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DAL MONDO<br />
PAGINA<br />
2 .<br />
in primo piano<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Giovedì-Venerdì 27-28 Dicembre 2001<br />
MEDIO ORIENTE Ancora scontri nei Territori tra<br />
militari israeliani ed estremisti palestinesi. Lunedì,<br />
tuttavia, c'è stato un incontro tra i responsabili della<br />
sicurezza israeliani e dell'Autorità Palestinese (Ap)<br />
per stabilizzare la tregua. Gli Usa hanno deplorato<br />
la decisione israeliana di impedire ad Arafat di recarsi<br />
a Betlemme per le solennità natalizie.<br />
INDIA-PAKISTAN Il Segretario generale dell'Onu<br />
Kofi Annan e il Governo di Washington hanno invita-<br />
MEDIO ORIENTE Riaperto il valico di Rafah al termine di un incontro tra i responsabili della sicurezza<br />
Nuove violenze tra israeliani e palestinesi<br />
mantengono alta la tensione nei Territori<br />
TEL AVIV, 27.<br />
Nuove violenze si sono registrate nei<br />
giorni scorsi nei Territori. Reparti militari<br />
di Tel Aviv hanno ingaggiato una lunga<br />
battaglia alla periferia della città cisgiordana<br />
di Jenin contro un commando<br />
palestinese che in precedenza, secondo<br />
fonti israeliane, aveva cercato di compiere<br />
un attentato presso la vicina colonia<br />
di Kadim. Nello scontro, al quale<br />
hanno preso parte mezzi blindati ed elicotteri<br />
da combattimento israeliani, è rimasto<br />
ucciso un palestinese di 53 anni.<br />
Secondo fonti locali, si tratta di un commerciante,<br />
colpito accidentalmente dal<br />
fuoco degli elicotteri. Gli israeliani sostengono<br />
che anche un secondo palestinese<br />
è rimasto ucciso, ma dalla controparte<br />
non ci sono conferme.<br />
Nella giornata di mercoledì, inoltre,<br />
un attacco a sorpresa è stato sferrato da<br />
due membri di un commando, la cui affiliazione<br />
politica resta ancora incerta,<br />
proveniente dalla Giordania. I due si<br />
erano appostati sulla sponda occidentale<br />
del fiume Giordano, circa venti chilometri<br />
a Sud del Lago di Tiberiade. Nascosti<br />
per almeno due giorni nella fitta vegetazione,<br />
i due militanti hanno sferrato un<br />
primo attacco all’alba, ferendo in modo<br />
grave un soldato israeliano. In un successivo<br />
scontro hanno ucciso un militare<br />
e ne hanno feriti altri tre prima di essere<br />
sopraffatti dal fuoco degli elicotteri.<br />
Secondo David Dadon, l’Ambasciatore<br />
di Israele ad Amman, i due potrebbero<br />
essere membri di un’organizzazione decisa<br />
non solo a colpire Israele, ma anche<br />
a destabilizzare la Giordania.<br />
AFGHANISTAN L'Esecutivo vara una Commissione per la lotta al narcotraffico<br />
La formazione di un esercito regolare<br />
priorità del Governo provvisorio<br />
Le forze Usa<br />
intensificano la caccia<br />
a Osama bin Laden<br />
KABUL, 27.<br />
Gli Stati Uniti hanno intensificato<br />
la caccia a Osama bin Laden.<br />
Praticamente senza esito, finora,<br />
le ricerche nel reticolo di cunicoli<br />
e cave sotterranee nella zona di<br />
Tora Bora, ma il Pentagono ha<br />
deciso imminenti nuovi bombardamenti<br />
a tappeto sulla regione<br />
che si trova alle falde dei Monti<br />
Bianchi. Il timore dell'amministrazione<br />
Usa è che bin Laden, dopo<br />
esser sfuggito ai bombardamenti,<br />
si sia eclissato su una delle tante<br />
navi della personale flotta che incrocia<br />
tra il Mare Arabico e l’Oceano<br />
Indiano. Ma, se prende piede<br />
l’ipotesi di una fuga in mare, i<br />
servizi Usa sono sempre dell’opinione<br />
che il terrorista si trovi ancora<br />
nella regione dei Monti Bianchi,<br />
tra Jalalabad e il confine pakistano.<br />
Bin Laden ha intanto fatto<br />
pervenire un altro video alla televisione<br />
del Qatar, Al Jazira. Nel<br />
nastro, bin Laden ha lancia nuove<br />
sinistre minacce contro gli Stati<br />
Uniti. «Non c’è niente di più della<br />
solita propaganda terroristica», ha<br />
detto a proposito del video il portavoce<br />
della Casa Bianca, Scott<br />
McClellan.<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
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L'Osservatore Romano in collaborazione con alcune primarie aziende italiane.<br />
Lo sforzo del quotidiano della Santa Sede per diffondere la parola del Papa, soprattutto in<br />
questo particolare momento storico, può infatti essere validamente sostenuto da quanti<br />
condividono i valori propugnati dalla Chiesa cattolica.<br />
Alcune aziende hanno scelto L'Osservatore Romano come mezzo privilegiato e qualificato<br />
per divulgare il loro messaggio pubblicitario. Saranno queste aziende —<br />
sottoscrittrici di numerosi abbonamenti — a diffondere all'interno del proprio<br />
mondo di riferimento (sedi, clienti, collaboratori), questo giornale, questi valori.<br />
Militari giordani pattugliano la frontiera con Israele<br />
Il Dipartimento di Stato Usa ha inoltre<br />
manifestato disappunto per la decisione<br />
israeliana di impedire al Presidente<br />
dell'Autorità Palestinese (Ap), Yasser<br />
Arafat, di recarsi a Betlemme per le solennità<br />
natalizie. Il portavoce Philip Reeker<br />
ha sottolineato ieri che Washington<br />
ha espresso al Governo israeliano la propria<br />
preoccupazione per la misura adottata.<br />
Tel Aviv ha comunque ribadito l'intenzione<br />
di tenere confinato Arafat a Ramallah<br />
fino a quando non saranno arre-<br />
KABUL, 27.<br />
È la costituzione di un esercito regolare<br />
la priorità del Governo provvisorio afghano,<br />
che ieri si è riunito per la seconda<br />
volta in 48 ore per esaminare gli<br />
obiettivi che si è prefisso: instaurare la<br />
sicurezza e ricostruire il Paese devastato<br />
da 23 anni di guerra. Il Capo della nuova<br />
amministrazione, Hamid Karzai, al<br />
quale è stato affidato un mandato di sei<br />
mesi, ha già dato l’incarico al Ministro<br />
della difesa, Mohammad Qassim Fahim,<br />
di avviare la costituzione delle forze armate,<br />
integrando le decine di migliaia di<br />
mujaheddin appartenenti alle diverse fazioni<br />
presenti in l’Afghanistan.<br />
Il primo atto di tale progetto, per il<br />
quale l’Iran ha già offerto il proprio aiuto,<br />
è stata la nomina, tre giorni fa, del<br />
generale di etnia uzbeka, Abdul Rashid<br />
Dostum, alla carica di vice Ministro della<br />
difesa. Con la riconquista della città<br />
settentrionale di Mazar-i-Sharif, Dostum<br />
aveva ottenuto la prima significativa vittoria<br />
dell’Alleanza del Nord contro i Taleban,<br />
ma in seguito aveva espresso riserve<br />
sulla composizione del Governo ad<br />
interim. La sua accettazione della nomina,<br />
a pochi giorni dall’arrivo in Afghanistan<br />
del grosso della forza internazionale<br />
di pace (Isaf), è vista come un segnale<br />
di sostegno alla nuova amministrazione.<br />
Nella sua riunione, il Governo Karzai,<br />
che si è insediato sabato scorso, ha fissato<br />
gli obiettivi per ciascuno dei 29 Ministri,<br />
appartenenti a sette diverse etnie.<br />
Gli esponenti della coalizione hanno assunto<br />
le loro funzioni tra lunedì e martedì.<br />
All’amministrazione provvisoria<br />
stati i responsabili dell’assassinio del Ministro<br />
del turismo Rechavam Ze'evy, ucciso<br />
da estremisti islamici il 17 ottobre<br />
scorso. Secondo il Premier israeliano,<br />
Ariel Sharon, «anche se è bloccato a Ramallah<br />
Arafat può benissimo dare ordini<br />
senza spostarsi». «Come ho detto al telefono<br />
al Presidente francese Jacques Chirac<br />
— ha aggiunto — non è pensabile<br />
lasciarlo uscire da Ramallah finché vi<br />
circoleranno liberamente assassini palestinesi».<br />
«Non voglio più avere nulla a<br />
mancano le attrezzature di base, come<br />
computer e scrivanie, e l’Onu ha contribuito<br />
fornendo materiale per un valore<br />
di 600.000 dollari Usa. Una della massime<br />
priorità del Governo, legata al problema<br />
della sicurezza, è la lotta contro il<br />
narcotraffico. Nel corso del Consiglio<br />
dei Ministri è stata decisa l’istituzione di<br />
un'apposita Commissione, secondo<br />
quanto ha dichiarato il Ministro degli<br />
esteri Abdullah Abdullah. Ieri in un'intervista<br />
rilasciata all'«Associated Press»,<br />
Karzai ha inoltre dichiarato che a suo<br />
parere il terrorismo in Afghanistan è stato<br />
«ampiamente sconfitto». «Ci sono ancora<br />
dei resti dell’organizzazione di Al<br />
Qaeda — ha aggiunto — ma in forma di<br />
singoli individui o di piccoli gruppi che<br />
saranno ricercati, arrestati e processati».<br />
«Per quanto riguarda Osama bin Laden<br />
— ha poi affermato — non so dove si<br />
trovi. Riceviamo ogni tanto segnalazioni<br />
di chi lo avrebbe visto qua o là, ma se<br />
otterremo un dettagliato rapporto sulla<br />
zona in cui si nasconde, senza dubbio lo<br />
cercheremo e lo arresteremo». Il nuovo<br />
Governo afghano ha ieri anche firmato<br />
il suo primo contratto di cooperazione<br />
per la ricostruzione, con la Russia e con<br />
due Organizzazioni non governative<br />
straniere, una britannica e una francese.<br />
Un altro segnale di fiducia nel Governo<br />
Karzai viene dai profughi, molti dei quali<br />
hanno ripreso la via di casa. Un portavoce<br />
dell’Alto commissariato dell’Onu<br />
per i rifugiati (Unhcr) a Peshawar ha<br />
detto che nella frontiera pakistana ha<br />
avuto luogo negli ultimi giorni «un flusso<br />
costante» di rifugiati diretti verso l'Afghanistan.<br />
to le autorità indiane e pakistane ad allentare la tensione<br />
politico-militare. I due Paesi continuano ad<br />
ammassare truppe alla frontiera, pur dicendosi entrambi<br />
disponibili al dialogo per risolvere la crisi.<br />
OSAMA BIN LADEN Prosegue nelle montagne<br />
dell'Afghanistan la caccia ad Osama bin Laden. Intanto,<br />
alla rete televisiva del Qatar «Al Jazira» è<br />
pervenuto un altro video del terrorista islamico che<br />
lancia sinistre minacce contro gli Usa.<br />
Argentina: avviati programmi<br />
per promuovere l'occupazione<br />
BUENOS AIRES, 27.<br />
Il neo eletto Presidente provvisorio<br />
dell'Argentina, il peronista Adolfo Rodríguez<br />
Saá, è al lavoro per raddrizzare la<br />
catastrofica situazione economico-sociale<br />
e per ridare fiducia al Paese.<br />
Com'è noto, la decisione di sospendere<br />
il rimborso del debito estero gli consente<br />
di destinare le somme iscritte nel<br />
bilancio per il servizio del debito a programmi<br />
di rilancio dell'economia e di<br />
assistenza sociale a beneficio delle fasce<br />
più deboli della popolazione.<br />
Nella giornata di ieri, il Capo dello<br />
Stato ha visitato, a Buenos Aires, la sede<br />
della «confederazione generale del lavoro»<br />
(Cgt), il principale sindacato argentino.<br />
Nell'occasione ha confermato<br />
la promessa di creare un milione di posti<br />
di lavoro nel giro di un mese, annunciando<br />
di avere già concluso accordi<br />
con le province per la creazione dei primi<br />
120 mila nuovi impieghi.<br />
Ai sindacalisti Rodríguez Saá ha inoltre<br />
assicurato che l'«argentino», la nuova<br />
moneta che si affiancherà presto al<br />
«peso» con libertà di fluttuazione rispetto<br />
al dollaro, sarà garantito dai beni immobili<br />
dello Stato. Il varo della nuova<br />
moneta dovrebbe essere ufficializzato il<br />
che fare con lui», ha continuato il Premier,<br />
precisando che è per tale ragione<br />
che ha incaricato il figlio Omri di «consegnargli<br />
personalmente la lista dei terroristi<br />
che auspichiamo di vedere finire<br />
in prigione».<br />
Le ultime ore hanno comunque fornito<br />
anche alcuni segnali di distensione.<br />
Ieri responsabili della sicurezza israeliani<br />
e palestinesi si sono incontrati al valico<br />
di Erez per fare il punto sulla campagna<br />
repressiva contro le organizzazioni fondamentaliste<br />
islamiche ordinata da Arafat<br />
al fine di stabilizzare il cessate-il-fuoco<br />
nei Territori. Il generale palestinese<br />
Abdel Razeq Majaida ha riferito al collega<br />
israeliano Doron Almog che i raid aerei<br />
contro le postazioni palestinesi a Gaza<br />
hanno molto danneggiato l’incisività<br />
delle operazioni lanciate contro i terroristi.<br />
Majaida ha ottenuto inoltre la riapertura<br />
del valico di Rafah e l'autorizzazione<br />
a riparare i danni causati all’aeroporto<br />
di Gaza dalle rappresaglie israeliane.<br />
Ieri, inoltre, il Presidente del Consiglio<br />
legislativo palestinese, Ahmed Qrei,<br />
e il Ministro dell’informazione dell'Ap,<br />
Yasser Abed Rabbo, si sono recati al<br />
Cairo e ad Amman per aggiornare i rispettivi<br />
dirigenti su un documento che<br />
stanno elaborando assieme al Capo della<br />
diplomazia israeliana, Shimon Peres. Secondo<br />
le anticipazioni della stampa,<br />
Israele si impegnerebbe a riconoscere<br />
entro due mesi lo Stato di Palestina su<br />
quasi la metà dei Territori occupati, per<br />
poi condurre nei 12 mesi successivi trattative<br />
sulle questioni rimaste aperte.<br />
BRASILE Tonnellate di fango franate su alcune favelas<br />
Catastrofica alluvione<br />
nella zona di Rio de Janeiro<br />
BRASILIA, 27.<br />
Potrebbero essere oltre<br />
duecento le vittime<br />
dell’alluvione che in questi<br />
giorni ha colpito la<br />
zona di Rio de Janeiro.<br />
Il bilancio ufficiale parla<br />
attualmente di cinquantacinque<br />
morti (tra i<br />
quali dieci bambini) sepolti<br />
sotto tonnellate di<br />
fango franate su varie<br />
«favelas» della periferia<br />
carioca. Ma il bilancio<br />
potrebbe essere ben più<br />
grave. Secondo fonti della<br />
polizia, infatti, centocinquanta<br />
persone vengono<br />
ancora considerate<br />
disperse. I senza tetto<br />
sono oltre duemilacinquecento.<br />
Almeno tremilacinquecento<br />
uomini della pro-<br />
tezione civile brasiliana<br />
sono in stato di massima allerta per la<br />
possibilità che nuove frane si stacchino<br />
dalle ripide colline sulle cui pendici sorgono<br />
le baraccopoli abusive. Interi quartieri<br />
di Rio de Janeiro, anche a causa<br />
dell’alta marea che ha inondato buona<br />
parte della zona Nord della metropoli,<br />
recano segni della catastrofica alluvione,<br />
con case crollate, strade coperte da fango,<br />
alberi divelti ed auto distrutte. Fortemente<br />
colpita dall’infuriare delle piogge<br />
è stata anche Petropolis, centro a sessanta<br />
chilometri dalla capitale carioca,<br />
dove si segnalano ventisei morti e dove<br />
3 gennaio. Tornando al doloroso problema<br />
del debito estero, l'istituto statale di<br />
statistica (Indec) ha reso noto ieri che<br />
l'esposizione finanziaria del Paese è ulteriormente<br />
aumentata nel terzo trimestre<br />
del 2001 raggiungendo il tetto di 147 miliardi<br />
di dollari, rispetto ai 132 del trimestre<br />
precedente.<br />
Oggi, intanto, è in programma una<br />
parziale ripresa delle operazioni bancarie,<br />
che erano state sospese la settimana<br />
scorsa mentre il Paese era teatro di violenti<br />
disordini che hanno provocato le<br />
dimissioni del Presidente Fernando de la<br />
Rúa, leader del partito radicale. Quest'ultimo<br />
ha negato ieri qualsiasi responsabilità<br />
nella repressione dei disordini<br />
che è costata 28 morti e centinaia di feriti.<br />
Ad ogni modo, de la Rúa si è messo<br />
a disposizione della magistratura che ha<br />
aperto un'indagine sulla vicenda.<br />
L'ex Ministro dell'economia Domingo<br />
Cavallo, corresponsabile del tracollo finanziario<br />
dell'Amministrazione de la<br />
Rúa, non potrà lasciare il Paese almeno<br />
fino all'1 febbraio. Lo ha annunciato adducendo<br />
motivi tecnici — secondo<br />
quanto riferisce l'agenzia ufficiale di<br />
stampa «Telam» — il giudice federale<br />
Jorge Ballestero.<br />
BRASILE Cinquantacinque morti, tra cui dieci<br />
bambini, costituiscono il bilancio provvisorio dell'alluvione<br />
che ha devastato le «favelas» alle periferia<br />
di Rio de Janeiro. Ma altri 150 abitanti della zona<br />
vengono considerati dispersi.<br />
ARGENTINA Il neo eletto Presidente provvisorio<br />
Adolfo Rodríguez Saá è al lavoro per rilanciare l'economia,<br />
promuovere l'occupazione e assistere i<br />
settori più deboli della popolazione.<br />
INDIA-PAKISTAN Forte inquietudine internazionale<br />
Incombe la minaccia<br />
di un altro conflitto<br />
NUOVA DELHI, 27.<br />
Minaccia di deflagrare, con conseguenze<br />
incontrollabili, la tensione crescente<br />
tra India e Pakistan. La sempre<br />
maggiore preoccupazione internazionale<br />
è stata espressa ieri dal Segretario generale<br />
dell'Onu Kofi Annan che in lettere<br />
separate al Primo Ministro indiano Atal<br />
Behari Vajpayee e al Presidente pakistano<br />
Pervez Musharraf ha chiesto che i<br />
due Governi smettano di alimentare le<br />
reciproche tensioni ed «evitino l’escalation<br />
di attività militari e ulteriori pronunciamenti<br />
che rischiano di aggravare<br />
la situazione».<br />
Per il momento, però, i due Paesi,<br />
che come noto sono entrambi in possesso<br />
di armi atomiche, continuano ad ammassare<br />
truppe alla frontiera e a dispiegare<br />
i missili balistici. «Nei prossimi due<br />
o tre giorni il processo di dispiegamento<br />
sarà completato e le forze saranno pronte<br />
per ogni eventualità», ha detto oggi il<br />
Ministro della difesa indiano George<br />
Fernandes a giornalisti che lo accompagnavano<br />
in una visita di ispezione al<br />
confine. Fernandes, il quale ieri aveva<br />
parlato di sistema missilistico indiano<br />
già posizionato, ha comunque aggiunto<br />
che il Governo di Nuova Delhi è impegnato<br />
nella ricerca di una soluzione diplomatica<br />
con quello di Islamabad e che<br />
spera in risultati positivi.<br />
Di ricerca di dialogo ha parlato oggi<br />
anche il Ministro degli esteri pakistano<br />
Abdul Sattar in un messaggio diffuso<br />
dalla televisione pubblica «Ptv». «Siamo<br />
pronti al dialogo, ovunque, in qualunque<br />
momento e a qualsiasi livello. Nes-<br />
Una baraccopoli di Rio de Janeiro investita dal fango<br />
oltre seicento famiglie sono rimaste senza<br />
casa. Per i prossimi giorni è previsto<br />
un ulteriore aggravamento delle condizioni<br />
meteorologiche, con l'arrivo di<br />
nuove, violente precipitazioni, anche a<br />
carattere di grandinata, cosa quanto meno<br />
inusuale in questo periodo dell'anno.<br />
Un anomalo scontro fra una perturbazione<br />
con aria fredda proveniente dalla<br />
Patagonia e un fronte umido di origine<br />
amazzonica pare aver provocato le torrenziali<br />
piogge che da almeno cinque<br />
giorni stanno flagellando Rio e la circostante<br />
zona montuosa.<br />
Immigrazione: bloccati<br />
centinaia di clandestini<br />
entrati nell'Eurotunnel<br />
PARIGI, 27.<br />
La disperazione di centinaia di immigrati<br />
clandestini, in massima parte afghani<br />
e iracheni, raccolti nel centro allestito<br />
dalla Croce rossa a Sangatte, sulla<br />
costa francese della Manica, li ha spinti<br />
a cercare di percorrere a piedi l’Eurotunnel,<br />
la galleria ferroviaria sotto la<br />
Manica, per raggiungere la Gran Bretagna.<br />
Il tentativo è stato stroncato dall'intervento<br />
della polizia francese.<br />
Martedì sera, verso le 22, 150 clandestini<br />
sono riusciti a divellere parte del<br />
dispositivo elettrico che circonda il terminale<br />
merci di Coquelles, a due chilometri<br />
da Sangatte, e a penetrare nel<br />
tunnel. Hanno fatto solo qualche decina<br />
di metri, prima che gli agenti li arrestassero.<br />
Tre ore dopo, altri circa 400 clandestini,<br />
quasi un terzo di quelli del campo<br />
di Sangatte, sono entrati dalla breccia<br />
aperta, e stavolta gli agenti hanno<br />
fatto ricorso ai gas lacrimogeni.<br />
L'episodio ha rinfocolato le polemiche<br />
sul centro a Sangatte, proprio per la sua<br />
vicinanza all'imbocco del tunnel. Da mesi,<br />
infatti, si susseguono i tentativi dei<br />
clandestini di salire sui treni, anche se<br />
non c'erano stati in precedenza episodi<br />
tanto eclatanti. Ieri, Londra ha chiesto<br />
di nuovo a Parigi di chiudere il centro.<br />
suno vuole che questa crisi si trasformi<br />
in uno scambio nucleare», ha dichiarato<br />
Sattar, che ha però accusato i leader<br />
politici indiani «compreso il Primo Ministro»,<br />
di volere che il Pakistan «si pieghi<br />
a richieste illegali e non giuste».<br />
Poche ore prima, il Segretario di Stato<br />
Usa Colin Powell aveva parlato telefonicamente<br />
con il Presidente pakistano<br />
Musharraf e con il Ministro degli esteri<br />
indiano Jaswant Singh, sollecitando entrambi<br />
a contenere la crisi e sottolineando<br />
l’«importanza cruciale» di bloccare<br />
l’escalation di tensione.<br />
Lo stesso Pawell aveva in precedenza<br />
annunciato l’inserimento nella lista delle<br />
organizzazioni ritenute dagli Usa terroristiche<br />
di Lashkar-i-Taiba e Jaish-i-<br />
Mohammed, i gruppi secessionisti islamici<br />
del Kashmir indiano che hanno basi<br />
in Pakistan. Il Governo di Nuova Delhi<br />
accusa quello di Islamabad di connivenza<br />
con tali gruppi che ritiene responsabili,<br />
tra l'altro, del recente attentato<br />
contro il Parlamento di Nuova Delhi e<br />
di quello all'inizio di ottobre contro il<br />
Parlamento statale dello Jammu e Kashmir,<br />
l'unico Stato indiano a maggioranza<br />
musulmana.<br />
Oggi, un portavoce di Lashkar-e-Taiba<br />
ha risposto che «la decisione americana<br />
per noi non fa alcuna differenza», ha<br />
annunciato che continuerà «guerra santa»<br />
contro l’India per la liberazione del<br />
Kashmir ed ha respinto le accuse di implicazione<br />
in attività definibili come terroristiche,<br />
ribaltandole sull'India: «Stiamo<br />
combattendo — ha detto — il terrorismo<br />
indiano in Kashmir».<br />
.<br />
ANNIVERSARIO<br />
27/12/2000 27/12/2001<br />
Nel primo anniversario della sua<br />
scomparsa la moglie ADRIANA, la figlia<br />
ANNACLARA, il genero VITTORIO e gli<br />
adorati nipoti MASSIMO e STEFANO lo<br />
ricordano con immutato affetto.<br />
Dott. GIACOMO RESMINI<br />
.<br />
Australia: incendi<br />
devastanti<br />
intorno a Sidney<br />
e a Canberra<br />
CANBERRA, 27.<br />
In Australia giganteschi incendi,<br />
in massima parte ritenuti dolosi<br />
dalle autorità, divampano da tre<br />
giorni a Sud e a Ovest di Sidney,<br />
ma anche nei pressi della capitale<br />
federale Canberra. Per fortuna, finora<br />
non si segnalano vittime, ma<br />
i danni sono ingenti: migliaia di<br />
abitazioni sgomberate, autostrade<br />
e linee ferroviarie interrotte, centinaia<br />
di vetture distrutte o danneggiate,<br />
migliaia di capi bestiame e<br />
animali selvatici morti, migliaia di<br />
ettari di bosco bruciati.<br />
A Canberra, dopo tre giorni, la<br />
situazione è sotto controllo, ma<br />
intorno a Sidney il fuoco continuano<br />
ad estendersi e, anzi, un<br />
mutamento della direzione del<br />
vento ha costretto oggi a far<br />
sgomberare altri sobborghi. Gli incendi<br />
sono i più gravi dal 1994,<br />
quando le fiamme uccisero quattro<br />
persone. Sulla città grava una<br />
spessa cappa di fumo e le autorità<br />
raccomandano a chi ha problemi<br />
respiratori di restare in casa. Secondo<br />
Phil Koperberg, responsabile<br />
dei cinquemila vigili del fuoco<br />
impegnati nella zona insieme a<br />
centinaia di volontari, queste<br />
«tempeste di fuoco da 30 a 60 metri<br />
di altezza», non potranno essere<br />
domate prima di dieci giorni.<br />
Quasi completamente in fiamme<br />
è anche il grande Royal National<br />
Park, a Sud di Sydney, il più<br />
antico parco nazionale al mondo<br />
dopo Yellowstone negli Usa.<br />
Indonesia: vittime<br />
in incidente ferroviario<br />
JAKARTA — Quarantadue persone<br />
sono morte e venticinque sono rimaste<br />
ferite in un incidente ferroviario<br />
in Indonesia. Lo ha riferito<br />
martedì un responsabile della polizia,<br />
precisando che due treni si<br />
sono scontrati in una stazione dell'isola<br />
di Giava.<br />
Marocco: dieci morti<br />
per le inondazioni<br />
RABAT — Dieci persone sono<br />
morte in seguito alle piogge torrenziali<br />
cadute nelle ultime 48 ore<br />
in Marocco. Lo ha reso noto mercoledì<br />
l’agenzia di stampa marocchina<br />
«Map», precisando che le<br />
precipitazioni hanno causato inondazioni,<br />
smottamenti e gravi danni<br />
materiali.