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.<br />
PAGINA<br />
6/7 .<br />
Quei volti di migliaia<br />
di bambini da amare<br />
GIANFRANCO GRIECO<br />
«Urbi et Orbi». Un messaggio per Roma<br />
e per il mondo. Da Roma al mondo. Mai,<br />
forse, come questa volta, il messaggio natalizio<br />
di Giovanni Paolo II, dopo i tragici<br />
eventi dell'11 settembre, il conflitto in Afghanistan<br />
e le quotidiani tensioni in Terra<br />
Santa, riprendeva i toni della profezia. In<br />
sessanta lingue il Papa augurava buon Natale<br />
a tutta la «Famiglia delle Nazioni» e<br />
manifestava nel contempo tutta la sua predilezione<br />
verso i bambini del mondo. «Tanti,<br />
troppi — diceva con voce sofferta e piena<br />
di angoscia — sono i bambini che nascono<br />
condannati a patire senza colpa le<br />
conseguenze di disumani conflitti. Salviamo<br />
i bambini per salvare la speranza dell'umanità<br />
— ammoniva —. Ce lo chiede oggi<br />
con forza quel Bimbo di Betlemme. Il Dio<br />
che si è fatto uomo, per restituirci il diritto<br />
a sperare».<br />
Immagini e similitudini scorrevano davanti<br />
agli occhi del mondo. Ed era il Papa<br />
a guidare il canto poetico ed insieme drammatico<br />
del Natale 2001. Il quel Bambino —<br />
diceva — «possiamo riconoscerere i tratti<br />
di ogni piccolo essere umano che viene alla<br />
luce, a qualunque razza e nazione appartenga:<br />
è il piccolo palestinese e il piccolo<br />
israeliano; è il bimbo statunitense ed è<br />
quello afghano, è il figlio dell'hutu e il figlio<br />
del tutsi... è il bimbo qualunque, che per<br />
Cristo è qualcuno».<br />
Si riascoltava in Piazza San Pietro l'invito<br />
pressante scaturito dal cuore del giovane<br />
Papa all'inzio del suo esaltante Pontificato:<br />
«...aprite il cuore a questo messaggio di pace,<br />
apritelo a Cristo, Figlio della Vergine<br />
Maria, a colui che si è fatto “nostra pace”!<br />
Apritelo a Colui che nulla ci toglie se non il<br />
peccato, e ci dona in cambio pienezza di<br />
umanità e di gioia».<br />
Dalla Cattedra collocata sulla Loggia centrale<br />
della Basilica di San Pietro, lo sguardo<br />
del Papa si posava così sui drammi del<br />
mondo e per tutti i popoli invocava pace,<br />
giustizia, perdono e solidarietà. Accanto a<br />
Giovanni Paolo II erano il Protodiacono<br />
Cardinale Pio Laghi e François Xavier Nguyên<br />
Van Thuân, dell'Ordine di Diaconi,<br />
Presidente del Pontificio Consiglio della<br />
Giustizia e della Pace; i Vescovi James Michael<br />
Harvey, Prefetto della Casa Pontificia<br />
e Stanisław Dziwisz, Prefetto Aggiunto; il<br />
Vescovo Marini, Maestro delle Celebrazioni<br />
Liturgiche del Sommo Pontefice ed il Cerimoniere<br />
Pontificio Mons. Giulio Viviani.<br />
Sul Sagrato della Basilica erano schierate<br />
una rappresentanza della Guardia Svizzera<br />
Pontificia; delle Forze Armante Italiane e le<br />
bande musicali del Circolo di San Pietro e<br />
dell'Arma dei Carabinieri che si sono scambiate<br />
gli Inni, pontificio ed italiano.<br />
Scorrevano i volti dei popoli presenti in<br />
piazza San Pietro. Scorrevano i volti dei<br />
bimbi e delle bimbe avvolti dal tenero abbraccio<br />
dei genitori. Volti giovani, volti lieti<br />
che si scontravano con quei volti offesi e<br />
deturpati che Giovanni Paolo II richiamava<br />
nel Messaggio «Urbi et Orbi»: «Il volto dolce<br />
del Bambino di Betlemme ricordi a tutti<br />
che abbiamo un unico Padre» ammmoniva<br />
il Santo Padre.<br />
Tanti gli applausi che partivano dalla<br />
Piazza. In particolare erano i giovani e le<br />
giovanissime provenienti dal Messico a gridare:<br />
«Juan Pablo segundo te quiere todo<br />
el mundo. Juan Pablo hermano, tu eres<br />
mexicano». Con gesti benedicenti il Papa<br />
salutava tutti e ringraziava con un augurio<br />
di pace.<br />
Dopo la lettura del Messaggio, il Cardinale<br />
Protodiacono Laghi chiedeva a tutti i<br />
fedeli della Chiesa di pregare per il Papa,<br />
per la pace e l'unità della Chiesa in tutto il<br />
mondo. Seguiva la solenne Benedizione<br />
«Urbi et Orbi». Seduto, con il piaviale bianco<br />
ricamato in oro, il Papa rispondeva al<br />
saluto augurale della folla. «Feliz Navidad»<br />
augurava ai giovani messicani che non si<br />
stancavano di applaudirlo.<br />
Era il Cardinale Virgilio Noè, Arciprete<br />
della Basilica Vaticana, a presiedere la Santa<br />
Messa del Giorno in San Pietro. «L'annuncio<br />
del Natale — ricordava il Cardinale<br />
Celebrante — è risuonato ancora una volta<br />
in questa notte per l'intera umanità diffusa<br />
su tutta la terra: annuncio di verità e di vita,<br />
annuncio di santità e di grazia, annuncio<br />
di giustizia, di amore e di pace. L'Angelo<br />
del Signore ci invita a non temere e ci<br />
presenta colui che nell'Eucaristia riconosciamo<br />
come Cristo e Signore: il Verbo fatto<br />
carne che abita in mezzo a noi. Come figli<br />
di Dio accogliamo la presenza del Salvatore<br />
e riconosciamo i nostri peccati per essere<br />
da lui illuminati e redenti». Il cantore<br />
della Cappella Sistina diretta dal Maestro<br />
Giuseppe Liberto presentava le invocazioni,<br />
mentre il coro cantava: «Kyrie, eleison».<br />
«Signore, luce splendente nelle tenebre, che<br />
illumini ogni uomo, abbi pietà di noi» cantava<br />
la giovanissima voce soprana. Ed ancora:<br />
«Cristo, Figlio unigenito del Padre,<br />
nato da donna, nato sotto la legge per riscattare<br />
l'uomo da ogni schiavitù, abbi pietà<br />
di noi... Signore, irradiazione della gloria<br />
divina, che purifichi l'uomo dal peccato,<br />
abbi pietà di noi». Il Cardinale Noè poi intonava<br />
il «Gloria in excelsis Deo» della «<br />
Missa de Angelis» che veniva eseguito dalla<br />
Schola e dall'Assemblea come «Inno di glorificazione<br />
per la nascita del Redentore».<br />
Dopo la proclamazione della Prima Lettura<br />
tratta dal Libro del Profeta Isaia 52, 7-10,<br />
della seconda Lettura dell'Autore della Lettera<br />
agli Ebrei 1, 1-6, il diacono Mino Gritti<br />
cantava il Prologo del Vangelo di Giovanni<br />
1,1-18: «In principio era il Verbo ed in Verbo<br />
era presso Dio e il Verbo era Dio...».<br />
Durante il canto del Credo in gregoriano<br />
quando si giungeva all'«Ei incarnatus est»<br />
tutti si inginocchiavano adorando il Mistero<br />
dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Intensa<br />
era la «Preghiera dei fedeli». Si levavano intenzioni<br />
per il Santo Padre Giovanni Paolo,<br />
perché, «testimone instancabile del Vangelo<br />
di Cristo, abbia il conforto della Chiesa e<br />
dell'umanità che ascoltano il suo invito alla<br />
preghiera e alla pace»; per i cristiani diffusi<br />
su tutta la terra, perché «questo Natale sia<br />
per tutti una festa di gioia, preludio di<br />
un'esperienza profonda di grazia e di misericordia<br />
divina, per la crescita della comunione<br />
e della solidarietà nelle famiglie e tra<br />
i popoli». Si pregava poi per coloro che<br />
hanno autorità e responsabilità nel mondo,<br />
perché «accolgano l'annuncio di pace che<br />
viene dalla Grotta di Betlemme e tutti i<br />
confini della terra sappiano riconoscere e<br />
custodire questo dono di Dio per l'intera<br />
umanità». Una giovanissima donna pregava<br />
per i sofferenti nell'anima e nel corpo, perché<br />
«possano incontrare, nel cammino della<br />
loro vita, i testimoni della misericordia<br />
del Padre che dispensano la carità e la salvezza,<br />
portate a tutte le genti da Cristo,<br />
unico Redentore dell'uomo». Infine si pregava<br />
per tutti i presenti e per quanti erano<br />
uniti mediante la radio e la televisione, perché<br />
in questo tempo di Natale «apriamo il<br />
nostro cuore alla voce e alla grazia del Signore<br />
e possiamo camminare in una vita<br />
nuova nella potenza dello Spirito Santo».<br />
In presbiterio, tra i fedeli, era presente<br />
l'Arcivescovo Giovanni Coppa, Nunzio Apostolico.<br />
La solenne Celebrazione Eucaristica era<br />
diretta da Mons. Franco Camaldo, Cerimoniere<br />
Pontificio.<br />
Canti natalizi, nenie pastorali in Basilica<br />
come in Piazza San Pietro. In migliaia e<br />
migliaia attorno al Presepe e all'albero di<br />
Natale sostavano durante tutto il giorno di<br />
Natale e nella festa di santo Stefano Protomartire.<br />
«Adeste fideles», « Tu scendi dalle stelle».<br />
Da Piazza San Pietro a Betlemme, sostando<br />
davanti alla grotta di tutti i Presepi del<br />
mondo per annunciare la pace. Oggi, a tutti<br />
gli uomini di buona volontà.<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Giovedì-Venerdì 27-28 Dicembre 2001<br />
«Oggi il mio pensiero va a tutti i bambini del mondo:<br />
tanti, troppi sono i bambini che nascono condannati a<br />
patire senza colpa le conseguenze di disumani conflitti.<br />
Salviamo i bambini per salvare la speranza dell'umanità!<br />
Ce lo chiede oggi con forza quel Bambino nato a<br />
Betlemme, il Dio che si è fatto uomo per restituirci il<br />
diritto a sperare». È quanto ha chiesto Giovanni Paolo<br />
II a tutti gli uomini di buona volontà nel Messaggio<br />
«Urbi et Orbi» letto dalla Loggia centrale della Basilica<br />
nella mattina di martedì 25 dicembre, Solennità del Natale<br />
del Signore.<br />
Questo il testo del Messaggio:<br />
1.«Christus est pax nostra»,<br />
«Cristo è la nostra pace,<br />
colui che ha fatto dei due<br />
un popolo solo» (Ef 2, 14).<br />
All’alba del nuovo millennio<br />
iniziato con tante speranze,<br />
ma ora minacciato<br />
da nubi tenebrose<br />
di violenza e di guerra,<br />
la parola dell’apostolo Paolo,<br />
che ascoltiamo in questo Natale,<br />
è un raggio di luce possente,<br />
un grido di fiducia e di ottimismo.<br />
Il Bimbo divino nato a Betlemme<br />
reca in dono nelle sue piccole mani<br />
il segreto della pace per l’umanità.<br />
Egli è il Principe della pace!<br />
Ecco il lieto annuncio,<br />
risonato quella notte a Betlemme,<br />
e che voglio ripetere al mondo<br />
in questo giorno benedetto.<br />
«Vi annuncio una grande gioia,<br />
che sarà di tutto il popolo:<br />
oggi vi è nato nella città di Davide<br />
un salvatore, che è il Cristo Signore»<br />
(Lc 2, 10-11).<br />
Quest’oggi la Chiesa<br />
fa eco agli angeli,<br />
e rilancia il loro<br />
straordinario messaggio,<br />
che sorprese per primi i pastori<br />
sulle alture di Betlemme.<br />
2.«Christus est pax nostra!»<br />
Cristo, «il bambino avvolto in fasce,<br />
che giace in una mangiatoia»<br />
(Lc 2, 12),<br />
proprio Lui è la nostra pace.<br />
Un inerme Neonato<br />
nell’umiltà di una grotta<br />
restituisce dignità<br />
a ogni vita che nasce,<br />
dona speranza a chi giace<br />
nel dubbio e nello sconforto.<br />
Egli è venuto per guarire<br />
i feriti della vita<br />
e per ridare senso<br />
persino alla morte.<br />
In quel Bambino, mite e indifeso,<br />
che vagisce in una grotta<br />
fredda e nuda,<br />
Dio ha distrutto il peccato,<br />
e ha posto il germoglio<br />
di un’umanità nuova,<br />
chiamata a portare a compimento<br />
l’originario progetto della creazione<br />
e a trascenderlo<br />
con la grazia della redenzione.<br />
3.«Christus est pax nostra!»<br />
Uomini e donne del terzo millennio,<br />
voi che avete fame<br />
di giustizia e di pace,<br />
accogliete il messaggio di Natale,<br />
che si diffonde oggi nel mondo!<br />
Gesù è nato per rinsaldare i legami<br />
tra gli uomini e i popoli,<br />
per renderli tutti,<br />
in se stesso, fratelli.<br />
È venuto per abbattere<br />
«il muro di separazione<br />
che era frammezzo,<br />
cioè l’inimicizia» (Ef 2, 14),<br />
e per fare dell’umanità<br />
un’unica famiglia.<br />
Sì, con certezza possiamo ripetere:<br />
Oggi col Verbo incarnato<br />
è nata la pace!<br />
Pace da implorare,<br />
perché Dio solo ne è autore<br />
e garante.<br />
Pace da costruire<br />
in un mondo dove popoli e nazioni,<br />
provati da tante e diverse difficoltà,<br />
sperano in un’umanità<br />
non solo globalizzata<br />
da interessi economici,<br />
ma dallo sforzo costante<br />
IL MESSAGGIO «URBI ET ORBI» DI GIOVANNI PAOLO II<br />
NELLA SOLENNITÀ DEL NATALE 2001<br />
In Lui possiamo riconoscere i tratti<br />
di ogni piccolo essere umano che viene alla luce,<br />
a qualunque razza e nazione appartenga:<br />
è il piccolo palestinese e il piccolo israeliano;<br />
è il bimbo statunitense ed è quello afghano;<br />
è il figlio dell’hutu e il figlio del tutsi...<br />
è il bimbo qualunque, che per Cristo è qualcuno<br />
.<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Giovedì-Venerdì 27-28 Dicembre 2001<br />
di una più giusta<br />
e solidale convivenza.<br />
4.Accorriamo come i pastori<br />
a Betlemme,<br />
sostiamo adoranti nella grotta,<br />
fissando lo sguardo<br />
sul neonato Redentore.<br />
In Lui possiamo riconoscere i tratti<br />
di ogni piccolo essere umano<br />
che viene alla luce,<br />
a qualunque razza<br />
e nazione appartenga:<br />
è il piccolo palestinese<br />
e il piccolo israeliano;<br />
è il bimbo statunitense<br />
ed è quello afghano;<br />
è il figlio dell’hutu<br />
e il figlio del tutsi...<br />
è il bimbo qualunque,<br />
che per Cristo è qualcuno.<br />
Oggi il mio pensiero<br />
va a tutti i bambini del mondo:<br />
tanti, troppi sono i bambini<br />
che nascono condannati<br />
a patire senza colpa<br />
le conseguenze di disumani conflitti.<br />
Salviamo i bambini,<br />
per salvare la speranza dell’umanità!<br />
Ce lo chiede oggi con forza<br />
quel Bimbo nato a Betlemme,<br />
il Dio che si è fatto uomo,<br />
per restituirci il diritto a sperare.<br />
5.Imploriamo dal Cristo<br />
il dono della pace<br />
per quanti sono provati<br />
da antichi e nuovi conflitti.<br />
Ogni giorno porto nel cuore<br />
i drammatici problemi<br />
della Terra Santa;<br />
ogni giorno penso con apprensione<br />
a quanti muoiono di freddo<br />
e di fame;<br />
ogni giorno mi giunge accorato<br />
il grido di chi,<br />
in tante parti del mondo,<br />
invoca una più equa distribuzione<br />
delle risorse<br />
e un’occupazione<br />
dignitosamente retribuita per tutti.<br />
Che nessuno cessi di sperare<br />
nella potenza dell’amore di Dio!<br />
Cristo sia luce e sostegno<br />
di chi crede ed opera,<br />
talora controcorrente,<br />
per l’incontro, il dialogo,<br />
la cooperazione<br />
tra le culture e le religioni.<br />
Cristo guidi nella pace i passi<br />
di chi instancabilmente si adopera<br />
per il progresso della scienza<br />
e della tecnica.<br />
Non si usino mai<br />
questi grandi doni di Dio<br />
contro il rispetto e la promozione<br />
della dignità umana.<br />
Mai si ponga il nome santo di Dio<br />
a suggello dell’odio!<br />
Mai se ne faccia ragione<br />
di intolleranza e di violenza!<br />
Il volto dolce del Bambino<br />
di Betlemme<br />
ricordi a tutti che abbiamo<br />
un unico Padre.<br />
6.«Christus est pax nostra!»<br />
Fratelli e Sorelle che mi ascoltate,<br />
aprite il cuore<br />
a questo messaggio di pace,<br />
apritelo a Cristo,<br />
Figlio della Vergine Maria,<br />
a Colui che si è fatto «nostra pace»!<br />
Apritelo a Colui che nulla ci toglie<br />
se non il peccato,<br />
e ci dona in cambio pienezza<br />
di umanità e di gioia.<br />
E Tu, adorato Bambino<br />
di Betlemme,<br />
reca la pace in ogni famiglia e città,<br />
in ogni nazione e continente.<br />
Vieni, Dio fatto uomo!<br />
Vieni ad essere il cuore del mondo<br />
rinnovato dall’amore!<br />
Vieni dove maggiormente in pericolo<br />
sono le sorti dell’umanità!<br />
Vieni, e non tardare!<br />
Tu sei «la nostra pace» (Ef 2, 14)!<br />
Gli auguri del Papa<br />
ai popoli e alle nazioni<br />
Ai fedeli radunati in Piazza San Pietro, e a<br />
quanti lo ascoltavano attraverso la radio e la<br />
televisione, Giovanni Paolo II ha inviato l'augurio<br />
natalizio in 60 lingue. Ecco il testo:<br />
A quanti mi ascoltano, rivolgo un<br />
cordiale augurio nelle diverse espressioni<br />
linguistiche:<br />
di espressione italiana:<br />
Buon Natale, cari abitanti di Roma<br />
e dell’Italia! Il clima di singolare cordialità<br />
di questa festa cristiana, così<br />
sentita e popolare, favorisca l’affermarsi<br />
di rapporti sempre più costruttivi<br />
fra le diverse componenti sociali.<br />
La cara Nazione italiana ha bisogno<br />
di concordia e dell’apporto operoso di<br />
tutti per poter esprimere nel modo migliore<br />
le sue grandi potenzialità.<br />
Formulo voti di serenità e di autentico<br />
progresso alle Pubbliche Autorità<br />
ed all’intero Popolo italiano. Possa essere<br />
per tutti e per ciascuno un Natale<br />
di speranza; quella speranza che<br />
per i credenti si è fatta persona nel Figlio<br />
di Dio nato a Betlemme.<br />
di espressione francese:<br />
Heureuse et sainte fête de Noël!<br />
Que le Christ Sauveur vous garde<br />
dans l’espérance et qu'il vous fasse le<br />
don de la paix profonde!<br />
di espressione inglese:<br />
May the birth of the Prince of Peace<br />
remind the world where its true happiness<br />
lies; and may your hearts be<br />
filled with hope and joy, for the<br />
Saviour has been born for us.<br />
di espressione tedesca:<br />
Die Geburt Jesu Christi, des Erlösers<br />
der Menschen, erfülle Euer<br />
Leben mit tiefer Freude und reicher<br />
Gnade; sein Friede möge in Euren<br />
Herzen wohnen. Gesegnete und frohe<br />
Weihnachten!<br />
di espressione spagnola:<br />
¡Feliz Navidad! Que la Paz de<br />
Cristo reine en vuestros corazones, en<br />
las familias y en todos los pueblos.<br />
di espressione portoghese:<br />
Feliz Natal para todos! O nascimento<br />
do Menino Jesus ilumine de alegria<br />
e paz vossos lares e Nações!<br />
di espressione neerlandese:<br />
Zalig en gelukkig Kerstmis.<br />
di espressione greca:<br />
KalÅ Xristoug‰nna<br />
di espressione albanese:<br />
Per shum vjet Krishtlindjen.<br />
di espressione romena:<br />
Sărbători Fericite de Crăciun si<br />
Anul Nou.<br />
di espressione ungherese:<br />
Àldott Karácsonyt.<br />
di espressione ceca:<br />
Narodilsevám Spasitel. Radujte se!<br />
di espressione slovacca:<br />
Milostiplné a radostné Vianočné<br />
Sviatky.<br />
di espressione croata:<br />
Sretan Božić, Isusovo Porođenje!<br />
di espressione slovena:<br />
Božje Dete, naj vam podeli svoj blagoslov,<br />
mir in srečo.<br />
di espressione serba:<br />
Chtáfy Œjæbá - Ñhbcnjc ct hjlb!<br />
di espressione serba-lusazia:<br />
Zohnowane hody! A zbožowne<br />
Nowe lěto!<br />
di espressione bulgara:<br />
Xtcnbnj Hjæltcndj Ñhbcnjdj<br />
di espressione macedone:<br />
Ytrf db t xtcnbn Œjæbe b Yjdf<br />
Ujlbyf<br />
di espressione bielorussa:<br />
Darahíja Biełarùsy! Viasiòłych<br />
kalàdnych Sviàtaû!<br />
di espressione russa:<br />
Cthltxyj gjplhfdkzù dctñ c<br />
Ghfplybrjv<br />
Hjæltcndf Ñhbcnjdf<br />
di espressione mongola:<br />
ÑHBCNBQY NTHCTY TLHBQY<br />
VPYLÑEHUPT!<br />
di espressione ucraina:<br />
Dtctkbñ Cdzn p H$pldjv<br />
Ñhbcnjdbv $ Yjdbv Hjrjv!<br />
di espressione lituana:<br />
Linksmų šwentų Kaledų.<br />
di espressione lettone:<br />
Priecīgus Ziemsvētkus!<br />
di espressione estone:<br />
Häid joulupühi.<br />
di espressione svedese:<br />
God Jul, Gott Nytt Àr.<br />
di espressione finlandese:<br />
Hyvää Joulua.<br />
di espressione irlandese:<br />
Nollaig shona dhaoibh go léir.<br />
di espressione romanès:<br />
Baxtalò Krečùno! Thaj Nevo berš!<br />
di espressione maltese:<br />
Il-Milied it-tajjeb lill-poplu ta’Malta<br />
u ghawdex.<br />
di espressione georgiana:<br />
di espressione turca:<br />
Yeni Yilinizi Tebrik Ederim.<br />
di espressione araba:<br />
di espressione etiopico-eritrea:<br />
di espressione ebraica:<br />
di espressione aramaica:<br />
di espressione armena:<br />
di espressione suahili:<br />
Heri kwa noeli na baraka nyingi<br />
kwa mwaka mpya.<br />
di espressione kirundi e kinyarwanda:<br />
Gumya umutima mu mahoro!<br />
Noeli nziza!<br />
di espressione malgascia:<br />
Arahaba tratrin’i Noely.<br />
di espressione hindi:<br />
di espressione tamil:<br />
di espressione malayalam:<br />
di espressione bengalese:<br />
di espressione birmana<br />
di espressione urdu (Pakistan):<br />
di espressione cinese:<br />
di espressione giapponese:<br />
di espressione coreana:<br />
di espressione vietnamita:<br />
Chúc mùng giáng sinh.<br />
di espressione singalese:<br />
di espressione thailandese:<br />
di espressione indonesiana:<br />
Selamat Hari Natal.<br />
di espressione filippina:<br />
Malygayang pasko at manigong<br />
bagong taon.<br />
di espressione maori:<br />
Meri Kirihimete.<br />
di espressione samoana:<br />
Ia manuia le Kirisimasi.<br />
di espressione esperanto:<br />
Dibenitan Kristnaskon kaj prosperan<br />
novjaron.<br />
di espressione polacca:<br />
«Słowo stało się ciałem i mieszkało<br />
między nami» (por. J 1, 14).<br />
W dniu, w którym przeżywamy tajemnicę<br />
narodzenia Bożego Syna, życzę<br />
moim Rodakom w kraju i na świecie<br />
obfitości Bożych darów: radości i pokoju,<br />
nadziei w trudnościach i miłości<br />
w codziennym życiu. Nowo narodzony<br />
Chrystus niech błogosławi wszystkim.<br />
[«Il Verbo si fece carne e venne ad abitare<br />
in mezzo a noi» (Gv 1, 14).<br />
Nel giorno, in cui viviamo il mistero della<br />
nascita del Figlio di Dio, auguro ai miei<br />
connazionali nel paese e all’estero l’abbondanza<br />
dei doni divini: della gioia e della pace,<br />
della speranza nelle difficoltà e dell’amore<br />
nella vita quotidiana. Il Cristo bambino<br />
benedica tutti!]<br />
di espressione latina:<br />
Christus est pax nostra;<br />
Venite adoremus!