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L'OSSERVATORE ROMANO

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.<br />

PAGINA<br />

FRANCESCO CACUCCI<br />

Arcivescovo di Bari-Bitonto<br />

5 .<br />

LITURGIA DELLA PAROLA<br />

LA SANTA<br />

FAMIGLIA<br />

Sir 3, 2-6.12-14<br />

Col 3, 12-21<br />

Mt 2, 13-15.19-23<br />

<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Lunedì-Martedì 24-25 Dicembre 2001<br />

«Per cogliere il significato e il dono di grazia del Natale<br />

ormai imminente, dobbiamo pertanto metterci<br />

alla scuola della Madonna e del suo sposo Giuseppe,<br />

che nel presepe contempleremo<br />

in adorazione estasiata del neonato Messia...<br />

Si può definire Giuseppe un autentico uomo di fede,<br />

come la sua sposa Maria. La fede<br />

coniuga giustizia e preghiera, ed è questo l'atteggiamento<br />

più idoneo per incontrare l'Emmanuele, il Dio-con-noi»<br />

ANGELUS Durante la preghiera mariana Giovanni Paolo II evidenzia il ruolo di Giuseppe, autentico uomo di fede, come la sua sposa Maria<br />

Credere significa vivere nella storia aperti all'iniziativa di Dio<br />

alla forza creatrice della sua Parola, che in Cristo si è fatta carne<br />

«Credere significa vivere nella storia aperti all'iniziativa<br />

di Dio, alla forza creatrice della sua<br />

Parola, che in Cristo si è fatta carne, unendosi<br />

per sempre alla nostra umanità». Lo ha detto<br />

Giovanni Paolo II all'Angelus di domenica 23 dicembre,<br />

recitato con i numerosi fedeli convenuti<br />

da diverse parti del mondo in Piazza San Pietro.<br />

Queste sono le parole del Santo Padre:<br />

Carissimi Fratelli e Sorelle!<br />

1.Celebriamo oggi la quarta<br />

domenica d’Avvento, mentre ormai<br />

fervono i preparativi per la festa di<br />

Natale. La Parola di Dio, nella liturgia,<br />

ci aiuta a concentrare l’attenzione<br />

sul significato di questo<br />

fondamentale evento salvifico, che<br />

è al tempo stesso storico e soprannaturale.<br />

«Ecco: la vergine concepirà e partorirà<br />

un figlio, che chiamerà Emmanuele:<br />

Dio-con-noi» (Is 7, 14).<br />

Questa profezia di Isaia riveste nell’economia<br />

della salvezza un’importanza<br />

capitale. Assicura che<br />

«Dio stesso» darà un discendente al<br />

re Davide come «segno» della sua<br />

fedeltà. Questa promessa si è realizzata<br />

con la nascita di Gesù dalla<br />

Vergine Maria.<br />

2.Per cogliere il significato e il<br />

dono di grazia del Natale ormai<br />

imminente, dobbiamo pertanto<br />

metterci alla scuola della Madonna<br />

e del suo sposo Giuseppe, che nel<br />

presepe contempleremo in adorazione<br />

estasiata del neonato Messia.<br />

Nell’odierna pagina evangelica<br />

Matteo pone in evidenza il ruolo di<br />

Giuseppe, che qualifica come uomo<br />

«giusto» (Mt 1, 19), sottolineando<br />

con ciò come egli fosse interamente<br />

proteso al compimento della volontà<br />

di Dio. Proprio a motivo di questa<br />

interiore giustizia, che in ultima<br />

analisi coincide con l’amore,<br />

Giuseppe non intende ripudiare<br />

Maria, pur essendosi reso conto<br />

della sua incipiente gravidanza.<br />

Inizio di Missione<br />

del Nunzio Apostolico nelle Isole Cook<br />

30 DICEMBRE 2001<br />

La Santa Famiglia di Nazareth<br />

La festa della Santa Famiglia è incastonata<br />

dalla liturgia nell’ottava di Natale;<br />

la contemplazione della Famiglia di Nazareth<br />

deve, pertanto, attingere necessariamente<br />

dal mistero dell’Incarnazione<br />

quella luce per essere per le nostre famiglie<br />

«un vero modello di vita» (colletta).<br />

Anche se non possiamo ignorare i recenti<br />

episodi che hanno visto come protagonisti<br />

adolescenti uccidere una mamma con<br />

il proprio figlio; anziani morire avvolti<br />

dalle fiamme di un incendio divampato<br />

in strutture di «accoglienza» o terminare<br />

la loro esistenza nella più fredda indifferenza;<br />

famiglie che si disgregano dopo<br />

non molti anni di matrimonio... ; tuttavia<br />

la festa di oggi non può essere ridotta<br />

ad un’occasione per una semplice lettura<br />

sociologica della condizione «di questa<br />

fondamentale istituzione» che oggi, come<br />

ci ricorda il Papa, «sta registrando<br />

una crisi diffusa e radicale» (NMI, 47).<br />

La liturgia odierna vuole innanzitutto offrirci<br />

un’ulteriore possibilità per approfondire<br />

il mistero del Natale; ogni altra<br />

riflessione sulla famiglia deve obbligatoriamente<br />

partire dal mistero dell’Incarnazione<br />

e ritornarvi.<br />

Lo richiama con forza il Papa nella<br />

sua Lettera alle famiglie: «Il mistero divino<br />

dell’incarnazione del Verbo è in<br />

stretto rapporto con la famiglia umana.<br />

Non soltanto con una, quella di Nazareth,<br />

ma in qualche modo con ogni famiglia,<br />

analogamente a quanto il Concilio<br />

Vaticano II afferma del Figlio di Dio,<br />

che nell’Incarnazione “si è unito in certo<br />

modo ad ogni uomo”» (n. 2). È questa,<br />

infatti, la chiave di lettura che la<br />

Colletta dell’anno A ci dona: «O Dio, nostro<br />

creatore e Padre, tu hai voluto che<br />

il tuo Figlio, generato prima dell’aurora<br />

del mondo, divenisse membro dell’umana<br />

famiglia; ravviva in noi la venerazione<br />

per il dono e il mistero della vita,<br />

Pensa di «licenziarla in segreto»<br />

(Mt 1, 19), ma dall’angelo del Signore<br />

viene invitato a non temere e<br />

a prenderla con sé.<br />

Emerge qui un altro aspetto essenziale<br />

della personalità di san<br />

Giuseppe: egli è uomo aperto all’ascolto<br />

di Dio nella preghiera. Dall’angelo<br />

apprende che «quel che è<br />

generato [in Maria] viene dallo Spirito<br />

Santo» (Mt 1, 20), secondo l’antica<br />

profezia: «Ecco: la vergine concepirà...<br />

», ed è pronto ad accogliere<br />

i disegni di Dio, che oltrepassano<br />

i limiti umani.<br />

3.In sintesi, si può definire<br />

Giuseppe un autentico uomo di fede,<br />

come la sua sposa Maria. La fede<br />

coniuga giustizia e preghiera, ed<br />

è questo l’atteggiamento più idoneo<br />

per incontrare l’Emmanuele, il Diocon-noi.<br />

Credere, infatti, significa<br />

vivere nella storia aperti all’iniziati-<br />

va di Dio, alla forza<br />

creatrice della sua Parola,<br />

che in Cristo si è<br />

fatta carne, unendosi<br />

per sempre alla nostra<br />

umanità. La Vergine<br />

Maria e san Giuseppe<br />

ci aiutino a celebrare<br />

così, in modo fruttuoso,<br />

la nascita del Redentore.<br />

Al termine dell'Angelus, dopo<br />

aver rivolto l'appello per i<br />

sequestrati che pubblichiamo<br />

in prima pagina, il Papa ha salutato<br />

i gruppi di pellegrini italiani<br />

con queste parole:<br />

Saluto ora cordialmente<br />

i pellegrini presenti,<br />

in particolare i<br />

chierichetti della parrocchia<br />

«Santa Maria<br />

Madre della Misericordia»<br />

in Roma, e i loro<br />

familiari. A tutti un<br />

fervido augurio di<br />

buon Natale.<br />

perché i genitori si sentano partecipi<br />

della fecondità del tuo amore, e i figli<br />

crescano in sapienza, età e grazia, rendendo<br />

lode al tuo santo nome».<br />

Qual è allora la luce che il mistero del<br />

Natale proietta sulla Santa Famiglia e, da<br />

questa, è destinata a riflettersi sulle nostre<br />

famiglie?<br />

1. «Alzati, prendi<br />

con te il bambino<br />

e sua madre...»<br />

(Mt 2, 13.20).<br />

Giuseppe è qui descritto dall’evangelista<br />

come un uomo che non riesce mai a<br />

fare un sonno tranquillo. In questo è così<br />

simile a tanti padri e madri la cui vita è<br />

letteralmente stravolta dalla nascita di un<br />

figlio, che anche di notte reclama la loro<br />

attenzione offrendo in cambio «notti in<br />

bianco». Ma non è il Bambino a creare<br />

problemi a Giuseppe, quanto piuttosto i<br />

suoi sogni. I suoi, infatti, sono sogni che<br />

lo costringono al risveglio a rimettersi<br />

ogni volta in cammino.<br />

Nel brano evangelico che la liturgia ci<br />

propone oggi per ben due volte gli vien<br />

detto nel sogno di partire: una prima volta<br />

per «fuggire in Egitto» (v. 13), una seconda<br />

volta per ritornare «nel paese d’Israele»<br />

(v. 20). E Giuseppe? Obbedisce<br />

senza proferire parola! Sì, è l’obbedienza<br />

della fede che fa di questo uomo non<br />

uno dei tanti profughi sfrattati dalla propria<br />

terra dall’Erode di turno, ma un pellegrino<br />

nella fede. In Giuseppe, uomo avvolto<br />

dal silenzio, è la fede che parla.<br />

Quale profondo legame con il mistero<br />

del Natale! Vediamo oggi trasparire nella<br />

famiglia di Nazareth, illuminandone an-<br />

S.E. Mons. Patrick Coveney, Arcivescovo titolare<br />

di Satriano, ha iniziato la Sua missione<br />

come Nunzio Apostolico nelle Isole Cook.<br />

Giunto, la sera del 26 novembre scorso, all'aeroporto<br />

internazionale di Rarotonga, il<br />

Rappresentante Pontificio è stato accolto da<br />

S.E. Mons. Stuart France O' Connell, S.M.,<br />

Vescovo di Rarotonga e dal Sig. Tukaka Ama,<br />

Direttore del protocollo, i quali lo hanno successivamente<br />

accompagnato alla residenza del<br />

Vescovo locale, dove ha alloggiato.<br />

Martedì 27 novembre, il Nunzio Apostolico<br />

ha presentato le Lettere Credenziali all'onorevole<br />

Frederick Goodwin, Rappresentante della<br />

regina Elisabetta II (Queen's Representative),<br />

quale primo Nunzio Apostolico nelle Isole<br />

Cook.<br />

Giunto alla Government House, dove era<br />

atteso da dei funzionari, da alcuni capi tradizionali<br />

e da esponenti della comunità cattolica,<br />

vi è stato il consueto momento di preghiera,<br />

cui sono seguiti i discorsi ufficiali.<br />

Da parte sua il Nunzio ha espresso l'apprezzamento<br />

della Santa Sede per i valori del-<br />

che le vicende più oscure, la stessa piena<br />

disponibilità del Verbo alla volontà salvifica<br />

del Padre. «Che bella coppia formano<br />

due credenti che condividono le stesse<br />

speranze, lo stesso ideale, lo stesso<br />

modo di vivere, lo stesso atteggiamento<br />

di servizio! Si istruiscono l’un l’altro, si<br />

esortano l’un l’altro, si sostengono a vicenda»<br />

(Tertulliano, Alla moglie, II, 9).<br />

2. «Rivestitevi<br />

di sentimenti<br />

di misericordia,<br />

di bontà...»<br />

(Col 3, 12).<br />

Sappiamo bene che queste parole dell’Apostolo,<br />

lungi dall’essere un semplice<br />

elenco di buoni consigli per poter vivere<br />

in pace in famiglia o delle esortazioni<br />

moralistiche rivolte ai coniugi perché<br />

non rovinino il loro matrimonio, desiderano,<br />

invece, ricondurre a quel Mistero<br />

da cui soltanto può attingere linfa sempre<br />

nuova la vita di un cristiano: vivere<br />

in Cristo Gesù! Con altre parole, infatti,<br />

anche il brano di s. Paolo proposto oggi<br />

dalla liturgia ci ricorda che il «bene-essere»<br />

delle nostre famiglie cristiane dipende<br />

dalla disponibilità ad accogliere Cristo<br />

nella nostra esistenza. E non è questo<br />

anche il pressante invito che ci è rivolto<br />

dalle celebrazioni del Natale? «A quanti<br />

l’hanno accolto ha dato il potere di diventare<br />

figli di Dio» (Gv 1, 12). Con il<br />

battesimo la vita divina ha fatto irruzione<br />

nella nostra umanità immettendovi quel<br />

dinamismo d’amore capace di permearla<br />

in profondità e di trasfigurarla.<br />

Alla luce dell’esperienza di Nazareth,<br />

la cultura tradizionale e il desiderio della<br />

Chiesa cattolica di contribuire, con i mezzi<br />

che le sono propri, al benessere integrale della<br />

persona.<br />

Il Rappresentante della Regina ha riscontrato<br />

una coincidenza di vedute fra la Santa Sede<br />

e il governo delle Isole Cook riguardo alla<br />

promozione della pace nel mondo, al rispetto<br />

della dignità umana e al miglioramento della<br />

qualità della vita dei membri delle popolazioni<br />

che si trovano in situazioni svantaggiate.<br />

Successivamente il Rappresentante Pontificio<br />

ha fatto visita al Primo Ministro, onorevole<br />

Terepai Maoate e al vice Primo Ministro e<br />

Ministro degli Affari Esteri e dell'Immigrazione,<br />

onorevole Dr. Robert Woonton. Il Nunzio<br />

si è anche incontrato con l'Alto Commissario<br />

neozelandese Kurt Meyer, unico Capo di missione<br />

diplomatica residente nelle Isole Cook.<br />

Infine, la sera del 28 novembre S.E. Mons.<br />

Coveney ha celebrato l'Eucaristia con la comunità<br />

cattolica di Rarotonga, fermandosi<br />

poi, con i convenuti, per una cena fraterna in<br />

un ambiente presso la cattedrale.<br />

la famiglia cristiana è chiamata a trasformarsi<br />

in un «piccolo laboratorio», in cui<br />

esercitarsi a «coniugare» la fede nella<br />

trama feriale delle nostre relazioni.<br />

3. «Vita<br />

e benedizione<br />

sulla casa che teme<br />

il Signore»<br />

(Rit. al salmo responsoriale)<br />

Se la liturgia di questa festa ci invita a<br />

fissare lo sguardo sulla Santa Famiglia,<br />

perché possiamo «seguirne gli esempi»<br />

(orazione dopo la Comunione), ciò non<br />

significa che siamo del tutto esonerati<br />

dal prestare attenzione alla realtà delle<br />

nostre famiglie. Tutt’altro! La festa di oggi<br />

può costituire un’occasione favorevole<br />

non solo perché gli sposi cristiani ravvivino<br />

la grazia del sacramento del matrimonio,<br />

ma anche perché le famiglie cristiane<br />

accolgano l’invito rivolto loro dai Vescovi<br />

italiani: «Per questo contiamo molto<br />

sulla solidarietà tra le famiglie, ma<br />

anche sulla creazione di nuove forme<br />

ministeriali tese ad ascoltare, accompagnare<br />

e sostenere una realtà dalla quale<br />

molto dipende il futuro della Chiesa e<br />

della stessa società» (Cvmc, 52). Giunga<br />

a tutte le famiglie cristiane l’augurio di<br />

diventare, sull’esempio di quella di Nazareth,<br />

«scuola dove si è iniziati a comprendere<br />

la vita di Gesù, cioè la scuola<br />

del vangelo... Dove impariamo la lezione<br />

del lavoro... Nazareth ci ricordi cos’è<br />

la famiglia, cos’è la comunione d’amore,<br />

la sua bellezza austera e semplice, il<br />

suo carattere sacro e inviolabile» (Paolo<br />

VI, pellegrino a Nazareth nel 1964).

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