br />
also due to «the decline in values».<br />
Family break-down and weakening<br />
happens, while society becomes more<br />
predatory in the area of sexuality. As<br />
research shows, child abusers are not<br />
only paedophiles, but also adolescents<br />
and adults who have a thwarted view<br />
of sexuality. The combination of sex<br />
and violence in media, entertainment,<br />
and the normalization of sexual experimentation<br />
easily lead to perversions<br />
that involve abuse not only of women,<br />
but of children.<br />
Once we see human beings as objects,<br />
once we forget that they have<br />
been created by God with an unalienable<br />
dignity, they can simply be used<br />
and abused. Sexual abuse of children<br />
is the logical extreme of such a view of<br />
the human being. Therefore, we must<br />
analyse the root causes of this crime<br />
while at the same time we must fight<br />
its occurrence in all the various ways<br />
suggested in the draft plan of action.<br />
We must do so with more vigour and<br />
greater political will.<br />
Mr. Chairman, my delegation welcomes<br />
the great effort made to bring<br />
this work forward by the combined effort<br />
of UNICEF, the government of<br />
Japan, and all the parties present at<br />
this conference. The Holy See will do<br />
its part, according to its specific nature<br />
and competence, to combat the evil of<br />
commercial sexual abuse of children, a<br />
crime that must never be compromised<br />
with or excused. We must look deeply<br />
in our own societies, confronting the<br />
lack of sound sexual behaviour, the<br />
dominance of a consumerist culture<br />
that sees human beings as objects, and<br />
the licentiousness of some media which<br />
speculate in violence and sexual perversions.<br />
We must react as citizens, and<br />
as politicians to ensure moral standards<br />
in our states and in international<br />
society. We must foster, as stated in<br />
Dhaka, “the reinforcement of positive<br />
cultural, religious and moral values and<br />
practices, which protect and promote<br />
the rights and the dignity of both girls<br />
and boys”.<br />
Finally, Mr. Chairman, allow me to<br />
make mine the verses of the wellknown<br />
poet Khalil Gibran: “Your children<br />
are not your children, they are the<br />
sons and daughters of life’s longing for<br />
itself; they come through you but not<br />
from you, and tough they are with you<br />
yet they belong not to you”.<br />
.<br />
W<br />
È tornato alla Casa del Padre, dopo<br />
lunga malattia accettata con edificante e<br />
cristiana rassegnazione<br />
SANTINO GEMMITI<br />
Lo annunciano il fratello, MONS. VI-<br />
TO GEMMITI, la MOGLIE e i FIGLI.<br />
Le esequie avranno luogo nella Parrocchia<br />
dei Santi Marco e Pio X, via Casal<br />
Selce 277 (Pantan Monastero), lunedì 24<br />
alle ore 11.<br />
.