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L'OSSERVATORE ROMANO

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IN ITALIA<br />

PAGINA<br />

9 .<br />

Inchieste<br />

e servizi<br />

<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 22 Dicembre 2001<br />

SOCIETÀ Messi a punto in un convegno coordinato dalla Caritas ambrosiana<br />

Rilievi e proposte di realtà no profit<br />

sul piano socio-sanitario lombardo<br />

MILANO, dicembre.<br />

Critiche al metodo, osservazioni sui<br />

contenuti, offerta di collaborazione, richiesta<br />

di partecipazione: così si sono<br />

espresse molte associazioni o federazioni<br />

di enti, operanti nel cosiddetto «terzo<br />

settore», rispetto alle proposte della Regione<br />

Lombardia contenute nel piano<br />

socio sanitario regionale per il triennio<br />

2002-2004. Lo hanno fatto in un convegno<br />

svoltosi nei giorni scorsi a Milano,<br />

coordinato dalla Caritas ambrosiana.<br />

Anzitutto, un rilievo di metodo: non è<br />

stata attuata la fase di confronto con gli<br />

enti, «travisando il principio di sussidiarietà<br />

orizzontale che dovrebbe riconoscere<br />

alle forme sociali intermedie non<br />

solo il ruolo di soggetti erogatori, ma<br />

anche quello di collaboratori nelle fasi di<br />

analisi e programmazione».<br />

Veniamo ai contenuti. Quindici sono i<br />

«punti problematici dove si esprime la<br />

non condivisione» e dove si chiedono<br />

modifiche: diritto alla salute, livelli uniformi<br />

ed essenziali, prevalenza del «sanitario»,<br />

scarsa integrazione sociosanitaria,<br />

accreditamento, qualità, governo del<br />

sistema, programmazione locale, accesso<br />

ai servizi, titoli per l’acquisto dei servizi,<br />

rapporti tra Regione e volontariato,<br />

criteri di compartecipazione alle spese,<br />

assistenza integrativa, servizi residenziali,<br />

professioni e formazione.<br />

«Il piano deve dire quali sono i livelli<br />

“essenziali” da garantire, secondo le norme<br />

in vigore, e non i “minimi”, di cui<br />

invece esso parla», afferma Marco Granelli,<br />

responsabile per le politiche sociali<br />

nella Caritas ambrosiana.<br />

«Non è solo una questione nominalistica<br />

— gli fa eco Mario Mozzanica, altro<br />

collaboratore dell’ente e docente di<br />

Didattica generale, Educazione degli<br />

adulti ed Organizzazione dei servizi sociali<br />

presso l’Università Cattolica —. Qui<br />

abbiamo l’impressione che arrivi prima<br />

la cifra stanziata e poi l’esigenza della<br />

persona. E ancora: il piano è poco programmatico,<br />

perché si sofferma sui<br />

principi, ma non entra nel concreto, nelle<br />

determinazioni relative agli strumenti.<br />

Di contro, questo documento sembra<br />

voler dare sul piano concreto una delega<br />

totale alla Giunta, la quale fra l’altro<br />

ha già approvato due delibere, quella<br />

sull’accreditamento delle residenze sanitarie<br />

e quella sui piani di zona, mentre il<br />

piano stesso è in corso di esame. Considerando,<br />

poi, il punto di vista dei principi,<br />

nessuno è contrario a quello della libertà<br />

di scelta, ma ricordiamoci che la<br />

Costituzione lo mette sullo stesso piano<br />

di quello di uguaglianza di fronte alla<br />

legge e del diritto alla salute».<br />

Su questo aspetto interviene lo stesso<br />

direttore della Caritas, don Virginio Colmegna:<br />

«Parlare di libertà di scelta va<br />

bene, però noi conosciamo persone e famiglie<br />

che non sono in grado di scegliere,<br />

per motivi legati al disagio o simili.<br />

Nella stessa ottica, è arduo pensare che<br />

l’idea del “bonus” vada bene per tutti:<br />

sappiamo che in certi casi non serve un<br />

sostegno economico senza un accompagnamento<br />

culturale». Secondo le associazioni,<br />

inoltre, nel piano sono poco<br />

presenti gli enti locali; ed il «no-profit»<br />

dovrebbe assumere le logiche di merca-<br />

SCUOLA L'iniziativa con associazioni e parrocchie<br />

Progetto sull'educazioneallalegalità<br />

to a un punto tale che rischierebbe di<br />

perdere l’aspetto ideale da cui è nato.<br />

Al termine del convegno, gli enti che<br />

hanno sottoscritto il documento hanno<br />

deciso di chiedere alla Regione la convocazione<br />

di una «due giorni» di riflessione<br />

con il terzo settore e gli operatori sociali<br />

e sociosanitari, allo scopo di favorire la<br />

massima partecipazione. È auspicabile<br />

— hanno detto — che tale incontro avvenga<br />

prima del dibattito in Consiglio.<br />

Ora si attende una risposta del governo<br />

regionale, che peraltro ha già precisato<br />

la propria posizione a seguito di<br />

una nota d’agenzia che aveva riportato<br />

parole attribuite a don Colmegna (ma<br />

da quest’ultimo smentite) relative all’accusa<br />

di «negazione del diritto dei cittadini<br />

ai livelli essenziali e uniformi di assistenza»<br />

e di «primato del risparmio». Gli<br />

assessorati interessati (Famiglia e solidarietà<br />

sociale e Salute) hanno precisato<br />

che «quando si parla di livelli garantiti<br />

di cure non si parla di soldi ma di qualità<br />

e di efficacia della cura... in particolare<br />

per le categorie più deboli».<br />

Dal canto suo don Colmegna smentisce<br />

di avere detto che il piano sia anticostituzionale<br />

e sostiene che sono stati<br />

estrapolati giudizi che fanno parte del<br />

documento. E afferma: «Non abbiamo<br />

posizioni ideologiche, né entriamo nei<br />

rapporti fra maggioranza ed opposizione;<br />

piuttosto ci interessa un lavoro di<br />

confronto con le istituzioni. Occorre allargare<br />

l’ambito partecipativo, e approfondire<br />

l’aspetto culturale».<br />

A. M.<br />

VOLONTARIATO Dal 1987 l'iniziativa natalizia richiama ad un impegno concreto verso gli ultimi della città<br />

Genova: il XIII «Mercatino di San Nicola»<br />

luogo d'incontro per la solidarietà<br />

GENOVA, dicembre.<br />

Inaugurando la prima edizione del<br />

Mercatino di San Nicola — era il 1987<br />

— l’allora Arcivescovo di Genova, Cardinale<br />

Giovanni Canestri, lasciò quasi come<br />

una consegna lo slogan: «Insieme si<br />

può».<br />

Così, negli anni, il Mercatino è diventato<br />

luogo d’incontro di larga parte del<br />

volontariato sociale della città, che qui<br />

converge per collaborare ad un gesto<br />

concreto e benefico dalla immediata traduzione<br />

operativa.<br />

Tutte le associazioni che operano sul<br />

fronte del volontariato sono alla continua<br />

ricerca dei necessari finanziamenti<br />

per loro attività già avviate o i loro progetti<br />

previsti; e il periodo che precede il<br />

Natale, data l’atmosfera che esso ancora<br />

largamente ispira, è il momento forse<br />

più opportuno per tendere la mano a<br />

raccogliere offerte.<br />

Alla tredicesima edizione del Mercatino<br />

di San Nicola partecipano quest’anno<br />

tre noti istituti educativi genovesi: il<br />

Liceo Artistico Paul Klee, la Scuola Duchessa<br />

di Galliera e l’Istituto Gobetti.<br />

Al primo si deve la realizzazione delle<br />

scenografie, alla seconda la creazione di<br />

una parte dei costumi e al terzo la quotidiana<br />

presentazione di uno speciale<br />

spettacolo/visita itinerante al Mercatino,<br />

le cui entrate saranno devolute all’Associazione<br />

«Gigi Ghirotti».<br />

Tali fondi saranno destinati alla realizzazione<br />

di un «Hospice» che accoglierà<br />

dieci ammalati di tumore in fase terminale.<br />

Il Mercatino non avrà più luogo in<br />

Piccapietra, dove è stato allestito negli<br />

BARI, dicembre.<br />

Nell’ambito del progetto «Educare alla<br />

legalità», l'iniziativa che vede accomunati,<br />

assieme alle scuole, le associazioni<br />

degli avvocati, dei magistrati, la Fondazione<br />

Cesar, la cooperativa «Nuova Fantaarca»,<br />

le parrocchie della Resurrezione<br />

e di san Marco, l’Istituto pugliese per la<br />

storia dell’Italia contemporanea, si è<br />

svolto nei giorni scorsi un convegno. In<br />

apertura di lavori la dottoressa Lamalfa<br />

dell’Associazione nazionale magistrati e<br />

il magistrato Pino Scelsi hanno ricordato<br />

che il gruppo promotore intende fornire<br />

sostegno informativo agli alunni e ai docenti<br />

dei primi due anni della scuola superiore<br />

per il raggiungimento di una<br />

cultura morale e civile che si contrapponga<br />

all’incalzare del fenomeno criminale.<br />

Il Direttore scolastico regionale,<br />

Giuseppe Fiori, ha sottolineato che la<br />

scuola italiana, se fornisce cultura, pure<br />

ha il compito di preparare cittadini consci<br />

dei propri doveri. Questa presa di<br />

coscienza aiuta anche ad evitare la piaga<br />

della dispersione scolastica e dell’abbandono<br />

improvviso degli studi. È nella<br />

scuola che gli allievi prendono a misura<br />

del loro vivere la necessità fondamentale<br />

delle regole e, in un piano sinergico, sarebbe<br />

anche opportuno che la società,<br />

ultimi anni, ma a Piazza Caricamento, a<br />

lato di Palazzo San Giorgio, nel cuore<br />

storico della città di Genova, sempre però<br />

dal 7 al 23 dicembre, con orario continuato<br />

dalle 10 alle 19,30.<br />

«Quest’anno l’ambientazione è in pieno<br />

Rinascimento», dice Giacomo Chiarella,<br />

già al lavoro per allestire gli stand<br />

su Piazza Caricamento.<br />

«Il futuro non può fare a meno del<br />

passato»; per questo ad ogni edizione si<br />

preparano costumi storici, di nobili e di<br />

popolani, che fanno rivivere un’epoca<br />

antica della sempre vivace e operosa vita<br />

cittadina.<br />

Si offre così anche come una simpatica<br />

lezione di storia dal vivo, cui s’affacciano<br />

sempre più numerosi scolaretti e<br />

studenti delle scuole medie e superiori.<br />

La caratteristica manifestazione natalizia,<br />

ambita da grandi artigiani-artisti<br />

europei, è divenuta meta di molti visitatori<br />

— lo scorso anno sono state molte<br />

decine di migliaia — desiderosi di immergersi<br />

in un ambiente insolito e lontano<br />

nel tempo, dove è possibile vedere<br />

all’opera artigiani di antichi mestieri che<br />

vanno scomparendo.<br />

Il mercatino benefico è organizzato e<br />

gestito da volontari che hanno fatto proprio<br />

il messaggio del Santo Natale: rinascere<br />

ad una nuova vita di pace, di speranza<br />

e di riconciliazione, a partire dall'accoglienza<br />

degli ultimi, di coloro che<br />

patiscono il bisogno e l'emarginazione.<br />

E passeggiando tra gli «stands» del<br />

Mercatino di San Nicola si respira proprio<br />

un’aria di attenzione a chi vive momenti<br />

o stagioni della vita difficili.<br />

Un'attenzione però che si apre ad una<br />

attraverso i suoi organi, continui a coltivare<br />

il senso della legalità nei ragazzi<br />

che hanno completato i loro piani di<br />

studi. La professoressa Pazienza del<br />

Provveditorato agli Studi ha ricordato<br />

che la scuola è stato sempre l’esempio<br />

della responsabilizzazione della legalità.<br />

Ma deve continuare in questa missione,<br />

lasciando da parte permissività e tolleranze<br />

che non contribuiscono certo a<br />

stabilire il «primato» spettante alla scuola<br />

nell’insegnamento dei principi fondamentali<br />

delle responsabilità per i giovani<br />

che sono e si avviano a diventare consapevoli<br />

cittadini del Paese. La strada<br />

maestra scolastica deve abbattere quel<br />

punto debole della deresponsabilizzazione<br />

degli allievi per mantenerli sui piani<br />

alti del progetto educativo. Hanno dichiarato<br />

la loro adesione a contribuire<br />

all’educazione alla legalità, una rappresentante<br />

del Tribunale dei Minorenni,<br />

mentre il Preside dell’Istituto alberghiero<br />

Perotti ha rilevato che i ragazzi,<br />

quando vengono coinvolti nelle istanze<br />

lavorative, si rendono partecipi delle esigenze<br />

societarie e questa responsabilizzazione<br />

aiuta a risolvere le questioni delle<br />

devianze e li fa già partecipi del processo<br />

innovativo societario.<br />

VITO MAUROGIOVANNI<br />

TORINO — Un ritorno agli antichi splendori<br />

per la precettoria di Sant’Antonio di<br />

Ranverso. Sono stati recentemente ultimati<br />

i restauri — avviati nel maggio 2000 —<br />

della facciata principale, di una parte della<br />

parete laterale Nord e il ripristino del<br />

manto di copertura in coppi della chiesa.<br />

Il complesso, voluto nel 1188 da Umberto<br />

III di Savoia, comprende la chiesa, il convento<br />

e un piccolo ospedale destinato in<br />

origine a curare i malati di lebbra e gli af-<br />

fraterna condivisione scandita da una<br />

con solidarietà fattiva.<br />

Ma il «Mercatino» è anche motivo per<br />

evitare il trambusto tipico di queste<br />

giornate prenatalizie e di sostare senza<br />

fretta per conversare con gli amici e<br />

scambiarsi gli auguri.<br />

«La forza del messaggio del Mercatino<br />

— spiegano alcuni dei più attivi organizzatori,<br />

tra cui Francesco Figari e<br />

Michele De Vincenzi —, sta proprio qui:<br />

tutti hanno bisogno di aiuto, ma ogni<br />

anno tutti convergono a raccoglierli per<br />

un’associazione genovese che ha un preciso<br />

progetto da realizzare.<br />

«In questi dodici anni sono stati realizzati<br />

progetti a favore di poveri, portatori<br />

di handicap, malati terminali di<br />

A.I.D.S., tossicodipendenti.<br />

«Con la scorsa edizione è stata acquistata<br />

un’autoambulanza e quest’anno lavoriamo<br />

tutti insieme per aprire una casa<br />

di accoglienza per malati di tumore<br />

in fase avanzata, un Hospice, piccola risposta<br />

ad una esigenza molto sentita:<br />

quella di avere un luogo dove anche le<br />

famiglie possano appoggiarsi, anche solo<br />

temporaneamente, per essere supportati<br />

in un carico tanto impegnativo».<br />

È un obiettivo che l’Associazione persegue<br />

con impegno da diversi anni e<br />

che, anche grazie a questa occasione,<br />

potrà divenire realtà in tempi più brevi.<br />

Una manifestazione grande come il<br />

Mercatino necessita di molti volontari —<br />

ogni anno vi lavorano complessivamente<br />

a centinaia — per organizzare armonicamente<br />

i colleghi di tutte le associazioni<br />

presenti per far conoscere la loro<br />

quotidianità fatta di sofferenze, di gioie,<br />

Restaurato un complesso conventuale del 1200<br />

USURA I dieci anni della Fondazione realizzata a Napoli da p. Rastrelli<br />

Ardua e coraggiosa lotta<br />

contro un ignobile reato<br />

di speranze a fianco di chi è solo, deprivato,<br />

ammalato, per vendere strenne e<br />

oggetti utili o preziosi, caratteristici oggetti<br />

costruiti sul posto dagli artigiani<br />

giunti da tutta Italia.<br />

Anche per spiegare ai visitatori il senso<br />

del Mercatino, ma soprattutto per vivere<br />

insieme il significato più vero del<br />

Natale, ricordando che circa duemila<br />

anni fa in una grotta nasceva il Bambino<br />

Gesù.<br />

GRAZIELLA MERLATTI<br />

La legge ha rappresentato un caposaldo<br />

della lotta allo strozzinaggio, attraverso<br />

la definizione normativa del tasso<br />

di usura: in seguito a una sentenza della<br />

Corte di Cassazione (sulla nullità degli<br />

interessi sui mutui bancari se superiori a<br />

questa soglia), Padre Rastrelli stima un<br />

risparmio di oltre 10 mila miliardi di lire<br />

ogni anno per indebitati, famiglie e imprese.<br />

Non solo: «Tramite la legge antiusura<br />

è stata messa in moto una forte<br />

azione repressiva del reato, con nuove<br />

capacità processuali e quindi anche con<br />

una giurisprudenza più adeguata». Altro<br />

effetto positivo della legge è stata, ricorda<br />

il religioso, la costituzione del<br />

Commissariato nazionale per la lotta al<br />

racket e all'usura.<br />

Attualmente in Italia esistono tredici<br />

Fondazioni che — come la «San Giuseppe<br />

Moscati» — operano a livello regionale,<br />

e otto a livello provinciale: complessivamente<br />

sono coinvolti oltre 600<br />

professionisti come volontari. In Campania,<br />

la Fondazione presieduta da Padre<br />

Rastrelli in dieci anni ha raccolto oltre<br />

ottomila domande di prestiti facendone<br />

erogare circa tremila, per oltre 20 miliardi<br />

di garanzie; il tasso di rientro di<br />

questi prestiti alle vittime dell'usura supera<br />

l'80 per cento. Ugualmente significativa<br />

l'attività culturale ed educativa,<br />

con numerose campagne di informazione,<br />

volantinaggi, convegni e conferenze<br />

specie nelle scuole.<br />

Ciò ha permesso, tra l'altro, la diffusione<br />

«di una cultura antidebito, sull'uso<br />

Cinema: su Internet un sito<br />

per le sale delle comunità<br />

CULTURA Corsi promossi dall'Università Cattolica e dalla Lumsa<br />

Taranto: nuovo impulso agli studi universitari<br />

TARANTO, dicembre.<br />

Università Cattolica e Lumsa stanno<br />

compiendo uno sforzo significativo per<br />

fornire a Taranto, dove sono entrambe<br />

presenti, rispettivamente con il Centro<br />

di cultura per lo sviluppo e la Scuola superiore<br />

in servizi sociali, opportunità<br />

formative di livello universitario e post<br />

universitario.<br />

Il Centro di cultura per lo sviluppo<br />

dell’Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

di Taranto sta ampliando i propri servizi<br />

formativi di alto livello.<br />

Dopo il corso seminariale sul non profit,<br />

che sta registrando incontri di altissimo<br />

livello indirizzati soprattutto agli<br />

operatori del settore, il Centro, in collaborazione<br />

con il Servizio formazione<br />

permanente della «Cattolica» e l’Associazione<br />

italiana risorse umane lavoratori<br />

del sapere, ha avviato un Master a distanza<br />

in «Risorsa umana e impresa,<br />

strumenti e prospettive: selezione, valutazione,<br />

sviluppo e organizzazione» con<br />

la direzione scientifica del prorettore<br />

prof. Michele Colasanto.<br />

Il corso intende fornire un’opportunità<br />

per tutti gli operatori del settore risorse<br />

umane e impresa: consulenti d’azienda,<br />

dirigenti, professionisti e im-<br />

flitti dall’erpete zoster, il «fuoco di sant’Antonio».<br />

La precettoria, situata sull’antica via<br />

Francigena, quella che collegava l’Inghilterra<br />

e la Francia con Roma, e che era l’itinerario<br />

principale dei pellegrini, era affidata<br />

ai monaci Antoniani, che avevano installato<br />

qui un importante ospedale.<br />

Parte integrante dei restauri — finanziati<br />

dalla Regione e dall'Ordine Mauriziano,<br />

NAPOLI, dicembre.<br />

Sono trascorsi dieci anni da quando<br />

Padre Massimo Rastrelli, all'epoca parroco<br />

della comunità del Gesù Nuovo,<br />

promosse a Napoli la creazione del primo,<br />

coraggioso nucleo di volontari per<br />

l'aiuto alle vittime dell'usura. Era il marzo<br />

1991 quando, assistito solo dai collaboratori<br />

parrocchiali, il religioso gesuita<br />

avviò un meccanismo di solidarietà destinato<br />

ad ampliarsi producendo frutti<br />

sempre più concreti: il gruppo di volontari<br />

divenne nel 1992 una Fondazione<br />

antiusura e successivamente altre analoghe<br />

strutture nacquero in tutta Italia sul<br />

modello di quella napoletana. Oggi il bilancio<br />

di questo impegno conta decine<br />

di migliaia di casi risolti, ma soprattutto<br />

la creazione a livello nazionale di quello<br />

che Padre Rastrelli definisce «movimento<br />

di coscienza antiusura», e che è il primo<br />

passo per sconfiggere e prevenire la<br />

piaga dello strozzinaggio.<br />

Il decennale dell'attività antiusura è<br />

stato celebrato in occasione dell'annuale<br />

assemblea della Fondazione San Giuseppe<br />

Moscati, svoltasi nei giorni scorsi a<br />

Napoli. Padre Rastrelli ha ricordato alcune<br />

delle tappe di maggior rilievo del<br />

cammino cominciato nel 1991: la creazione<br />

di una rete nazionale di Fondazioni<br />

e associazioni antiusura, la costituzione<br />

di una Consulta nazionale delle Fondazioni<br />

(presieduta dallo stesso religioso)<br />

, il varo della legge nazionale antiusura<br />

(la 108/96) fortemente sollecitato<br />

dalla «San Giuseppe Moscati».<br />

prenditori che intendano acquisire gli<br />

elementi fondamentali delle tecniche e<br />

metodologie di gestione e sviluppo delle<br />

risorse umane. Il corso fornisce non solo<br />

spunti di riflessione teorica, ma soprattutto<br />

testimonianze professionali su<br />

tali tecniche, in considerazione della<br />

complessità che comporta oggi la gestione<br />

delle risorse umane in quasi tutto l’universo<br />

aziendale.<br />

Gli obiettivi che il master si propone<br />

sono quelli di: fornire un quadro d’insieme<br />

delle principali tendenze nella gestione<br />

delle risorse umane; affrontare in<br />

chiave applicativa le principali metodologie<br />

e tecniche di gestione delle risorse<br />

umane; consentire uno scambio di esperienze<br />

tra professionalità diverse e complementari<br />

per avviare un processo di<br />

approfondimento sul campo.<br />

Il corso si articola in tre cicli didattici,<br />

che avranno come temi: il reclutamento<br />

e la selezione, la valorizzazione del patrimonio<br />

umano e il governo dell’impresa,<br />

e si concluderà con uno tirocinio formativo<br />

presso aziende, studi professionali<br />

o società di consulenza. Al termine<br />

del corso ai partecipanti sarà consegnato<br />

un attestato.<br />

Tre corsi di perfezionamento sono sta-<br />

proprietario del complesso — sono stati<br />

anche gli interventi sugli affreschi Jaqueriani,<br />

partiti nel settembre del ’98: i lavori<br />

hanno riguardato la pulitura e l’integrazione<br />

pittorica degli affreschi della cappella<br />

di s. Biagio e della parete destra del presbiterio<br />

con le storie di s. Antonio Abate.<br />

Ma il recupero del complesso abbaziale<br />

non è concluso. Nella primavera del 2002<br />

partirà la seconda fase dei lavori, che<br />

responsabile del denaro: un atteggiamento<br />

che spinge a non affrontare con<br />

superficialità spese superiori alle proprie<br />

possibilità, ricordando che queste forme<br />

di irresponsabilità sono la prima causa<br />

del ricorso agli usurai. Tanti hanno capito<br />

che non si può ricorrere al prestito<br />

«facile», specie quando non si dispone<br />

dei mezzi per restituire il denaro». Il lavoro<br />

di sensibilizzazione svolto dal volontariato<br />

antiusura è servito anche «ad<br />

allertare la coscienza del Paese — rileva<br />

P. Rastrelli — facendo comprendere bene<br />

quale ignobile reato e quale dramma<br />

sociale rappresenti lo strozzinaggio, in<br />

passato troppe volte colpevolmente sottovalutato».<br />

Ma uno dei frutti più importanti<br />

del lavoro svolto a Napoli è<br />

rappresentato, ricorda Padre Rastrelli,<br />

dalla conversione di diciannove usurai,<br />

«che hanno voluto cambiare vita e riparare<br />

al male fatto, restituendo tutto e affrontando<br />

coraggiosamente una vita di<br />

lavoro duro e onesto». Ora la Fondazione<br />

napoletana punta a rafforzare ulteriormente<br />

la propria attività, e perciò rivolge<br />

un appello: «Chiediamo a coloro<br />

che non si sono ancora uniti a noi di<br />

farlo e presto, per poter raccogliere il<br />

grido d'aiuto dei tanti bisognosi ancora<br />

in attesa di una risposta». Il numero di<br />

conto corrente postale, per chi volesse<br />

contribuire, è il 27539808, intestato a<br />

Fondazione San Giuseppe Moscati, via<br />

San Sebastiano 48, Napoli.<br />

MARIANO DEL PREITE<br />

ASSOCIAZIONI «Aiuti ai Malati d'Infanzia»<br />

Trento: un aiuto prezioso<br />

per i bambini che soffrono<br />

TRENTO, dicembre.<br />

L'Ami, associazione «Aiuti ai Malati<br />

d'Infanzia-Onlus», è stata fondata a<br />

Trento nel giugno di quest'anno. Al pubblico<br />

e alla stampa è stata presentata nei<br />

giorni scorsi, durante una conferenza<br />

che ha visto presenti i promotori del sodalizio,<br />

un rappresentante ufficiale dell'Arcivescovo<br />

di Trento ed esponenti della<br />

pubblica amministrazione. L'Ami attualmente<br />

è composta da sette persone<br />

di varia provenienza: italiani, inglesi,<br />

russi e francesi. È una composizione<br />

multinazionale che nasce da un gruppo<br />

ROMA, dicembre.<br />

Nasce un nuovo servizio on-line pensato e ideato per le sale delle comunità:<br />

basta cliccare su www.saledellacomunita.it. Promosso dall'Acec (Associazione<br />

cattolica esercenti cinema) e dall'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali<br />

della CEI, il servizio è una novità assoluta nel settore. Consiste infatti in<br />

uno spazio web offerto gratuitamente alle sale sparse sul territorio nazionale,<br />

dove queste ultime possono creare un «mini sito» personalizzato quanto a caratteristiche<br />

tecniche (numero di schermi, di posti, servizi accessori), film<br />

programmatisettimanalmente,attivitàpolivalenti (musica,teatro, conferenze).<br />

Una volta costituito il proprio «mini sito», ogni sala lavora in modo autonomo<br />

e direttamente grazie a una password che le consente di accedere alle<br />

schede di gestione e di modificarle in tempo reale. L’inserimento dei dati all’interno<br />

del servizio è garantito, laddove la sala non fosse autonoma, dai Sas<br />

(Servizi assistenza sale) presenti in molte zone. Tutti i navigatori avranno così<br />

l’opportunità di ricercare le sale per regione, provincia o attraverso i film in<br />

programmazione di cui vengono fornite le schede dettagliate. Alle sale che<br />

aderiscono all’iniziativa viene inviata periodicamente una newsletter con notizieassociative,<br />

informazioni fiscali-amministrativesullagestione e modulistica.<br />

ti, invece, avviati dalla Libera Università<br />

Maria Santissima Assunta (Lumsa). Il<br />

primo, in Diritto penitenziario, che è indirizzato<br />

soprattutto ad avvocati e laureati,<br />

è diretto dal presidente del Tribunale<br />

di sorveglianza di Taranto presso la<br />

Corte d’appello, Augusto Bruschi; il secondo<br />

in Grafologia per la scuola, inteso<br />

a spiegare come si possono cogliere i segni<br />

del disagio nelle scuole attraverso la<br />

scrittura dei bambini, è diretto dal preside<br />

del corso di laurea in Grafologia della<br />

Lumsa di Roma, Sergio De Ragna; il<br />

terzo, in Legislazione minorile, diretto<br />

soprattutto ad assistenti sociali e professionisti<br />

che operano nell’ambito delle<br />

problematiche minorili, è diretto dall’avvocato<br />

Egidio Albanese, presidente dell’Ordine<br />

degli avvocati di Taranto e docente<br />

di diritto penale nella sede tarantina<br />

della Lumsa.<br />

Insomma, le due università di ispirazione<br />

cattolica stanno dando un grosso<br />

contributo formativo e culturale a una<br />

comunità, come quella di Taranto, nella<br />

quale l’università pubblica sta muovendo<br />

ancora i primi, timidi passi, compiuti<br />

nell’ambito del decentramento dall’Università<br />

e dal Politecnico di Bari.<br />

SILVANO TREVISANI<br />

prevedono la realizzazione di nuovi impianti<br />

elettrici e l’installazione di un<br />

ascensore per i disabili che permetterà a<br />

tutti i visitatori di accedere ai piani superiori:<br />

qui sarà aperto un nuovo percorso<br />

espositivo museale. Il secondo lotto di restauri<br />

verrà finanziato in parti uguali dalla<br />

Regione Piemonte, dalla Compagnia di<br />

San Paolo e dall’Ordine Mauriziano. La fine<br />

dei lavori è prevista per il 2006.<br />

MARCO BONATTI<br />

di amici accomunati dalla fede in Cristo<br />

e dalla volontà di porre la solidarietà davanti<br />

ai propri interessi, cercando di costruire<br />

qualcosa per gli altri, soprattutto<br />

per chi soffre ed è privo di mezzi. L'associazione<br />

propugna l'attuazione di interventi<br />

specifici, anche di natura finanziaria,<br />

per migliorare la condizione dell'infanzia<br />

nei paesi in via di sviluppo.<br />

L'attività, attualmente, è concentrata nei<br />

Paesi dell'ex Unione Sovietica, intervenendo<br />

in particolare sulla problematica<br />

delle malattie infantili. Già dal maggio<br />

2000, i futuri fondatori dell'Ami avevano<br />

cominciato ad interessarsi del Centro di<br />

Riabilitazione di Odessa, in Ucraina, che<br />

ora sovvenzionano con aiuti finanziari e<br />

contatti umanitari. Il collegamento con<br />

Odessa, ma anche l'incontro del piccolo<br />

gruppo di persone che ha dato vita alla<br />

Onlus, è frutto di itinerari ed esperienze<br />

personali maturate nel dolore e nel confronto<br />

della fede. Così è la storia di Irina,<br />

una giovane di origine ucraina sposa<br />

di uno dei soci fondatori, reduce da un<br />

gravissimo incidente stradale ed oggi finalmente<br />

guarita e così è anche il vissuto<br />

di Boris Litvak, direttore del Centro<br />

di Riabilitazione di Odessa oltre che noto<br />

allenatore o coordinatore di attività<br />

sportive. La morte dell'unica figlia, affetta<br />

da una grave patologia, lo ha spinto<br />

ad intraprendere un nuovo cammino,<br />

in favore di altri bambini colpiti da malattia<br />

del sistema nervoso e dell'apparato<br />

muscolare.<br />

Per la scultura che troneggia sull'entrata,<br />

opera dell'artista Mikhail Reva, il<br />

Centro di Riabilitazione è conosciuto<br />

nella città ucraina come la «Casa dell'Angelo<br />

Dorato». È gestito dalla Fondazione<br />

di carità «Futurum», un'organizzazione<br />

sociale non profit, sostenuta soltanto<br />

da donazioni di privati e di imprese:<br />

la clinica si trova in Pushkinskaya<br />

Street, una delle più belle arterie di<br />

Odessa, e nei suoi primi cinque anni di<br />

attività ha curato circa ottomila bambini<br />

costretti a camminare con stampelle e<br />

sedie a rotelle.<br />

La sua porta è sempre aperta a tutti e<br />

i piccoli affetti dalle patologie che limitano<br />

movimenti e deambulazione vengono<br />

curati gratuitamente. Molti sono i progetti<br />

che l'Ami coltiva per aiutare i bambini<br />

del Centro: il primo impegno è per<br />

la riduzione dei tempi d'attesa per gli<br />

esami diagnostici, ottenibile attraverso<br />

la completa computerizzazione della<br />

«Casa dell'Angelo Dorato». Fra gli altri<br />

obiettivi c'è anche la realizzazione di un<br />

impianto autogenerante di energia elettrica,<br />

veramente necessario se si pensa<br />

che durante il periodo invernale ogni<br />

giorno si verificano black-out nella fornitura<br />

di energia della durata di alcune<br />

ore.<br />

L'Ami, in definitiva, si propone come<br />

ponte fra la nostra società e i grandi bisogni<br />

che affliggono l'infanzia dei Paesi<br />

in via di sviluppo: cerca fondi, persone<br />

disponibili ad offrire il proprio volontariato<br />

e tanta solidarietà. Nel Trentino-Alto<br />

Adige il gruppo promotore ha trovato,<br />

soprattutto fra le associazioni ecclesiali,<br />

i primi segni concreti di questa<br />

sensibilità. Ora, se possibile, guarda ad<br />

orizzonti più ampi e ad una condivisione<br />

ancora più grande.<br />

MAURIZIO MELLARINI

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