05.06.2013 Views

L'OSSERVATORE ROMANO

L'OSSERVATORE ROMANO

L'OSSERVATORE ROMANO

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DAL MONDO<br />

PAGINA<br />

2 .<br />

in primo piano<br />

AFGHANISTAN Per dispiegare la forza di pace<br />

Atteso il mandato<br />

delle Nazioni Unite<br />

Tora Bora:<br />

interrotti<br />

i negoziati<br />

con i Taleban<br />

MOSCA, 13.<br />

L’Alleanza del Nord ha interrotto<br />

i negoziati con «Al Qaeda» a<br />

Tora Bora. Lo hanno detto all’agenzia<br />

di stampa «Ansa» fonti afghane<br />

vicine al Presidente Burhanuddin<br />

Rabbani a Mosca.<br />

Abdul Gajur, primo Segretario<br />

dell’Ambasciata afghana a Mosca,<br />

ha detto all’«Ansa» che «è inutile<br />

continuare i negoziati perché gli<br />

arabi vogliono solo guadagnare<br />

tempo per abbandonare la zona».<br />

«Si stanno già spostando in piccoli<br />

gruppi verso il confine col Pakistan»,<br />

ha detto Abdul Gajur.<br />

Sempre secondo fonti afghane<br />

a Mosca, Osama bin Laden, si<br />

troverebbe già in Pakistan. Già ieri<br />

un giornale americano aveva<br />

scritto, citando un finanziere saudita<br />

ed esponente di «Al Qaeda»,<br />

Abu Jaffar, che bin Laden si trovava<br />

in Pakistan da dieci giorni.<br />

Dal canto suo, il portavoce del<br />

Consiglio di Sicurezza Nazionale<br />

Usa, Sean McCormack, ha invece<br />

affermato che «tutte le informazioni<br />

di cui siamo in possesso portano<br />

a pensare che Osama bin Laden<br />

sia ancora in Afghanistan».<br />

Almeno due elicotteri sono atterrati<br />

ieri sera nei pressi di Tora<br />

Bora, la località dell’Afghanistan<br />

orientale dove resiste l’ultimo manipolo<br />

di combattenti di «Al Qaeda».<br />

Gli elicotteri, come ha potuto<br />

constatare un giornalista dell’agenzia<br />

«Afp», si sono posati a terra<br />

su una collina nei pressi di Tora<br />

Bora. Anche se i velivoli non<br />

erano ben visibili a causa dell’oscurità,<br />

il loro rumore era inconfondibile.<br />

Gli elicotteri potrebbero<br />

appartenere alle Forze speciali<br />

americane o britanniche, la cui<br />

presenza nella zona è stata segnalata<br />

da varie fonti.<br />

Intanto, con un'operazione-lampo,<br />

la Marina americana è riuscita<br />

a trarre in salvo i quattro membri<br />

dell'equipaggio di un aereo «B-<br />

1» precipitato nell'Oceano indiano,<br />

circa due ore prima, a sole 30<br />

miglia dalla base navale nell'isola<br />

britannica di Diego Garcia. I quattro<br />

membri «stanno tutti bene»: lo<br />

ha confermato nel corso di una<br />

telefonata, trasmessa in diretta<br />

dalla «Cnn», lo stesso capitano<br />

dell'aereo, William Steele.<br />

Infine, alcune decine di marines<br />

s’installeranno, entro la fine della<br />

settimana, all’aeroporto di Kandahar<br />

e cercheranno di trasformarlo<br />

in un centro per la distribuzione<br />

degli aiuti. Lo indicano all’agenzia<br />

«Ap» fonti del Pentagono<br />

anonime, secondo le quali i marines<br />

dovranno sincerarsi se l’aeroporto,<br />

cioè le piste e le altre principali<br />

installazioni, può essere riparato,<br />

così da essere utilizzato almeno<br />

per il trasporto di viveri, di<br />

medicinali e di generi di prima<br />

necessità. Lo scalo di Kandahar<br />

potrebbe quindi diventare, per il<br />

Sud dell’Afghanistan, quello che<br />

sono attualmente gli scali di Mazar-i-Sharif,<br />

nel Nord, e di Bagram,<br />

nei pressi di Kabul.<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

Fax 06.698.83675<br />

Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

Tel. 06.698.84797 - Fax 06.698.84998<br />

E-mail: photo@ossrom.va<br />

.<br />

KABUL, 13.<br />

Il mandato del Consiglio di sicurezza<br />

dell’Onu per l’invio di una forza multinazionale<br />

di pace in Afghanistan è atteso<br />

tra qualche giorno, secondo quanto<br />

affermato ieri dal Segretario generale<br />

dell’Onu, Kofi Annan. «Prevedo che il<br />

Consiglio di sicurezza darà mandato alla<br />

forza tra pochi giorni, entro la fine della<br />

settimana o al più tardi all’inizio della<br />

prossima», ha detto Annan nel corso di<br />

una conferenza stampa a Stoccolma.<br />

Un rapido dispiegamento del contingente<br />

internazionale — che dovrebbe essere<br />

formato da ottomila soldati e al<br />

quale Francia, Germania e Spagna hanno<br />

ieri garantito l'adesione — è indispensabile<br />

per assicurare la stabilità nel<br />

Paese devastato dalla guerra, ha sottolineato<br />

il segretario generale delle Nazioni<br />

Unite al termine di colloquio con il Primo<br />

Ministro svedese, Goran Persson.<br />

Prima di essere operativa, la forza multinazionale<br />

di pace deve comunque definire<br />

i rapporti con le truppe statunitensi<br />

presenti in Afghanistan. Hamid Karzai,<br />

il leader del nuovo Governo ad interim<br />

afghano, è intanto giunto oggi a Kabul.<br />

Lo ha annunciato un portavoce dell’Alleanza<br />

del Nord, Mohammad Habil, precisando<br />

che Karzai è atterrato all’aeroporto<br />

di Bagram, a Nord della capitale,<br />

durante la notte ed è stato accolto dai<br />

nuovi Ministri dell’interno, Yunis Qanuni,<br />

della difesa, Mohammad Fahim e degli<br />

esteri, Abdullah Abdullah, tutti esponenti<br />

della stessa Alleanza del Nord.<br />

PUBBLICITÀ:<br />

PUBBLIETICA s.r.l.<br />

20121 Milano - Piazza Cavour, 3<br />

Tel. 02.62.61.91 - Fax 02.29.00.89.24<br />

00193 Roma - Via G. G. Belli, 122<br />

Tel. 06.32.81.32.00 - Fax 06.32.81.32.01<br />

pubblietica@gruppore.it<br />

NECROLOGIE:<br />

Redazione<br />

de «<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />

Tel. 06.698.83461 - Fax 06.698.83675<br />

AZIENDE PROMOTRICI DELLA DIFFUSIONE DE <strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong><br />

ALITALIA – INTESABci – VOBIS – ADVENIA<br />

Pubblietica sta lavorando ad un progetto teso all'incremento della diffusione de<br />

L'Osservatore Romano in collaborazione con alcune primarie aziende italiane.<br />

Lo sforzo del quotidiano della Santa Sede per diffondere la parola del Papa, soprattutto in<br />

questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />

condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />

Alcune aziende hanno scelto L'Osservatore Romano come mezzo privilegiato e qualificato<br />

per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />

sottoscrittrici di numerosi abbonamenti — a diffondere all'interno del proprio<br />

mondo di riferimento (sedi, clienti, collaboratori), questo giornale, questi valori.<br />

<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Venerdì 14 Dicembre 2001<br />

AFGHANISTAN Consultazioni all'Onu sull'invio in<br />

Afghanistan di una forza multinazionale di pace.<br />

Francia, Germania e Spagna sono disposte a contribuire<br />

con uomini e mezzi.<br />

TORA BORA L'Alleanza del Nord ha interrotto i<br />

negoziati per la resa dei miliziani di «Al Qaeda» assediati<br />

nella zona montagnosa di Tora Bora.<br />

MEDIO ORIENTE Terroristi palestinesi hanno at-<br />

INDIA Uccisi i sei uomini del commando armato<br />

Dodici morti nell'assalto<br />

al Parlamento di Nuova Delhi<br />

NUOVA DELHI, 13.<br />

Non meno di dodici persone sono state<br />

uccise e molte altre ferite gravemente<br />

oggi in un attacco senza precedenti di<br />

un gruppo armato al Parlamento indiano<br />

a Nuovi Delhi. Lo hanno reso organi<br />

di informazione e fonti ufficiali. L’attacco<br />

è stato sferrato alle 11.40 circa (le<br />

07.10 italiane) da sei terroristi che hanno<br />

ingaggiato un violento scontro a fuoco<br />

con armi automatiche e bombe a<br />

mano con le forze di sicurezza. Secondo<br />

l'emittente televisiva «Star», gli assalitori<br />

sono stati uccisi. Fonti mediche hanno<br />

reso noto che sono morte anche sei<br />

guardie e altre quattordici sono state ferite<br />

gravemente. Sarebbe stato ferito anche<br />

un operatore televisivo. Il bilancio<br />

delle vittime è stato confermato anche<br />

dal Ministro della difesa George Fernandes<br />

e dal Ministro degli affari parlamentari,<br />

Pramod Mahajan.<br />

Al momento dell’assalto, dentro il<br />

Parlamento era presente il Primo Ministro,<br />

Atal Behari Vajpayee, vari Ministri<br />

e numerosi parlamentari, ma nessuno di<br />

loro è stato colpito, ha detto Mahajan.<br />

Centinaia di soldati e di agenti delle forze<br />

di sicurezza con tiratori scelti hanno<br />

circondato l’edificio. Lo scontro è iniziato<br />

poco dopo che entrambe le Camere<br />

del Parlamento avevano aggiornato le<br />

loro sedute. Testimoni citati dall'agenzia<br />

internazionale di stampa «France-Presse»<br />

hanno dichiarato che ci sono state<br />

raffiche di armi automatiche, seguite da<br />

altre raffiche e anche da forti esplosioni,<br />

probabilmente di bombe a mano. Secondo<br />

alcune fonti i terroristi avrebbero<br />

taccato in Cisgiordania un autobus di coloni israeliani,<br />

provocando 10 morti e 30 feriti. Per rappresaglia,<br />

Israele ha bombardato con l'aviazione città autonome<br />

palestinesi e ha troncato i contatti con Arafat.<br />

INDIA Incursione di un commando armato non<br />

identificato (forse islamico) nel Parlamento di Nuova<br />

Delhi. Nella sparatoria uccisi i sei terroristi e altrettanti<br />

agenti delle forze di sicurezza; altre 14 persone<br />

sono rimaste ferite.<br />

MEDIO ORIENTE Rappresaglia israeliana nei Territori dopo un attacco terroristico<br />

Nuove violenze ostacolano<br />

gli sforzi per la ripresa del dialogo<br />

TEL AVIV, 13.<br />

Il fondamentalismo islamico armato è<br />

tornato a colpire duramente ieri nei Territori<br />

con il chiaro scopo di fermare la<br />

mediazione dell'inviato statunitense Anthony<br />

Zinni, che aveva appena chiesto<br />

quarantotto ore di tregua ad Israele e<br />

all'Autorità Palestinese (Ap) per permettere<br />

l'arresto degli estremisti. In Cisgiordania<br />

e nella Striscia di Gaza si sono<br />

susseguiti raid, incursioni, agguati e attentati<br />

suicidi, che hanno provocato la<br />

morte di 10 israeliani e 7 palestinesi e il<br />

ferimento di oltre 60 persone.<br />

L’episodio più sanguinoso si è verificato<br />

alle 18 locali (le 17 in Italia) nel<br />

Nord della Cisgiordania, lungo la strada<br />

tra Qalkilya e Nablus, dove è stato attaccato<br />

un autobus di coloni partito da<br />

Bnei Brak, alle porte di Tel Aviv, e diretto<br />

all’insediamento di Emanuel, presso<br />

Gerusalemme. Su un tornante una<br />

mina anticarro è esplosa al passaggio<br />

del mezzo, mentre dalle vicine colline<br />

uomini armati hanno aperto il fuoco.<br />

«C’è stata una potente esplosione nella<br />

parte posteriore dell’autobus. Nell’assalto<br />

sono stati uccisi 10 israeliani e altri<br />

30 sono rimasti feriti, mentre un terrorista<br />

è stato a sua volta colpito a morte<br />

dal fuoco dei militari di Tel Aviv accorsi<br />

sul posto», hanno raccontato alcuni testimoni.<br />

In un primo momento l'agguato<br />

è stato rivendicato dalle «Brigate<br />

martiri di Al Aqsa», una milizia legata<br />

ad Al Fatah, poi una nuova telefonata<br />

ha attribuito l'attacco alle brigate «Ezzeddin<br />

Al Qassam», l'ala militare di Ha-<br />

piazzato anche cariche esplosive. Un<br />

giornalista della «France-Presse» sul posto<br />

ha visto alcune automobili uscire a<br />

forte andatura dalla porta numero 12,<br />

utilizzata dai Ministri per accedere al<br />

Parlamento. L'attacco di oggi, per le sue<br />

modalità, ricorda l'azione terroristica<br />

compiuta da secessionisti islamici contro<br />

il Parlamento dello Stato di Jammu e<br />

Kashmir,nella città di Srinagar, dove, lo<br />

scordo 1° ottobre, vennero uccise quaranta<br />

persone. Nessun gruppo ha tuttavia<br />

finora rivendicato l'attacco compiuto<br />

contro il Parlamento di Nuova Delhi.<br />

Germania: al bando<br />

l'associazione islamica<br />

«Califfato di Colonia»<br />

BERLINO, 13.<br />

Il Ministro dell'interno tedesco<br />

Otto Schily ha disposto la messa<br />

al bando dell’associazione islamica<br />

del cosiddetto «Califfato di Colonia»,<br />

guidata dal cittadino turco<br />

Metin Kaplan, che sta scontando<br />

una condanna a quattro anni per<br />

istigazione all’omicidio. Il Ministro<br />

ha dichiarato che il «Califfato»<br />

viola l’ordine costituzionale e<br />

minaccia la sicurezza del Paese.<br />

Nelle ultime ore sono state effettuati<br />

quattro arresti a Wiesbaden<br />

e a Magonza e 212 perquisizioni<br />

in sette Laender.<br />

Ue: attesa per le decisioni<br />

del vertice a Laeken<br />

BRUXELLES, 13.<br />

Alla vigilia del vertice dei Capi di Stato<br />

e di Governo dell'Unione Europea a<br />

Laeken, a conclusione del semestre di<br />

presidenza di turno belga, l'attesa degli<br />

osservatori sembra concentrarsi soprattutto<br />

sulle scelte che verranno prese in<br />

merito ad una decina di «autorithy» e di<br />

agenzie europee e alla presidenza della<br />

Convenzione, l’organismo che dalla primavera<br />

del 2002 dovrà studiare le opzioni<br />

di riforma delle istituzioni dell’Unione.<br />

Sulle prime, comunque, dagli incontri<br />

preparatori condotti dal Primo Ministro<br />

belga Guy Verhofstadt nel suo giro<br />

nelle altre capitali dell'Ue concluso martedì,<br />

non sono ancora emerse indicazioni<br />

certe neppure sul numero. La presidenza<br />

di turno belga si è limitata a indicare<br />

un ventaglio «fra 7 e 12». Sicuramente,<br />

tra queste assume una particolare<br />

importanza quella sulla sicurezza alimentare.<br />

Quanto alla presidenza della Convenzione,<br />

che dovrà studiare le nuove riforme<br />

delle istituzioni Ue con un metodo<br />

nuovo, più aperto, trasparente e vicino<br />

ai cittadini, candidature ufficiali sono fino<br />

a questo momento state avanzate so-<br />

mas. La seconda rivendicazione è stata<br />

ritenuta attendibile dagli investigatori.<br />

Alla stessa ora altri quattro coloni<br />

israeliani sono rimasti feriti in un duplice<br />

attentato nel Sud della Striscia di Gaza,<br />

dove due kamikaze palestinesi si sono<br />

fatti esplodere accanto a due auto<br />

che transitavano lungo la strada che collega<br />

gli insediamenti di Neve Dekalim e<br />

Ganei Tal, nel blocco di colonie di Gush<br />

Katif. Nella zona del duplice attentato<br />

suicida, poco prima dell’alba elicotteri<br />

«Apache» israeliani avevano attaccato in<br />

due riprese una postazione delle forze di<br />

sicurezza palestinesi. La rappresaglia era<br />

stata sferrata a Khan Yunis, dopo che<br />

sei colpi di mortaio erano stati sparati<br />

contro il vicino blocco di insediamenti.<br />

Nel raid israeliano, sono stati uccisi<br />

quattro palestinesi e altri tredici sono rimasti<br />

feriti, cinque dei quali gravemente.<br />

Nel pomeriggio, inoltre, quattordici<br />

palestinesi sono rimasti feriti a Jenin,<br />

nel Nord della Cisgiordania dove, in risposta<br />

a colpi d’ arma da fuoco, tre carri<br />

armati israeliani sono penetrati nel<br />

centro della cittadina.<br />

Meno di quattro ore dopo l'assalto all'autobus<br />

è scattata la rappresaglia israeliana.<br />

Una squadriglia di caccia ha bombardato<br />

Gaza e Nablus provocando gravi<br />

danni. A Gaza, sono state colpite due<br />

caserme della polizia, mentre più a Sud<br />

è stata distrutta la torre di controllo dell’aeroporto<br />

palestinese di Dahanya, la<br />

cui pista d’atterraggio era stata già resa<br />

inutilizzabile nei raid dei giorni scorsi. A<br />

Nablus, nel Nord della Cisgiordania, i<br />

STATI UNITI Mosca pronta a montare le testate «Mirv»<br />

Imminente l'annuncio<br />

dell'uscita dall'«Abm»<br />

MOSCA, 13.<br />

Gli Stati Uniti si preparano ad annunciare,<br />

probabilmente nelle prossime ore,<br />

la loro uscita unilaterale dal Trattato<br />

«Abm» per partire con l'iniziativa di difesa<br />

anti missile (il cosiddetto «scudo<br />

spaziale»), ma Mosca non è stata colta<br />

di sorpresa ed è pronta a montare le testate<br />

multiple «Mirv» sui suoi missili intercontinentali.<br />

Il Presidente americano,<br />

George W. Bush, ha ribadito ieri che di<br />

fronte al rischio rappresentato dagli<br />

«Stati canaglia», reso più drammatico<br />

dai disumani attacchi terroristici dell'11<br />

settembre, non può più aspettare e intende<br />

denunciare il Trattato «Abm», firmato<br />

nel 1972 con l'allora Unione Sovietica<br />

che fissa un tetto al numero dei<br />

missili difensivi delle due parti. Il Capo<br />

della Casa Bianca ha già informato il Senato,<br />

anche se nessuna data ufficiale è<br />

stata resa nota. Ma Mosca indica che<br />

tutto dovrebbe avvenire oggi.<br />

Washington si aspetta che gli altri<br />

Trattati sul disarmo esistenti siano rispettati<br />

una volta che essi avranno denunciato<br />

il Trattato «Abm» che risale al<br />

1972 e che proibisce la sperimentazione<br />

e l’attuazione di una difesa anti missile.<br />

Lo ha indicato, in un briefing per la<br />

stampa estera, il portavoce del Consiglio<br />

per la Sicurezza Nazionale, Sean Mc-<br />

Cormack, confermando che il Presidente<br />

statunitense, George W. Bush, intende<br />

annunciare il ritiro dell’«Abm».<br />

McCormack non ha però voluto indicare<br />

quando Bush farà il suo annuncio.<br />

Il portavoce non ha neppure voluto dire<br />

se gli Stati Uniti continueranno a rispettare,<br />

per sei mesi dopo l’annuncio, co-<br />

lo da Francia ed Italia. In ogni caso, dal<br />

vertice di Laeken ci si attende un'accelerazione<br />

alle riforme e la definizione di<br />

un itinerario più preciso.<br />

Come spesso accaduto negli ultimi anni<br />

in occasione di appuntamenti internazionali,<br />

anche alla vigilia di questo vertice<br />

non sono mancate contestazioni. Ieri<br />

la polizia belga ha arrestato a Bruxelles<br />

diversi militanti ecologisti che occupavano<br />

in modo simbolico gli uffici del Consiglio<br />

europeo dell’industria chimica<br />

(Cefic). La manifestazione era stata organizzata<br />

da diversi gruppi cosiddetti<br />

«no global» provenienti anche da altri<br />

Paesi dell'Ue. Altri arresti sono stati<br />

compiuti a Gand, tra manifestanti che<br />

avevano tracciato slogan di protesta sul<br />

campanile storico del centro della città.<br />

Quest'oggi, vigilia del vertice, a Bruxelles<br />

sono state convocate oltre a riunioni<br />

delle principali forze politiche europee,<br />

popolari, socialisti e liberali, sia<br />

una manifestazione organizzata dalla<br />

Confederazione europea dei sindacati,<br />

con oltre ottantamila persone, secondo<br />

stime dei promotori, sia una manifestazione<br />

di protesta contro la cosiddetta<br />

globalizzazione alla quale sono attese altre<br />

ventimila persone.<br />

caccia hanno colpito un’altra stazione di<br />

polizia palestinese. Nella notte, inoltre,<br />

carri armati israeliani sono entrati nella<br />

città autonoma di Ramallah e hanno<br />

preso posizione a soli 200 metri dal<br />

«Moqata», il quartiere generale dell’Autorità<br />

Palestinese.<br />

Da parte sua il Presidente dell'Ap,<br />

Yasser Arafat, ha ordinato la chiusura di<br />

tutte le istituzioni legate ai fondamentalisti<br />

di Hamas e della Jihad islamica nei<br />

Territori sotto il suo controllo, «comprese<br />

quelle che operano nel campo dell’istruzione,<br />

della sanità e della politica».<br />

Il Premier israeliano Ariel Sharon ha però<br />

accusato l’Ap di essere «responsabile»<br />

degli attentati. Poche ore dopo l’Ap ha<br />

respinto «categoricamente le accuse<br />

israeliane», ha condannato le violenze<br />

contro i coloni, accusando contestualmente<br />

Israele di «proseguire la sua escalation<br />

militare e i suoi crimini contro il<br />

popolo palestinese» e di non cooperare<br />

«con le proposte positive e costruttive»<br />

dell’inviato degli Usa Zinni.<br />

Martedì scorso l’ex generale dei marine<br />

aveva chiesto alle parti 48 ore di tregua,<br />

ma l’agguato in Cisgiordania ha inferto<br />

un durissimo colpo al suo già difficile<br />

tentativo di mediazione. Mentre gli<br />

Stati Uniti valutano positivamente le prime<br />

misure assunte da Arafat dopo le<br />

nuove violenze, un portavoce governativo<br />

israeliano ha annunciato che Tel Aviv<br />

ha interrotto ogni contatto con il Presidente<br />

dell'Ap. «Israele si difenderà con<br />

le sue forze e ritiene che Arafat sia fuori<br />

gioco dato che non fa niente contro il<br />

terrorismo», ha detto il responsabile.<br />

me prevedono le clausole del Trattato, i<br />

limiti dell’«Abm», sia per quanto riguarda<br />

i test in vista della realizzazione dell'iniziativa<br />

di difesa anti missile, sia per<br />

quanto riguarda l’installazione di basi in<br />

Alaska necessarie al progetto.<br />

McCormack ha sottolineato la qualità<br />

dei rapporti tra Stati Uniti e Russia e la<br />

continuità delle consultazioni. Il Segretario<br />

di Stato americano, Colin Powell, è<br />

appena stato a Mosca e il Presidente<br />

George W. Bush potrebbe di nuovo incontrare<br />

il Presidente russo, Vladimir<br />

Putin, in primavera, in Russia.<br />

Unhcr: conferenza<br />

a Ginevra<br />

sul diritto d'asilo<br />

GINEVRA, 13.<br />

È in corso a Ginevra, per iniziativa<br />

dell'Alto Commissariato dell'Onu<br />

per i rifugiati (Unhcr), una<br />

riunione ministeriale dei 143 Paesi<br />

che hanno aderito alla Convenzione<br />

del 1951 sullo status dei profughi.<br />

Nel discorso di apertura,<br />

Ruud Lubbers, responsabile dell'Unhcr,<br />

ha stigmatizzato le politiche<br />

dei Governi sul diritto di asilo<br />

spesso fondate sulla diffidenza. E<br />

ha invocato nuovi strumenti per<br />

rafforzare la protezione legale e fisica<br />

dei rifugiati.<br />

Arrestati in Francia<br />

quattro presunti<br />

esponenti dell'Eta<br />

PARIGI, 13.<br />

La polizia francese ha arrestato ieri<br />

quattro presunti membri dell’Eta, l'organizzazione<br />

separatista armata dei Paesi<br />

Baschi spagnoli. I quattro, due uomini e<br />

due donne, sono stati arrestati ad Auch,<br />

una località a circa ottanta chilometri<br />

ad Ovest di Tolosa dove una settimana<br />

fa altri tre membri dell'Eta erano stati<br />

fermati dopo una sparatoria con una<br />

pattuglia di gendarmi.<br />

Il Ministro dell'interno spagnolo Mariano<br />

Rajoy, che ha dato per primo la<br />

notizia dell'arresto, ha espresso soddisfazione<br />

per il «colpo importante» assestato<br />

dalla polizia francese all’apparato dei separatisti<br />

baschi, in particolare perché «i<br />

quattro, che facevano parte dell’organizzazione<br />

logistica, si occupavano di addestrare<br />

alle tecniche terroristiche le nuove<br />

reclute».<br />

Per il momento si conoscono solo le<br />

identità dei due uomini arrestati. Si tratta<br />

di Ramon Carazatorre Aldaz, un dirigente<br />

della «colonna Donosti» dell'Eta,<br />

attiva soprattutto nell’area di San Sebastian,<br />

e di José Ramon Lete Alberdi. Sui<br />

due pesano vari mandati di arresto per<br />

partecipazione ad azioni terroristiche.<br />

STATI UNITI Il Governo di Washington si prepara<br />

a recedere unilateralmente dal Trattato «Abm» sul<br />

disarmo atomico per realizzare il progetto di «scudo<br />

spaziale». La Russia, partner degli Usa nel trattato<br />

in questione, adotterà verosimilmente contromisure<br />

di difesa nucleare.<br />

UE Vigilia a Laeken, in Belgio, del vertice semestrale<br />

dei Paesi dell'Unione Europea. Tra i temi in<br />

discussione la riforma delle istituzioni comunitarie.<br />

Sri Lanka: scontri<br />

tra ribelli e polizia<br />

COLOMBO — Sedici persone sono<br />

morte e ventitré sono rimaste ferite<br />

mercoledì nello Sri Lanka in<br />

due diversi scontri armati tra i ribelli<br />

delle Tigri per la Liberazione<br />

della patria Tamil (Ltte) e le forze<br />

dell'ordine. Si tratta dei primi attacchi<br />

dei ribelli dall’insediamento<br />

del nuovo Primo Ministro, Ranil<br />

Wickremensinshe. I combattimenti<br />

si sono verificati nell’Est del Paese,<br />

dove un gruppo di indipendentisti<br />

ha sparato proiettili di mortaio<br />

contro una centrale della polizia e<br />

una base militare.<br />

Portogallo: 5 vittime<br />

nel crollo di un ponte<br />

LISBONA — Cinque persone sono<br />

morte mercoledì in Portogallo nel<br />

crollo di un ponte stradale di 35<br />

metri di altezza nei pressi di Almodovar,<br />

oltre duecento chilometri<br />

a Sud di Lisbona. Lo hanno annunciato<br />

fonti dei Vigili del Fuoco, precisando<br />

che le vittime sono extracomunitari.<br />

Secondo i primi elementi<br />

raccolti dalle autorità locali,<br />

la struttura avrebbe ceduto sotto il<br />

peso del cemento che i lavoratori<br />

stavano applicando sulla struttura<br />

in ferro del ponte.<br />

Perú: dipostemodifiche<br />

allaCartacostituzionale<br />

LIMA — Le principali forze politiche<br />

del Perú hanno deciso di modificare<br />

la Costituzione promulgata<br />

nel 1993 dall'allora Presidente Alberto<br />

Fujimori, ora esule in Giappone.<br />

Una Commissione del Congresso<br />

ha approvato mercoledì un<br />

disegno di legge che rappresenta<br />

un primo passo in direzione di una<br />

generale revisione della carta fondamentale.<br />

In un primo momento<br />

l’Apra, il partito guidato dall’ex<br />

Presidente socialdemocratico Alan<br />

Garcia, aveva condizionato il suo<br />

appoggio alla riforma alla reintroduzione<br />

della Carta costituzionale<br />

del 1979. Successivamente, lo<br />

stesso Garcia ha ammesso la possibilità<br />

di appoggiare anche una riscrittura<br />

soltanto parziale del testo<br />

attualmente in vigore.<br />

Colombia: esplosione<br />

provoca decine di feriti<br />

BOGOTÁ — Una forte esplosione<br />

ha distrutto mercoledì sera un centro<br />

commerciale al centro di Bogotá<br />

causando decine di feriti. Secondo<br />

alcune emittenti radiofoniche<br />

colombiane, lo scoppio è avvenuto<br />

alle 17 (le 24 in Italia), al<br />

primo piano del centro commerciale<br />

«Terraza Pasteur».<br />

Australia: forte<br />

scossa di terremoto<br />

PERTH — Una forte scossa di terremoto,<br />

di un’intensità pari al settimo<br />

grado della scala Richter, è<br />

stata registrata mercoledì al largo<br />

delle coste Sud-occidentali dell’Australia.<br />

L'epicentro, hanno reso noto<br />

i sismologi del centro di geoscienza<br />

governativo, è stato localizzato<br />

circa 900 chilometri a Sud-<br />

Est della piccola città costiera di<br />

Esperance. Il terremoto è stato<br />

nettamente avvertito in varie zone<br />

dell’Australia occidentale, in particolare<br />

nella città portuale di Port<br />

Albany. Non si segnalano, per il<br />

momento, vittime o danni.<br />

Ucraina: destituito<br />

ildirettorediChernobyl<br />

KIEV — Il Direttore della centrale<br />

nucleare di Chernobyl, chiusa definitivamente<br />

un anno fa, è stato destituito<br />

mercoledì dal Presidente<br />

ucraino, Leonid Kuchma, per gravi<br />

mancanze. Vitali Tolstonogov, a<br />

capo dell’impianto dal 1998, è stato<br />

ritenuto responsabile di «serie<br />

insufficienze nell’impiego dei mezzi<br />

finanziari stanziati per lo smantellamento<br />

dell’impianto». Lo riferisce<br />

l’agenzia di stampa russa «Interfax»<br />

precisando che la destituzione<br />

è stata annunciata dal Presidente<br />

ucraino nel corso della sua<br />

visita a Slavutic, la cittadina costruita<br />

dopo la sciagura di Chernobyl<br />

per ospitare tecnici e operai<br />

impegnati nella costruzione del cosiddetto<br />

«sarcofago», la struttura di<br />

cemento armato costruita intorno<br />

al «quarto reattore» esploso nell’aprile<br />

del 1986.<br />

Spazio: lanciata<br />

una sonda su Marte<br />

WASHINGTON — La Nasa, ente<br />

spaziale statunitense, ha lanciato<br />

su Marte una sonda chiamata<br />

«2001-Mars Odissey». Alla fine del<br />

1999, altre due sonde Usa dirette<br />

su Marte si erano schiantate per<br />

errori di calcolo e per guasti. La<br />

nuova sonda, frutto di un anno di<br />

riprogettazione, rimarrà 917 giorni<br />

in orbita intorno a Marte. Dovrà<br />

raccoglierà tutte le informazioni<br />

necessarie per valutare la possibilità<br />

di inviare un astronauta sul<br />

pianeta. Anche i russi contano di<br />

sbarcare nei prossimi anni un uomo<br />

su Marte (t.f.).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!