Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
GIUSTIZIA Sì del Senato che respinge invece il documento dell'Ulivo<br />
Passa la risoluzione di maggioranza<br />
Si dimette la giunta dell'Anm<br />
ROMA, 6.<br />
Non si attenua, dopo le dimissioni del<br />
sottosegretario all'Interno Taormina, la<br />
polemica sulla giustizia tra maggioranza<br />
e opposizione, che coinvolge anche i<br />
vertici della magistratura.<br />
Ieri sera il Senato ha approvato la risoluzione<br />
sulla giustizia presentata dalla<br />
Casa delle libertà e respinto quella presentata<br />
dall'Ulivo. Ma in precedenza,<br />
mentre era in corso il dibattito, giungeva<br />
la notizia delle dimissioni della giunta<br />
esecutiva dell'Associazione nazionale<br />
magistrati (Anm), che dovranno comunque<br />
essere ratificate dal Comitato direttivo<br />
centrale che si riunirà a Roma il 15<br />
dicembre.<br />
La grave decisione è stata motivata —<br />
riferisce l'Ansa — con i contenuti della<br />
risoluzione della Casa delle libertà sulla<br />
giustizia e con i numerosi attacchi ai<br />
magistrati. «Non accettiamo di essere<br />
processati in maniera sommaria con giudizi<br />
immotivati ed ingiusti. La risoluzione<br />
della maggioranza contiene premesse<br />
inaccettabili perché in aperto contrasto<br />
con la Costituzione» ha dichiarato il presidente<br />
dell'Anm Giuseppe Gennaro.<br />
La risoluzione della Casa delle libertà<br />
approvata ieri sera dal Senato prevede<br />
un ampio «pacchetto» di interventi nel<br />
settore giudiziario (ne elenchiamo a parte<br />
i principali) «indispensabili per delineare<br />
un quadro normativo e organizzativo<br />
idoneo a dare nuovo impulso alle<br />
tematiche della giustizia e al rapporto<br />
tra potere legislativo e giudiziario».<br />
Nella risoluzione dell'Ulivo, respinta<br />
del Senato, si afferma che «le dichiarazioni<br />
rese in aula (martedì scorso,<br />
n.d.r.) dal ministro Castelli meritano la<br />
riprovazione del Senato contenendo giudizi<br />
sommari e non motivati sulla magistratura<br />
italiana, con una vera e propria<br />
lesione del principio della separazione<br />
dei poteri e con preoccupanti riferimenti<br />
alle prospettive di una subordinazione<br />
del pubblico ministero al potere esecutivo».<br />
A proposito delle due risoluzioni, poco<br />
prima del voto il Presidente del Senato,<br />
Pera, aveva espresso rammarico per<br />
la distanza tra maggioranza e opposizione<br />
in tema di giustizia. Aveva notato in<br />
particolare che «nei due documenti non<br />
c'è un solo capoverso che abbia un contenuto<br />
comune, è come se fossero due<br />
universi diversi, come se una mozione<br />
parlasse di trasporti e una di sanità, anche<br />
se la giustizia dovrebbe rappresentare<br />
un terreno comune tra le forze politiche<br />
come accade per la politica estera».<br />
Nel corso delle dichiarazioni di voto<br />
Massimo Brutti (Ds) ha rivolto al Guardasigilli<br />
Castelli l'accusa di aver portato<br />
«un attacco indiscriminato e arrogante<br />
contro la magistratura. La risposta ai<br />
problemi della giustizia — ha detto —<br />
sono le riforme ma non quelle che vogliono<br />
spezzare la separazione dei poteri,<br />
non quelle che vogliono aggredire le<br />
associazioni libere dei magistrati».<br />
A queste critiche il ministro della Giustizia<br />
ha replicato osservando tra l'altro<br />
di non aver mai detto che i pm devono<br />
dipendere dall'Esecutivo. «Io — ha affermato<br />
— sono per la ripartizione e l'equilibrio<br />
tra i poteri, solo che la bilancia<br />
oggi pende tutta dalla parte del potere<br />
giudiziario». Lasciando Palazzo Madama,<br />
ha osservato che «su un tema così<br />
importante come quello della giustizia<br />
non si può andare avanti con lo scontro<br />
frontale tra maggioranza e opposizione<br />
a causa dell'atteggiamento sbagliato di<br />
pochi magistrati». E a proposito delle dimissioni<br />
della giunta dell'Anm ha commentato:<br />
«Proprio adesso che dobbiamo<br />
cominciare a parlare di cose concrete...<br />
Spero che ci ripensino».<br />
Ieri sera sui contenuti della mozione<br />
16 .<br />
in primo piano<br />
presentata dalla maggioranza e sul tema<br />
della giustizia in generale il Presidente<br />
del Consiglio Berlusconi — riferisce<br />
l'Ansa — aveva dichiarato: «Intendiamo<br />
accelerare la riforma sulla giustizia dopo<br />
recenti accadimenti», in particolare per<br />
il comportamento di «alcuni magistrati»,<br />
per come «hanno recepito leggi approvate<br />
dal Parlamento, che sono state disapplicate»<br />
e per «come è stata recepita<br />
un'ordinanza della Corte Costituzionale».<br />
Il Presidente del Consiglio ha anche<br />
affermato che «il Governo non pensa a<br />
porre i pm alle dipendenze dell'Esecuti-<br />
Fondazionibancarie:<br />
«sì»incommissione<br />
aMontecitorio<br />
alladiscussariforma<br />
ROMA, 6.<br />
La commissione Bilancio della Camera<br />
ha approvato ieri sera il discusso<br />
emendamento del Governo all’articolo 8<br />
della Finanziaria che riforma il settore<br />
delle Fondazioni bancarie, separandole<br />
in sostanza dalle banche. Il via libera<br />
della commissione non significa però<br />
che la riforma passi così come è stata<br />
formulata dall'Esecutivo (in particolare<br />
dal ministero dell'Economia). È probabile,<br />
infatti, che il dibattito si riapra al<br />
momento della discussione in aula.<br />
Lo stesso Bruno Tabacci (Ccd-Cdu),<br />
presidente della commissione Attività<br />
produttive della Camera, dal fronte della<br />
maggioranza ha indicato dei punti<br />
emendabili e facendo capire che le eventuali<br />
modifiche potrebbero arrivare in<br />
aula, magari concordate con il Governo<br />
e con il relatore.<br />
A nome del Governo Giuseppe Vegas,<br />
sottosegretario all’Economia, ha espresso<br />
parere negativo su tutti i sub-emendamenti,<br />
sia su quelli presentati dalla<br />
maggioranza sia su quelli dell’opposizione.<br />
Vista la non disponibilità ad accogliere<br />
modifiche, entrambi gli schieramenti<br />
hanno manifestato la volontà di<br />
trasferire l’approfondimento in aula.<br />
L’opposizione ha mostrato un certo<br />
interesse per l’apertura giunta in serata<br />
dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti,<br />
il quale ha affermato che il Governo<br />
non intende far diventare pubbliche<br />
le Fondazioni, ma, al contrario,<br />
vuole mantenerne il carattere privatistico.<br />
Il ministro ha tuttavia respinto le<br />
critiche giunte da più parti, precisando<br />
che la riforma «non è né incostituzionale<br />
né espropriativa».<br />
Neonata abbandonata sulla spiaggia a Catania<br />
CATANIA — Una neonata di 4-5 mesi è stata trovata giovedì mattina dalla<br />
Polizia sulla spiaggia della zona marinara della Plaja a Catania. La bimba<br />
era all’interno di una piccola culla portatile. Gli agenti della sezione volanti<br />
l’hanno subito trasportata all’ospedale «Garibaldi». Le condizioni di salute e<br />
di crescita sono buone. Ad allertare la Polizia è stato un uomo che stava facendo<br />
una passeggiata a cavallo sul lungomare. La culla era poggiata sulla<br />
sabbia, davanti ad uno stabilimento balneare attualmente chiuso. La Polizia<br />
sta indagando per identificare la bambina e i genitori.<br />
In carcere primario accusato di concussione<br />
PAVIA — I Carabinieri lo hanno bloccato mentre stava intascando 10 milioni<br />
in contanti (parte di una «mazzetta» di 40) richiesti a un giovane medico<br />
che desiderava frequentare la specialità di Radiologia: così è stato arrestato<br />
mercoledì sera Rodolfo Campani, 59 anni, direttore dell’istituto di Radiologia<br />
del Policlinico «S. Matteo» di Pavia. Campani, accusato di concussione,<br />
si trova ora rinchiuso nel carcere cittadino di Torre del Gallo.<br />
Catanzaro: perquisita la sede dei Vigili urbani<br />
CATANZARO — I Carabinieri hanno perquisito giovedì mattina a Catanzaro<br />
la sede del comando della Polizia municipale. La procura sta indagando su<br />
presunte irregolarità nella gestione della disciplina della sosta a pagamento<br />
delle automobili. L’inchiesta è scaturita dalle denunce di cittadini che hanno<br />
avuto applicate sanzioni e che hanno segnalato irregolarità nella documentazione<br />
amministrativa. Le indagini mirano ad accertare eventuali casi di<br />
abuso e di corruzione.<br />
Condannato in Cassazione fugge durante l'udienza<br />
ROMA — Condannato definitivamente a 24 anni per un omicidio commesso<br />
in Sicilia, un uomo di 40 anni, Cateno Siciliano, a piede libero perché scarcerato<br />
dopo cinque mesi di detenzione, si è dileguato durante l’udienza della<br />
Corte di Cassazione, nel palazzo di piazza Cavour, a Roma. Ora è ricercato<br />
in tutta Italia da Polizia e Carabinieri. È successo il 24 ottobre scorso<br />
ma la notizia si è appresa solo giovedì. Con un esposto inviato, tra gli altri,<br />
al Presidente della Repubblica, i familiari della vittima, costituitisi parte civile,<br />
hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta per accertare se «sussistano<br />
inadempienze o carenze che abbiano favorito, anche oggettivamente, il verificarsi<br />
del gravissimo fatto».<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Venerdì 7 Dicembre 2001<br />
LO SCONTRO SULLA GIUSTIZIA Non si attenua,<br />
dopo le dimissioni del sottosegretario all'Interno<br />
Taormina, la polemica sulla giustizia tra maggioranza<br />
e opposizione, che coinvolge anche i vertici<br />
della magistratura. Il Senato ha approvato la<br />
risoluzione presentata dalla maggioranza e respinto<br />
quella dell'Ulivo. Mentre era in corso il dibattito,<br />
giungeva notizia delle dimissioni della giunta<br />
esecutiva dell'Anm, che dovranno comunque essere<br />
ratificate.<br />
vo ma pensa alla separazione delle carriere<br />
dei giudici e dei pm. Del resto questa<br />
differenziazione è esistente nella<br />
maggior parte dei Paesi democratici. E<br />
prevede che il giudice sia una figura arbitra,<br />
super partes, e che il pm si confronti<br />
con l'avvocato difensore sullo stesso<br />
piano e con le stesse armi».<br />
Della risoluzione approvata si occuperà<br />
«in tempi stretti» — ha riferito stamane<br />
l'Ansa — il plenum del Csm per il riferimento<br />
contenuto nel documento «a<br />
pretese riunioni di magistrati volte a ricercare<br />
mezzi e metodi per disapplicare<br />
la legge sulle rogatorie».<br />
I punti principali del testo<br />
approvato a Palazzo Madama<br />
ROMA, 6.<br />
I punti più rilevanti della risoluzione della Casa delle libertà approvata ieri<br />
dal Senato sono, in sintesi, i seguenti:<br />
— modifiche al processo civile con forme stragiudiziali di soluzione delle<br />
controversie per ridurre drasticamente i tempi del procedimento;<br />
— riforma del codice penale;<br />
— riforma di alcune norme del codice di procedura penale per renderle più<br />
omogenee con quelle di altri Paesi dell'Ue;<br />
— distinzione funzionale e organizzativa delle funzioni inquirenti, requirenti<br />
e giudicanti;<br />
— periodiche verifiche della quantità e qualità del lavoro dei magistrati per<br />
una valutazione rispetto ai ruoli e alle qualifiche;<br />
— previsione che, salvo provvedimenti provvisori previsti dall'art. 13 della<br />
Costituzione, la privazione della libertà personale debba essere decisa da un<br />
collegio di giudici.<br />
Ottomilavittime<br />
ogniannoinItalia<br />
perincidentiincasa<br />
Riordinoprevidenziale:<br />
èscontro<br />
traConfindustria<br />
esindacati<br />
sulpianodelGoverno<br />
ROMA, 6.<br />
Il piano del Governo sulla riforma<br />
previdenziale divide ancora una volta<br />
Confindustria e sindacati. Mentre gli industriali<br />
bocciano la «bozza» di delega<br />
presentata martedì alle parti sociali dal<br />
ministro del Lavoro Maroni («non va<br />
nella direzione di una riforma previdenziale<br />
complessiva» ha detto il direttore<br />
generale dell’Associazione Stefano Parisi)<br />
i sindacati avvertono: «nessuna sorpresa<br />
negli ultimi minuti come è accaduto<br />
per l’articolo 18 o la situazione si<br />
complica». Intanto martedì il Governo<br />
dovrebbe consegnare la delega nel dettaglio<br />
(alle parti sociali è stata consegnata<br />
solo una scheda con gli argomenti principali)<br />
mentre per oggi è previsto un<br />
nuovo incontro a palazzo Chigi per i<br />
commenti sul provvedimento. Prima dovrebbero<br />
esserci incontri tecnici (uno,<br />
secondo quanto si è appreso, potrebbe<br />
essere lunedì) e incontri del sindacato<br />
con i gruppi parlamentari. L’approvazione<br />
della delega invece potrebbe slittare<br />
— ha annunciato il ministro del Lavoro<br />
— a lunedì 17, per questioni tecniche.<br />
Secondo Maroni il dialogo è aperto e sono<br />
rimaste aperte ancora «due o tre<br />
questioni». Dai sindacati è arrivato un<br />
altolà a qualsiasi ipotesi di disincentivo<br />
alla pensione di anzianità: se si introdurranno<br />
— ha detto il segretario generale<br />
della Cgil Sergio Cofferati — «il sindacato<br />
agirà di conseguenza. Se nei cinque<br />
punti che abbiamo concordato e che per<br />
noi sono base utile di confronto — ha<br />
spiegato — venissero introdotti elementi<br />
che modificano l’ assetto strutturale».<br />
CRIMINALITÀ Un uomo massacrato dai rapinatori<br />
Morire nelle strade di Napoli<br />
per difendere un motorino<br />
NAPOLI, 6.<br />
Ha difeso quel motorino che stava pagando<br />
rata su rata ed è stato punito per<br />
questo dai suoi aggressori.<br />
Giacomo Selva, 35 anni, è giunto in<br />
ospedale con il cuore spaccato. È stato<br />
speronato, preso a calci, poi è riuscito a<br />
sottrarsi ai due balordi accelerando,<br />
dando gas. Ma quei due, in sella ad una<br />
motocicletta, non lo hanno mollato.<br />
Tornati alla carica, lo hanno braccato e<br />
raggiunto. È giù un altro calcio, alla<br />
schiena. Giacomo stavolta è caduto, rovinando<br />
contro un palo della segnaletica,<br />
mentre i due aggressori fuggivano.<br />
Una lenta emorragia, mentre chiamava<br />
i soccorsi e poi mentre un’ambulanza<br />
lo portava in ospedale, ma Giacomo era<br />
ancora in grado di raccontare cosa gli<br />
era accaduto. Poche ore dopo, però, alle<br />
sei di ieri mattina, dopo che i chirurghi<br />
del Cardarelli l'avevano operato, il<br />
suo cuore ha cessato di battere.<br />
La madre non ha più lacrime da piangere,<br />
mentre ricorda la sua tenacia, la<br />
sua voglia di lavorare. Giacomo era impiegato<br />
in un’azienda di pellami, insieme<br />
con la giovane moglie Anna. E l'altra<br />
sera stava tornando a casa quando è<br />
stato aggredito per quel motorino luccicante<br />
acquistato con grandi sacrifici.<br />
La vittima abitava a Secondigliano, alla<br />
«Corte delle Rose», un nome che suona<br />
beffa in un rione assediato dalla criminalità,<br />
in case-alveare che ospitano i<br />
senza tetto del dopo terremoto del 1980.<br />
Lì viveva Giacomo, con la madre, la<br />
moglie Anna e la piccola Carmela la figlia<br />
di sei anni.<br />
L'uomo è stato soccorso e portato in<br />
TRIESTE, 6.<br />
Oltre 8.000 persone muoiono ogni anno<br />
in Italia per incidenti domestici, che<br />
si verificano con una frequenza tale da<br />
far ritenere, sulla base del numero delle<br />
persone che per questo motivo ricorrono<br />
alle cure ospedaliere, che siano circa<br />
tre milioni gli eventi di questo genere<br />
che avvengono tra le mura di casa.<br />
Sono dati forniti dalla Federcasalinghe,<br />
nel corso di un convegno sulla sicurezza<br />
in casa, che si è svolto a Trieste.<br />
Il dato allarmante ha indotto l'associazione<br />
delle casalinghe del Friuli-Venezia<br />
Giulia a chiedere il sostegno della<br />
Regione per avviare una campagna<br />
triennale che affronti il problema.<br />
Nel convegno, che si inquadra in questo<br />
programma, è stato sottolineato che<br />
solo nel Friuli-Venezia Giulia, una delle<br />
più piccole regioni italiane, tra il ’98 e il<br />
2000, i morti per incidenti domestici sono<br />
stati 255, due terzi dei quali di età<br />
superiore ai 75 anni. Nello stesso periodo<br />
le persone ricoverate sono state circa<br />
2.500 e in entrambi i casi le ferite più<br />
frequenti hanno riguardato gli arti inferiori<br />
e i traumi cranici.<br />
DISACCORDO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI<br />
Il piano del Governo sulla riforma previdenziale divide<br />
Confindustria e sindacati. Gli industriali bocciano<br />
la bozza di delega presentata martedì alle parti sociali<br />
perché «non va nella direzione di una riforma<br />
previdenziale complessiva». Ma i sindacati avvertono:<br />
«nessuna sorpresa negli ultimi minuti».<br />
PRIMI SCIOPERI CONTRO LA RIFORMA DEL-<br />
L'ART. 18 Una larga adesione si è registrata alla<br />
ospedale dall’equipaggio di una Volante<br />
della polizia, quando i rapinatori si erano<br />
già allontanati.<br />
La sua cartella clinica è stata sequestrata<br />
su ordine della procura della Repubblica.<br />
L’autopsia sarà eseguita al Policlinico<br />
dove la salma è stata già trasferita.<br />
Gli investigatori ed i periti eseguiranno<br />
un sopralluogo nella zona della rapina,<br />
e in particolare sarà esaminato il palo<br />
contro il quale il motorino si è<br />
schiantato per accertare se le lesioni siano<br />
compatibili con l’urto contro il palo.<br />
Falsi carabinieri<br />
taglieggiano<br />
coniugi: arrestati<br />
BRESCIA, 6.<br />
Due malviventi sono stati arrestati<br />
mentre ritiravano 100 milioni<br />
estorti ad una coppia di coniugi,<br />
nella cui abitazione erano entrati<br />
il giorno prima spacciandosi per<br />
carabinieri. La coppia aveva fatto<br />
entrare in casa i falsi militari senza<br />
alcun sospetto, ma una volta<br />
dentro i due avevano chiesto la<br />
consegna di 100 milioni estorcendo<br />
l’assicurazione che il giorno<br />
successivo il denaro sarebbe stato<br />
consegnato. All’appuntamento<br />
hanno però trovato i veri carabinieri<br />
che li hanno bloccati.<br />
Tre sciagure<br />
stradali in poche ore<br />
sulla Firenze-Mare<br />
ROMA, 6.<br />
Un grave incidente (il terzo della giornata<br />
di ieri) è avvenuto in serata sulla<br />
Firenze-Mare. Un camionista è stato trasportato<br />
in gravi condizioni all’ospedale<br />
di Pescia dopo un tamponamento fra<br />
mezzi pesanti avvenuto fra le uscite di<br />
Altopascio (Lucca) e Chiesina Uzzanese<br />
(Pistoia), in direzione Firenze.<br />
Precedentemente due autotrasportatori<br />
sono morti dopo che un camion aveva<br />
effettuato un salto di corsia scontrandosi<br />
con un altro mezzo pesante. Entrambi<br />
i veicoli sono poi finiti in una<br />
strada che costeggia l’autostrada dopo<br />
un salto di un paio di metri.<br />
Nel pomeriggio un’auto è andata a<br />
fuoco dopo un tamponamento, e i tre<br />
occupanti sono riusciti a mettersi in salvo<br />
in tempo prima dell’incendio.<br />
Nelle Marche, due giovani sono morti<br />
ed uno è rimasto gravemente ferito in<br />
un incidente avvenuto attorno alle 22.30<br />
a Villa Musone di Loreto, lungo la strada<br />
provinciale per Castelfidardo. Viaggiavano<br />
a bordo di un'auto che è uscita<br />
di strada. Due degli occupanti della vettura<br />
sono morti sul colpo. Il terzo è stato<br />
ricoverato in gravi condizioni all’ospedale<br />
anconetano di Torrette.<br />
LAVORO Sulle proposte di cambiamento dell'art.18<br />
Prime mobilitazioni<br />
dei sindacati<br />
ROMA, 6.<br />
La prima giornata di mobilitazione<br />
del sindacato contro le modifiche all'art.<br />
18 dello Statuto dei lavoratori proposte<br />
dal Governo «è andata benissimo». Lo<br />
ha sottolineato, stamane, il segretario di<br />
Cgil, Sergio Cofferati negli stabilimenti<br />
Zanussi di Porcia (Pordenone) durante<br />
un'assemblea sindacale. L’adesione alla<br />
protesta che proseguirà domani e dopodomani,<br />
articolata sul territorio — secondo<br />
i sindacati — è stata superiore al<br />
90%. Lo sciopero riguarda la totalità dei<br />
lavoratori ma le categorie che devono<br />
tenere conto della legge sullo sciopero<br />
Agitazioni a Genova<br />
contro la modifica<br />
della legge sull'amianto<br />
GENOVA, 6.<br />
Contro la riforma dei benefici<br />
previdenziali dei lavoratori esposti<br />
all’amianto hanno scioperato, ieri,<br />
gli operatori della cantieristica:<br />
3000 a Genova e 1500 a Sestri.<br />
Oggi faranno altrettanto quelli del<br />
settore elettromeccanico, mentre<br />
il 7 dicembre scenderanno in piazza<br />
i siderurgici. Secondo il sindacato,<br />
la modifica della legge crea<br />
una discriminazione ingiustificabile<br />
tra chi è già andato in pensione<br />
e chi ancora è al lavoro.<br />
Palermo: 13 condanne<br />
al processo<br />
per l'appalto<br />
al palazzo di giustizia<br />
PALERMO, 6.<br />
Condanne per oltre cinquant'anni di<br />
carcere sono state inflitte dai giudici della<br />
terza sezione del tribunale di Palermo<br />
a tredici imputati accusati a vario titolo<br />
di associazione mafiosa, turbativa d’asta<br />
e abuso d’ufficio. Il processo riguarda<br />
l’appalto per la realizzazione del nuovo<br />
palazzo di giustizia, collocato alle spalle<br />
di quello attuale.<br />
Le pene più elevate sono state comminate<br />
al boss Totò Riina (7 anni), a<br />
Raffaele Ganci, capomafia della zona<br />
Noce (5 anni e 6 mesi), agli imprenditori<br />
Giuseppe e Salvatore Osvaldo Bordonaro<br />
e agli autotrasportatori Salvatore,<br />
Vincenzo, Carmelo, e Pietro Cancemi (4<br />
anni e 6 mesi). Questi ultimi sono cugini<br />
del collaboratore di giustizia Salvatore<br />
Cancemi. È di quattro anni la condanna<br />
decisa per Giuseppe Liberti, all’epoca<br />
capo dell’ufficio contratti del Comune di<br />
Palermo. I giudici hanno invece assolto<br />
Cataldo La Placa.<br />
Gli imputati dovranno risarcire il danno<br />
al Comune e alla Usl 6, costituitisi<br />
parti civili. Secondo l’accusa i lavori sarebbero<br />
stati pilotati da Cosa nostra. Il<br />
dibattimento trae origine da un’ inchiesta<br />
della Guardia di Finanza che, nel<br />
1997, portò all’arresto di 20 persone.<br />
Fra gli indagati vi furono oltre a Riina,<br />
Gioacchino Sciacca, ex presidente dell’Associazione<br />
degli industriali di Trapani,<br />
i rappresentanti dell’impresa «Sinces<br />
Chiementin» di Roma che si aggiudicò<br />
l’appalto di circa 74 miliardi di lire. Le<br />
indagini furono avviate nel marzo 1996<br />
in seguito ad un esposto dell’Iccrea (l’Istituto<br />
delle banche di credito cooperative)<br />
su una truffa di 10 miliardi di lire.<br />
Paura a Palermo<br />
e a Napoli per l'incendio<br />
di due abitazioni<br />
PALERMO, 6.<br />
Un incendio, divampato ieri sera in<br />
un appartamento al terzo piano di un<br />
palazzo in viale delle Alpi a Palermo, ha<br />
costretto i Vigili del fuoco a sgomberare<br />
l'intero edificio. A causarlo è stata l’esplosione<br />
del televisore. Nella casa abitano<br />
un uomo con la figlia e due cani.<br />
Nessuno è rimasto ferito.<br />
A prendere fuoco per primi sono stati<br />
i mobili di legno del salotto e le fiamme<br />
si sono poi propagate velocemente in<br />
tutte le altre stanze.<br />
Sul posto sono accorse numerose<br />
squadre di pompieri che hanno provveduto<br />
a spegnere le fiamme. I successivi<br />
controlli hanno accertato che lo stabile<br />
non ha subito danni consentendo agli inquilini<br />
di rientrare nelle proprie case.<br />
Un altro incendio è divampato ieri sera<br />
in un’abitazione al terzo piano in salita<br />
Tarsia, a Napoli. Sul luogo dell’incendio<br />
sono intervenute quattro squadre<br />
di Vigili che hanno rapidamente spento<br />
il fuoco. Nell’appartamento invaso dalle<br />
fiamme non vi erano persone e quindi<br />
nessuno è rimasto ferito. Il rogo ha provocato<br />
momenti di viva preoccupazione<br />
tra gli abitanti della zona, densamente<br />
popolata.<br />
prima delle agitazioni indette dai sindacati contro le<br />
modifiche all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori proposte<br />
dal Governo. Gli scioperi proseguiranno nei<br />
prossimi giorni in vari settori.<br />
REAGISCE AI RAPINATORI E MUORE Ha difeso il<br />
suo motorino, che stava pagando rata su rata, ma è<br />
stato aggredito dai rapinatori: speronato, preso a<br />
calci, era riuscito a fuggire ma i criminali l'hanno<br />
nuovamente malmenato lasciandolo in fin di vita.<br />
nei servizi pubblici essenziali, si fermeranno<br />
in giorni diversi rispetto a quelli<br />
del resto del mondo del lavoro. Gli addetti<br />
dei trasporti (ad eccezione di quelli<br />
aerei che si sono fermati lunedì) si asterranno<br />
dal lavoro, per quattro ore, lunedì<br />
10. Per venerdì 14 è previsto invece lo<br />
sciopero dei lavoratori del pubblico impiego<br />
(otto ore) che protestano anche a<br />
sostegno dello stanziamento di maggiori<br />
risorse per i rinnovi contrattuali, della<br />
scuola (un’ora), delle banche (due ore<br />
alla fine del turno), degli elettrici, degli<br />
addetti delle Poste e telecomunicazioni<br />
(due ore alla fine del turno) e della Rai<br />
(due ore a inizio turno). La discussione<br />
della delega dovrebbe cominciare martedì<br />
11 dicembre al Senato ma i sindacati<br />
sono tornati a chiedere al Governo il ritiro<br />
della parte del provvedimento sui licenziamenti<br />
senza giusta causa. «La modifica<br />
dell’art. 18 è un attacco ai diritti<br />
delle persone più deboli — ha detto Cofferati<br />
— il sindacato deve proseguire<br />
con la sua iniziativa di lotta fino a quando<br />
il Governo non avrà stralciato dal testo<br />
le normative che riguardano l’arbitrato<br />
e l’art. 18». «Ci vuole lo sciopero<br />
generale — ha avvertito il leader della<br />
Fiom-Cgil Sabattini — e se gli altri sindacati<br />
non fossero d’accordo la Cgil dovrebbe<br />
proclamarlo da sola». «Se il Governo<br />
non ritirerà le misure sull’articolo<br />
18 — ha affermato il segretario della Uil<br />
Luigi Angeletti — andremo avanti fino a<br />
che non cambierà opinione». « Chiediamo<br />
al Governo — ha sottolineato il leader<br />
della Cisl, Pezzotta — di stralciare<br />
dalla delega la parte sui licenziamenti».<br />
Antiterrorismo:<br />
le indagini<br />
sui gruppi islamici<br />
fondamentalisti<br />
ROMA, 6.<br />
Mentre gli inquirenti milanesi proseguono<br />
gli approfondimenti sulle pericolose<br />
cellule eversive di fondamentalisti<br />
islamici costituitesi nel Nord, si sono iniziate<br />
le verifiche per accertare se esistano<br />
negli istituti bancari italiani conti<br />
correnti o, comunque, rapporti di natura<br />
finanziaria riconducibili a società finanziarie<br />
sospettate di raccogliere i fondi<br />
per sostenere le organizzazioni terroristiche.<br />
Un provvedimento di sequestro preventivo<br />
— nel caso in cui venissero trovate<br />
tracce di questi rapporti bancari —<br />
è stato emesso l'altro ieri dalla procura<br />
di Roma su richiesta della Guardia di Finanza,<br />
ed è finito nel circuito bancario<br />
attraverso la Banca d’Italia. Le società<br />
oggetto di accertamenti sono le stesse<br />
già finite nel mirino dell’ amministrazione<br />
Bush — la «Holy Land Foundation<br />
for relief and development», la «Al Aqsa<br />
International Bank» e la «Beit El-Mal<br />
Holdings» — ritenute dagli inquirenti le<br />
contigue all'organizzazione fondamentalista<br />
armata «Hamas» e, forse, collegabili<br />
con «Al Qaeda» di Osama bin Laden.<br />
Ieri il ministro della Difesa, Martino,<br />
ha parlato di «sviluppi significativi nelle<br />
indagini contro il terrorismo» e a proposito<br />
della cellula eversiva milanese ha<br />
parlato di «una mole di prove impressionante».<br />
Per quanto riguarda la sicurezza,<br />
soprattutto dopo l'inasprimento del<br />
conflitto in Medio Oriente, il ministro ha<br />
detto che «non sarà abbassata la guardia»,<br />
ricordando che la Difesa «continua<br />
a dare il suo contributo, anche fornendo<br />
militari per controllare e proteggere basi<br />
e obiettivi» considerati più a rischio.<br />
Trovata in un appartamento<br />
di Asti droga per 5 miliardi:<br />
arrestato un albanese<br />
ASTI, 6.<br />
Quando hanno fatto irruzione nell’appartamento<br />
gli agenti si sono trovati di<br />
fronte a una vera centrale dello spaccio<br />
e del confezionamento di grandi quantità<br />
di droga: «C’erano sostanze stupefacenti<br />
dappertutto — ha detto un inquirente<br />
— nei cassetti, negli armadi, su un<br />
tavolo». L'operazione, scattata ieri ad<br />
Asti, ha portato al sequestro di circa 50<br />
chilogrammi di eroina e cocaina purissime<br />
per un valore sul mercato di almeno<br />
5 miliardi di lire. Nell’appartamento la<br />
Polizia ha trovato anche 300 milioni di<br />
lire in contanti, acidi e materiale per il<br />
confezionamento della droga. Un albanese,<br />
del quale non sono state rese note<br />
le generalità, è stato arrestato.<br />
L’eroina arriverebbe dall’Afghanistan.<br />
Le indagini coordinate dal procuratore<br />
di Asti, Sorbello, sono partite proprio<br />
dall'extracomunitario che risultava aver<br />
subaffittato un appartamento al primo<br />
piano di uno stabile. L’uomo è arrivato<br />
martedì sera in città ed è stato pedinato.<br />
Ieri gli uomini della squadra mobile<br />
hanno deciso di entrare in azione. La<br />
Polizia sta risalendo ai canali di spaccio<br />
che portano in Toscana e in altre regioni<br />
del Centro-Nord.