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ASIA<br />
PAGINA<br />
9 .<br />
Il cammino<br />
della Chiesa<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 1 Dicembre 2001<br />
Il crescente impegno di evangelizzazione promosso dalla Società Missionaria delle Filippine<br />
Dal 13 maggio al 13 ottobre su iniziativa dell'Associazione «Luci sull'Est»<br />
La Madonna di Fátima<br />
pellegrina nella Siberia Orientale<br />
Una statua della Madonna di Fátima è stata portata<br />
in pellegrinaggio nel territorio della Siberia Orientale<br />
dal 13 maggio al 13 ottobre.<br />
L'iniziativa è stata promossa dall'Amministatore<br />
Apostolico, il Vescovo Jerzy Mazur, con la decisiva<br />
collaborazione dell'associazione «Luci sull'Est» che ha<br />
così celebrato i dieci anni di vita e di serivizio.<br />
Insieme con la statua della Madonna di Fátima, i<br />
volontari dell'associazione hanno portato in Siberia<br />
altre cinque statue che hanno lasciato alla Chiesa locale;<br />
diecimila piccole riproduzioni della stessa immagine;<br />
diecimila corone del rosario e diecimila libretti<br />
che insegnano a recitare rosario.<br />
Si può dire che la Madonna sia entrata veramente<br />
in ogni chiesa, in ogni piccola capella, in ogni famiglia<br />
cattolica della Siberia Orientale.<br />
JERZY MAZUR<br />
Vescovo titolare di Tabunia<br />
Amministratore Apostolico<br />
della Siberia Orientale dei Latini<br />
Sono Vescovo nella terra dei martiri,<br />
delle persecuzioni e della sofferenza. Sono<br />
passati cinque mesi dal momento in<br />
cui la statua della Madonna di Fátima è<br />
arrivata a Irkustk ed ha cominciato il<br />
suo pellegrinaggio in tutto il territorio<br />
dell’Amministrazione Apostolica della Siberia<br />
Orientale.<br />
L’itinerario di questo pellegrinaggio<br />
ha attraversato un territorio molto grande:<br />
da Krasnoiarsk al Pacifico. In questo<br />
tempo la statua della Madonna ha visitato<br />
tutte le 43 parrocchie ufficialmente<br />
registrate. È stata anche nelle più di cinquanta<br />
piccole comunità che ancora<br />
non sono registrate. Il pellegrinaggio<br />
della statua della Madonna di Fátima sul<br />
territorio della Siberia orientale è nato<br />
dall’affidamento del Terzo millennio alla<br />
protezione della Madre di Dio, proclamato<br />
nell’ottobre dell’Anno Giubilare da<br />
Giovanni Paolo II.<br />
Quest’anno nella nostra Amministrazione<br />
Apostolica è dedicato alla famiglia.<br />
La famiglia è in crisi e siamo molto convinti<br />
che la consacrazione delle famiglie<br />
al Cuore Immacolato della Madre di Dio<br />
aiuterà a superare questa crisi. Ogni famiglia<br />
riceve durante la visita pastorale<br />
dai sacerdoti una piccola statua della<br />
Madonna, un rosario che è stato «il catechismo<br />
del tempo dei gulag» e un libro<br />
su Fátima.<br />
Per favorire la realizzazione di questa<br />
idea si è offerta l’Associazione «Luci sull’Est»<br />
che ha preparato e realizzato il<br />
pellegrinaggio della statua a Irkustk e<br />
ha preparato le statuette di Nostra Signora<br />
di Fátima per i cattolici siberiani.<br />
Il pellegrinaggio si è concluso ed è cominciato.<br />
I frutti di tutto questo infatti<br />
sono dentro di noi. Il pellegrinaggio siberiano<br />
di Maria è stato una possibilità<br />
data a tante persone, che prima non<br />
avevano mai sentito il messaggio di Fátima,<br />
di consacrarsi alla Madonna.<br />
Nelle numerose processioni, tanta<br />
gente è venuta nelle chiese, nelle cappelle,<br />
per stare con la Madonna, per rimanere<br />
con la nostra Madre.<br />
Vorrei dire qualche parola della Siberia.<br />
Dio mi ha mandato in Siberia. Io<br />
sono responsabile per un territorio di 10<br />
milioni di chilometri quadrati: da Krasnoiarsk<br />
a Vladivostok fino a Kamciatka.<br />
Vi sono 16 milioni di abitanti di diverse<br />
nazionalità. Dal punto di vista religioso,<br />
ci sono cristiani, cattolici, ortodossi,<br />
protestanti; credenti di altre religioni<br />
come musulmani, buddisti, sciamanisti<br />
e tanti non credenti. Quelli che<br />
hanno radici cattoliche in Siberia sono<br />
più di un milione, i battezzati sono pochi.<br />
Le persone con radici cattoliche sono<br />
polacche, ucraine, lituane, bielorusse,<br />
coreane.<br />
La gente è povera. Ci sono tanti senza<br />
lavoro e bisogna andare verso tutta questa<br />
gente per predicare il Vangelo, in<br />
una terra dove è stato proibito farlo per<br />
tanti anni. Tanti di loro sono stati mandati<br />
in Siberia perché credevano in Dio,<br />
perché loro vivevano nella verità, perché<br />
loro sono stati uomini educati alla<br />
pace. Adesso questa gente ha il diritto di<br />
sentire il Vangelo. Cristo vuole che il<br />
Il pellegrinaggio della statua — dopo una significativa<br />
sosta a Mosca — è iniziato a Irkutsk il 13 maggio.<br />
L'accoglienza all'aeroporto è stata commovente e<br />
i mass media locali si sono mobilitati per raccontare<br />
questo avvenimento.<br />
Con particolare attenzione ha seguito il pellegrinaggio<br />
Natalia Galetchina, inviata del settimanale cattolico<br />
russo «Luce del Vangelo».<br />
In processione la statua è stata subito portata nella<br />
nuova Cattedrale, dedicata al Cuore Immacolato di<br />
Maria, davanti alla quale c'è il memoriale delle persecuzioni,<br />
contenente la terra proveniente da diverse lager<br />
siberiani. I fedeli sono rimasti in preghiera per<br />
tutta la notte. Domenica 13 maggio i bambini hanno<br />
organizzato una significativa rappresentazione delle<br />
apparizioni di Fátima.<br />
Vangelo sia annunciato in tutto il mondo<br />
ed anche nella Siberia, terra di sofferenza.<br />
La luce del Vangelo è venuta in Siberia<br />
dieci anni fa, quando sono arrivate<br />
tre suore. Oggi ci sono nella mia Amministrazione<br />
Apostolica 50 preti, 50 suore<br />
e anche laici impegnati. Provengono da<br />
diversi Paesi. Non hanno paura del clima.<br />
Alcuni siberiani dicono: «A 40 gradi<br />
sotto zero non è freddo!». Non hanno<br />
paura della situazione politica, economica,<br />
religiosa. Tutti sono venuti per aiutare<br />
l’uomo che qui ha sofferto tanto. Sono<br />
stato mandato in Siberia, a Irkustk.<br />
Irkustk è una città vicino al lago Baikal,<br />
con circa 700.000 abitanti. Ho dovuto<br />
cominciare da zero: non c’era la casa,<br />
non c’era la chiesa. Tutto si è dovuto<br />
cominciare dal nulla. Ma, grazie a Dio,<br />
grazie a Nostra Signora, grazie alla gente,<br />
grazie ai benefattori, ho potuto cominciare<br />
il mio lavoro come Vescovo.<br />
Oggi si trova a Irkustk una Cattedrale<br />
dedicata a Nostra Signora, all’Immacolato<br />
Cuore della Madre di Dio.<br />
Ci sono piccole comunità, ma la fede<br />
delle «babusie», delle nonne, è stata provata<br />
con la sofferenza durante le persecuzioni.<br />
La loro fede e la loro speranza<br />
in Dio, e nella Madonna, è stata molto<br />
forte. Pregavano molto, recitando il rosario.<br />
Era l’unica forma di preghiera e<br />
questa preghiera era di grandissimo aiuto,<br />
la devozione mariana era molto forte<br />
perché è la Madre di Dio che aiuta.<br />
Le più grandi missionarie sono state e<br />
sono ancora oggi le nonne, le «babusie».<br />
Grazie a loro, che sono missionarie autentiche,<br />
i bambini vengono nelle chiese.<br />
Le nonne non possono costringere i<br />
INDIA La ricca e preziosa eredità spirituale lasciata dal carmelitano P. Abel, morto recentemente all'età di 81 anni<br />
Valorizzare la cultura per rendere più efficace l'impegno di evangelizzazione<br />
GABRIELE NICOLÒ<br />
Ha lasciato un vuoto profondo Padre<br />
P. Abel, carmelitano di Maria Immacolata,<br />
morto recentemente in India, per<br />
un arresto cardiaco, all'età di 81 anni.<br />
Religiosi e laici, che lo hanno conosciuto<br />
e ammirato, si sono stretti in comune<br />
lutto per piangere la scomparsa di un<br />
uomo che tanto ha dato alla Chiesa in<br />
India. Era entrato nella Congregazione<br />
nel 1939. Era stato ordinato sacerdote<br />
nel 1951. Per un periodo di tempo si era<br />
trasferito a Roma per approfondire i<br />
suoi studi.<br />
Una particolare dedizione il religioso<br />
l'aveva profusa, nel corso della sua lunga<br />
vita, per promuovere e diffondere la<br />
«passione» per la liturgia, nella ferma<br />
consapevolezza dell'importanza che essa<br />
ha nell'ambito della celebrazione della<br />
Santa Messa, come, più in generale, in<br />
relazione alla vita della Chiesa<br />
Egli stesso si era impegnato a comporre<br />
preghiere ed inni da cantare, in<br />
lode al Signore, durante le funzioni liturgiche.<br />
Un impegno proficuo, che aveva<br />
saputo sensibilizzare e stimolare la<br />
coscienza di tanti fedeli su un così im-<br />
La «Società Missionaria delle Filippine»<br />
sta recentemente intensificando il<br />
suo impegno di apostolato in vari Paesi.<br />
Tra questi, la Nuova Zelanda, la Corea,<br />
la Thailandia, il Giappone. In queste Nazioni<br />
la Società Missionaria è responsabile<br />
di alcune comunità parrocchiali, che<br />
vengono a costituire un essenziale punto<br />
di riferimento per promuovere nel territorio<br />
un capillare impegno di evangeliz-<br />
I fedeli siberiani nella Cattedrale di Irkutsk in preghiera davanti alla statua della Madonna di Fátima<br />
loro figli e le loro figlie per portarli alla<br />
comunità della Chiesa così cercano di<br />
educare cristianamente i loro nipoti. E,<br />
a poco a poco, attraverso i bambini vengono<br />
in chiesa anche i genitori. È per<br />
questo motivo che a Fátima la Nostra<br />
Signora ha chiesto ai bambini: «Pregate<br />
il Rosario». Durante le persecuzione la<br />
gente ha fatto questo anche senza sapere<br />
nulla di Fátima.<br />
La grande speranza della Chiesa sono<br />
i laici. Noi abbiamo cominciato ad organizzare<br />
i catechisti, santi catechisti, per<br />
il futuro della Chiesa. Che cosa significa<br />
fare il missionario in Siberia? Possiamo<br />
dire che la Russia, la Siberia, è una terra<br />
che ha radici cristiane. Esistono la<br />
Chiesa ortodossa, la Chiesa cattolica e le<br />
Chiese protestanti. Durante il tempo delle<br />
persecuzioni hanno sofferto insieme.<br />
La Chiesa cattolica non è una Chiesa<br />
straniera. Abbiamo sofferto insieme ed<br />
oggi insieme vogliamo costruire la Chiesa,<br />
la cristianità, sul sangue dei martiri.<br />
Prima della Rivoluzione del 1917 c’erano<br />
tante parrocchie cattoliche ben sviluppate.<br />
Prima di tutto fare il missionario significa<br />
andare alla gente che ha le radici<br />
cattoliche e predicare il Vangelo con la<br />
parola e con la testimonianza di vita. In<br />
Siberia c’è bisogno dei testimoni di vera<br />
fede, di testimoni di vita cristiana. Allo<br />
stesso tempo è necessario cominciare, in<br />
diversi modi, a formare una piccola comunità<br />
che comincia a praticare la fede.<br />
Fare il missionario significa andare verso<br />
la gente povera, gli ammalati, quanti<br />
soffrono di alcolismo ed aiutare loro come<br />
ci è possibile, Significa andare verso<br />
i bambini della strada, verso i poveri.<br />
portante aspetto legato alla pratica religiosa.<br />
In un commosso messaggio di condoglianze,<br />
il Cardinale Varkey Vithayathil,<br />
Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly<br />
dei Siro-Malabaresi, sottolinea il<br />
generoso e prezioso contributo che Padre<br />
P. Abel ha saputo garantire per il<br />
bene di un efficace stile di testimonianza<br />
cristiana. La morte del religioso — afferma<br />
— costituisce una grave perdita non<br />
solo per i fedeli dell'India, ma per l'intera<br />
assemblea dei credenti. Ma l'eredità<br />
spirituale e pratica che P. Abel ha saputo<br />
lasciare è molto cospicua, e chiede di<br />
essere adeguatamente valorizzata.<br />
Egli, tra l'altro, ha infatti fondato un<br />
centro di formazione per artisti. Finora<br />
sono stati ben 48.000 coloro che hanno<br />
frequentato l'istituto. La nascita di questo<br />
centro è nata dalla determinazione<br />
di Padre Abel di dare vita ad una realtà<br />
che sapesse efficacemente coniugare la<br />
dimensione religiosa e quella culturale.<br />
Il religioso era infatti animato dalla<br />
ferma consapevolezza dell'importanza di<br />
inquadrare il sapere umanistico nell'ottica<br />
dell'impegno di evangelizzazione. Ecco<br />
allora che il centro da lui fondato —<br />
come ha ricordato il Cardinale Varkey<br />
zazione. Nonostante vi sia un problema<br />
di fondi — rileva Padre Jimmy Cabuntucan<br />
— la Società ha davanti a sé un roseo<br />
futuro, perché l'entusiasmo dei religiosi<br />
è tale che anche laddove possono<br />
sorgere difficoltà logistiche, l'annuncio<br />
della Parola non conosce soste o cedimenti.<br />
Quanti operano nell'ambito della «Società<br />
Missionaria delle Filippine» sono<br />
Da Irkutsk la statua è stata portata a Usole dove<br />
sta per essere costruito il primo monastero di clausura<br />
della Siberia. Lì visse san Raffaele Kalinowski, carmelitano<br />
polacco deportato dagli zar. Da Usole la statua<br />
ha raggiunto tre piccoli villaggi affidati ad un<br />
parroco la cui famiglia, di origine tedesca, è giunta<br />
qui nel '700. Poi ecco le soste a Angarsk e a Bratsk<br />
quindi la visita nei distretti di Vladivostok, Magadan,<br />
Yakutia, Krasnojarsk. Il pellegrinaggio è durato sei<br />
mesi.<br />
Per iniziativa dell'associazione «Luci sull'Est» la<br />
statua della Madonna è stata portata anche in tantissime<br />
città italiane oltre che in Croazia, in Bosnia ed<br />
Erzegovina, in Romania, in Ucraina, in Lituania, in<br />
Lettonia, in Estonia, in Slovacchia, in Repubblica Ceca<br />
e in Bielorussia. (G.P.M.)<br />
Fare il missionario in Siberia significa<br />
costruire la chiesa per pregare. È molto<br />
importante fare una chiesa visibile per<br />
una comunità che vive la fede, che rende<br />
testimonianza, ma è anche importante<br />
la chiesa come casa. Le chiese erano<br />
state costruite in passato, ma durante il<br />
periodo delle persecuzioni furono distrutte<br />
o destinate ad altri scopi. Adesso<br />
in ogni città si deve cominciare dall’inizio.<br />
Ho lavorato in Africa, in Ghana, e lì<br />
potevamo celebrare la Santa Messa persino<br />
sotto un albero, ma in Siberia è difficile.<br />
Quest’anno è stato una grande benedizione<br />
di Dio. Diciamo grazie a Nostra<br />
Signora, perché abbiamo ricevuto<br />
posti per costruire le chiese in 8 città. È<br />
una grande sfida per noi.<br />
Fare il missionario significa andare<br />
per la via dell’ecumenismo, soprattutto<br />
con gli ortodossi, e fare un dialogo inter-religioso.<br />
Fare il missionario significa<br />
anche instaurare un dialogo con i non<br />
credenti — tantissimi — che non conoscono<br />
Dio. Fare il missionario nella Siberia<br />
significa chiedere aiuto spirituale e<br />
materiale alla gente di buona volontà<br />
che può aiutare i poveri, i bambini ammalati,<br />
e per contribuire a costruire le<br />
chiese, a comprare le case.<br />
E oggi possiamo dire che siamo testimoni<br />
del trionfo dell’Immacolato Cuore<br />
di Maria. Perché nella terra di Russia ci<br />
sono 4 Vescovi, 4 Amministrazioni Apostoliche,<br />
il Seminario a San Pietroburgo,<br />
il Pre-Seminario a Novosibirsk. Ci sono<br />
molti preti, suore, laici e tanta gente<br />
viene per sentire il Vangelo e noi andiamo<br />
a loro. E la fede cresce. Adesso viene<br />
più gente nella Chiesa ortodossa e<br />
nella Chiesa cattolica.<br />
Vithayathil nel suo messaggio — si è<br />
ben presto configurato come un luogo<br />
speciale dove testimoniare quotidianamente<br />
il messaggio evangelico attraverso<br />
la vita della cultura, dell'arte e della musica.<br />
Coloro che hanno avuto l'opportunità<br />
di conoscerlo bene ricordano che non<br />
pochi artisti sono debitori a Padre Abel<br />
per averli avviati lungo il solco della testimonianza<br />
cristiana, facendo leva proprio<br />
sul loro talento di artisti. Essi infatti,<br />
prima di frequentare il centro, vivevano<br />
la loro «vocazione» culturale in nodo<br />
chiuso; il rapporto con l'istituto ha<br />
permesso loro di aprire questa vocazione<br />
al valore di una «vocazione» più<br />
grande, di carattere squisitamente spirituale,<br />
arricchendola del dialogo con il<br />
messaggio evangelico.<br />
Così molte opere d'arte si sono concentrate<br />
su temi biblici; le musiche e i<br />
canti si sono incanalati nel versante dell'innologia<br />
sacra; racconti e poesie sono<br />
stati contraddistinti da un sempre più<br />
marcato anelito al trascendente. Il tutto,<br />
nel segno di un reciproco scambio di<br />
doni, ha quindi contribuito a fare del<br />
centro fondato da Padre Abel un vero e<br />
proprio «laboratorio» di fede e di testi-<br />
ben consapevoli che il Continente asiatico<br />
è attraversato da un «richiamo senza<br />
fine» all'impegno di missione. Ed è a<br />
questo richiamo che essi intendono dare,<br />
con zelo e dedizione, una risposta<br />
adeguata e qualificata.<br />
La Società cura da tempo un programma<br />
di formazione per giovani sacerdoti,<br />
così da poterli inviare, dopo un mirato tirocinio,<br />
nelle varie terre di missione. I<br />
Lettera di un giovane al nostro giornale<br />
In Kazakhstan Giovanni Paolo II<br />
ci ha mostrato Cristo<br />
con la sua personale testimonianza<br />
In Kazakhstan è ancora vivissimo<br />
tra i giovani, e non solo tra quelli<br />
cattolici, l'eco entusiasta dell'incontro<br />
con Giovanni Paolo II, in particolare<br />
quello svoltosi domenica 23<br />
settembre nell'Aula Magna dell'Università<br />
«Eurasia» di Astana. Un giovane<br />
kazakho ha inviato al nostro<br />
giornale, tramite e-mail, una significativa<br />
testimonianza. Sono parole<br />
che rivelano come il primo sentimento<br />
dei giovani kazakhi nei confronti<br />
del Santo Padre sia di gratitudine.<br />
Con emozione essi hanno<br />
ascoltato la parola del Papa che ha<br />
annunciato loro il Vangelo di Cristo.<br />
Il giovane che ci ha scritto si è convertito<br />
al cristianesimo da poco, grazie<br />
alla contagiosa testimonianza<br />
della piccola ma vivace comunità<br />
cattolica che è in Kazakhstan.<br />
Ecco la testimonianza inviata dal<br />
giovane:<br />
Ho visto il Papa come un testimone.<br />
Testimone di una fede profonda,<br />
con uno sguardo sempre più aperto.<br />
Per me egli rappresenta, dopo aver<br />
visto da vicino il suo modo di vivere<br />
e di parlare, prima di tutto l'amore<br />
di Dio verso gli uomini.<br />
Per noi kazakhi la sua visita è stata<br />
molto importante così come fondamentali<br />
sono state le sue parole di<br />
amore e di pace tra le diverse culture<br />
e religioni. Secondo me, la gente ha<br />
visto nel Papa un esempio concreto<br />
da seguire. Ciò che lui ha mostrato<br />
con la sua testimonianza e ciò che<br />
ha detto nei suoi discorsi hanno indicato<br />
una strada che noi possiamo seguire<br />
e che riconosciamo essere una<br />
strada di verità.<br />
Siamo rimasti profondamente colpiti<br />
quando il Papa, nei suoi discorsi,<br />
ha citato i nostri maggiori poeti. Ha<br />
ripetuto le loro parole e questo riconoscimento<br />
della nostra storia, della<br />
nostra cultura, ha suscitato stupore e<br />
riconoscenza.<br />
Molti di noi hanno capito meglio<br />
che cosa è veramente la fede cristia-<br />
monianza. Si può dunque dire che la<br />
peculiare azione di testimonianza promossa<br />
dal religioso ha saputo recepire,<br />
con profitto, la consegna che il Santo<br />
Padre ha formulato proprio nella «Lettera<br />
agli Artisti». C'è un passo della Lettera<br />
in cui il Papa afferma che «la società<br />
ha bisogno di artisti... che garantiscano<br />
la crescita della persona e lo sviluppo<br />
della comunità attraverso quell'altissima<br />
forma di arte che è “l'arte educativa”.<br />
Nel vasto panorama culturale di ogni<br />
Nazione — prosegue Giovanni Paolo II<br />
— gli artisti hanno il loro specifico posto.<br />
Proprio mentre obbediscono al loro<br />
estro, nella realizzazione di opere veramente<br />
valide e belle, essi — evidenzia il<br />
Papa — non solo arricchiscono il patrimonio<br />
culturale di ciascuna Nazione e<br />
dell'intera umanità, ma rendono anche<br />
un servizio qualificato a vantaggio del<br />
bene comune». Da questi insegnamenti<br />
P. Abel aveva tratto fresca linfa per proseguire<br />
lungo il cammino intrapreso;<br />
grazie a questi insegnamenti il religioso<br />
aveva dato rinnovato vigore alla sua determinazione<br />
a rendere sempre più proficcuo<br />
il fondamentale legame tra fede e<br />
cultura.<br />
Anche attraverso il contributo degli<br />
religiosi non nascondono le difficoltà che<br />
incontrano quando entrano in contatto<br />
con persone che non apprezzano adeguatamente<br />
l'importanza della missione.<br />
È proprio di fronte a queste situazioni —<br />
sottolineano — che la fedeltà al messaggio<br />
di Cristo diviene ancora più, come<br />
più determinata si fa la volontà a radicare<br />
nella mente e nei cuori la Parola del<br />
Vangelo.<br />
na. Questa migliore conoscenza aiuta<br />
gli uomini di diverse religioni a comprendersi<br />
e a vivere insieme nel rispetto<br />
e nella pace. Che cosa è il cristianesimo<br />
il Papa lo ha mostrato innanzitutto<br />
con la sua persona, con la<br />
sua personale testimonianza. È evidente<br />
che lui ha incontrato Cristo<br />
nella sua vita.<br />
È accaduto anche a me, non molto<br />
tempo fa. Anch'io ho incontrato<br />
Cristo nella mia vita grazie alla testimonianza<br />
di alcuni miei amici cattolici.<br />
Loro mi hanno aiutato, serenamente<br />
e semplicemente, a scoprire<br />
un Altro più grande. Il cammino della<br />
mia conversione non è stato facile<br />
e mai può dirsi concluso. Prego Dio<br />
di tenermi sempre sulla strada della<br />
verità e della felicità. La visita del Papa<br />
è stata per me, e per tutti noi,<br />
una testimonianza cristallina e un incoraggiamento<br />
straordinario.<br />
Due immagini dell'incontro del Papa con i giovani del Kazakhstan<br />
nell'Università «Eurasia» di Astana (23 settembre 2001)<br />
artisti appartenenti al centro fondato da<br />
Padre Abel è stato possibile promuovere<br />
il culto della liturgia nel territorio. Molti<br />
di questi inni liturgici sono divenuti popolari<br />
nel Kerala, dove, al contempo,<br />
hanno conosciuto larga diffusione i numerosi<br />
libri — una ventina — scritti dal<br />
religioso carmelitano sempre dedicati all'ambito<br />
liturgico in funzione dell'impegno<br />
di evangelizzazione.<br />
Un ricordo commosso del religioso è<br />
offerto dal Mons. John Thattumkal, Vescovo<br />
di Cochin. La sua azione a sostegno<br />
dell'annuncio della Parola — afferma<br />
il Presule — è stata instancabile. Tra<br />
i meriti di Padre Abel va sottolineato<br />
quello di aver intuito che valorizzando<br />
la dimensione culturale, nelle sue varie<br />
e articolate diramazioni, ne avrebbe<br />
tratto beneficio anche il versante religioso.<br />
E così, con pazienza e perseveranza,<br />
Padre Abel è riuscito a calare nel quotidiano<br />
l'esperienza di questo connubio.<br />
Tale esperienza ha già dato buoni<br />
frutti. Sta ora a coloro che hanno fatto<br />
tesoro degli insegnamenti del religioso<br />
proseguire lungo il cammino da lui tracciato,<br />
affinché la sua preziosa eredità<br />
non vada dispersa, ma, al contrario,<br />
elargita a piene mani.