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<strong>L'OSSERVATORE</strong><strong>ROMANO</strong><br />
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - ROMA<br />
CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />
GIORNALE QUOTIDIANO<br />
UNICUIQUE SUUM<br />
POLITICO RELIGIOSO<br />
NON PRAEVALEBUNT<br />
ABBONAMENTI 2 Anni Annuo Semestre<br />
VATICANO E ITALIA<br />
Quotidiano . . . . . . . . . . L. 726.000 - : 374,95 L. 372.000 - : 192,12 L. 186.000 - : 96,06<br />
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ESTERO (VIA ORDINARIA)<br />
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Copia L. 1.500 - : 0,77<br />
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Italia L. 3.000 - ; 1,55<br />
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Extra Europa L. 6.000 - US$ 4,00<br />
Anno CXLI - N. 287 (42.925) CITTÀ DEL VATICANO Sabato 15 Dicembre 2001<br />
Giovanni Paolo II celebra la Giornata di Digiuno per la pace nel mondo<br />
Lo accompagna la mobilitazione di tutta la Chiesa<br />
Icona di intercessione<br />
GIANFRANCO GRIECO<br />
“<br />
Preghiamo.<br />
Padre santo e misericordioso,<br />
Dio dei nostri Padri,<br />
guarda a noi che viviamo<br />
nella speranza<br />
questo giorno di digiuno<br />
perché dalla mensa più parca<br />
nascano opere di carità<br />
in favore della pace;<br />
moltiplica, ti supplichiamo,<br />
i frutti della nostra<br />
penitenza,<br />
convertili in benedizione<br />
per quanti vivono nel bisogno<br />
e nella precarietà<br />
e fecondali con l'azione<br />
del tuo Santo Spirito<br />
perché diventino semi<br />
di ricostruzione<br />
e di riconciliazione...<br />
Fratelli carissimi,<br />
rispondiamo alla Parola<br />
di Dio con frutti degni<br />
di conversione, rispondiamo<br />
con una rinnovata volontà<br />
ad operare per la pace,<br />
rispondiamo con il salutare<br />
digiuno fecondato<br />
da incessante preghiera<br />
(Giovanni Paolo II, orazione iniziale e conclusiva del<br />
Momento di preghiera celebrato venerdì 14 dicembre<br />
2001, Giornata di digiuno per la pace nel mondo)<br />
-<br />
”<br />
La meditazione di P. Raniero Cantalamessa<br />
durante il momento di preghiera<br />
Pagina 5<br />
Come è noto, il Santo Padre ha indetto una<br />
raccolta di offerte in occasione della giornata di<br />
digiuno del 14 dicembre. Esse verranno destinate<br />
dal Papa nel giorno di Natale a coloro che, vittime<br />
delle conseguenze del terrorismo e della<br />
guerra, passata la maggiore emergenza, rischiano<br />
di essere dimenticati.<br />
La Santa Sede ha aperto un conto corrente<br />
straordinario gestito dal Pontificio Consiglio COR<br />
UNUM, presso la<br />
BANCA DI ROMA C/C N. 101010<br />
«PRO DIGIUNO 14 DICEMBRE»<br />
ABI 3002 CAB 5008 (dall’estero SWIFT: BROMIT)<br />
e un conto corrente presso le Poste Italiane<br />
C/C N. 603035.<br />
Udienza del Santo Padre<br />
agli artisti del concerto<br />
«Natale in Vaticano»<br />
«Voi volete richiamare alla pubblica opinione una necessità<br />
molto avvertita nella comunità cristiana della Città: la mancanza<br />
di chiese e di luoghi di culto, specialmente in alcuni<br />
quartieri periferici» di Roma. Lo ha detto il Papa rivolgendosi,<br />
nella mattina di venerdì 14 dicembre, nella Sala Clementina,<br />
agli artisti che partecipano al concerto «Natale in Vaticano»,<br />
l'ormai tradizionale manifestazione musicale che intende «reperire<br />
fondi per finanziare concretamente progetti di chiese e<br />
strutture di accoglienza adeguate». «Grazie anche a voi — ha<br />
detto il Santo Padre —, i fedeli potranno meglio esprimere la<br />
loro fede contando su attrezzature idonee per le loro riunioni<br />
di preghiera, di catechesi e per le altre attività pastorali e sociali».<br />
Nell'imminenza del Natale questa iniziativa, ha spiegato,<br />
assume dunque un particolare valore evocando «sentimenti<br />
di solidarietà e di attenzione al prossimo».<br />
Pagina 6<br />
NOSTRE INFORMAZIONI<br />
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in<br />
udienza le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:<br />
— Pier Luigi Celata, Arcivescovo titolare di Doclea,<br />
Nunzio Apostolico in Belgio e Lussemburgo;<br />
— Ignazio Bedini, Arcivescovo di Ispahan dei Latini<br />
(Iran), in visita «ad limina Apostolorum»;<br />
— Nechan Karakéhéyan, Vescovo di Ispahan degli<br />
Armeni (Iran), in visita «ad limina Apostolorum».<br />
. .<br />
Il Santo Padre ha dato il Suo assenso all’elezione<br />
canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della<br />
Chiesa Caldea, riunitosi a Roma il 6 dicembre 2001,<br />
dei:<br />
— Rev. Rabban Al-Qas, del clero eparchiale di<br />
Amadiyah, quale Vescovo dell’Eparchia di Amadiyah<br />
dei Caldei;<br />
— Rev. Petros Hanna Issa Al-Harboli, del clero<br />
eparchiale di Zakho, quale Vescovo dell’Eparchia di<br />
Zakho dei Caldei;<br />
— Rev. Mikha Pola Maqdassi, del clero eparchiale<br />
di Alquoch, quale Vescovo dell’Eparchia di Alquoch<br />
dei Caldei.<br />
. .<br />
Predica d'Avvento<br />
Questa mattina, 14 dicembre, nella Cappella «Redemptoris<br />
Mater», alla presenza del Santo Padre, il<br />
Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa,<br />
O.F.M. Cap., ha tenuto la seconda predica<br />
d'Avvento.<br />
«Parce, Domine, parce populo tuo...; Da<br />
pacem, Domine in diebus nostris...». Conversione<br />
e intercessione. «Insieme con gli altri, i<br />
sacerdoti sono chiamati alla conversione, a favore<br />
degli altri alla intercessione». Queste parole<br />
del Predicatore della Casa Pontificia, Padre<br />
Raniero Cantalamessa, richiamavano<br />
un'immagine che, particolarmente in questi<br />
giorni, giganteggia sulle tragiche vicende umane.<br />
L'immagine di un'«Icona di intercessione»:<br />
Giovanni Paolo II.<br />
Era già giorno quando Giovanni Paolo II,<br />
«icona di intercessione» raccolto in preghiera<br />
nella sua Cappella privata inaugurava la Giornata<br />
di preghiera e di digiuno, in ginocchio,<br />
davanti al Santissimo Sacramento.<br />
Qualche ora dopo, un altro appuntamento<br />
spirituale, nella «Redemptoris Mater» per la<br />
«Predica di Avvento» che acquistava, per l'occasione,<br />
un alto valore simbolico<br />
Splendente di luci, come le anime di tutto il<br />
mondo che in questo giorno si uniscono alla<br />
preghiera con il Papa per il dono della pace, la<br />
Cappella «Redemptoris Mater» offriva ancora<br />
una volta le sue dimensioni senza spazio di<br />
fraternità, di comunione, di condivisione, di<br />
universalità. Parlavano le immagini bibliche<br />
proposte negli splendidi mosaici. Parlavano i<br />
colori celesti, rossi e dorati della volta, dell'abside<br />
e delle pareti che cantano la gloria di Dio<br />
e l'eroismo degli uomini e delle donne che sono<br />
stati fedeli a Dio fino al dono di sé.<br />
Il Papa si soffermava a due passi dall'altare<br />
nella attigua cameretta.<br />
«Rorate, caeli, desuper et nubes pluant iustum»<br />
— cantavano in gregoriano i cantori<br />
della Sistina diretti dal Maestro Mons. Giuseppe<br />
Liberto. Il Papa si segnava con il segno della<br />
Croce, poi salutava l'assemblea orante e recitava<br />
l'Orazione: «Dio santo e misericordioso,<br />
Dio dei nostri Padri, guarda a noi che viviamo<br />
nella speranza questo giorno di digiuno perché<br />
dalla mensa più parca nascano opere di carità<br />
in favore della pace; moltiplica, ti supplichiamo,<br />
i frutti della nostra penitenza, convertili in<br />
benedizione per quanti vivono nel bisogno e<br />
nella precarietà e fecondali con l'azione del<br />
tuo Santo Spirito perché diventino semi di ricostruzione<br />
e di riconciliazione».<br />
Dal Leggio dorato, posto al centro della<br />
Cappella, l'Arcivescovo Antonio Vegliò, Segretario<br />
della Congregazione per le Chiese Orientali<br />
proclamava il passo del Vangelo secondo<br />
Matteo 3, 1-2.8-10: «...Convertitevi, perché il<br />
Regno dei cieli è vicino... Vi dico che Dio può<br />
far sorgere i figli di Abramo da queste pietre...<br />
ogni albero che non produce frutti buoni<br />
viene tagliato e gettato al fuoco». Seguiva<br />
la meditazione di Padre Cantalamessa. La riflessione<br />
durava sino alle 9.40. Silenzio e raccoglimento<br />
facevano compagnia ad una riflessione<br />
alta, densa di attualità spirituale.<br />
Dopo il canto «Parce, Domine», il Papa introduceva<br />
con queste parole il canto in gregoriano<br />
del «Pater noster»: «Fratelli carissimi, rispondiamo<br />
alla Parola di Dio con frutti degni<br />
di conversione, rispondiamo con una rinnovata<br />
volontà ad operare per la pace, rispondiamo<br />
con il salutare digiuno fecondato da incessante<br />
preghiera».<br />
Seguiva la Benedizione ed il canto mariano:<br />
«Alma Redemptoris Mater».<br />
Al momento di preghiera svoltosi nella mattina<br />
di venerdì 14 dicembre nella Cappella<br />
«Redemptoris Mater» partecipavano i Cardinali<br />
Angelo Sodano, Segretario di Stato; Bernardin<br />
Gantin, Decano del Collegio Cardinalizio; Opilio<br />
Rossi, Cassidy, Mayer, Baum, Furno, Castrillón<br />
Hoyos, Sánchez, Poggi, Arinze, Medina<br />
Estévez, Cheli, Re, Kasper, Pompedda,<br />
Grocholewski e Sebastiani; gli Arcivescovi Sandri,<br />
Sostituto della Segreteria di Stato; Sardi,<br />
Coppa, Monterisi, Ternyák, Pittau, Celli, Foley<br />
e Pinto; i Vescovi Marini, Calderón Polo e<br />
Harvey; i Monsignori Pedro López Quintana,<br />
Assessore della Segreteria di Stato e Celestino<br />
Migliore, Sotto-Segretario per i Rapporti con<br />
gli Stati; numerosi Prelati, religiosi, religiose e<br />
fedeli laici della Segreteria di Stato.<br />
Con la preghiera, l'«arma dei poveri», e con<br />
il canto, si apriva così una Giornata di digiuno<br />
e di penitenza insieme con il Papa per domandare<br />
a Dio «giorni di pace».<br />
DAL MONDO<br />
¾ Medio Oriente: Nuovi raid<br />
israeliani nei Territori<br />
provocano vittime e distruzioni<br />
¾ Zimbabwe: trecentomila persone<br />
rischiano di morire per la grave<br />
crisi economica e alimentare<br />
¾ Terrorismo: la videoregistrazione<br />
conferma che bin Laden<br />
ha organizzato<br />
la strage dell'11 settembre<br />
Pagine 2 e 3