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DAL MONDO<br />
PAGINA<br />
2 .<br />
in primo piano<br />
AFGHANISTAN Per dispiegare la forza di pace<br />
Atteso il mandato<br />
delle Nazioni Unite<br />
Tora Bora:<br />
interrotti<br />
i negoziati<br />
con i Taleban<br />
MOSCA, 13.<br />
L’Alleanza del Nord ha interrotto<br />
i negoziati con «Al Qaeda» a<br />
Tora Bora. Lo hanno detto all’agenzia<br />
di stampa «Ansa» fonti afghane<br />
vicine al Presidente Burhanuddin<br />
Rabbani a Mosca.<br />
Abdul Gajur, primo Segretario<br />
dell’Ambasciata afghana a Mosca,<br />
ha detto all’«Ansa» che «è inutile<br />
continuare i negoziati perché gli<br />
arabi vogliono solo guadagnare<br />
tempo per abbandonare la zona».<br />
«Si stanno già spostando in piccoli<br />
gruppi verso il confine col Pakistan»,<br />
ha detto Abdul Gajur.<br />
Sempre secondo fonti afghane<br />
a Mosca, Osama bin Laden, si<br />
troverebbe già in Pakistan. Già ieri<br />
un giornale americano aveva<br />
scritto, citando un finanziere saudita<br />
ed esponente di «Al Qaeda»,<br />
Abu Jaffar, che bin Laden si trovava<br />
in Pakistan da dieci giorni.<br />
Dal canto suo, il portavoce del<br />
Consiglio di Sicurezza Nazionale<br />
Usa, Sean McCormack, ha invece<br />
affermato che «tutte le informazioni<br />
di cui siamo in possesso portano<br />
a pensare che Osama bin Laden<br />
sia ancora in Afghanistan».<br />
Almeno due elicotteri sono atterrati<br />
ieri sera nei pressi di Tora<br />
Bora, la località dell’Afghanistan<br />
orientale dove resiste l’ultimo manipolo<br />
di combattenti di «Al Qaeda».<br />
Gli elicotteri, come ha potuto<br />
constatare un giornalista dell’agenzia<br />
«Afp», si sono posati a terra<br />
su una collina nei pressi di Tora<br />
Bora. Anche se i velivoli non<br />
erano ben visibili a causa dell’oscurità,<br />
il loro rumore era inconfondibile.<br />
Gli elicotteri potrebbero<br />
appartenere alle Forze speciali<br />
americane o britanniche, la cui<br />
presenza nella zona è stata segnalata<br />
da varie fonti.<br />
Intanto, con un'operazione-lampo,<br />
la Marina americana è riuscita<br />
a trarre in salvo i quattro membri<br />
dell'equipaggio di un aereo «B-<br />
1» precipitato nell'Oceano indiano,<br />
circa due ore prima, a sole 30<br />
miglia dalla base navale nell'isola<br />
britannica di Diego Garcia. I quattro<br />
membri «stanno tutti bene»: lo<br />
ha confermato nel corso di una<br />
telefonata, trasmessa in diretta<br />
dalla «Cnn», lo stesso capitano<br />
dell'aereo, William Steele.<br />
Infine, alcune decine di marines<br />
s’installeranno, entro la fine della<br />
settimana, all’aeroporto di Kandahar<br />
e cercheranno di trasformarlo<br />
in un centro per la distribuzione<br />
degli aiuti. Lo indicano all’agenzia<br />
«Ap» fonti del Pentagono<br />
anonime, secondo le quali i marines<br />
dovranno sincerarsi se l’aeroporto,<br />
cioè le piste e le altre principali<br />
installazioni, può essere riparato,<br />
così da essere utilizzato almeno<br />
per il trasporto di viveri, di<br />
medicinali e di generi di prima<br />
necessità. Lo scalo di Kandahar<br />
potrebbe quindi diventare, per il<br />
Sud dell’Afghanistan, quello che<br />
sono attualmente gli scali di Mazar-i-Sharif,<br />
nel Nord, e di Bagram,<br />
nei pressi di Kabul.<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong>»<br />
Redazione:<br />
via del Pellegrino<br />
00120 Città del Vaticano<br />
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.<br />
KABUL, 13.<br />
Il mandato del Consiglio di sicurezza<br />
dell’Onu per l’invio di una forza multinazionale<br />
di pace in Afghanistan è atteso<br />
tra qualche giorno, secondo quanto<br />
affermato ieri dal Segretario generale<br />
dell’Onu, Kofi Annan. «Prevedo che il<br />
Consiglio di sicurezza darà mandato alla<br />
forza tra pochi giorni, entro la fine della<br />
settimana o al più tardi all’inizio della<br />
prossima», ha detto Annan nel corso di<br />
una conferenza stampa a Stoccolma.<br />
Un rapido dispiegamento del contingente<br />
internazionale — che dovrebbe essere<br />
formato da ottomila soldati e al<br />
quale Francia, Germania e Spagna hanno<br />
ieri garantito l'adesione — è indispensabile<br />
per assicurare la stabilità nel<br />
Paese devastato dalla guerra, ha sottolineato<br />
il segretario generale delle Nazioni<br />
Unite al termine di colloquio con il Primo<br />
Ministro svedese, Goran Persson.<br />
Prima di essere operativa, la forza multinazionale<br />
di pace deve comunque definire<br />
i rapporti con le truppe statunitensi<br />
presenti in Afghanistan. Hamid Karzai,<br />
il leader del nuovo Governo ad interim<br />
afghano, è intanto giunto oggi a Kabul.<br />
Lo ha annunciato un portavoce dell’Alleanza<br />
del Nord, Mohammad Habil, precisando<br />
che Karzai è atterrato all’aeroporto<br />
di Bagram, a Nord della capitale,<br />
durante la notte ed è stato accolto dai<br />
nuovi Ministri dell’interno, Yunis Qanuni,<br />
della difesa, Mohammad Fahim e degli<br />
esteri, Abdullah Abdullah, tutti esponenti<br />
della stessa Alleanza del Nord.<br />
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per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />
sottoscrittrici di numerosi abbonamenti — a diffondere all'interno del proprio<br />
mondo di riferimento (sedi, clienti, collaboratori), questo giornale, questi valori.<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Venerdì 14 Dicembre 2001<br />
AFGHANISTAN Consultazioni all'Onu sull'invio in<br />
Afghanistan di una forza multinazionale di pace.<br />
Francia, Germania e Spagna sono disposte a contribuire<br />
con uomini e mezzi.<br />
TORA BORA L'Alleanza del Nord ha interrotto i<br />
negoziati per la resa dei miliziani di «Al Qaeda» assediati<br />
nella zona montagnosa di Tora Bora.<br />
MEDIO ORIENTE Terroristi palestinesi hanno at-<br />
INDIA Uccisi i sei uomini del commando armato<br />
Dodici morti nell'assalto<br />
al Parlamento di Nuova Delhi<br />
NUOVA DELHI, 13.<br />
Non meno di dodici persone sono state<br />
uccise e molte altre ferite gravemente<br />
oggi in un attacco senza precedenti di<br />
un gruppo armato al Parlamento indiano<br />
a Nuovi Delhi. Lo hanno reso organi<br />
di informazione e fonti ufficiali. L’attacco<br />
è stato sferrato alle 11.40 circa (le<br />
07.10 italiane) da sei terroristi che hanno<br />
ingaggiato un violento scontro a fuoco<br />
con armi automatiche e bombe a<br />
mano con le forze di sicurezza. Secondo<br />
l'emittente televisiva «Star», gli assalitori<br />
sono stati uccisi. Fonti mediche hanno<br />
reso noto che sono morte anche sei<br />
guardie e altre quattordici sono state ferite<br />
gravemente. Sarebbe stato ferito anche<br />
un operatore televisivo. Il bilancio<br />
delle vittime è stato confermato anche<br />
dal Ministro della difesa George Fernandes<br />
e dal Ministro degli affari parlamentari,<br />
Pramod Mahajan.<br />
Al momento dell’assalto, dentro il<br />
Parlamento era presente il Primo Ministro,<br />
Atal Behari Vajpayee, vari Ministri<br />
e numerosi parlamentari, ma nessuno di<br />
loro è stato colpito, ha detto Mahajan.<br />
Centinaia di soldati e di agenti delle forze<br />
di sicurezza con tiratori scelti hanno<br />
circondato l’edificio. Lo scontro è iniziato<br />
poco dopo che entrambe le Camere<br />
del Parlamento avevano aggiornato le<br />
loro sedute. Testimoni citati dall'agenzia<br />
internazionale di stampa «France-Presse»<br />
hanno dichiarato che ci sono state<br />
raffiche di armi automatiche, seguite da<br />
altre raffiche e anche da forti esplosioni,<br />
probabilmente di bombe a mano. Secondo<br />
alcune fonti i terroristi avrebbero<br />
taccato in Cisgiordania un autobus di coloni israeliani,<br />
provocando 10 morti e 30 feriti. Per rappresaglia,<br />
Israele ha bombardato con l'aviazione città autonome<br />
palestinesi e ha troncato i contatti con Arafat.<br />
INDIA Incursione di un commando armato non<br />
identificato (forse islamico) nel Parlamento di Nuova<br />
Delhi. Nella sparatoria uccisi i sei terroristi e altrettanti<br />
agenti delle forze di sicurezza; altre 14 persone<br />
sono rimaste ferite.<br />
MEDIO ORIENTE Rappresaglia israeliana nei Territori dopo un attacco terroristico<br />
Nuove violenze ostacolano<br />
gli sforzi per la ripresa del dialogo<br />
TEL AVIV, 13.<br />
Il fondamentalismo islamico armato è<br />
tornato a colpire duramente ieri nei Territori<br />
con il chiaro scopo di fermare la<br />
mediazione dell'inviato statunitense Anthony<br />
Zinni, che aveva appena chiesto<br />
quarantotto ore di tregua ad Israele e<br />
all'Autorità Palestinese (Ap) per permettere<br />
l'arresto degli estremisti. In Cisgiordania<br />
e nella Striscia di Gaza si sono<br />
susseguiti raid, incursioni, agguati e attentati<br />
suicidi, che hanno provocato la<br />
morte di 10 israeliani e 7 palestinesi e il<br />
ferimento di oltre 60 persone.<br />
L’episodio più sanguinoso si è verificato<br />
alle 18 locali (le 17 in Italia) nel<br />
Nord della Cisgiordania, lungo la strada<br />
tra Qalkilya e Nablus, dove è stato attaccato<br />
un autobus di coloni partito da<br />
Bnei Brak, alle porte di Tel Aviv, e diretto<br />
all’insediamento di Emanuel, presso<br />
Gerusalemme. Su un tornante una<br />
mina anticarro è esplosa al passaggio<br />
del mezzo, mentre dalle vicine colline<br />
uomini armati hanno aperto il fuoco.<br />
«C’è stata una potente esplosione nella<br />
parte posteriore dell’autobus. Nell’assalto<br />
sono stati uccisi 10 israeliani e altri<br />
30 sono rimasti feriti, mentre un terrorista<br />
è stato a sua volta colpito a morte<br />
dal fuoco dei militari di Tel Aviv accorsi<br />
sul posto», hanno raccontato alcuni testimoni.<br />
In un primo momento l'agguato<br />
è stato rivendicato dalle «Brigate<br />
martiri di Al Aqsa», una milizia legata<br />
ad Al Fatah, poi una nuova telefonata<br />
ha attribuito l'attacco alle brigate «Ezzeddin<br />
Al Qassam», l'ala militare di Ha-<br />
piazzato anche cariche esplosive. Un<br />
giornalista della «France-Presse» sul posto<br />
ha visto alcune automobili uscire a<br />
forte andatura dalla porta numero 12,<br />
utilizzata dai Ministri per accedere al<br />
Parlamento. L'attacco di oggi, per le sue<br />
modalità, ricorda l'azione terroristica<br />
compiuta da secessionisti islamici contro<br />
il Parlamento dello Stato di Jammu e<br />
Kashmir,nella città di Srinagar, dove, lo<br />
scordo 1° ottobre, vennero uccise quaranta<br />
persone. Nessun gruppo ha tuttavia<br />
finora rivendicato l'attacco compiuto<br />
contro il Parlamento di Nuova Delhi.<br />
Germania: al bando<br />
l'associazione islamica<br />
«Califfato di Colonia»<br />
BERLINO, 13.<br />
Il Ministro dell'interno tedesco<br />
Otto Schily ha disposto la messa<br />
al bando dell’associazione islamica<br />
del cosiddetto «Califfato di Colonia»,<br />
guidata dal cittadino turco<br />
Metin Kaplan, che sta scontando<br />
una condanna a quattro anni per<br />
istigazione all’omicidio. Il Ministro<br />
ha dichiarato che il «Califfato»<br />
viola l’ordine costituzionale e<br />
minaccia la sicurezza del Paese.<br />
Nelle ultime ore sono state effettuati<br />
quattro arresti a Wiesbaden<br />
e a Magonza e 212 perquisizioni<br />
in sette Laender.<br />
Ue: attesa per le decisioni<br />
del vertice a Laeken<br />
BRUXELLES, 13.<br />
Alla vigilia del vertice dei Capi di Stato<br />
e di Governo dell'Unione Europea a<br />
Laeken, a conclusione del semestre di<br />
presidenza di turno belga, l'attesa degli<br />
osservatori sembra concentrarsi soprattutto<br />
sulle scelte che verranno prese in<br />
merito ad una decina di «autorithy» e di<br />
agenzie europee e alla presidenza della<br />
Convenzione, l’organismo che dalla primavera<br />
del 2002 dovrà studiare le opzioni<br />
di riforma delle istituzioni dell’Unione.<br />
Sulle prime, comunque, dagli incontri<br />
preparatori condotti dal Primo Ministro<br />
belga Guy Verhofstadt nel suo giro<br />
nelle altre capitali dell'Ue concluso martedì,<br />
non sono ancora emerse indicazioni<br />
certe neppure sul numero. La presidenza<br />
di turno belga si è limitata a indicare<br />
un ventaglio «fra 7 e 12». Sicuramente,<br />
tra queste assume una particolare<br />
importanza quella sulla sicurezza alimentare.<br />
Quanto alla presidenza della Convenzione,<br />
che dovrà studiare le nuove riforme<br />
delle istituzioni Ue con un metodo<br />
nuovo, più aperto, trasparente e vicino<br />
ai cittadini, candidature ufficiali sono fino<br />
a questo momento state avanzate so-<br />
mas. La seconda rivendicazione è stata<br />
ritenuta attendibile dagli investigatori.<br />
Alla stessa ora altri quattro coloni<br />
israeliani sono rimasti feriti in un duplice<br />
attentato nel Sud della Striscia di Gaza,<br />
dove due kamikaze palestinesi si sono<br />
fatti esplodere accanto a due auto<br />
che transitavano lungo la strada che collega<br />
gli insediamenti di Neve Dekalim e<br />
Ganei Tal, nel blocco di colonie di Gush<br />
Katif. Nella zona del duplice attentato<br />
suicida, poco prima dell’alba elicotteri<br />
«Apache» israeliani avevano attaccato in<br />
due riprese una postazione delle forze di<br />
sicurezza palestinesi. La rappresaglia era<br />
stata sferrata a Khan Yunis, dopo che<br />
sei colpi di mortaio erano stati sparati<br />
contro il vicino blocco di insediamenti.<br />
Nel raid israeliano, sono stati uccisi<br />
quattro palestinesi e altri tredici sono rimasti<br />
feriti, cinque dei quali gravemente.<br />
Nel pomeriggio, inoltre, quattordici<br />
palestinesi sono rimasti feriti a Jenin,<br />
nel Nord della Cisgiordania dove, in risposta<br />
a colpi d’ arma da fuoco, tre carri<br />
armati israeliani sono penetrati nel<br />
centro della cittadina.<br />
Meno di quattro ore dopo l'assalto all'autobus<br />
è scattata la rappresaglia israeliana.<br />
Una squadriglia di caccia ha bombardato<br />
Gaza e Nablus provocando gravi<br />
danni. A Gaza, sono state colpite due<br />
caserme della polizia, mentre più a Sud<br />
è stata distrutta la torre di controllo dell’aeroporto<br />
palestinese di Dahanya, la<br />
cui pista d’atterraggio era stata già resa<br />
inutilizzabile nei raid dei giorni scorsi. A<br />
Nablus, nel Nord della Cisgiordania, i<br />
STATI UNITI Mosca pronta a montare le testate «Mirv»<br />
Imminente l'annuncio<br />
dell'uscita dall'«Abm»<br />
MOSCA, 13.<br />
Gli Stati Uniti si preparano ad annunciare,<br />
probabilmente nelle prossime ore,<br />
la loro uscita unilaterale dal Trattato<br />
«Abm» per partire con l'iniziativa di difesa<br />
anti missile (il cosiddetto «scudo<br />
spaziale»), ma Mosca non è stata colta<br />
di sorpresa ed è pronta a montare le testate<br />
multiple «Mirv» sui suoi missili intercontinentali.<br />
Il Presidente americano,<br />
George W. Bush, ha ribadito ieri che di<br />
fronte al rischio rappresentato dagli<br />
«Stati canaglia», reso più drammatico<br />
dai disumani attacchi terroristici dell'11<br />
settembre, non può più aspettare e intende<br />
denunciare il Trattato «Abm», firmato<br />
nel 1972 con l'allora Unione Sovietica<br />
che fissa un tetto al numero dei<br />
missili difensivi delle due parti. Il Capo<br />
della Casa Bianca ha già informato il Senato,<br />
anche se nessuna data ufficiale è<br />
stata resa nota. Ma Mosca indica che<br />
tutto dovrebbe avvenire oggi.<br />
Washington si aspetta che gli altri<br />
Trattati sul disarmo esistenti siano rispettati<br />
una volta che essi avranno denunciato<br />
il Trattato «Abm» che risale al<br />
1972 e che proibisce la sperimentazione<br />
e l’attuazione di una difesa anti missile.<br />
Lo ha indicato, in un briefing per la<br />
stampa estera, il portavoce del Consiglio<br />
per la Sicurezza Nazionale, Sean Mc-<br />
Cormack, confermando che il Presidente<br />
statunitense, George W. Bush, intende<br />
annunciare il ritiro dell’«Abm».<br />
McCormack non ha però voluto indicare<br />
quando Bush farà il suo annuncio.<br />
Il portavoce non ha neppure voluto dire<br />
se gli Stati Uniti continueranno a rispettare,<br />
per sei mesi dopo l’annuncio, co-<br />
lo da Francia ed Italia. In ogni caso, dal<br />
vertice di Laeken ci si attende un'accelerazione<br />
alle riforme e la definizione di<br />
un itinerario più preciso.<br />
Come spesso accaduto negli ultimi anni<br />
in occasione di appuntamenti internazionali,<br />
anche alla vigilia di questo vertice<br />
non sono mancate contestazioni. Ieri<br />
la polizia belga ha arrestato a Bruxelles<br />
diversi militanti ecologisti che occupavano<br />
in modo simbolico gli uffici del Consiglio<br />
europeo dell’industria chimica<br />
(Cefic). La manifestazione era stata organizzata<br />
da diversi gruppi cosiddetti<br />
«no global» provenienti anche da altri<br />
Paesi dell'Ue. Altri arresti sono stati<br />
compiuti a Gand, tra manifestanti che<br />
avevano tracciato slogan di protesta sul<br />
campanile storico del centro della città.<br />
Quest'oggi, vigilia del vertice, a Bruxelles<br />
sono state convocate oltre a riunioni<br />
delle principali forze politiche europee,<br />
popolari, socialisti e liberali, sia<br />
una manifestazione organizzata dalla<br />
Confederazione europea dei sindacati,<br />
con oltre ottantamila persone, secondo<br />
stime dei promotori, sia una manifestazione<br />
di protesta contro la cosiddetta<br />
globalizzazione alla quale sono attese altre<br />
ventimila persone.<br />
caccia hanno colpito un’altra stazione di<br />
polizia palestinese. Nella notte, inoltre,<br />
carri armati israeliani sono entrati nella<br />
città autonoma di Ramallah e hanno<br />
preso posizione a soli 200 metri dal<br />
«Moqata», il quartiere generale dell’Autorità<br />
Palestinese.<br />
Da parte sua il Presidente dell'Ap,<br />
Yasser Arafat, ha ordinato la chiusura di<br />
tutte le istituzioni legate ai fondamentalisti<br />
di Hamas e della Jihad islamica nei<br />
Territori sotto il suo controllo, «comprese<br />
quelle che operano nel campo dell’istruzione,<br />
della sanità e della politica».<br />
Il Premier israeliano Ariel Sharon ha però<br />
accusato l’Ap di essere «responsabile»<br />
degli attentati. Poche ore dopo l’Ap ha<br />
respinto «categoricamente le accuse<br />
israeliane», ha condannato le violenze<br />
contro i coloni, accusando contestualmente<br />
Israele di «proseguire la sua escalation<br />
militare e i suoi crimini contro il<br />
popolo palestinese» e di non cooperare<br />
«con le proposte positive e costruttive»<br />
dell’inviato degli Usa Zinni.<br />
Martedì scorso l’ex generale dei marine<br />
aveva chiesto alle parti 48 ore di tregua,<br />
ma l’agguato in Cisgiordania ha inferto<br />
un durissimo colpo al suo già difficile<br />
tentativo di mediazione. Mentre gli<br />
Stati Uniti valutano positivamente le prime<br />
misure assunte da Arafat dopo le<br />
nuove violenze, un portavoce governativo<br />
israeliano ha annunciato che Tel Aviv<br />
ha interrotto ogni contatto con il Presidente<br />
dell'Ap. «Israele si difenderà con<br />
le sue forze e ritiene che Arafat sia fuori<br />
gioco dato che non fa niente contro il<br />
terrorismo», ha detto il responsabile.<br />
me prevedono le clausole del Trattato, i<br />
limiti dell’«Abm», sia per quanto riguarda<br />
i test in vista della realizzazione dell'iniziativa<br />
di difesa anti missile, sia per<br />
quanto riguarda l’installazione di basi in<br />
Alaska necessarie al progetto.<br />
McCormack ha sottolineato la qualità<br />
dei rapporti tra Stati Uniti e Russia e la<br />
continuità delle consultazioni. Il Segretario<br />
di Stato americano, Colin Powell, è<br />
appena stato a Mosca e il Presidente<br />
George W. Bush potrebbe di nuovo incontrare<br />
il Presidente russo, Vladimir<br />
Putin, in primavera, in Russia.<br />
Unhcr: conferenza<br />
a Ginevra<br />
sul diritto d'asilo<br />
GINEVRA, 13.<br />
È in corso a Ginevra, per iniziativa<br />
dell'Alto Commissariato dell'Onu<br />
per i rifugiati (Unhcr), una<br />
riunione ministeriale dei 143 Paesi<br />
che hanno aderito alla Convenzione<br />
del 1951 sullo status dei profughi.<br />
Nel discorso di apertura,<br />
Ruud Lubbers, responsabile dell'Unhcr,<br />
ha stigmatizzato le politiche<br />
dei Governi sul diritto di asilo<br />
spesso fondate sulla diffidenza. E<br />
ha invocato nuovi strumenti per<br />
rafforzare la protezione legale e fisica<br />
dei rifugiati.<br />
Arrestati in Francia<br />
quattro presunti<br />
esponenti dell'Eta<br />
PARIGI, 13.<br />
La polizia francese ha arrestato ieri<br />
quattro presunti membri dell’Eta, l'organizzazione<br />
separatista armata dei Paesi<br />
Baschi spagnoli. I quattro, due uomini e<br />
due donne, sono stati arrestati ad Auch,<br />
una località a circa ottanta chilometri<br />
ad Ovest di Tolosa dove una settimana<br />
fa altri tre membri dell'Eta erano stati<br />
fermati dopo una sparatoria con una<br />
pattuglia di gendarmi.<br />
Il Ministro dell'interno spagnolo Mariano<br />
Rajoy, che ha dato per primo la<br />
notizia dell'arresto, ha espresso soddisfazione<br />
per il «colpo importante» assestato<br />
dalla polizia francese all’apparato dei separatisti<br />
baschi, in particolare perché «i<br />
quattro, che facevano parte dell’organizzazione<br />
logistica, si occupavano di addestrare<br />
alle tecniche terroristiche le nuove<br />
reclute».<br />
Per il momento si conoscono solo le<br />
identità dei due uomini arrestati. Si tratta<br />
di Ramon Carazatorre Aldaz, un dirigente<br />
della «colonna Donosti» dell'Eta,<br />
attiva soprattutto nell’area di San Sebastian,<br />
e di José Ramon Lete Alberdi. Sui<br />
due pesano vari mandati di arresto per<br />
partecipazione ad azioni terroristiche.<br />
STATI UNITI Il Governo di Washington si prepara<br />
a recedere unilateralmente dal Trattato «Abm» sul<br />
disarmo atomico per realizzare il progetto di «scudo<br />
spaziale». La Russia, partner degli Usa nel trattato<br />
in questione, adotterà verosimilmente contromisure<br />
di difesa nucleare.<br />
UE Vigilia a Laeken, in Belgio, del vertice semestrale<br />
dei Paesi dell'Unione Europea. Tra i temi in<br />
discussione la riforma delle istituzioni comunitarie.<br />
Sri Lanka: scontri<br />
tra ribelli e polizia<br />
COLOMBO — Sedici persone sono<br />
morte e ventitré sono rimaste ferite<br />
mercoledì nello Sri Lanka in<br />
due diversi scontri armati tra i ribelli<br />
delle Tigri per la Liberazione<br />
della patria Tamil (Ltte) e le forze<br />
dell'ordine. Si tratta dei primi attacchi<br />
dei ribelli dall’insediamento<br />
del nuovo Primo Ministro, Ranil<br />
Wickremensinshe. I combattimenti<br />
si sono verificati nell’Est del Paese,<br />
dove un gruppo di indipendentisti<br />
ha sparato proiettili di mortaio<br />
contro una centrale della polizia e<br />
una base militare.<br />
Portogallo: 5 vittime<br />
nel crollo di un ponte<br />
LISBONA — Cinque persone sono<br />
morte mercoledì in Portogallo nel<br />
crollo di un ponte stradale di 35<br />
metri di altezza nei pressi di Almodovar,<br />
oltre duecento chilometri<br />
a Sud di Lisbona. Lo hanno annunciato<br />
fonti dei Vigili del Fuoco, precisando<br />
che le vittime sono extracomunitari.<br />
Secondo i primi elementi<br />
raccolti dalle autorità locali,<br />
la struttura avrebbe ceduto sotto il<br />
peso del cemento che i lavoratori<br />
stavano applicando sulla struttura<br />
in ferro del ponte.<br />
Perú: dipostemodifiche<br />
allaCartacostituzionale<br />
LIMA — Le principali forze politiche<br />
del Perú hanno deciso di modificare<br />
la Costituzione promulgata<br />
nel 1993 dall'allora Presidente Alberto<br />
Fujimori, ora esule in Giappone.<br />
Una Commissione del Congresso<br />
ha approvato mercoledì un<br />
disegno di legge che rappresenta<br />
un primo passo in direzione di una<br />
generale revisione della carta fondamentale.<br />
In un primo momento<br />
l’Apra, il partito guidato dall’ex<br />
Presidente socialdemocratico Alan<br />
Garcia, aveva condizionato il suo<br />
appoggio alla riforma alla reintroduzione<br />
della Carta costituzionale<br />
del 1979. Successivamente, lo<br />
stesso Garcia ha ammesso la possibilità<br />
di appoggiare anche una riscrittura<br />
soltanto parziale del testo<br />
attualmente in vigore.<br />
Colombia: esplosione<br />
provoca decine di feriti<br />
BOGOTÁ — Una forte esplosione<br />
ha distrutto mercoledì sera un centro<br />
commerciale al centro di Bogotá<br />
causando decine di feriti. Secondo<br />
alcune emittenti radiofoniche<br />
colombiane, lo scoppio è avvenuto<br />
alle 17 (le 24 in Italia), al<br />
primo piano del centro commerciale<br />
«Terraza Pasteur».<br />
Australia: forte<br />
scossa di terremoto<br />
PERTH — Una forte scossa di terremoto,<br />
di un’intensità pari al settimo<br />
grado della scala Richter, è<br />
stata registrata mercoledì al largo<br />
delle coste Sud-occidentali dell’Australia.<br />
L'epicentro, hanno reso noto<br />
i sismologi del centro di geoscienza<br />
governativo, è stato localizzato<br />
circa 900 chilometri a Sud-<br />
Est della piccola città costiera di<br />
Esperance. Il terremoto è stato<br />
nettamente avvertito in varie zone<br />
dell’Australia occidentale, in particolare<br />
nella città portuale di Port<br />
Albany. Non si segnalano, per il<br />
momento, vittime o danni.<br />
Ucraina: destituito<br />
ildirettorediChernobyl<br />
KIEV — Il Direttore della centrale<br />
nucleare di Chernobyl, chiusa definitivamente<br />
un anno fa, è stato destituito<br />
mercoledì dal Presidente<br />
ucraino, Leonid Kuchma, per gravi<br />
mancanze. Vitali Tolstonogov, a<br />
capo dell’impianto dal 1998, è stato<br />
ritenuto responsabile di «serie<br />
insufficienze nell’impiego dei mezzi<br />
finanziari stanziati per lo smantellamento<br />
dell’impianto». Lo riferisce<br />
l’agenzia di stampa russa «Interfax»<br />
precisando che la destituzione<br />
è stata annunciata dal Presidente<br />
ucraino nel corso della sua<br />
visita a Slavutic, la cittadina costruita<br />
dopo la sciagura di Chernobyl<br />
per ospitare tecnici e operai<br />
impegnati nella costruzione del cosiddetto<br />
«sarcofago», la struttura di<br />
cemento armato costruita intorno<br />
al «quarto reattore» esploso nell’aprile<br />
del 1986.<br />
Spazio: lanciata<br />
una sonda su Marte<br />
WASHINGTON — La Nasa, ente<br />
spaziale statunitense, ha lanciato<br />
su Marte una sonda chiamata<br />
«2001-Mars Odissey». Alla fine del<br />
1999, altre due sonde Usa dirette<br />
su Marte si erano schiantate per<br />
errori di calcolo e per guasti. La<br />
nuova sonda, frutto di un anno di<br />
riprogettazione, rimarrà 917 giorni<br />
in orbita intorno a Marte. Dovrà<br />
raccoglierà tutte le informazioni<br />
necessarie per valutare la possibilità<br />
di inviare un astronauta sul<br />
pianeta. Anche i russi contano di<br />
sbarcare nei prossimi anni un uomo<br />
su Marte (t.f.).