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IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
DROGA Il dibattito sull'alternativa al carcere<br />
Polemiche sulle pene<br />
gestite da una comunità<br />
ROMA, 28.<br />
Le polemiche sulle pene alternative al<br />
carcere per i tossicomani che si sono<br />
macchiati di reati legati alla droga si<br />
spostano sul progetto di collaborazione<br />
tra l’amministrazione penitenziaria e la<br />
comunità di San Patrignano per la gestione<br />
dell'istituto «a custodia attenuata»<br />
di Castelfranco Emilia.<br />
Operatori delle comunità terapeutiche<br />
ed esponenti del centro sinistra giudicano<br />
negativamente il progetto del ministro<br />
della Giustizia, Castelli. Per i primi<br />
si tratta di una operazione inutile, visto<br />
che — come afferma in una nota don<br />
Egidio Smacchia, presidente della Federazione<br />
italiana delle comunità terapeutiche<br />
(Fict) — il ricorso a pene alternative<br />
al carcere è già previsto dalle leggi vigenti<br />
e semmai la «vera novità sarebbe<br />
l’applicazione piena e non occasionale<br />
della legislazione vigente con un maggiore<br />
coinvolgimento diretto delle comunità<br />
presenti sul territorio».<br />
Più specifica la posizione di Mons. Vinicio<br />
Albanesi, presidente del Coordinamento<br />
nazionale delle comunità di accoglienza<br />
(Cnca), che critica la scelta di affidare<br />
la nuova gestione ad una sola specifica<br />
comunità. «Il fatto che come unica<br />
possibilità si offra quella della comunità<br />
di Muccioli — ha spiegato — ci<br />
porta indietro nel tempo, ai giorni del<br />
craxismo quando si privilegiavano solo<br />
gli amici degli amici».<br />
Sul fronte politico, le critiche del centro<br />
sinistra puntano sulla presunta «privatizzazione»<br />
delle carceri che verrebbe<br />
Processo<br />
Sme-Ariosto:<br />
Previti revoca<br />
i propri avvocati<br />
MILANO, 28.<br />
«Mi trovo, ancora una volta, a dover<br />
adottare un mezzo di protesta estrema<br />
di innocenza e di reclamo di legalità e di<br />
giustizia a causa della sistematica soppressione<br />
del diritto al giusto processo<br />
che questo collegio di Milano mi ha riservato<br />
e tuttora mostra di riservarmi».<br />
Con questa motivazione il deputato di<br />
Forza Italia Cesare Previti ha revocato<br />
ieri pomeriggio il mandato ai propri legali<br />
nell'ambito del processo Sme-Ariosto,<br />
così come aveva fatto al processo<br />
Imi-Sir, entrambi in corso al Tribunale<br />
di Milano. La decisione è stata presa da<br />
Previti dopo che in mattinata i giudici<br />
avevano respinto le richieste di proscioglimento<br />
avanzate sia dai suoi legali che<br />
da quelli di Silvio Berlusconi e dell'avv.<br />
Attilio Pacifico anch'essi imputati nel<br />
processo. La richiesta era stata avanzata<br />
sulla base della sentenza con la quale la<br />
Cassazione aveva decretato il proscioglimento<br />
di Silvio Berlusconi nel processo<br />
per il lodo Mondadori.<br />
Stamane, all'apertura dell'udienza,<br />
dopo che i difensori di Previti erano stati<br />
invitati dal Tribunale a partecipare<br />
ugualmente al dibattimento, uno dei legali,<br />
l'avv. Michele Saponara, ha detto<br />
di essere presente solo «per rispetto dell'istituzione».<br />
E ha precisato che l'invito<br />
del Tribunale a garantire la difesa fino al<br />
21 gennaio, quando scadrà il termine<br />
concesso al difensore d'ufficio, non può<br />
essere accolto perché «la norma citata si<br />
applica solo ai casi d'urgenza» cioè<br />
quando è necessario compiere atti che<br />
altrimenti non sarebbero più possibili.<br />
Ma il Tribunale ha respinto la richiesta<br />
di rinvio del processo.<br />
10 .<br />
in primo piano<br />
messa in atto con l'operazione di Castelfranco<br />
Emilia e sulla singolarità di avere<br />
in Italia una sorta di «comunità di Stato».<br />
«Sarebbe paradossale — ha affermato<br />
la diessina Livia Turco — per un<br />
governo che fa della sussidiarietà il punto<br />
cardine della sua politica realizzare<br />
una “comunità di Stato” per tossicodipendenti<br />
alternativa al carcere per accogliere<br />
persone tossicodipendenti».<br />
Sia Andrea Muccioli, responsabile della<br />
Comunità di San Patrignano, che il<br />
ministro Castelli si sono affrettati a precisare<br />
le proprie posizioni. «Nel concreto<br />
— ha affermato il primo — siamo<br />
molto lontani dalle ipotesi di comunità<br />
di stato o di carcere privato inventate<br />
da politici, media e operatori». Il secondo<br />
si è detto «stupefatto» dal coro di critiche<br />
sul progetto di collaborazione tra<br />
l’amministrazione penitenziaria e San<br />
Patrignano. In una nota il Guardasigilli<br />
assicura: «Non si tratta di promuovere<br />
comunità di stato o di privatizzare le<br />
carceri, ma di studiare misure che puntino<br />
in primo luogo al recupero del detenuto,<br />
a suo vantaggio ma soprattutto<br />
a vantaggio della società, con la diminuzione<br />
del rischio di recidive».<br />
Un posizione questa, ribadita in un'intervista:<br />
«Il mio progetto non introduce<br />
alcuna forma di lassismo. Le pene vanno<br />
scontate, fino in fondo. Ma mi sembra<br />
adeguata l’iniziativa di avviare il tossicomane<br />
in una comunità orientata al<br />
recupero, piuttosto che imbottirlo di<br />
metadone in carcere come avviene<br />
oggi».<br />
TANGENTI Nuovi episodi di corruzione nell'inchiesta<br />
Molinette: arrestato il titolare<br />
di una società di consulenze<br />
TORINO, 28.<br />
Un continuo colpo di scena la vicenda<br />
delle tangenti alle Molinette di Torino.<br />
Dopo l’arresto, mercoledì scorso, dell’ex<br />
direttore generale, Luigi Odasso, e dell’imprenditrice<br />
cuneese Renata Prati, ieri<br />
sono finite in carcere altre due persone<br />
per concorso di corruzione. La prima,<br />
Lucio Otochian, titolare della Inside<br />
di Milano, società milanese di consulenze,<br />
ha ammesso ieri davanti al Gip Fabrizia<br />
Pironti di avere pagato «solo» due<br />
tangenti di «tre miseri milioncini» ad<br />
Odasso per un appalto da 1 miliardo e<br />
300 milioni. «Non le sembra un po' po-<br />
Muore un bambino<br />
al Gaslini di Genova<br />
Aperta un'indagine<br />
GENOVA, 28.<br />
Aperta un’inchiesta da parte<br />
della magistratura sulla morte di<br />
Fabio, un dodicenne genovese, avvenuta<br />
sabato scorso al Giannina<br />
Gaslini di Genova. Saranno i magistrati<br />
della Procura della Repubblica<br />
di Genova a fare piena luce<br />
sul decesso del bambino avvenuto<br />
nel reparto di cardiologia di uno<br />
dei nosocomi più efficienti nel<br />
Nord Italia. Al momento non ci<br />
sono indagati. Il reato ipotizzato<br />
comunque è quello di omicidio a<br />
carico di ignoti.<br />
Omicidio Waldner: Rainer estradato in Italia<br />
UDINE — È stato estradato dall’Austria in Italia Peter Paul Rainer, l’ex responsabile<br />
culturale degli «Schützen» condannato a 20 anni e 6 mesi per<br />
l’uccisione del consigliere regionale altoatesino Christian Waldner. L’uomo<br />
è giunto venerdì mattina al posto di confine di Tarvisio (Udine) ed è stato<br />
consegnato agli uomini della Polizia di frontiera italiana. Rainer, che è stato<br />
momentaneamente rinchiuso nel penitenziario di Tolmezzo, si trovava dal 4<br />
gennaio in carcere a Vienna dove era stato catturato in un’operazione congiunta<br />
Italia-Austria. Si conclude così la vicenda processuale di Rainer, condannato<br />
in prima istanza sulla base di una piena confessione del delitto.<br />
Successivamente l'imputato ritrattò e fu assolto in secondo grado. In seguito<br />
la condanna definitiva e la fuga in Austria.<br />
Disoccupati s'incatenano e bloccano una funivia<br />
COSENZA — Una decina di giovani disoccupati hanno bloccato venerdì<br />
mattina la funivia di Lorica (Cosenza), nella Sila grande, incatenandosi alle<br />
cabine ed impedendo così il funzionamento dell’impianto. Molti sciatori sono<br />
dovuti così ritornare a casa. L’iniziativa è stata presa in segno di protesta<br />
contro l’Agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura<br />
che gestisce la funivia e alla quale i giovani disoccupati di Lorica avevano<br />
chiesto nei mesi scorsi di essere assunti come lavoratori stagionali per la<br />
gestione dell’impianto. La decisione di occupare la funivia è stata adottata<br />
dopo che il gruppo ha appreso che l’Arssa si appresterebbe ad assumere<br />
alcune persone di San Giovanni in Fiore, un centro della stessa zona.<br />
Rapinatore «pentito» confessa tutto alla Polizia<br />
AREZZO — Alla vigilia di Natale, spinto da un complice, ha compiuto una<br />
rapina in un supermercato di Arezzo ma dopo quattro giorni di rimorsi ha<br />
deciso di «confessare» tutto alla Polizia. Gli agenti, dopo avergli dato da<br />
mangiare perché affamato e in condizioni fisiche precarie, lo hanno denunciato<br />
essendo trascorsa la flagranza. È la storia di un siciliano di 36 anni,<br />
senza fissa dimora, che il 24 dicembre è stato convinto da un altro nullafacente<br />
a rapinare un supermercato. Vittima del «colpo» una cassiera, minacciata<br />
con un coltello, alla quale i due sono riusciti a sottrarre i soldi. Ma<br />
nella fretta hanno perso quasi tutto il denaro e sono fuggiti con 100.000 lire.<br />
Rimasto senza un soldo e preso da una crisi di coscienza, il «rapinatore<br />
buono» ha deciso di presentarsi in questura per raccontare tutto.<br />
<strong>L'OSSERVATORE</strong> <strong>ROMANO</strong> Sabato 29 Dicembre 2001<br />
DROGA E CARCERE: ANCORA POLEMICHE Le<br />
polemiche sulle pene alternative al carcere per i<br />
tossicodipendenti si sposta sul progetto di collaborazione<br />
tra l’amministrazione penitenziaria e la comunità<br />
di San Patrignano per la gestione dell'istituto «a<br />
custodia attenuata» di Castelfranco Emilia.<br />
BOTTI: SEQUESTRI IN DIVERSE REGIONI Dopo la<br />
tragica morte del piccolo Stefano e altri gravi ferimenti,<br />
le misure di controllo contro lo smercio di<br />
BOTTI Soprattutto in Campania, Puglia e Sicilia<br />
Sequestri ingenti<br />
in diverse località<br />
ROMA, 28.<br />
Ingenti quantitativi di petardi e di vario<br />
materiale pirotecnico illegale sono<br />
stati sequestrati nella giornata di ieri anche<br />
grazie all'intensificazione dei controlli<br />
disposta dopo i gravi incidenti verificatisi<br />
durante le festività natalizie.<br />
A Napoli e provincia sono stati sequestrati<br />
settemila petardi oltre a quattro<br />
tonnellate di prodotti pirotecnici. In particolare<br />
a Castellammare di Stabia centinaia<br />
di fuochi d'artificio sono stati sequestrati<br />
dalla Guardia di Finanza in<br />
una baracca in periferia: nel corso del-<br />
Infortunio mortale<br />
sul lavoro<br />
nel Torinese<br />
TORINO, 28.<br />
Non si interrompe lo stillicidio<br />
di infortuni mortali sul lavoro. Un<br />
artigiano edile di 61 anni, Giovanni<br />
Resente, è deceduto ieri sera a<br />
Pinerolo (Torino) cadendo dal tetto<br />
di un'ex casermetta dove stava<br />
sistemando una copertura di lamiera<br />
nel corso di lavori di ristrutturazione.<br />
La tragica caduta<br />
sembra sia stata causata da un<br />
improvviso malore dell'uomo.<br />
Ogni tentativo di soccorrerlo è risultato<br />
vano.<br />
co per un appalto così alto», gli ha detto<br />
con ironia il Pm Giuseppe Ferrando.<br />
«Era fin troppo», ha risposto l’imprenditore<br />
milanese, apparso molto sicuro di<br />
sè; la seconda Aldo Rosso, 46 anni, capo<br />
ufficio tecnico delle Molinette e «braccio<br />
destro» di Odasso, è accusato di avere<br />
intascato quasi 300 milioni di lire in concorso<br />
con il suo ex direttore generale.<br />
È una storia dai mille risvolti quella<br />
scoperta dagli uomini della Compagnia<br />
di Torino della Guardia di Finanza.<br />
Emerge persino una «voce» riguardante<br />
l’uso di sostanze stupefacenti, che però<br />
il legale di Odasso ha definito «infamante».<br />
La vicenda ha ancora numerose verità<br />
di comodo, ma senza una certezza<br />
precisa: dove sono finiti i soldi che sarebbero<br />
stati intascati da Odasso e Rosso?<br />
L’ex direttore generale si è giustificato<br />
davanti ai giudici di avere uno<br />
«scoperto» in banca di 70 milioni a causa<br />
dei lavori di ristrutturazione della sua<br />
villa di Nizza Monferrato; Rosso invece<br />
nega: «Non ho mai corrotto nessuno»,<br />
ha ripetuto più volte in questi giorni al<br />
suo legale, l’avvocato Alfredo Caviglione.<br />
Oggi, comunque, sarà un giorno importante,<br />
perché Rosso sarà interrogato.<br />
Considerato un burocrate efficiente e riservatissimo,<br />
secondo il Pm potrebbe sapere<br />
molte cose. D’altronde il suo sodalizio<br />
con Odasso risale al ’95 quando<br />
quest’ultimo fu nominato direttore generale<br />
dell’ospedale ginecologico sant’Anna.<br />
Fu proprio Odasso a promuoverlo<br />
ingegnere capo ed a portarlo nel ’98 alle<br />
Molinette con una cinquantina di funzionari<br />
del sant’Anna, quella che definiva<br />
«la mia squadra».<br />
Immigrazione: 36 curdi<br />
diretti in Francia lasciati<br />
sull'A14 nel Riminese<br />
RIMINI, 28.<br />
Trentasei curdi sono stati fatti scendere<br />
giovedì sera, verso le 21, da diversi<br />
camion e abbandonati nei pressi dell’entrata<br />
del casello auostradale Rimini<br />
Nord dell’A14. Alle operazioni di rintraccio<br />
e recupero hanno preso parte agenti<br />
della Questura e carabinieri; gli extracomunitari<br />
sono stati poi portati nei locali<br />
della Caritas cittadina. I curdi non hanno<br />
chiesto asilo politico e l’ufficio stranieri<br />
della Questura ha emesso nei loro<br />
confronti un provvedimento di espulsione<br />
mediante intimazione: hanno quindici<br />
giorni di tempo per lasciare l’Italia.<br />
Nel gruppo non ci sono donne e bambini;<br />
quattro di loro compiranno 18 anni<br />
fra pochi giorni. Da quanto si è potuto<br />
ricostruire, il viaggio della speranza verso<br />
la Francia (questa era la loro destinazione)<br />
è iniziato tra il 9 e il 12 dicembre<br />
in diverse località del Kurdistan iracheno.<br />
Qualcuno ha riferito di aver fatto un<br />
tratto di strada in auto, altri di essere rimasti<br />
su un camion addirittura per<br />
quindici giorni. Tutti hanno pagato per<br />
questo viaggio tremila dollari. Chi li accompagnava<br />
avrebbe raccontato ad alcuni<br />
di loro che erano già arrivati in<br />
Francia, ad altri è stato detto che erano<br />
arrivati a Roma.<br />
materiale pirotecnico illegale sono state ulteriormente<br />
intensificate e hanno portato al sequestro di<br />
ingenti quantitativi di botti di vario genere.<br />
TEMPO: ADESSO IL PERICOLO È IL GELO Dopo<br />
la neve caduta ieri su tutto il Centro-Sud oggi splende<br />
il sole ma non si attenuano i pericoli soprattutto<br />
per gli automobilisti. Molte strade sono ghiacciate.<br />
Nell'Ennese 5 persone sono morte in un incidente<br />
provocato forse proprio dall'asfalto scivoloso.<br />
l'operazione è stato anche arrestato un<br />
uomo, R.M. di 40 anni. Il prefetto, Carlo<br />
Ferrigno, si è rivolto agli abitanti della<br />
città e della provincia facendo appello<br />
al loro «senso di maturità, che ritengo e<br />
auspico sia ormai patrimonio comune.<br />
L'indebito uso di artifizi pirici — ha proseguito<br />
il prefetto — può comportare e<br />
ha comportato negli anni passati lutti e<br />
dolori immani, assolutamente inconciliabili<br />
con momenti che dovrebbero essere<br />
solo di festa».<br />
Sempre in Campania oltre due tonnellate<br />
e mezzo di materiale pirotecnico sono<br />
state sequestrate dalla Guardia di Finanza<br />
di Avellino in una fabbrica nei<br />
pressi di Baiano. E in provincia di Caserta<br />
la Polizia nel corso di varie operazioni<br />
ha sequestrato oltre 12 quintali di<br />
fuochi d'artificio.<br />
A Catanzaro, dopo la tragica morte<br />
del piccolo Stefano Cappellano di 6 anni<br />
e la conseguente intensificazione dei<br />
controlli, i Carabinieri hanno sequestrato<br />
circa 300 artifizi pirotecnici proibiti.<br />
Ingenti quantitativi di materiale pirotecnico<br />
sono stati sequestrati anche in<br />
Puglia, in particolare a Monopoli (Bari)<br />
dove una coppia di coniugi titolari di<br />
una ditta operante nel settore è stata denunciata<br />
a piede libero per possesso illegale<br />
di materiale esplodente e vendita<br />
non autorizzata di artifizi pirici.<br />
In Sicilia 500 Kg di botti illegali sono<br />
stati sequestrati a Palermo e a Siracusa<br />
una donna è rimasta leggermente ferita<br />
a una gamba in seguito all'esplosione di<br />
un petardo di grosse dimensioni.<br />
VIABILITÀ Modifiche al Codice in casi determinati<br />
Fino a 150 Km/h<br />
su alcune autostrade<br />
ROMA, 28.<br />
L’innalzamento dei limiti di velocità<br />
preannunciato dal ministro dei Trasporti<br />
sarà nel nuovo codice della strada: tra<br />
poco sarà quindi possibile viaggiare a<br />
150 chilometri all’ora, anche se solo sulle<br />
grandi autostrade, quelle ad almeno<br />
tre corsie. La modifica all’articolo 142<br />
del codice della strada, prevede infatti<br />
che il limite massimo di velocità in autostrada<br />
resti fissato ai 130 Km/h ma che<br />
possa essere superato fino a 150 Km/h<br />
solo sulle autostrade ad almeno tre corsie,<br />
più la corsia di emergenza. L’innalzamento,<br />
inoltre, sarà concesso solo alle<br />
autostrade che rispondano a determinati<br />
requisiti di sicurezza e alla verifica delle<br />
condizioni atmosferiche prevalenti su di<br />
esse. La verifica di queste condizioni sarà<br />
attribuita agli enti proprietari o concessionari<br />
delle autostrade.<br />
Secondo il ministro dei Trasporti, Pietro<br />
Lunardi, l’innalzamento del limite di<br />
velocità non dovrebbe di per sé comportare<br />
una diminuzione della sicurezza<br />
stradale: «L’alta velocità — ha più volte<br />
sostenuto — incide negli incidenti stradali<br />
solo per il 16%». Stando alle statistiche<br />
citate dal ministro, il 42% degli incidenti<br />
mortali accade in zone urbane e<br />
solo il 12% in autostrada.<br />
Lunardi ha tuttavia definito la situazione<br />
della sicurezza stradale in Italia<br />
come qualcosa di «drammatico» che va<br />
affrontata sia con campagne di sensibilizzazione<br />
sia incidendo sul codice della<br />
strada. Sulle strade italiane, ha ricordato,<br />
ogni anni perdono la vita 6.700 persone.<br />
Como: ragazzo deceduto<br />
per monossido di carbonio<br />
In gravi condizioni il fratello<br />
COMO, 28.<br />
Un ragazzo di 17 anni è stato trovato<br />
morto, ieri, nel suo appartamento a Como,<br />
mentre il fratello di 16 anni è ricoverato<br />
in gravi condizioni in seguito a<br />
quella che appare come un’intossicazione<br />
da monossido di carbonio, probabilmente<br />
provocata dal cattivo funzionamento<br />
della caldaia per il riscaldamento<br />
dell’acqua. La tragedia è avvenuta in un<br />
condominio di via Grilloni a Rebbio,<br />
quartiere popolare alla periferia della<br />
città. Il ragazzo si chiamava Attilio Melis,<br />
aveva 17 anni, studiava all’Istituto<br />
d’Arte di Cantù (Como) ed era il maggiore<br />
di tre figli. È stato trovato dal padre<br />
Paolo a terra, nel corridoio dell’appartamento,<br />
mentre l’altro fratello intossicato<br />
(ora ricoverato all’Istituto lombardo<br />
di medicina iperbarica di Milano) era<br />
ancora nel suo letto. L’allarme è stato<br />
lanciato dal padre, di ritorno da Torino,<br />
dove si era recato con la moglie e il figlio<br />
minore di otto anni. I tre erano<br />
usciti di casa alle 5 di ieri, e verso le 7,<br />
al loro arrivo a Torino, avevano telefonato<br />
ai figli, ricevendo normale risposta.<br />
La tragedia si è quindi consumata tra le<br />
7 e le 13.30, ora dell’allarme, un arco di<br />
tempo durante il quale il monossido di<br />
carbonio ha saturato l’appartamento.<br />
MALTEMPO Migliorata la situazione al Centro-Sud<br />
Pericolo ghiaccio<br />
per gli automobilisti<br />
ROMA, 28.<br />
Nelle regioni del Centro-Sud spazzate<br />
ieri da violente bufere di neve oggi<br />
splende il sole ma per gli automobilisti<br />
resta il pericolo del ghiaccio che rende<br />
difficoltosa la circolazione lungo le strade<br />
interne. È il caso delle Marche dove i<br />
valichi appenninici di Fossato di Vico, in<br />
provincia di Ancona, e di Bocca Trabaria<br />
(Pesaro) sono transitabili solo con le<br />
catene montate. Anche a Fabriano e<br />
dintorni la Polizia consiglia di spostarsi<br />
solo con catene o gomme da neve. Nel<br />
Maceratese, al confine con l’Umbria, la<br />
Incidente stradale<br />
sulla Palermo-Catania:<br />
5 morti e 16 feriti<br />
ENNA, 28.<br />
Cinque persone sono morte e<br />
16 sono rimaste ferite in un incidente<br />
avvenuto questa mattina<br />
sull'autostrada «A19» Palermo-<br />
Catania nei pressi di Enna, all’uscita<br />
della galleria Misericordia.<br />
Sono rimasti coinvolti una<br />
quindicina di veicoli tra cui dieci<br />
autocarri. Lo scontro sarebbe<br />
stato causato dal manto stradale<br />
ghiacciato. Il primo a sbandare<br />
è stato un camion tamponato<br />
poi dagli altri automezzi.<br />
Per gli italiani<br />
la benzina<br />
più cara d'Europa<br />
ROMA, 28.<br />
Il prezzo della benzina in Italia<br />
continua a calare e rispetto all’inizio<br />
dell’estate scorsa registra una<br />
riduzione che, in alcuni casi, sfiora<br />
le 300 lire al litro. Nonostante i<br />
ribassi però, il carburante italiano<br />
è il più caro dell'Unione Europa,<br />
con oltre 76 lire in più rispetto alla<br />
media comunitaria. Un divario,<br />
ancora più consistente per il gasolio<br />
diesel, il cui prezzo è preceduto<br />
solo dall’Inghilterra.Per quanto<br />
riguardaquelloriscaldamento: con<br />
1.573 lire al litro, l'Italia si pone al<br />
primo posto in Europa, seguita,<br />
ma a distanza dalla Danimarca<br />
dove il combustibile costa 1.300 lire<br />
al litro. Con il risultato che un<br />
litro di gasolio per riscaldamento<br />
in Italia costa fino a 85 lire in più<br />
rispetto alla media europea.<br />
Ancora sui prezzi di super e<br />
verde, l’Italia si pone al terzo posto<br />
della classifica con 1.929 lire al<br />
litro, preceduta solo dalla Finlandia<br />
(2.022 lire) e dall’Olanda<br />
(2.055 lire). Per il gasolio auto, invece,<br />
con 1.636 lire al litro è prima<br />
assoluta, e al secondo posto,<br />
dopo l’Uk (2.337 lire) nel raffronto<br />
Ue.<br />
Violenti incendi<br />
in Valle d'Aosta<br />
e in Lombardia<br />
AOSTA, 28.<br />
Non è stato ancora del tutto domato<br />
il violento incendio divampato ieri pomeriggio<br />
in Valle d'Aosta nel territorio<br />
del Comune di Verrayes nonostante i vigili<br />
del fuoco abbiano lavorato senza interruzione<br />
per tutta la notte scorsa.<br />
Il rogo, che ha interessato un'aerea<br />
boschiva di circa cento ettari, è stato<br />
circoscritto ma, appunto, non ancora<br />
del tutto domato.<br />
Ieri pomeriggio le fiamme avevano<br />
raggiunto la cima di Longnede (2416<br />
metri) e poi si erano estese verso le valli<br />
di Torgnon e di Saint Barthelemy, prima<br />
di essere bloccate. Restano ancora<br />
da accertare le cause dell'incendio anche<br />
se è probabile che non si tratti di<br />
dolo.<br />
Ieri vari incendi si erano sviluppati<br />
anche in Lombardia, in particolare nel<br />
Comasco e nel Bresciano. Le fiamme<br />
hanno interessato soprattutto i Comuni<br />
di Musso, Dongo e Cusino (Como) e<br />
quello di Collio (Brescia).<br />
Per spegnere le fiamme sono intervenuti<br />
anche quattro elicotteri e un aereo<br />
ricognitore della Regione. Le operazioni<br />
sono state ostacolate dal forte vento e<br />
dalle temperature rigide.<br />
TANGENTI ALLE MOLINETTE: ALTRI ARRESTI.<br />
L'inchiesta sulla vicenda delle tangenti alle Molinette<br />
di Torino si allarga di ora in ora, con nuovi arresti<br />
e la scoperta di nuovi episodi di corruzione.<br />
MODIFICHE DEI LIMITI DI VELOCITÀ L’innalzamento<br />
dei limiti di velocità preannunciato dal ministro<br />
dei Trasporti sarà nel nuovo codice della strada:<br />
sarà quindi possibile viaggiare a 150 km all’ora,<br />
sulle autostrade con almeno tre corsie.<br />
temperatura minima ha raggiunto i 17<br />
gradi sotto zero.<br />
Dopo la neve di ieri è oggi il gelo a<br />
creare qualche problema in Umbria, nonostante<br />
il sole splenda su tutta la regione.<br />
Difficoltà vengono segnalate sulla<br />
Flaminia al valico della Contessa, nello<br />
Spoletino: qui durante la notte la temperatura<br />
ha toccato i –9. Tratti ghiacciati<br />
sul valico di Colfiorito e sugli altri passi<br />
appenninici. Non ci sono problemi particolari<br />
per la circolazione grazie all'azione<br />
dei mezzi spargisale.<br />
Bella giornata di sole in Basilicata.<br />
Nel Potentino, che nei giorni scorsi ha<br />
patito i maggiori disagi, il traffico si<br />
svolge con poche difficoltà, del tutto assenti<br />
sul tratto lucano dell’autostrada<br />
Salerno-Reggio Calabria. La neve ha<br />
causato qualche problema solo nell’area<br />
del Vulture e nella campagna attorno a<br />
Potenza con alcune abitazioni isolate.<br />
Circolazione regolare sulla statale «Basentana»,<br />
sulla Tito-Brienza e sul raccordo<br />
Potenza-Sicignano degli Alburni anche<br />
se resta il pericolo ghiaccio.<br />
La situazione è migliorata anche in<br />
Puglia ma è stata una notte difficile per<br />
gli automobilisti rimasti bloccati da una<br />
bufera di neve che si è abbattuta nella<br />
zona del Gargano e del Subappennino<br />
dauno. Sono stati soccorsi dai Carabinieri<br />
e da squadre dell’Anas che con i<br />
loro mezzi hanno liberato le strade. I<br />
maggiori disagi sono stati segnalati sulla<br />
statale «89» nel tratto Mattinata-Vieste,<br />
sulla Foggia-Campobasso e sulla Foggia-<br />
Napoli. Irraggiungibili la Foresta Umbra<br />
e le Isole Tremiti.<br />
Iscrizioni<br />
a scuola:<br />
c'è tempo<br />
fino al 20 gennaio<br />
ROMA, 28.<br />
C’è tempo fino al 20 gennaio per le<br />
iscrizioni per l’anno scolastico 2002-<br />
2003. È infatti questo il termine fissato<br />
dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università<br />
e della Ricerca per la flessibilità<br />
circa la data del 10 gennaio, che comunque<br />
resta confermata. Già ieri il ministero<br />
aveva precisato che il termine del 10<br />
gennaio per la presentazione delle iscrizioni<br />
non era perentorio e che tale termine<br />
poteva slittare di qualche giorno in<br />
relazione a specifiche esigenze locali.<br />
La “svista” burocratica aveva provocato<br />
non poche polemiche nei giorni scorsi<br />
ed i sindacati avevano sottolineato<br />
che la decisione era inutile per la messa<br />
a punto degli organici «dal momento<br />
che alle scuole viene chiesto dai provveditorati<br />
fra febbraio e marzo il numero<br />
degli alunni iscritti». Si riteneva inoltre<br />
che il termine del 10 gennaio fosse «lesivo<br />
della libertà di scelta delle famiglie,<br />
dell’autonomia delle scuole, della libera<br />
progettazione didattica giacché la decisione,<br />
fatta conoscere solo il 21 dicembre<br />
alle scuole avrebbe messo in difficoltà<br />
le famiglie abituate da anni ad essere<br />
coinvolte e informate da apposite assemblee<br />
fra il 7 e il 20 gennaio. Le famiglie<br />
non possono essere informate tramite gli<br />
alunni assenti, come è ovvio, durante il<br />
periodo natalizio». Aggiungevano i sindacati<br />
che «la circolare tardivamente<br />
emanata fa saltare le assemblee già programmate<br />
autonomamente dalle istituzioni<br />
scolastiche impedendo inoltre alle<br />
scuole di illustrare le offerte formative<br />
elaborate dalle stesse».<br />
Inpdap: il Consiglio<br />
boccia il bilancio<br />
preventivo 2002<br />
ROMA, 28.<br />
Il Civ (Consiglio di indirizzo e vigilanza)<br />
dell’Inpdap, l’ente di previdenza dei<br />
dipendenti pubblici, non ha approvato il<br />
bilancio preventivo del 2002 predisposto<br />
dal consiglio di amministrazione. La parola<br />
passerà al ministro del Lavoro, Roberto<br />
Maroni. È la prima volta in assoluto<br />
che un bilancio di un ente previdenziale<br />
non viene approvato dall’organo<br />
di controllo. Il presidente del Civ dell’Inpdap,<br />
Giancarlo Fontanelli, che era<br />
favorevole all’approvazione del bilancio,<br />
ha spiegato con ragioni di carattere «politico»<br />
la decisione del Civ. «Il preventivo<br />
presentato dal Cda — ha spiegato<br />
Fontanelli — non corrispondeva alle indicazioni<br />
e agli obiettivi suggeriti dal<br />
Civ. Siamo in ritardo sul processo di informatizzazione,<br />
c’è una mole consistente<br />
di arretrati sul fronte pensionistico,<br />
non è prevista alcuna iniziativa sul versante<br />
del credito a favore degli iscritti e<br />
dei dipendenti. Ma il Civ — ha proseguito<br />
Fontanelli — giudica un’ipotesi assai<br />
poco realistica la previsione di incassare<br />
3.500 miliardi dalla cartolarizzazione per<br />
la vendita degli immobili. Insomma sono<br />
stati diversi gli aspetti che non hanno<br />
convinto il Civ».