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L'OSSERVATORE ROMANO

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ASIA<br />

PAGINA<br />

India:<br />

il nuovo Vescovo<br />

della Diocesi di Quilon<br />

La Diocesi di Quilon, in India, ha uno<br />

nuovo Vescovo: è il Rev.do Stanley Roman,<br />

nato nel 1941 a Punalur. La Diocesi<br />

di Quilon, nello Stato di Kerala, è<br />

considerata una delle circoscrizioni ecclesiastiche<br />

più antiche dell'India. La<br />

Diocesi conta una popolazione di<br />

4.462.777 abitanti; i cattolici sono<br />

277.869. Nel territorio sono attive 138<br />

parrocchie. I sacerdoti sono 90: 65 diocesani<br />

e 25 religiosi. Le religiose sono<br />

604. La Chiesa è presente nel campo<br />

educativo con 31 asili infantili e 54 scuole;<br />

nel campo assistenziale è attiva con<br />

12 istituzioni caritative e 71 centri di sostegno<br />

per immigrati e rifugiati.<br />

Il Vescovo Roman è entrato nel Seminario<br />

Minore «St. Raphael's» di Quilon;<br />

è quindi passato al Seminario Maggiore<br />

«St. Joseph's». Ha studiato al Collegio<br />

Urbano, dove ha preso la Licenza in filosofia<br />

e teologia. Ha conseguito anche<br />

il «Master of Arts» in Letteratura dell'Università<br />

di Kerala. È stato ordinato<br />

sacerdote nel 1966. È stato Prefetto nel<br />

Seminario Minore «St. Raphael's»; Direttore<br />

diocesano dei Servizi Sociali e<br />

del «Kerala Catholic Students'League»;<br />

Direttore spirituale al Seminario Maggiore<br />

«St. Joseph's»: dal 1997 è Rettore<br />

di questo Seminario.<br />

7 .<br />

Il cammino<br />

della Chiesa<br />

<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 29 Dicembre 2001<br />

EMIRATI ARABI L'Arcivescovo Giuseppe De Andrea ha benedetto una nuova chiesa per i cattolici<br />

Un forte segno di speranza nella prospettiva<br />

di una sempre più incisiva opera di annuncio<br />

L'Arcivescovo Giuseppe De Andrea,<br />

Nunzio Apostolico nel Kuwait, nell’arcipelago<br />

di Barhein e nello Yemen,<br />

nonché Delegato del Golfo Arabico, in<br />

cui si trovano gli Emirati Arabi Uniti,<br />

ha inaugurato recentemente la propria<br />

attività nel Golfo benedicendo<br />

una nuova chiesa a Je el Ali — Monte<br />

di Ali — nell’Emirato di Dubai, il secondo<br />

per estensione (3.750 Kmq) e<br />

per numero di abitanti (800 mila) della<br />

Federazione.<br />

Un avvenimento<br />

ricco di significato<br />

II nuovo luogo di culto è 40 Km a<br />

Nord del capoluogo, sulla strada a sei<br />

corsie per Abu Dhabi, e testimonia che<br />

nelle piccole monarchie del Golfo essere<br />

cristiani non solo non è motivo di<br />

discriminazione, ma che la loro presenza<br />

ha contribuito a migliorare decisamente<br />

i rapporti tra islam e cristianesimo.<br />

Nell’arcipelago di Bahrein una cristiana<br />

di origine irachena, Alice Samaan,<br />

è stata inserita dall’emiro tra i<br />

membri del nuovo Consiglio consultivo<br />

in rappresentanza dei 45 mila cristiani<br />

che lavorano nel Paese.<br />

Nel Kuwait all’inizio del Duemila il<br />

governo ha voluto la presenza di un<br />

Nunzio permanente nel proprio territorio<br />

e ha consentito a una società privata<br />

di importare Bibbie e viodeocassette<br />

religiose, anche se da mettere a disposizione<br />

solo dei cristiani.<br />

Un seme<br />

che presto germoglierà<br />

Nel Qatar ci sono le premesse per la<br />

costruzione di complessi destinati a<br />

uso religioso, divisi tra cattolici, anglicani<br />

e ortodossi. Prima di questa decisione,<br />

le autorità locali vietavano la<br />

pubblica pratica di ogni altra religione<br />

al di fuori dell’Islam wahhabita o, con<br />

alcune restrizioni, di quello sciita. A<br />

Dubai, come s’è visto, è stata consentita<br />

la costruzione di un’ulteriore chiesa<br />

a Jebel Ali, dedicata a S. Francesco<br />

d’Assisi, oltre alla prima, edificata in<br />

città nel 1967 su iniziativa del cappuccino<br />

P. Eusebio Daveri.<br />

La benedizione della nuova chiesa<br />

(la quinta negli UAE), costruita su terreno<br />

donato da S.A. Maktoum bin Rashid<br />

al-Maktoum, sceicco di Dubai, è<br />

avvenuta il 15 novembre scorso, alla<br />

presenza del Vicario Apostolico d’Arabia,<br />

il cappuccino Mons. Bernardo<br />

Gremoli; di vari diplomatici europei e<br />

americani; di una ventina di sacerdoti<br />

provenienti da tutto il Vicariato (il più<br />

vasto del mondo); del Ministro Generale<br />

dei Frati Minori Cappuccini, Fra<br />

John Corriveau, e di oltre duemila cattolici,<br />

arrivati con autobus, auto private<br />

e taxi, attentissimi al rito, che si è<br />

svolto in inglese e in arabo.<br />

Il Nunzio Apostolico ha consegnato<br />

ad Hamdan bin Rashid al-Maktoum,<br />

Ministro delle Finanze e dell’Industria<br />

degli Emirati e Vice Ruler di Dubai,<br />

un messaggio di Giovanni Paolo II,<br />

contenente un sincero ringraziamento<br />

per la concessione del terreno su cui è<br />

stato edificata la chiesa, «segno di<br />

comprensione per le necessità spirituali<br />

della gente che lavora nello Stato».<br />

Da parte sua, il Ruler ha lodato la<br />

pacifica convivenza tra i seguaci di diverse<br />

religioni, assicurando che la Fe-<br />

derazione garantisce e garantirà un clima<br />

di rispetto per la fede di tutti. I<br />

primi sacerdoti a raggiungere Dubai (e<br />

gli altri Emirati) sono stati i Cappuccini<br />

di Firenze, che nel 1962 vi si recavano<br />

a celebrare la Santa Messa da Barhain<br />

(2.000 Km di distanza), servendosi<br />

di un altare da campo posto sul<br />

terrazzo di un Istituto di Credito. Con<br />

l’aumento dei cattolici essi chiesero a<br />

Sheick Rashid un’area per costruire la<br />

«casa della preghiera».<br />

Abituato ad accogliere tutti, lo sceicco<br />

ascoltò con attenzione e poi prese<br />

con sé a bordo di un'auto il missionario<br />

P. Barnaba Maddii e fecero insieme<br />

un largo giro in periferia.<br />

La prima scelta del terreno non fu<br />

felice e fu cambiata da P. Eusebio Daveri,<br />

il quale cominciò a preparare l’a-<br />

Bangladesh: convegno sulla tutela dei diritti dei bambini<br />

INDIA Svolta dall'Associazione «Messaggeri della pace», che è stata istituita recentemente<br />

Generosa ed efficace azione a sostegno del dialogo interreligioso<br />

Promuovere in India il dialogo interreligioso<br />

per favorire, al tempo stesso,<br />

un sereno clima di concordia e di fratellanza.<br />

È questo l'obiettivo primario che<br />

si è prefissata l'Associazione religiosa,<br />

formatasi recentemente, denominata «I<br />

Messaggeri della pace». Durante la Santa<br />

Messa celebrata nell'Arcivescovado di<br />

Delhi, a fine novembre, hanno prestato<br />

giuramento i primi sacerdoti in qualità<br />

di membri del movimento.<br />

La Celebrazione Eucaristica è stata<br />

presieduta dall'Arcivescovo di Delhi,<br />

Mons. Vincent Michael Concessao. In<br />

un contesto delicato e complesso come<br />

quello rappresentato dalla società indiana,<br />

— ha detto il Presule all'omelia — si<br />

avverte forte e acuta l'esigenza di produrre<br />

efficaci sforzi per assicurare un'atmosfera<br />

serena, in cui possa instaurarsi<br />

anche un costruttivo dialogo tra i credenti<br />

delle differenti religioni. Da tale<br />

dialogo, del resto, — ha rilevato l'Arcivescovo<br />

Michael Concessao — dipende<br />

in gran misura il grado di civiltà, di benessere<br />

e di progresso dell'intero Paese.<br />

I membri «fondatori» del movimento<br />

sono Padre George Koovackal, Padre<br />

Abhishek Kattuparambil e Padre Marianus<br />

Kullu. Essi sono stati ispirati dalla<br />

Si è tenuto nei giorni scorsi a Dhaka, in Bangladesh,<br />

un convegno di studio per richiamare la fondamentale<br />

esigenza del rispetto dei diritti dei bambini.<br />

Al significativo incontro hanno partecipato più di seicento<br />

bambini, molti dei quali hanno portato la loro<br />

personale testimonianza delle dure esperienze patite<br />

nei drammatici contesti della guerra, della miseria,<br />

dell'abbandono e della solitudine.<br />

Il convegno è stato organizzato dall'«Underprivileged<br />

Children's Education Program», in collaborazio-<br />

Il Nunzio Apostolico, Arcivescovo Giuseppe De Andrea, durante la consacrazione dell'altare della nuova chiesa a Je el Ali. Alla<br />

sua destra, P. John Corriveau, Ministro Generale dei Cappuccini; alla sua sinistra, il Vescovo Giovanni Bernardo Gremoli, Vicario<br />

Apostolico d'Arabia. Nelle foto sotto, il nuovo luogo di culto con l'annesso complesso parrocchiale e l'assemblea dei fedeli che ha<br />

partecipato alla Celebrazione nella nuova chiesa a Je el Ali.<br />

rea per la costruzione da solo, tra la<br />

meraviglia de musulmani e l’ammirazione<br />

del diplomatico inglese Michael<br />

Tommkinson, il quale, nel libro The<br />

United Arab Emirats, lo definì «enterprising<br />

parish priest» (un parroco intraprendente).<br />

Preziosa attività<br />

di catechesi<br />

La chiesa fu aperta al culto nel<br />

1967. Divenuta insufficiente per il continuo<br />

aumento dei cattolici, è stata sostituita<br />

con una più grande (duemila<br />

posti) nel 1989. A questa si aggiunge<br />

ora quella di S. Francesco a Jebel Ali,<br />

che può accogliere 1.300 persone.<br />

Il Vicario Apostolico ha voluto accanto<br />

alla chiesa un centro per la cate-<br />

chiara consapevolezza della necessità di<br />

stabilire una fertile intesa tra le diverse<br />

religioni e tra le differenti culture. Padre<br />

Koovackal è un Carmelitano di Maria<br />

Immacolata; gli altri due sono preti diocesani<br />

di Delhi. L'Arcivescovo Concessao<br />

ha ricordato che l'Associazione attende<br />

di essere ufficialmente regolarizzata<br />

dopo l'approvazione della costituzione<br />

interna.<br />

Un lavoro di tre anni è stato necessario<br />

per prepare la fondamenta dove costruire<br />

questa associazione che riconosce<br />

nel valore della pace l'obiettivo primario<br />

di un'efficace e duratura opera di<br />

annuncio. Per far parte dell'Associazione<br />

occorre essere religiosi o, se laici, è neccessario<br />

prestare giuramento per dare<br />

solennità all'impegno di conseguire gli<br />

obiettivi apostolici che il movimento<br />

persegue.<br />

La nostra speranza — afferma Padre<br />

Koovackal — è che la nostra attività<br />

possa estendersi in breve tempo, così da<br />

realizzare un lavoro capillare, capace di<br />

dare un contributo positivo al benessere<br />

e al progresso della società. L'associazione<br />

è ben consapevole che una delle sfide<br />

da affrontare è costituita dal fondamentalismo,<br />

che non cessa di costituire una<br />

ne con le varie organizzazioni non governative impegnate<br />

a combattere e a sconfiggere le varie forme<br />

di sfruttamento minorile.<br />

Durante i lavori, svoltisi presso l'Accademia di<br />

Dhaka, i relatori hanno posto l'accento sull'ineludibile<br />

neccessità di tutelare i più piccoli da ogni sopruso<br />

e abuso, cercando di attuare mirate strategie di<br />

intervento per migliorare le loro condizioni di vita.<br />

Un ragazzo di 12 anni, Shumi Akhter, ha dato lettura<br />

di un documento intitolato «Noi e i diritti dei<br />

chesi, la casa dei religiosi e quanto<br />

può essere necessario ad un apostolato<br />

adatto ai tempi e ai cattolici di estrazione<br />

diversa.<br />

Infatti i due cappuccini indiani, responsabili<br />

della nuova chiesa, assistono<br />

cattolici di diverse nazionalità, di diverse<br />

lingue (con loro collaborano anche<br />

confratelli libanesi per i cattolici di<br />

lingua araba) e di diversi riti.<br />

«Ora — ha detto il dottor Tony<br />

D’Souza, un responsabile dell’Aluminium<br />

Company’s che lavora nella zona<br />

di Jebel Ali — anche noi abbiamo una<br />

chiesa degna d’un tal nome: non saremo<br />

più costretti ad affollarci in una<br />

cappella anonima e non costringeremo<br />

più il sacerdote a percorrere tanta<br />

strada per la liturgia festiva».<br />

EGIDIO PICUCCI<br />

seria minaccia. A fronte di ciò — spiega<br />

Padre Koovackal — sentiamo come nostra<br />

precisa missione il dare vita ad una<br />

testimonianza di fede che affermi e valorizzi<br />

la dimensione della libertà, del dialogo<br />

aperto e costruttivo, della tolleranza<br />

intesa non come una limitazione forzata<br />

imposta a se stessi, ma, al contrario,<br />

come strumento atto a favorire il<br />

confronto e l'arricchimento reciproco.<br />

Da segnalare che accanto a questa associazione<br />

ne opera un'altra, chiamata<br />

«I membri della pace e dell'armonia».<br />

Padre Koovackal è capo anche di questo<br />

movimento, che si appresta ad approvare<br />

una sua autonoma costituzione interna.<br />

Va rilevato — afferma il religioso —<br />

che di fronte alla violenza che scaturisce<br />

dalle diverse forme di fanatismo, è crescente<br />

nel Paese il desiderio da parte<br />

della gente di dare un proprio contributo<br />

per la causa della pace. I fedeli sanno<br />

che la religione si specchia nella pace,<br />

in essa si riconosce e si esprime in tutta<br />

la sua profondità. Di conseguenza essa<br />

non può certo essere strumentalizzata<br />

per perseguire fini che alla pace sono<br />

ostili e antitetici. E per dare, in nome<br />

della religione, il proprio contributo per<br />

la causa della pace e della fratellanza,<br />

SINGAPORE I fedeli a sostegno dei senza lavoro<br />

Con amore accanto<br />

a chi è nel bisogno<br />

GABRIELE NICOLÒ<br />

Si è fatto sempre più intenso, negli ultimi<br />

tempi, l'impegno della Chiesa in<br />

Singapore per aiutare coloro che sono<br />

alla ricerca di un lavoro. A causa di difficoltà<br />

di ordine economico che hanno<br />

segnato e stanno segnando il Paese, la<br />

piega della disoccupazione si è venuta<br />

ad aggravare, producendo in quanti cercano<br />

un impiego ancora maggiore ansia<br />

e preoccupazione.<br />

Padre Richards Ambrose, membro<br />

della commissione di lavoro impegnata<br />

a studiare opportune e mirate strategie<br />

per fare fronte a tale difficile realtà, sottolinea<br />

che in questo momento trovare<br />

nel Paese un lavoro stabile costituisce<br />

una vera e propria «benedizione».<br />

Spirito di servizio<br />

e di dedizione<br />

L'attività svolta da questa commissione<br />

di lavoro, su iniziativa della Chiesa<br />

che è in Singapore, è ispirata anzitutto<br />

dalla ferma e chiara consapevolezza che<br />

all'esercizio del lavoro si legano fondamentali<br />

valori di ordine etico e spirituale,<br />

quali lo spirito di servizio e di sacrificio,<br />

la dedizione, la generosità, la serietà<br />

umana e professionale.<br />

Di conseguenza — rileva Paddre Richards<br />

Ambrose — la piaga della disoccupazione<br />

non può non portare ad<br />

eludere e a dimenticare la presenza e<br />

l'osservanza di questi valori fondanti.<br />

Ecco allora che il costante e sollecito<br />

impegno della Chiesa a sostegno di coloro<br />

che si trovano in situazioni di difficoltà<br />

muove proprio dalla coscienza della<br />

necessità morale di aiutare i fedeli ad integrarsi<br />

pienamente nel tessuto civile<br />

della società.<br />

Con le diverse realtà lavorative del<br />

Paese — spiega Raoul Sequeira, capo<br />

della commissione di lavoro, parroco<br />

della parrocchia di Nostra Signora del<br />

Perpetuo Soccorso — ci impegnamo ad<br />

avere e ad alimentare proficui contati,<br />

così da avere a disposizione un quadro<br />

organico della situazione in cui muoverci<br />

ed operare.<br />

La recessione economica che ha reso<br />

più grave il fenomeno della disoccupazione<br />

porta con sé un'altra conseguenza<br />

negativa: cioè quella che vede persone<br />

correre il rischio di cedere alla tentazione<br />

di accettare qualsivoglia tipo di lavoro,<br />

anche illecito, pur di sbarcare il<br />

lunario.<br />

Tutelare<br />

i «valori dell'anima»<br />

A tale riguardo Padre Ambrose ha più<br />

volte invitato quanti cercano lavoro a<br />

non essere acritici e supini nel seguire<br />

qualsiasi occupazione venga loro offerta,<br />

perché vi è il rischio concreto di «compromettere<br />

i valori dell'anima e della famiglia».<br />

Di fronte a questa delicata situazione,<br />

come del resto in ogni altra<br />

occasione — sottolinea Padre Ambrose<br />

— occorre mettere al primo posto la fede.<br />

Altrimenti, alla fine, non si sarà felici<br />

di ciò che si è diventati.<br />

Ecco allora l'ineludibile esigenza, da<br />

parte dei fedeli, di impegnarsi nella realtà<br />

quotidiana sempre in linea e in piena<br />

fedeltà ai contenuti del messaggio cristiano,<br />

così da rispettare i valori legati<br />

ad un preciso stile di testimonianza e ad<br />

una esemplare rettitudine morale.<br />

È di quarant'anni l'età media delle<br />

persone segnate dalla disoccupazione,<br />

quindi con sufficiente esperienza alle<br />

spalle maturata in precedenti, seppur<br />

saltuari, impieghi. È anche su questo<br />

punto che la commissione di lavoro<br />

conta di fare leva per ottimizzare le<br />

— prosegue Padre Koovackal — la gente,<br />

religiosi e laici, sente il bisogno di<br />

riunirsi e di agire, con la preghiera e<br />

con le opere, in comunione, nel segno<br />

di una vera concordia di intenti. L'associazione,<br />

per dare un solido fondamento<br />

a questa diffusa aspirazione, ha organizzato<br />

nell'Arcidiocesi di Delhi e nelle zone<br />

limitrofe corsi di formazione e di specializzazione<br />

sui diversi temi legati al<br />

dialogo interreligioso e alla dimensione<br />

ecumenica.<br />

Il religioso sottolinea poi che l'India<br />

può vantare una nobile e illustre tradizione<br />

di armonia e di cooperazione nell'ambito<br />

della convivenza tra religioni e<br />

culture, e rileva che le tensioni che si<br />

verificano spesso derivano da incompresioni,<br />

pregiudizi, paure le quali non possono<br />

ledere né minacciare il forte tessuto<br />

e la collaudata continuità di quella<br />

tradizione. Ed è lungo il solco di essa —<br />

afferma Padre Koovackal — che la nostra<br />

Associazione intende operare e dare<br />

il suo significativo contributo. Si tratta,<br />

dunque, di volgersi al passato per valorizzare<br />

al meglio un'eredità spirituale e<br />

culturale che deve guidare il cammino<br />

di fede nel presente e nel futuro.<br />

G.N.<br />

bambini», ricordando le tante sofferenze imposte ai<br />

più piccoli nelle varie parti del mondo, a causa anzitutto<br />

del propagarsi di guerre e conflitti.<br />

Il Direttore dell'Accademia, Golam Kibria, ha ricordato<br />

dal canto suo che nello stesso Bangladesh<br />

è forte l'esigenza di salvaguardare i diritti dei bambini,<br />

e ha richiamato ciascuno al dovere di contribuire<br />

alla causa della pace e del rispetto della persone,<br />

in primo luogo di quelle più vulnerabili e<br />

svantaggiate.<br />

opportunità da offrire a quanti cercano<br />

lavoro.<br />

Vengono così organizzati corsi di formazione<br />

e di specializzazione ben mirati,<br />

con la speranza fondata che il tanto<br />

agognato impiego si traduca in un'attività<br />

nella quale la persona veramente si<br />

realizzi, esprimendo al meglio le proprie<br />

capacità e le proprie doti. Così facendo,<br />

a beneficiarne non sarebbe solo l'individuo,<br />

ma l'intera società, nello spirito di<br />

un mutuo scambio di talenti e di un reciproco<br />

arricchimento.<br />

Un insidioso elemento che viene ad<br />

inserirsi in questo delicato contesto è<br />

costituito da una smodata competitività<br />

che potrebbe nascere tra quanti sono alla<br />

ricerca del lavoro. Del resto la situazione<br />

logistica crea essa stessa le condizioni<br />

perché questa competitività sia in<br />

qualche modo alimentata. Infatti la situazione<br />

è tale per cui per un solo posto<br />

di lavoro ci potrebbe essere un elevato<br />

numero di aspiranti.<br />

La Chiesa in Singapore è ben consapevole<br />

di questa delicata realtà, per cui<br />

non cessa di invitare ciascuno alla moderazione,<br />

all'equilibrio, nel segno di un<br />

docile e confidente abbandono alla volontà<br />

del Signore.<br />

La commissione di lavoro, al riguardo,<br />

è alacremente impegnata ad offrire<br />

a tutti pari opportunità, senza privilegi e<br />

favoritismi, nel pieno rispetto di un'attività<br />

di solidarietà che si vuole trasparente,<br />

leale e costruttiva.<br />

La proficua intesa<br />

tra le comunità parrocchiali<br />

È da segnalare poi l'efficace intesa<br />

stabilita dalle parrocchie al fine di dare<br />

vita ad un'azione corale in grado di aiutare<br />

i disoccupati. Questa azione consiste<br />

nel dare un sostegno psicologico a<br />

coloro che, essendo senza lavoro, si sentono<br />

e si vedono emarginati dalla società.<br />

Questo sostegno psicologico si traduce<br />

anzitutto nel segno della presenza accanto<br />

a coloro che soffrono e che si sentono<br />

smarriti e sfiduciati.<br />

Al contempo, sul piano strettamente<br />

operativo, le diverse comunità parrocchiali,<br />

sempre sulla base di legami stabiliti<br />

con le varie realtà operative presentyi<br />

nel territorio, assicurano una vigile<br />

attenzione allo scopo di valorizzare ogni<br />

opportunità per favorire il sereno e funzionale<br />

inserimento nel tessuto sociale di<br />

tutti coloro che rischiano di rimanerne<br />

esclusi.<br />

Padre Ambrose, nel richiamare la preziosa<br />

attività realizzata dalla commissione<br />

di lavoro, sottolinea che in ciascun<br />

membro è ben presente la profonda<br />

consapevolezza che, nel cercare di favorire<br />

la promozione sociale dell'individuo<br />

attraverso la ricerca e la valorizzazione<br />

del lavoro, si dà un concreto e significativo<br />

contributo all'opera di evangelizzazione.<br />

Nel segno<br />

di un mutuo arricchimento<br />

Infatti — afferma il religioso — è la<br />

stessa azione di annuncio che, essendo<br />

di vasto respiro, contempla e comprende<br />

in sé la concezione del lavoro come<br />

strumento importante di santificazione<br />

quotidiana. Consapevoli di ciò e fieri di<br />

ciò — rileva Padre Ambrose — la nostra<br />

peculiare attività la sentiamo crescere in<br />

noi come una vera e propria missione,<br />

diretta ad aiutare ci è nel bisogno e a<br />

dare speranza a chi rischia, col tempo,<br />

di perderla. Ed un dato altrettanto significativo<br />

— evidenzia il religioso — è rappresentato<br />

dal fatto che nell'atto di dare<br />

sostegno, ci sentiamo noi stessi sostenuti,<br />

nello spirito e nel segno di un comune,<br />

reciproco arricchimento umano e<br />

spirituale.<br />

Corea:<br />

i Vescovi ausiliari<br />

dell'Arcidiocesi di Seoul<br />

Il Rev.do Joseph Lee Han-Taek, S.I.,<br />

e il Rev.do Andrew Yeom Soo-Jung, sono<br />

i nuovi Vescovi ausiliari dell'Arcidiocesi<br />

di Seoul.<br />

Il Rev.do Lee Han-Taek è nato nel<br />

1934 ad Ansong, in Diocesi di Suwon.<br />

Per un anno ha studiato nel Seminario<br />

di Seoul. Nel 1959 è entrato nella Compagnia<br />

di Gesù. Dal 1963 al 1967 ha studiato<br />

presso la «St. Louis University» di<br />

Missouri, laureandosi prima in Lettere e<br />

Filosofia, poi anche in Matematica. Ha<br />

ricevuto l'ordinazione episcopale il 9<br />

giugno 1971 a Milwaukee (Wisconsin)<br />

negli Stati Uniti. È stato Superiore regionale<br />

dei Gesuiti e Presidente del Comitato<br />

Direttivo dell'Università. Ha ricoperto<br />

la carica di Direttore della «Casa<br />

della Parola» della Compagnia. È stato<br />

anche Presidente del Comitato Direttivo<br />

dell'Università. Dal maggio del 1999 è<br />

Presidente dell'Università a Seoul.<br />

Il Vescovo ausiliare Andrew Yeom<br />

Soo-Jung è nato nel 1943 ad Ansong, in<br />

Diocesi di Suwon. Ha ricevuto l'ordinazione<br />

sacerdotale l'8 dicembre 1970 a<br />

Seoul. Dal 1987 al 1992 è stato Procuratore<br />

del Seminario Maggiore di Seoul.<br />

Dal 1992 al 1998 è stato Cancelliere della<br />

Curia arcidiocesana. Dal 1998 è parroco<br />

a Mok-dong e Vicario Foraneo.

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