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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
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questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />
condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />
Alcune aziende hanno scelto L'Osservatore Romano come mezzo privilegiato e qualificato<br />
per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />
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<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 29 Dicembre 2001<br />
AFGHANISTAN Si incontrano oggi, in una base<br />
militare della Gran Bretagna, i capi militari dei Paesi<br />
che intendono concorrere alla formazione della<br />
forza multinazionale di pace in Afghanistan. Come<br />
concordato in precedenza, il contingente sarà comandato<br />
da un generale britannico.<br />
GHAZNI Bombardieri americani hanno distrutto<br />
un complesso fortificato dei Taleban nella zona di<br />
Ghazni, a Sud-Ovest di Kabul. Il Governo provviso-<br />
rio dell'Afghanistan auspica la cessazione dei bombardamenti<br />
Usa, dal momento che la maggior parte<br />
dei nascondigli dei Taleban e dei terroristi di «Al<br />
Qaeda» sono stati smantellati.<br />
TERRORISMO Si intensificano le indagini sul britannico<br />
Richard Reid, che ha tentato di far esplodere<br />
l'aereo in volo da Parigi a Miami. Secondo alcuni<br />
esperti il terrorista non sarebbe legato alla rete di<br />
«Al Qaeda» capeggiata da Osama bin Laden.<br />
AFGHANISTAN Il Governo britannico ha deciso di donare 20 milioni di sterline per la ricostruzione<br />
Incontro tra i capi militari dei Paesi<br />
impegnati nella forza multinazionale di pace<br />
Distrutto<br />
un complesso<br />
fortificato<br />
vicino a Ghazni<br />
KABUL, 21.<br />
Bombardieri americani hanno<br />
distrutto nella notte tra mercoledì<br />
e giovedì un complesso fortificato<br />
vicino a Ghazni, a Sud-Ovest di<br />
Kabul, che si ritiene sia stato usato<br />
da alcuni leader dei Taleban.<br />
Lo ha reso noto ieri il portavoce<br />
del Pentagono, Craig Quigley, precisando<br />
che almeno due «B-52» e<br />
un «AC-130» hanno distrutto il<br />
complesso protetto da un’altissima<br />
cinta di muratura. Il Capo<br />
dello stato maggiore congiunto<br />
delle forze armate Usa, generale<br />
Richard Myers, ha detto da parte<br />
sua che gli Stati Uniti hanno ricevuto<br />
«indicazioni affidabili secondo<br />
cui il complesso era abitato da<br />
leader dei Taleban». Il raid — come<br />
segnala l'«Ansa» — avrebbe<br />
causato la distruzione di 30 case,<br />
una delle quali di proprietà del capo<br />
Taleban Maulvi Tauha, che però<br />
in quel momento non si trovava<br />
in zona e che quindi è sfuggito<br />
all’attacco.<br />
Il Segretario alla difesa Usa,<br />
Donald Rumsfeld, ha intanto affermato<br />
che gli Stati Uniti daranno<br />
la caccia «ovunque» ai terroristi.<br />
«Morto Osama bin Laden, il<br />
problema non sparisce. Ci sono<br />
molti luogotenenti di Al Qaeda<br />
che possono prendere il suo posto»,<br />
ha detto ieri Rumsfeld nel<br />
corso di un briefing al Pentagono.<br />
Il Segretario alla difesa non si è<br />
voluto pronunciare sulla sorte di<br />
bin Laden. «Sentiamo decine di<br />
voci ogni giorno. Io ho smesso di<br />
ascoltarle». Rumsfeld non ha voluto<br />
nemmeno commentare il video<br />
di bin Laden diffuso ieri integralmente<br />
e in cui il terrorista saudita<br />
ha affermato che «il terrorismo<br />
contro l’America è lodevole, giacché<br />
è destinato a replicare all’ingiustizia».<br />
Il nuovo Governo dell’Afghanistan<br />
ha intanto detto oggi<br />
che i bombardamenti Usa sull’Afghanistan<br />
dovrebbero cessare<br />
quanto prima e che comunque<br />
non dovrebbero essere fatti senza<br />
l’approvazione del ministero della<br />
difesa afghano. Lo ha detto un<br />
portavoce del ministero a Kabul.<br />
Il portavoce, Mohammad Habeel,<br />
ha detto che gli ultimi nascondigli<br />
dei Taleban e dei miliziani di Osama<br />
bin Laden nelle zone di confine<br />
con il Pakistan sono ormai state<br />
distrutte. «Le loro forze rimaste<br />
sono poche e possono essere annientate<br />
al massimo in tre giorni e<br />
una volta che ciò sia stato fatto<br />
non ci sarà più bisogno di continuare<br />
a bombardare», ha detto<br />
Habeel. «Chiediamo all’America<br />
di fermare i bombardamenti<br />
quando questo obiettivo sarà raggiunto»,<br />
ha aggiunto il portavoce.<br />
«Senza l’approvazione dei comandanti<br />
locali e del ministero della<br />
difesa, l’America non può bombardare<br />
l’Afghanistan».<br />
LONDRA, 28.<br />
Si svolge oggi in una<br />
base militare del Regno<br />
Unito l’atteso incontro<br />
tra i capi militari dei<br />
Paesi impegnati nell’organizzazione<br />
della forza<br />
multinazionale di pace<br />
in Afghanistan (Isaf). È<br />
quanto ha dichiarato ieri<br />
un portavoce del Ministero<br />
della difesa britannico.<br />
La notizia dell’incontro<br />
era emersa per la<br />
prima volta lo scorso 23<br />
dicembre, quando un<br />
portavoce dello stesso<br />
ministero della difesa<br />
aveva indicato che i capi<br />
militari di 16 Paesi impegnati<br />
nell’operazione si<br />
sarebbero incontrati questa<br />
settimana in Gran<br />
Bretagna per definire i<br />
dettagli del piano. Ieri, il<br />
portavoce del ministero non ha voluto<br />
confermare il numero di Paesi previsti al<br />
summit di oggi, né il nome della base<br />
militare che lo ospita. Durante l’incontro,<br />
ha detto, «verrà discussa la composizione<br />
della forza multinazionale. I capi<br />
militari si riuniranno per decidere esattamente<br />
quale sarà il contributo dei singoli<br />
Paesi verso il pacchetto previsto e<br />
come dovrebbero lavorare insieme nel<br />
modo più efficace». La Gran Bretagna<br />
guiderà la forza multinazionale in Af-<br />
ghanistan secondo i termini della risoluzione<br />
Onu, ha ricordato il portavoce. In<br />
altre parole, come aveva dichiarato il<br />
ministero della difesa il 23 dicembre, il<br />
vertice dovrebbe servire a decidere «chi<br />
fornisce cosa, come e quando». Quanto<br />
alla durata del summit, il portavoce ha<br />
sottolineato che spetterà ai partecipanti<br />
decidere se proseguire i colloqui anche<br />
nei giorni successivi. Il Governo britannico<br />
si è impegnato anche a donare 20<br />
milioni di sterline (oltre 60 miliardi di li-<br />
AUSTRALIA Si lotta per circoscrivere gli incendi<br />
Caccia ai piromani<br />
e ai saccheggiatori<br />
CANBERRA, 28.<br />
In Australia, sembra<br />
ancora lontana<br />
dall'essere vinta la<br />
lotta contro gli incendi,<br />
quasi sempre dolosi,<br />
che da diversi<br />
giorni devastano il<br />
Nuovo Galles del<br />
Sud, soprattutto nella<br />
zona di Sidney, ma<br />
anche in quella della<br />
capitale federale Canberra.<br />
Mentre vigili<br />
del fuoco e volontari<br />
si battono strenuamente<br />
contro il fuoco,<br />
le forze dell'ordine<br />
sono a loro volta<br />
impegnate nella caccia<br />
ai piromani e in<br />
quella ai saccheggiatori<br />
attivi nelle zone<br />
dalle quali la popola-<br />
zione è stata fatta sgomberare.<br />
Andrew Refshauge, Primo Ministro<br />
dello Stato del Nuovo Galles del Sud, ha<br />
dichiarato alla stampa che i piromani<br />
dovranno subire pene severissime. Secondo<br />
il capo dei vigili del fuoco delle<br />
zone rurali, Phil Koperberg, la maggior<br />
parte degli oltre cento diversi focolai sono<br />
di origine dolosa. Per affrettare l’inchiesta<br />
che dovrebbe portare alla cattura<br />
dei colpevoli, la polizia ha creato una<br />
speciale struttura composta anche da<br />
esperti delle squadre scientifiche. Anche<br />
i saccheggi si susseguono e persino in<br />
una caserma dei pompieri a Sud di Sidney<br />
sono stati rubati i portafogli di alcu-<br />
Kabul: cittadini afghani in fila per ricevere aiuti alimentari<br />
Devastanti effetti degli incendi ad Heathcote, a Sud di Sidney<br />
ni vigili del fuoco impegnati nello sforzo<br />
di limitare l’avanzata delle fiamme.<br />
Malgrado l'imponente impiego di uomini<br />
e mezzi per combattere il fuoco, la<br />
situazione resta drammatica e le previsioni<br />
non sono ottimistiche. Koperberg<br />
ha fatto sapere che le fiamme, alimentate<br />
dai fortissimi venti e alte oltre i 60<br />
metri, non potranno essere domate prima<br />
di dieci giorni, ma che la situazione<br />
è destinata a peggiorare durante questo<br />
fine settimana. Tra l'altro, il fuoco minaccia<br />
di distruggere l’intero «Royal National<br />
Park», a Sud di Sydney, il più antico<br />
parco nazionale del mondo dopo<br />
quello di Yellowstone, negli Stati Uniti.<br />
re) sotto forma di aiuti<br />
per la ricostruzione dell’Afghanistan.<br />
È quanto<br />
ha annunciato, sempre<br />
ieri, il Ministro per lo<br />
sviluppo internazionale,<br />
Clare Short. I fondi, ha<br />
spiegato il Ministro, saranno<br />
utilizzati per<br />
«puntellare» la nuova<br />
amministrazione di Kabul,<br />
per avviare i necessari<br />
progetti di ricostruzione<br />
del Paese e per<br />
contribuire agli aiuti internazionali.<br />
Short ha<br />
precisato che 6 milioni<br />
di sterline saranno destinati<br />
alle operazioni di<br />
«stabilizzazione» guidate<br />
dalla Nazioni Unite, altri<br />
6 milioni andranno alle<br />
agenzie internazionali,<br />
mentre 7 milioni di sterline<br />
verranno utilizzati<br />
per le opere di ricostru-<br />
zione di lungo periodo. Queste, ha spiegato,<br />
includono la realizzazione di progetti<br />
nei settori della sanità, dell’istruzione,<br />
dei trasporti e dell’agricoltura. Inoltre,<br />
una parte dei fondi sarà utilizzata<br />
per le opere di bonifica dei campi minati<br />
che cospargono il Paese nonché per<br />
permettere ai profughi di tornare in patria.<br />
Finora, il Ministero per lo sviluppo<br />
internazionale britannico ha donato 40<br />
milioni di sterline all’Afghanistan per gli<br />
aiuti umanitari d’emergenza.<br />
Jugoslavia: ridotta in Kosovo<br />
la zona d'interdizione aerea<br />
BELGRADO, 28.<br />
Il persistere di violenze in Kosovo minaccia<br />
il consolidamento della normalizzazione<br />
avviata nel tormentato territorio,<br />
ma l'impegno interno ed internazionale<br />
in questa direzione non rallenta.<br />
Proprio ieri, la zona di sicurezza aerea<br />
intorno al Kosovo interdetta alle Forze<br />
armate jugoslave è stata ridotta da 25 a<br />
10 chilometri, in base a un accordo firmato<br />
nel capoluogo kosovaro Pristina<br />
tra le autorità di Belgrado e la Kfor, la<br />
forza multinazionale sotto comando Nato<br />
dispiegata in Kosovo per mandato<br />
dell'Onu. «L’accordo rappresenta un<br />
progresso significativo verso la normalizzazione<br />
della situazione», come pure il<br />
«primo passo verso la soppressione della<br />
zona di sicurezza aerea», ha dichiarato<br />
il capitano Vincent Campredon, il portavoce<br />
della Kfor.<br />
La riduzione della fascia di interdizione<br />
aerea fa seguito all'abolizione della<br />
zona di sicurezza terrestre nel maggio<br />
scorso, dopo la cessazione dell'attività<br />
della guerriglia albanese nel Sud della<br />
Serbia. L’accordo di ieri è stato firmato,<br />
per Belgrado, dal Vicepremier serbo Nebojsa<br />
Covic. «Abbiamo risolto pacificamente<br />
il problema della Serbia meridionale,<br />
abbiamo cominciato a cooperare<br />
DISARMO In gennaio ripresa delle consultazioni<br />
Washington e Mosca discutono<br />
la riduzione delle armi nucleari<br />
MOSCA, 28.<br />
Il prossimo confronto tra i Governi<br />
degli Stati Uniti e della Russia per cercare<br />
di arrivare ad una ulteriore riduzione<br />
delle armi nucleari strategiche si svolgerà<br />
a Washington tra il 14 e il 18 gennaio.<br />
Nel dare la notizia, citando fonti<br />
di Mosca definite ben informate, l'agenzia<br />
di stampa «Interfax» ha specificato<br />
che la delegazione russa sarà guidata<br />
dal vice Ministro degli esteri Grigori Mamedov<br />
e dal generale Iuri Baluievski.<br />
Le fonti citate dalla «Interfax» hanno<br />
sottolineato che nelle consultazioni tra<br />
russi e statunitensi si dovrà stabilire concretamente<br />
non solo il numero delle testate<br />
nucleari da eliminare da una parte<br />
e dall'altra e il periodo di tempo entro il<br />
quale dovrà essere attuata tale riduzione<br />
degli armamenti, ma anche i meccanismi<br />
di controllo reciproco.<br />
Il Presidente Vladimir Putin, anche<br />
dopo l’annuncio fatto dal Presidente statunitense<br />
George W. Bush del ritiro di<br />
Washington dal Trattato Abm (firmato<br />
nel 1972, per la difesa contro i missili<br />
balistici), aveva confermato la sua proposta<br />
di operare tagli per ridurre l’arsenale<br />
strategico russo a millecinquecento<br />
o duemila testate, a seconda del livello<br />
della potenziale minaccia militare contro<br />
la Russia.<br />
In ogni caso, in varie occasioni esperti<br />
del Cremlino hanno detto che il ritiro<br />
di Washington dal Trattato Abm non<br />
creerà problemi alla sicurezza militare<br />
russa per i prossimi dieci o quindici anni,<br />
anche in riferimento ai tempi di realizzazione<br />
del progetto statunitense di<br />
«scudo spaziale» per la difesa strategica.<br />
con la Kfor in questa regione e ci sforziamo<br />
di risolvere tutti i problemi che<br />
riguardano la Serbia meridionale e il<br />
Kosovo», ha commentato Covic. Da parte<br />
sua, il comandante della Kfor, il generale<br />
francese Marcel Valentin, ha detto<br />
di confidare che «la zona aerea di sicurezza<br />
sarà soppressa grazie alla buona<br />
volontà delle autorità coinvolte in questo<br />
processo».<br />
Tuttavia, come detto, non mancano<br />
persistenti motivi di preoccupazione e<br />
non cessano ancora le violenze. Dzafer<br />
Colakovic, un cittadino bosniaco di 39<br />
anni, è morto mercoledì sera dopo essere<br />
stato assalito da un gruppo di tre persone<br />
nella zona meridionale di Kosovska<br />
Mitrovica, quella abitata da albanesi.<br />
Fonti della polizia internazionale dell'Unmik,<br />
l'amministrazione dell'Onu in<br />
Kosovo, citate dall'agenzia italiana Ansa,<br />
attribuiscono a gruppi estremisti di tale<br />
etnia l'aggressione a Colakovic, trovato<br />
nel pomeriggio dagli agenti, abbandonato<br />
in una zona periferica, completamente<br />
coperto di sangue e con una mortale<br />
ferita alla testa. La città, abitata nella<br />
sua parte settentrionale dalla più nutrita<br />
delle residue comunità serbe in Kosovo,<br />
è fin dalla fine del conflitto del 1999 teatro<br />
di persistente violenze.<br />
AUSTRALIA È ancora emergenza in Australia per<br />
gli incendi che devastano il Nuovo Galles del Sud.<br />
Mentre i vigili del fuoco lottano contro le fiamme, i<br />
vigili del fuoco danno la caccia ai piromani.<br />
DISARMO A gennaio riprenderanno a Washington<br />
i colloqui Usa-Russia sulla riduzione degli arsenali<br />
nucleari strategici. Obiettivo degli incontri stabilire il<br />
numero delle testate da eliminare, i meccanismi di<br />
controllo e le scadenze temporali dell'operazione.<br />
TERRORISMO Potrebbe non essere di Al Qaeda<br />
Si indaga a fondo<br />
sull'attentatore inglese<br />
WASHINGTON, 28.<br />
Si approfondiscono negli Usa le indagini<br />
sul cittadino britannico Richard<br />
Reid, che sabato scorso ha tentato di fare<br />
esplodere un aereo dell’American Airlines<br />
in volo da Parigi a Miami. Secondo<br />
alcuni esperti l'uomo non sarebbe un<br />
terrorista legato ad Al Qaeda, come sostengono<br />
gli investigatori.<br />
«Non siamo a conoscenza di alcuna<br />
prova a sostegno di un presunto legame<br />
tra il reato di cui è imputato il mio assistito<br />
e un’organizzazione terroristica»,<br />
ha detto Tamar Birkhead, l’avvocato<br />
d’ufficio a cui la difesa di Reid è stata<br />
affidata. L’imputato stesso avrebbe dichiarato<br />
all’Fbi di avere acquistato l’esplosivo<br />
per le sue scarpe-bomba ad<br />
Amsterdam e di avere fabbricato l’ordigno<br />
da solo. A mettere in dubbio la tesi<br />
di un legame con Al Qaeda è stato anche<br />
Reynold Hoover, ex agente federale<br />
per i reati di alcool, tabacco e armi da<br />
fuoco (Atf) e esperto dell’antiterrorismo<br />
nel settore dell’aviazione.<br />
È certo, comunque, che Reid non si è<br />
comportato come gli altri terroristi. A<br />
differenza degli attentatori dell’11 Settembre,<br />
egli non ha fatto nulla per non<br />
farsi notare: viaggiava con un biglietto<br />
di sola andata, non aveva bagaglio, prima<br />
dell’imbarco era stato notato da tutti<br />
come un «tipo strano». Una volta salito<br />
a bordo, Reid avrebbe potuto chiudersi<br />
nel bagno dell’aereo, accendere la<br />
miccia delle sue scarpe-bomba e far precipitare<br />
il velivolo. Invece ha armeggiato<br />
con i fiammiferi fino a farsi notare dal-<br />
In base al trattato Start-1 firmato nel<br />
1991, il primo accordo tra Washington e<br />
Mosca sulla riduzione e non solo limitazione,<br />
degli armamenti nucleari strategici,<br />
firmato nel 1991, la Russia ha attualmente<br />
5.518 testate atomiche, contro le<br />
poco meno di 7.000 degli Stati Uniti. Il<br />
Trattato Start-2, che stabilisce la riduzione<br />
delle testate nucleari a tremila o tremilacinquecento<br />
per parte, firmato nel<br />
1993, è stato ratificato dal Parlamento<br />
russo, ma non dal Congresso di Washington<br />
e non ha quindi ancora carattere<br />
vincolante.<br />
Cina-Stati Uniti:<br />
normalizzati i rapporti<br />
commerciali<br />
WASHINGTON, 28.<br />
Dall'1 gennaio la Cina potrà<br />
esportare merci negli Stati Uniti<br />
pagando le stesse tariffe concesse<br />
agli altri Paesi. Il Presidente Bush<br />
ha infatti formalizzato un atto con<br />
cui vengono concessi normali rapporti<br />
commerciali alla Nazione<br />
asiatica, il cui vasto mercato si<br />
apre così alle esportazioni delle<br />
imprese americane. «Con questo<br />
provvedimento — ha sottolineato<br />
— diamo il benvenuto alla Cina<br />
nel sistema regolato del commercio<br />
globale».<br />
Argentina: a gennaio<br />
in circolazione<br />
la nuova moneta<br />
BUENOS AIRES, 28.<br />
La Zecca argentina ha cominciato ieri<br />
a stampare l’«argentino», la nuova moneta<br />
nazionale che verrà messa in circolazione<br />
a partire da gennaio. Per ora<br />
non è ancora nota la quantità di denaro<br />
che verrà emesso, anche se si parla ufficiosamente<br />
di una cifra compresa tra i<br />
tre ed i dieci miliardi di dollari. Secondo<br />
il neoeletto Presidente provvisorio Adolfo<br />
Rodríguez Saá, l'«argentino», con il<br />
quale in primo luogo verranno pagati la<br />
gran parte degli stipendi dei dipendenti<br />
pubblici e delle pensioni, servirà a far ripartire<br />
l’economia del Paese, dopo 43<br />
mesi di recessione.<br />
Intanto, Rodríguez Saá ha assunto ieri<br />
la presidenza di turno del Mercosur, il<br />
blocco economico che raggruppa Argentina,<br />
Brasile, Paraguay e Uruguay. La<br />
cerimonia è avvenuta a Buenos Aires alla<br />
presenza del presidente uruguayano<br />
Jorge Battle, che ha esercitato la presidenza<br />
dell'organizzazione nel passato semestre.<br />
Il passaggio delle consegne sarebbe<br />
dovuto svolgersi una settimana fa, ma la<br />
cerimonia è stata rimandata a causa dei<br />
gravi disordini in Argentina che hanno<br />
portato alle dimissioni del presidente<br />
Fernando de la Rúa.<br />
l’equipaggio e da altri passeggeri. «Tutte<br />
le sue azioni indicano la possibilità che<br />
egli non ha voluto portare a fine la strage»,<br />
ha detto Hoover.<br />
Da Tel Aviv, intanto, è giunta notizia<br />
che Reid si era recato in Israele nel luglio<br />
scorso a bordo di un aereo della «El<br />
Al», dopo avere subito una perquisizione<br />
molto accurata. Lo ha reso noto oggi il<br />
portavoce della compagnia aerea israeliana,<br />
Nachman Klieman, precisando<br />
che «l’uomo è parso sospetto al personale<br />
della sicurezza della “El Al” durante le<br />
procedure di imbarco». Gli agenti, ha<br />
aggiunto, «hanno proceduto a un interrogatorio<br />
particolarmente approfondito,<br />
a una perquisizione corporale, incluso<br />
un esame delle scarpe, e a una perquisizione<br />
molto minuziosa dei suoi bagagli».<br />
Il presunto terrorista è stato poi autorizzato<br />
a recarsi in Israele, dove non è stato<br />
fermato.<br />
Al momento Reid è detenuto in isolamento<br />
nel carcere di Plymouth, nel<br />
Massachusetts, ed è controllato 24 ore<br />
su 24 per impedire un tentativo di suicidio.<br />
L’uomo è accusato di aggressione<br />
di un’assistente di volo, un reato federale<br />
per il quale rischia una condanna a<br />
vent’anni di reclusione. Ma l’Fbi e il<br />
Pubblico Ministero, Michael Sullivan,<br />
non escludono di contestargli altri reati.<br />
Se le notizie secondo le quali Reid<br />
avrebbe frequentato un campo di addestramento<br />
di Al Qaeda dovessero essere<br />
confermate, alcuni osservatori hanno indicato<br />
la possibilità di farlo processare<br />
da un Tribunale militare.<br />
Russia:cruentoattacco<br />
di ribelli in Cecenia<br />
MOSCA — Quattro militari russi<br />
sono morti e sei sono stati feriti<br />
venerdì in un attacco dei secessionisti<br />
ceceni contro un convoglio di<br />
blindati russi effettuato nei pressi<br />
della capitale Grozny. Nel riferirlo,<br />
l’agenzia di stampa russa Interfax<br />
precisa che al passaggio della colonna<br />
è stato fatto esplodere con<br />
un telecomando un ordigno che<br />
era stato collocato in un chiosco<br />
nei pressi della strada.<br />
Somalia: sanguinosi<br />
scontri a Mogadiscio<br />
MOGADISCIO — Non meno di 22<br />
persone sono state uccise e altre<br />
50 sono rimaste ferite nel corso di<br />
violenti combattimenti avvenuti<br />
giovedì tra fazioni politico-militari<br />
rivali nella zona Sud-Ovest della<br />
capitale somala. Gli scontri, cominciati<br />
all'alba, si sono intensificati<br />
nel pomeriggio nei dintorni dell'aeroporto<br />
dove è entrata in azione<br />
l'artiglieria pesante. Secondo fonti<br />
locali citate dall'agenzia di stampa<br />
«Ansa», la lotta armata vede alle<br />
prese i miliziani del «signore della<br />
guerra» Musa Sudi Yalahow e i<br />
partigiani del suo luogotenente<br />
Omar Mohamud Mohamed.<br />
Armenia-Iran: accordo<br />
per costruire gasdotto<br />
TEHERAN — Un gasdotto di 140<br />
chilometri sarà costruito tra Iran e<br />
Armenia a partire dall'anno prossimo.<br />
Il relativo accordo è stato concluso<br />
nei giorni scorsi durante una<br />
visita ufficiale del Presidente armeno,<br />
Robert Kotcharian, a Teheran.<br />
Il gasdotto, del costo di 120<br />
milioni di dollari, correrà per 100<br />
chilometri i territorio iraniano e<br />
per 40 in quello armeno e porterà<br />
in Armenia un milione e mezzo di<br />
metri cubi di gas al giorno.<br />
Zambia: elezioni<br />
presidenziali<br />
LUSAKA — Sono in corso da venerdì<br />
nello Zambia le operazioni di<br />
scrutinio delle elezioni presidenziali<br />
svoltesi il giorno prima. I risultati<br />
definitivi si conosceranno<br />
entro domenica prossima. I candidati<br />
in lizza per la Presidenza sono<br />
undici, ma solo tre hanno reali<br />
possibilità di vittoria: Levy Mwanawasa,<br />
erede politico del Presidente<br />
uscente Frederick Chiluba, e i leader<br />
dell'opposizione Christon Tembo<br />
e Anderson Mazoka. Temi di<br />
fondo della campagna elettorale il<br />
risanamento dell'economia e la<br />
lotta alla corruzione. Ad ogni modo,<br />
l'esito delle presidenziali si<br />
presenta estremamente incerto. Gli<br />
elettori zambiani hanno votato anche<br />
per il Parlamento e per le amministrazioni<br />
locali.<br />
Malaysia: condanne<br />
di estremisti islamici<br />
KUALA LUMPUR — Tre fondamentalisti<br />
islamici, riconosciuti colpevoli<br />
di alto tradimento, sono stati<br />
condannati a morte venerdì da un<br />
tribunale della Malaysia. Ad altri<br />
16 è stato inflitto l'ergastolo. I condannati,<br />
aderenti alla setta «Al<br />
Màunah», erano accusati di aver<br />
tentato di fomentare una ribellione<br />
per trasformare il Paese in Stato<br />
islamico. I tre condannati a morte,<br />
il leader del movimento Mohamed<br />
Amin Razali e due suoi luogotenenti,<br />
sono stati ritenuti responsabili<br />
di uno scontro in cui morirono<br />
un soldato e un poliziotto.