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A ROMA<br />
INCENDIO Le fiamme nelle gallerie del sottosuolo – Interi quartieri al buio per ore<br />
Ancora ignote le cause<br />
del pauroso rogo all'Ostiense<br />
Lavori urgentissimi da<br />
terminare entro il 6 gennaio<br />
per realizzare tra<br />
piazzale Ostiense e piazza<br />
Albania una «tubiera» che<br />
contenga tutti i cavi di<br />
Acea, ex Enel ed Atac:<br />
questo il principale intervento<br />
deciso mercoledì in<br />
una riunione tra i tecnici<br />
delle aziende interessate<br />
dal pauroso incendio<br />
scoppiato nel pomeriggio<br />
del giorno di Natale nel<br />
sottosuolo dell'Aventino.<br />
L'allarme era scattato intorno<br />
alle ore 13 quando<br />
la corrente elettrica è<br />
mancata in diversi quartieri:<br />
dall'Aventino alla Piramide,<br />
da san Paolo a<br />
san Giovanni, dall'Esquilino<br />
all'Eur fino al Torrino.<br />
In tutto 13.000 utenze so-<br />
no rimaste al buio. Che<br />
PAGINA<br />
non si trattasse di un semplice black-out<br />
lo si è capito solo alle 16 quando dai<br />
tombini di viale della Piramide Cestia e<br />
di piazza Albania sono fuoriuscite dense<br />
nubi di fumo che hanno allarmato la popolazione.<br />
La galleria di servizio sotto la<br />
strada si era trasformata in un immenso<br />
rogo.<br />
L'incendio è stato domato solo nella<br />
notte tra il 25 e il 26 dicembre. Per diverse<br />
ore ottanta Vigili del fuoco hanno<br />
versato nel condotto acqua e schiuma<br />
per poi scavare un vano di accesso al<br />
Neonata abbandonata<br />
a Latina: nessuna<br />
traccia della madre<br />
Molti chiedono<br />
di poterla adottare<br />
Ancora nessuna traccia della donna<br />
che, lunedì scorso, ha partorito in un<br />
bagno del centro commerciale «Latina<br />
fiori» e ha abbandonato la neonata in<br />
un secchio dell’immondizia. Al caso sta<br />
lavorando personale della squadra mobile<br />
della Questura. Le ipotesi di reato sono<br />
quelle di tentato infanticidio e abbandono<br />
di minore. Il centro commerciale<br />
chiudeva alle 18 e si presuppone che la<br />
donna, lasciando la neonata poco prima<br />
di quell’ora, abbia accettato il rischio<br />
che potesse morire. La Polizia sta valutando<br />
anche il filmato delle telecamere a<br />
circuito chiuso che riprendono le persone<br />
all’ingresso e all’uscita dei servizi<br />
igienici, ma per il momento non vengono<br />
forniti ulteriori particolari sulla vicenda.<br />
Restano allertati tutti i pronto soccorso<br />
di Latina, provincia e zone limitrofe<br />
qualora dovesse presentarsi una donna<br />
con traumi post parto. La bambina, battezzata<br />
con il nome di Natalia, ha trascorso<br />
le prime 24 ore di vita nel reparto<br />
di neonatologia dell’ospedale «Goretti»<br />
in una incubatrice. Le condizioni<br />
vengono definite «soddisfacenti» dai medici.<br />
Del caso è stato informato anche il<br />
Tribunale per i minori che dovrà decidere<br />
in merito all’affidamento a un tutore<br />
che sarà probabilmente il direttore sanitario<br />
dell’ospedale fin quando Natalia<br />
non potrà essere dimessa. Allora, la neonata<br />
dovrà essere affidata ad un istituto<br />
specializzato.<br />
Tante telefonate continuano ad arrivare<br />
in ospedale per sapere come poter<br />
adottare la piccola Natalia. Per l’adozione<br />
sarà necessario attendere la decisione<br />
del Tribunale.<br />
11 .<br />
cunicolo al fine di riempirlo completamente<br />
e domare così le fiamme. Per<br />
spegnere l’incendio sono state versate 40<br />
tonnellate di sostanza schiumogena e alla<br />
fine viale della Piramide Cestia appariva<br />
come un enorme tappeto di schiuma.<br />
L'intera zona è stata transennata, il<br />
traffico deviato. Sul posto si sono recati<br />
il Sindaco Walter Veltroni e il Prefetto<br />
Emilio Del Mese che hanno seguito da<br />
vicino le operazioni di spegnimento.<br />
L’assessore comunale ai Lavori pubblici,<br />
Giancarlo D’Alessandro, che mer-<br />
Brucia<br />
una baracca:<br />
uomo muore<br />
carbonizzato<br />
Un uomo è morto carbonizzato, martedì<br />
notte, nell’incendio di una baracca<br />
sotto il parco del Giardino degli Aranci<br />
sul Lungotevere Aventino. Il corpo è<br />
stato trovato vicino ad una branda.<br />
Cause accidentali avrebbero provocato,<br />
secondo gli investigatori, l’incendio<br />
della baracca e la morte dell’uomo, di<br />
cui non si conoscono le generalità.<br />
A far esplodere l’incendio dovrebbe<br />
essere stata una fiammata provocata da<br />
una stufa a gas alimentata da una bombola.<br />
Le fiamme avrebbero avvolto l’uomo<br />
durante il sonno.<br />
«L’amministrazione comunale si farà<br />
carico di sostenere le spese dei funerali<br />
della vittima, ancora senza nome, di<br />
questo dramma dell’emarginazione».<br />
Lo ha detto l’assessore capitolino alle<br />
Politiche sociali, Raffaella Milano.<br />
«Non posso che esprimere — ha aggiunto<br />
— il profondo dolore di tutta la<br />
città per la tragedia avvenuta questa<br />
notte e rinnovare l’impegno nell’azione<br />
congiunta di istituzioni, servizi, associazioni<br />
e volontariato per rendere meno<br />
dure e difficili le condizioni dei tanti che<br />
vivono nella nostra città in situazioni di<br />
estrema miseria». L’assessore ha ricordato<br />
che durante l’inverno a Roma sono<br />
stati «raddoppiati i posti letto nei centri<br />
di accoglienza ed unità di strada sono<br />
sul territorio per cercare le persone senza<br />
dimora, distribuire generi di conforto<br />
e accompagnarle verso rifugi protetti.<br />
Tutti i cittadini — ha concluso l’assessore<br />
— possono aiutare segnalando casi di<br />
disagio estremo ad una centrale telefonica<br />
in funzione 24 ore al giorno<br />
06/68210986».<br />
Litiga con un condomino e lo uccide<br />
Un uomo è stato ucciso al culmine di una lite per futili motivi da un condomino<br />
che è stato arrestato dalla Polizia. È accaduto nella notte tra mercoledì<br />
e giovedì in piazza Verbano. La Polizia è intervenuta arrestando l’assassino,<br />
che è stato accompagnato negli uffici della questura. La vittima è<br />
Vittorio Alemanno di 63 anni, di Taranto; l’uomo arrestato è Giuseppe Raso,<br />
di 67 anni di Cittanuova in provincia di Reggio Calabria. Secondo quanto si<br />
è appreso, i due si erano più volte denunciati e le loro liti, sempre molto<br />
accese, avevano fatto intervenire Polizia o Carabinieri. L’ultimo litigio sembra<br />
sia stato provocato da rumori molesti: da un diverbio si è passati ad<br />
una colluttazione e poi Raso ha preso il revolver, che deteneva regolarmente,<br />
e ha ucciso Alemanno.<br />
Furto in una stazione di servizio carburanti<br />
Quindici milioni di lire sono stati rubati, giovedì, dalla cassa automatica del<br />
self service del distributore Agip in viale di Tor di Quinto. I ladri, secondo<br />
la ricostruzione dell'accaduto, hanno usato chiavi false per aprire la cassaforte.<br />
Indagini sono in corso da parte della Polizia.<br />
Rubavano carte di credito: in manette due turisti<br />
Hanno finito in carcere la loro vacanza romana due turisti francesi, di origine<br />
algerina, che con carte di credito sottratte ai bancomat prendevano il<br />
denaro che spendevano per il soggiorno nella Capitale facendo, tra l’altro,<br />
acquisti di capi di abbigliamento firmati. Ma il Natale, quando già avevano i<br />
biglietti d’aereo per tornare in Francia, lo hanno passato a Regina Coeli,<br />
perché l’antivigilia sono stati sorpresi a prelevare soldi, con la carta di credito<br />
presa da uno sportello bancomat a piazza Venezia. I due si erano messi<br />
all’interno del locale della Banca Nazionale del Lavoro e dopo avere infilato<br />
una pellicola nel bancomat hanno aspettato che due turisti australiani<br />
infilassero la loro carta per prelevare denaro. I due francesi si sono avvicinati<br />
alla coppia e si sono offerti di aiutarli a riprendere la tessera, rimasta<br />
bloccata all’interno dello sportello, consigliando di digitare nuovamente il<br />
codice. E quando i due australiani lo hanno ripetuto, ovviamente senza che<br />
la carta riuscisse, lo hanno memorizzato. Mentre i due australiani si allontanavano<br />
i francesi hanno estratto la carta di credito e l’hanno utilizzata per<br />
prelevare denaro.<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Giovedì-Venerdì 27-28 Dicembre 2001<br />
coledì ha presieduto una<br />
riunione urgente, ha precisato<br />
che i cavi elettrici<br />
distrutti sono di Acea, ex<br />
Enel e Atac e passano<br />
per una dorsale importante<br />
per la città. La sospensione<br />
della corrente,<br />
ha aggiunto l’assessore,<br />
ha riguardato nel picco<br />
massimo 13.000 utenti<br />
che in un paio di ore sono<br />
stati ridotti a 600.<br />
Quanto alla Telecom, le<br />
utenze finite fuori uso sono<br />
state circa 2.000.<br />
Sulla causa dell’incendio<br />
D’Alessandro ha spiegato<br />
che «basta una scintilla<br />
a far scoppiare le<br />
fiamme perché molti cavi<br />
sono in gomma e plastica<br />
e parte di questo materiale<br />
può risalire anche a 30<br />
anni fa. La legislazione<br />
non ha prescrizioni particolari sulla materia,<br />
per questo — ha aggiunto — nella<br />
costituenda Agenzia per il sottosuolo ci<br />
sarà una prescrizione per l’uso di materiali<br />
che dovranno essere più che certificati<br />
come ignifughi».<br />
«Ringrazio a nome del Sindaco — ha<br />
concluso l'assessore D’Alessandro — i<br />
Vigili del fuoco e i tecnici di Acea, Atac,<br />
Vigili urbani, Protezione civile e Ama<br />
per il lavoro compiuto. Nonostante la<br />
giornata di festa sono stati reperiti tutti<br />
gli esperti che sono intervenuti subito».<br />
Appartamento<br />
in fiamme:<br />
famiglia salvata<br />
dai Vigili del fuoco<br />
Le luci dell’albero di Natale lasciate<br />
accese durante la notte in un appartamento<br />
nel quartiere Aurelio hanno subito<br />
un corto circuito che ha fatto scoppiare<br />
un incendio. Panico nella famiglia<br />
di quattro persone tratte in salvo dal<br />
tempestivo intervento dei Vigili del<br />
fuoco.<br />
Le fiamme sono divampate nell’edificio<br />
di quattro piani in via Aurelia 307.<br />
Gli abitanti dell’appartamento coinvolto<br />
dall’incendio sono stati portati fuori, per<br />
strada, dai pompieri con l’autoscala.<br />
Il fuoco — riferisce l'agenzia «Ansa»<br />
— ha sprigionato un denso fumo che ha<br />
invaso il vano delle scale. Tutti i condomini<br />
per precauzione sono usciti sui balconi<br />
da dove hanno seguito le operazioni<br />
dei Vigili del fuoco. Sul posto sono<br />
anche intervenute alcune volanti della<br />
Polizia.<br />
Intanto, un altro incendio divampato<br />
per cause non ancora accertate da parte<br />
degli inquirenti ha distrutto, nella notte<br />
tra martedì e mercoledì, un capannone<br />
nel quale veniva eseguita la lavorazione<br />
di materiali plastici.<br />
Le fiamme sono state spente in poco<br />
più di un’ora dai Vigili del fuoco che<br />
prima della mezzanotte hanno cominciato<br />
un'operazione di bonifica dell'intera<br />
zona.<br />
Il capannone, che si estende su una<br />
superficie di circa tremila metri quadri,<br />
si trova in via dell’Omo, una traversa di<br />
via Prenestina, all’altezza del Grande<br />
Raccordo Anulare.<br />
Nascondevano hascisc:<br />
in manette<br />
due narcotrafficanti<br />
Due narcotrafficanti provenienti dalla<br />
Spagna, che nascondevano mezzo quintale<br />
di hascisc nel doppio fondo di un<br />
camper, sono stati arrestati dai Carabinieri<br />
di Ostia.<br />
I due sono stati sorpresi dai militari la<br />
sera della vigilia di Natale, ma la notizia<br />
si è appresa giovedì mattina, vicino a<br />
Ponte Galeria. I narcotrafficanti erano<br />
arrivati dalla Spagna passando per il valico<br />
di frontiera di Ventimiglia. La droga,<br />
secondo gli investigatori, era destinata<br />
al mercato del litorale romano e i<br />
due, dei quali non sono state fornite le<br />
generalità, farebbero parte di un’organizzazione<br />
che gestirebbe una grossa fetta<br />
del mercato della droga della Capitale<br />
con una fitta rete di spacciatori.<br />
Questo sequestro va ad aggiungersi ai<br />
molti altri fatti dai Carabinieri di Ostia<br />
nel corso di quest’anno. Finora sono<br />
stati sequestrati oltre 100 chilogrammi<br />
di cocaina, 80 di eroina e 150 di hascisc.<br />
Oltre cento gli arresti.<br />
Intanto, i Carabinieri hanno arrestato<br />
due giovani accusati di fornire droga a<br />
un bidello e a due studenti spacciatori,<br />
finiti in carcere circa un anno fa, perché<br />
vendevano droga a studenti e studentesse<br />
dell’istituto magistrale «Caetani».<br />
NATALE L'iniziativa «Aggiungi un posto a tavola» della Caritas diocesana<br />
Una persona in più in famiglia:<br />
una festa di condivisione<br />
Un Natale all’insegna della solidarietà<br />
e della condivisione. Per i poveri, gli anziani<br />
soli e i disagiati di Roma hanno<br />
preso avvio le iniziative che diverse associazioni<br />
di volontariato e comunità<br />
hanno organizzato per le feste natalizie.<br />
Ad allontanare la solitudine di chi vive<br />
ai margini della società è stata la scelta<br />
di numerose famiglie romane che quest’anno<br />
hanno voluto trascorrere un Natale<br />
davvero insolito, aderendo all’iniziativa<br />
«Aggiungi un posto a tavola», organizzata<br />
sia a Roma che a Milano dalla<br />
Caritas diocesana di Roma e dall’Osservatorio<br />
delle povertà di Milano. È questo<br />
un progetto che, giunto alla sua<br />
quinta edizione, intende donare un sorriso<br />
a quanti sono costretti a trascorrere<br />
le feste in solitudine e in condizioni di<br />
vita davvero difficili.<br />
Il numero delle famiglie che vi aderisce<br />
cresce sempre più. Quest’anno, infatti,<br />
sono stati tanti i romani che hanno<br />
raccolto l’appello invitando una persona<br />
sconosciuta a pranzo il giorno di Natale.<br />
Si tratta di persone senza dimora di diversa<br />
età, nazionalità e religione, per lo<br />
più anziani, privi di legami familiari e<br />
ospiti dell’Ostello della Caritas in via<br />
Marsala e di altre strutture di alcune associazioni<br />
di volontariato. Sono stati gli<br />
stessi volontari della Caritas ad accompagnare<br />
gli ospiti a casa delle famiglie e<br />
poi a riaccompagnarli all’Ostello al termine<br />
di una giornata davvero diversa<br />
per tutti. «Nella maggior parte dei casi<br />
— ha affermato Gennaro Di Cicco, responsabile<br />
degli Ostelli e delle Mense<br />
Caritas — si crea un rapporto di amici-<br />
zia tra gli ospiti e le famiglie, che non si<br />
limita al giorno di Natale e alle feste,<br />
ma va ben oltre. E poi abbiamo constatato<br />
che molte delle persone che hanno<br />
accolto gli ospiti dell’Ostello nelle loro<br />
case diventano anche volontari presso i<br />
nostri centri».<br />
Si tratta di famiglie aperte al dono, al<br />
servizio, di famiglie che si mettono a disposizione<br />
per regalare un sorriso a chi<br />
si trova in difficoltà, a chi è solo e non<br />
ha una famiglia. «In realtà il regalo di<br />
Natale lo hanno fatto loro a noi» ha osservato<br />
Ivan Armenti, 35 anni, che assieme<br />
alla sua famiglia ha scelto senza esitazione<br />
di festeggiare il Natale insieme<br />
con due giovani italiani, ospiti dell’Ostello<br />
della Caritas. Attorno alla tavola imbandita<br />
sedevano, così parenti, amici e<br />
due ospiti di riguardo. Sotto l’albero c’era<br />
un regalo anche per loro. Una famiglia<br />
allargata e riunita in un giorno così<br />
speciale, per festeggiare la nascita del<br />
Bambino che la Chiesa contempla. «Abbiamo<br />
condiviso il senso autentico del<br />
Natale con i nostri cari e con persone<br />
che vivono emarginate tutto l’anno, ma<br />
che sono entrate a far parte della nostra<br />
famiglia — ha aggiunto Ivan — . Con<br />
loro è cominciata una nuova amicizia<br />
con la promessa di rimanere in contatto.<br />
Volevamo che si sentissero a loro<br />
agio, che sentissero a casa loro. Adesso<br />
ci preoccuperemo di cercare un buon<br />
lavoro per loro, che possa permettergli<br />
di cominciare a risparmiare qualcosa e,<br />
perché no, a sperare in una vita diversa».<br />
L’esercito di volontari, operatori, col-<br />
Il 25 dicembre negli ospedali pediatrici<br />
Gioia e doni<br />
per i piccoli malati<br />
Giochi e favole per creare un clima di<br />
serenità attorno ai bambini costretti a<br />
trascorrere il Santo Natale nelle strutture<br />
ospedaliere della Capitale. In questi<br />
giorni di festa, la consueta attenzione<br />
prestata al mondo dell’infanzia ammalata<br />
si è arricchita di piccoli e grandi gesti<br />
nati con lo scopo di alleviare, in un momento<br />
tanto particolare dell’anno, le difficoltà<br />
dei giovani pazienti. Religiosi, volontari<br />
ed operatori sanitari si sono attivati<br />
per proporre iniziative capaci di codificare<br />
il messaggio di amore e di speranza<br />
portato dalla celebrazione della<br />
Natività del Signore.<br />
Il personale dell’Ospedale Pediatrico<br />
Bambino Gesù, ad esempio, ha preparato<br />
un ventaglio di appuntamenti destinati<br />
all’intrattenimento dei più piccoli. La<br />
caccia al tesoro, la lettura delle favole,<br />
la distribuzione dei doni, la partecipazione<br />
al presepe animato, l’ascolto del Vangelo<br />
sono solamente alcune delle tante<br />
proposte pensate e realizzate da volontari,<br />
membri di associazioni esterne e seminaristi.<br />
«Queste iniziative vengono attivate<br />
sin dai primi giorni del mese e<br />
non solo il 25 dicembre — ha spiegato<br />
la dott.ssa Carla Carlevaris, Responsabile<br />
della Ludoteca dell’ospedale —. Rappresentazioni<br />
e disegni diventano la via<br />
per indurre i bambini ad entrare nella<br />
storia del Natale e per riflettere sul suo<br />
significato religioso. Un intento che portiamo<br />
avanti anche mediante la stesura<br />
di letterine con cui i nostri piccoli pazienti<br />
si rivolgono a Gesù per esternare<br />
un desiderio o raccontare la loro esperienza.<br />
Desideriamo che i bambini vivano<br />
il Natale come evento particolare e<br />
comprendano che noi ci rivolgiamo a loro<br />
in modo speciale».<br />
Fra le tante istituzioni che dedicano<br />
attenzione ai piccoli ammalati vi è anche<br />
l’Associazione «Peter Pan». La luminosità<br />
dell’ambiente, il colore degli arredi<br />
ed il sorriso degli operatori sono elementi<br />
che vivacizzano questa struttura<br />
nata con lo scopo di offrire un supporto<br />
logistico alle famiglie dei pazienti del reparto<br />
di oncologia dell’Ospedale Bambino<br />
Gesù. Concepita come luogo tranquillo<br />
in cui poter trovare le comodità<br />
di una normale abitazione, la casa di Peter<br />
Pan si adopera perché anche nel periodo<br />
natalizio venga ricreato attorno ai<br />
bambini un clima di serenità. «Il giorno<br />
del 25 dicembre, dopo aver fatto gli auguri<br />
nei reparti dell’ospedale, torniamo<br />
qui in famiglia per donare i regali, condividere<br />
il pranzo ed organizzare giochi<br />
— ha spiegato la Presidente, Marisa<br />
Barracano Fasanelli —. Noi non elaboriamo<br />
un programma preciso perché desideriamo<br />
lasciare spazio alla spontaneità,<br />
elemento sempre presente in una vera<br />
casa. A Natale, come in tutti gli altri<br />
giorni dell’anno, facciamo le stesse cose<br />
che si vivono in un’abitazione reale cercando<br />
di comunicare agli ospiti la sensazione<br />
di essere accolti da una famiglia<br />
pronta a dedicarsi a loro».<br />
Sono tanti i volontari che si impegnano<br />
per alleviare le pene in cui vivono i<br />
ragazzi ricoverati nelle strutture ospedaliere<br />
della capitale. Ed il loro operato,<br />
soprattutto quando rivolto agli adolescenti,<br />
mira a creare le condizioni psicologiche<br />
perché le medicine somministrate<br />
trovino collaborazione in un fisico<br />
pronte a riceverle. Un lavoro difficile<br />
28 DICEMBRE 2001<br />
Santi Innocenti, martiri -<br />
Festa (rosso)<br />
Messa propria, Gloria<br />
Lezionario: 1 Gv 1, 5-2, 2;<br />
Salmo 123; Mt 2, 13-18<br />
Liturgia delle Ore: Ufficio<br />
della Festa<br />
che assume connotati ancora più delicati<br />
nel periodo di Natale, quando i giovani<br />
pazienti sono costretti a vivere anche<br />
la festa al di fuori del proprio contesto<br />
di vita. «Nel nostro istituto vengono accolti<br />
bambini ed adolescenti fino ai 20<br />
anni di età — ha affermato Lucilla Piattelli,<br />
volontaria del Centro di Ematologia<br />
diretto dal Prof. Franco Mandelli —.<br />
L’impegno di noi operatori è costante,<br />
ma nel periodo del Natale ci prodighiamo<br />
maggiormente per far vivere la particolarità<br />
del momento in una condizione<br />
di normalità. La preparazione di giochi,<br />
la presenza di clown, la visita di attori<br />
e calciatori sono mezzi di distrazione<br />
perché questi ragazzi non si affliggano<br />
su di una malattia che per quanto seria,<br />
non è invincibile».<br />
L’elargizione di doni e la preparazione<br />
di momenti di svago sono elementi<br />
presenti nelle varie strutture nosocomiali<br />
della capitale, i cui operatori sono animati<br />
dall’intento di esprimere solidarietà<br />
nei confronti di tutti gli ammalati. La loro<br />
attenzione però, soprattutto in questi<br />
giorni di festa, è rivolta ad una categoria<br />
particolarmente indifesa, quella dei<br />
bambini. E l’impegno di amore espresso<br />
dalle attività di carattere ricreativo viene<br />
associato a quello proposto dai sacerdoti<br />
nel corso delle Celebrazioni Eucaristiche.<br />
Dal Policlinico Umberto I al Gemelli,<br />
dal Pertini al Bambino Gesù viene comunicato<br />
un messaggio di speranza che<br />
vuole trasmettere coraggio ed aiutare a<br />
vedere la presenza del Signore nel dolore<br />
di ciascuno. «Cristo si è fatto uomo<br />
per vivere e soffrire con noi — ha spiegato<br />
padre Giovanni Schiavarelli, cappellano<br />
del Policlinico Agostino Gemelli—.<br />
Ed è in Lui che dobbiamo trovare<br />
la forza per andare avanti». «Spesso le<br />
persone si chiedono per quale ragione<br />
vivano tanto dolore. E noi tentiamo di<br />
rispondere a questo interrogativo sottolineando<br />
che Gesù si è fatto uomo per<br />
condividere le nostre stesse pene. un<br />
messaggio di speranza che vuole infondere<br />
fiducia ed allentare la crisi dei familiari<br />
dei più piccoli». «Desideriamo essere<br />
vicini ai bambini per condividere<br />
con loro il dolore — ha aggiunto padre<br />
Telefor Kowalski, cappellano del Policlinico<br />
Umberto I —. Ed in questi giorni,<br />
la parabola del Buon Samaritano ci aiuta<br />
a capire che di fronte alla sofferenza<br />
è necessario abbattere le barriere a vantaggio<br />
della nascita di un rapporto umano».<br />
Anche i religiosi dell’Ospedale Sandro<br />
Pertini hanno proposte iniziative capaci<br />
di tradurre il Santo Natale in evento<br />
portatore di fiducia e di speranza. Un<br />
messaggio comunicato tramite un insieme<br />
di attività incentrate sul tema «Vieni<br />
Signore Gesù, facci uomini di pace, di<br />
giustizia, di libertà e custodi attenti del<br />
creato». «In questi giorni gli alunni delle<br />
scuole elementari e medie sono venuti<br />
in ospedale per proporre ai bambini del<br />
reparto di pediatria una recita e la lettura<br />
di alcuni pensierini — ha affermato<br />
padre Carmelo Vitrugno, cappellano della<br />
chiesa dedicata a sant’Elia profeta —.<br />
Tutte le iniziative del periodo natalizio<br />
diventano la via per concentrare la nostra<br />
attenzione sulla famiglia intesa come<br />
luogo in cui, in via prioritaria, si costruisce<br />
la pace, la giustizia e la libertà».<br />
SIMONA RUBEIS<br />
Sincerità<br />
La voglia di far parlare di noi e di far<br />
vedere i nostri difetti dal lato da cui vogliamo<br />
mostrarli costituisce gran parte<br />
della nostra sincerità.<br />
(François de La Rochefoucauld)<br />
a cura di p. Leonardo Sapienza, R.C.I.<br />
laboratori della Caritas che durante tutto<br />
l’anno operano nella Capitale, continuerà<br />
nei prossimi giorni ad adoperarsi<br />
per mantenere l’atmosfera natalizia promovendo<br />
altre iniziative nelle varie<br />
strutture di assistenza presenti in Diocesi.<br />
Il 25 dicembre è una data singolare<br />
anche per la Comunità di sant’Egidio,<br />
che ogni anno mette in calendario l’appuntamento<br />
con centinaia di poveri nella<br />
Basilica di Santa Maria in Trastevere<br />
per il pranzo di Natale. Una tradizione<br />
arrivata alla sua XX edizione, che è stata<br />
estesa anche in altre zone di Roma e<br />
del mondo, dove è presente e opera la<br />
Comunità. Sono venti anni, infatti, che<br />
la Comunità di sant’Egidio organizza il<br />
pranzo di Natale con i poveri, da quando<br />
cioè, nel 1982, un piccolo gruppo di<br />
persone povere fu accolto attorno alla<br />
tavola della festa preparata all’interno<br />
della Basilica romana. Un progetto che<br />
ogni anno vede aumentare non solo il<br />
numero dei poveri, ma anche quello dei<br />
volontari. «C’era un solo tavolo e in tutto<br />
eravamo una cinquantina di persone<br />
— ha ricordato Carlo Santoro, 39 anni,<br />
volontario della Comunità di sant’Egidio<br />
e responsabile della Mensa in via Dandolo<br />
—. C’erano alcuni anziani del quartiere<br />
rimasti soli e alcune persone senza<br />
fissa dimora, che avevamo conosciuto<br />
nelle strade di Roma. Ogni anno, poi, il<br />
gruppo si andava allargando sempre più<br />
e oggi si è esteso fino a comprendere<br />
mille invitati. La porta della Chiesa è<br />
aperta per tutti, senza fare distinzioni di<br />
vario genere. In questo giorno ai nostri<br />
ospiti, come da tradizione, consegniamo<br />
dei doni anche se il regalo più grande<br />
sono loro a farcelo, con la loro presenza<br />
qui, in questa Chiesa, dove ogni giorno<br />
preghiamo Dio come una grande famiglia<br />
riunita nel suo nome».<br />
All’appuntamento di quest’anno c’era<br />
anche il Sindaco di Roma, Walter Veltroni,<br />
che insieme con la sua famiglia si<br />
è unito agli altri ospiti. Un pranzo di<br />
Natale è stato organizzato anche nella<br />
Mensa di via Dandolo, nella Chiesa di<br />
san Callisto a Trastevere, e in altri 20 altri<br />
punti della città, soprattutto nella periferia<br />
romana, dove è presente la Comunità<br />
di sant’Egidio, per dare a tutti<br />
gli emarginati la possibilità di vivere il<br />
Natale «in famiglia». In tutto sono state<br />
calcolate 6.000 persone, povere e disagiate,<br />
che hanno fatto festa insieme con<br />
i volontari della Comunità.<br />
All’iniziativa hanno aderito anche altre<br />
associazioni di volontariato. «La nostra<br />
è una grande famiglia che ogni anno<br />
si ingrandisce sempre di più — ha<br />
aggiunto Santoro — , perché è grande<br />
la gioia nel donare un sorriso a chi da<br />
tanto tempo non sorride più perché sovrastato<br />
da problemi. Sono persone che<br />
frequentano le mense, la strada, i centri<br />
di accoglienza. Con alcuni di loro è<br />
un’occasione per rivedersi dopo tanto<br />
tempo. È diventato un appuntamento<br />
per una festa così grande che ricorda a<br />
tutti che non deve esistere alcuna divisione.<br />
Oggi, qui, raccolta allo stesso tavolo,<br />
c’è solo una grande famiglia unita<br />
che conta persone di diversa cultura, religione<br />
e condizione sociale».<br />
Per le feste natalizie sono previsti altri<br />
appuntamenti e momenti di incontro nei<br />
centri dove è presente la Comunità di<br />
sant’Egidio, mentre continuerà la tradizionale<br />
cena itinerante per le principali<br />
stazioni della capitale e alcune piazze<br />
romane, che è stata organizzata anche<br />
la notte della Vigilia. Analoga iniziativa<br />
si terrà anche la sera di Capodanno,<br />
quando decine di volontari della Comunità<br />
saluteranno il nuovo anno brindando<br />
insieme con i barboni per le strade di<br />
Roma. Il giorno dell’Epifania, invece,<br />
nella Mensa di via Dandolo i volontari<br />
organizzeranno una tombolata.<br />
ELISABETTA ANGELUCCI<br />
RADIO<br />
VATICANA<br />
OM: 1530 kHz - 196 metri<br />
(Per la zona di Roma<br />
anche Onda Media 527 kHz<br />
e FM 93.3 e 105 MHz)<br />
OC: nelle bande 49, 31, 25 e 19 metri<br />
VENERDÌ 28 DICEMBRE<br />
00.10: Studio A (stereo): Con voi<br />
nella notte<br />
7.20-17.30-23-24: Orizzonti cristiani<br />
7.30: Santa Messa in latino<br />
8-10-11-12-14-15-16-18-21-23.30:<br />
Radiogiornale in italiano, spagnolo,<br />
portoghese, francese, inglese,<br />
tedesco e polacco<br />
16.30: Archivio Storico del Teatro<br />
Carlo Felice di Andrea Fasano<br />
17: Liturgia delle Ore: celebrazione<br />
dei Vespri in latino<br />
20.20: Programma tedesco: Prisma-Magazin<br />
20.40: Recita del Santo Rosario<br />
in latino<br />
21.30: Programma francese: En<br />
finir avec la peine de mort<br />
21.50: Programma inglese<br />
22.10: Programma spagnolo